Serie A
Napoli: problemi per il rinnovo di Meret, pronto quello di Anguissa
Il Napoli sta già programmando il futuro. Le priorità, in questo momento, sono i rinnovi. Manna è al lavoro per definire quello di Anguissa.
Il Napoli sta già pianificando le prossime stagioni, con un occhio al futuro e l’altro al mercato di gennaio, dove probabilmente arriverà un nuovo difensore centrale. Attualmente, il primo nome nella lista azzurra è quello di Jaka Bijol, difensore dell’Udinese.
Nel frattempo, il direttore sportivo Giovanni Manna è al lavoro per definire i rinnovi più urgenti. Se da un lato ci sono progressi importanti con alcuni giocatori, come Frank Zambo Anguissa, dall’altro emergono complicazioni per situazioni che sembravano in via di risoluzione, come quella di Alex Meret.
Napoli, nessun accordo con Meret
Il rinnovo di Alex Meret, che fino a poche settimane fa sembrava a un passo, si è improvvisamente complicato. Le ultime prestazioni del portiere friulano hanno alimentato qualche perplessità all’interno dell’area tecnica, mettendo in dubbio la sua affidabilità come titolare a lungo termine.
Inoltre, restano da definire sia la durata del nuovo contratto che l’ingaggio, su cui le parti non sembrano ancora vicine a un accordo. Questa situazione di stallo ha aperto interrogativi sul futuro del giocatore, che potrebbe essere legato anche alle mosse di mercato del club nei prossimi mesi.
Rinnovo pronto per Anguissa
Mentre la questione Meret presenta ostacoli, il Napoli ha già messo al sicuro il futuro di Frank Anguissa. Il club partenopeo ha esercitato l’opzione presente nel contratto del centrocampista per prolungarne la permanenza fino al 2027. L’ingaggio del giocatore salirà a circa 2,5 milioni di euro a stagione, con l’aggiunta di bonus legati al rendimento.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, però, il Napoli sta già lavorando per allungare ulteriormente il contratto del giocatore fino al 2028. Una scelta che sottolinea quanto Anguissa sia ritenuto imprescindibile per il progetto tecnico di Antonio Conte.
Serie A
Cagliari, Azzi: “Pensavo di smettere, Nicola è carico. Su Ranieri…”
L’esterno del Cagliari Paulo Azzi parla del rischio di ritirarsi dal calcio e del rapporto col tecnico Nicola. Non manca un pensiero sull’ex allenatore Ranieri.
Dopo aver giocato da titolare le prime 4 partite di campionato, Paulo Azzi è partito dalla panchina in 7 delle ultime 8, vista la crescita di Nadir Zortea. Il brasiliano farà di tutto per tornare nell’11 titolare dell’allenatore del Cagliari Davide Nicola .
Cagliari, Paulo Azzi si racconta tra passato e presente
Azzi ha rilasciato una lunga intervista a La Nuova Sardegna: “Sono maturo come uomo e come calciatore, ho ancora molto da dare. La prima volta in Italia a Padova arrivai in inverno, ho sofferto tanto il freddo e la solitudine, è stato uno choc. Il primo approccio non è stato positivo“.
Sul rapporto con la fede:
“Faccio parte degli Atleti di Cristo e ci incoraggiamo a vicenda. Un periodo importante è stato quello del covid, in cui ho pensato di tornare in Brasile e smettere col calcio. Ma una voce mi diceva di non mollare, ho fatto bene ad ascoltarla“.
Sul presente a Cagliari:
“Con Ranieri e Nicola ho imparato il rispetto e a fare gruppo. Abbiamo le stesse abitudini: fare colazione e pranzo insieme per solidificare il rapporto tra di noi. Nicola è sempre carico, non molla mai. Ci coinvolge tutti, ci vuole intensi e aggressivi. Il compagno più simpatico? Yerry Mina, l’ho aiutato a inserirsi all’inizio perché parlavamo portoghese, è solare e positivo e ha alzato il livello“.
Sul ritorno di Ranieri alla Roma:
“Conosco la sua passione per il calcio, a 73 anni ha ancora una voglia matta. Quando ho sentito la notizia mi ha fatto piacere. Tutti sanno l’affetto che prova verso la Roma, sono sicuro che farà molto bene“.
Serie A
Lecce, infortunio serio per Banda: il comunicato
L’attaccante esterno del Lecce Lameck Banda ha rimediato un infortunio grave dopo l’ultima di campionato, come riportato dai salentini con un comunicato.
Nell’ultimo turno di campionato contro l’Empoli Lameck Banda ha lasciato il campo dopo 20 minuti per infortunio, sostituito da Santiago Pierotti che ha realizzato il gol del definitivo 1-1. Il nuovo allenatore del Lecce Marco Giampaolo dovrà fare a meno di lui per parecchio tempo, in quanto il problema è più grave del previsto.
Lecce, Banda out per infortunio: il comunicato del club
Nonostante l’infortunio che aveva destato fin da subito qualche preoccupazione, Banda era stato convocato dallo Zambia per le 2 partite di qualificazione alla Coppa d’Africa contro Costa d’Avorio e Sierra Leone. Tuttavia il giocatore ha riportato la frattura del malleolo.
Il comunicato sul sito del Lecce spiega tutta la vicenda: “L’U.S. Lecce comunica che il calciatore Lameck Banda, sebbene fossero state immediatamente programmate le visite mediche con esami diagnostici a seguito dell’infortunio occorso nella gara Lecce – Empoli dell’8 novembre scorso, la mattina seguente, in ottemperanza alla normativa FIFA, come voluto dalla Nazionale dello Zambia ha dovuto lasciare Lecce per rispondere alla convocazione“.
“La Federazione calcistica dello Zambia ha richiesto la presenza del calciatore nonostante la manifestata volontà del club di non far partire l’atleta in ragione di detto infortunio“.
“Il calciatore, dopo essersi sottoposto alle visite mediche dello staff della Nazionale che hanno evidenziato la frattura del malleolo mediale della caviglia sinistra, è stato autorizzato solo nella serata di ieri al rientro anticipato a Lecce dove ha immediatamente effettuato una Tac presso lo Studio Radiologico “Quarta Colosso” di Lecce, che ha confermato la diagnosi. Il giocatore dovrà sottoporsi nei prossimi giorni ad intervento chirurgico“.
Serie A
Lazio, Baroni: “Abbiamo tanti giovani di talento. Crediamo nell’Europa League”
Il tecnico della Lazio ha parlato del suo ambientamento nella capitale e del progetto che sta portando avanti. Leggi con noi le parole di Baroni.
Ospite a Rai Radio 1, Marco Baroni ha parlato della prestazioni del duo Rovella-Guendouzi, ieri protagonisti in Italia-Francia. Il tecnico si è poi soffermato sul suo ambientamento a Roma e sulla sua idea di calcio, che sta proponendo con ottimi risultati nella capitale.
Le parole di Baroni
Sui laziali in Italia-Francia.
“Rovella e Guendouzi hanno fatto una buona partita, Rovella è entrato anche molto acceso. Mi fa piacere di poter contribuire alla causa Nazionale con giocatori che si sono fatti trovare pronti, anche se Guendouzi stava dall’altra parte. Sono contento della loro presenza”.
Il lavoro di Spalletti.
“Bisogna dar merito al grande lavoro che sta facendo Spalletti. Un lavoro non agevolato dal fatto che due terzi dei giocatori del nostro campionato sono stranieri, è una delle cose che dobbiamo sempre tenere presente. Al di là della partita sbagliata contro la Svizzera quest’estate, c’è una squadra che esprime un ottimo calcio. Spalletti sta facendo un ottimo lavoro”.
I primi mesi a Roma.
“Ho trovato una società strutturata, molto organizzata, con un centro sportivo e delle competenze interne di primo livello. E poi ho trovato giocatori con una grande cultura del lavoro: è stato un punto di partenza fondamentale, come la loro disponibilità, l’applicazione al lavoro, l’aver subito legato e condiviso i nostri principi, sia di cambiamento che quelli che volevamo mantenere”.
Su Rovella.
“I miei mediani hanno libertà di attaccare e lui ci sta provando. Ha molta mobilità, ha copertura di spazi e di campo, ci sta lavorando e sono sicuro che presto arriveranno i suoi gol. Per caratteristiche, Vecino ha più capacità penetrativa. Avere la capacità di portare molti uomini dentro l’area è un fattore fondamentale per cercare di essere prolifici. Sono molto contento di quello che sta facendo Rovella, come del resto Dele-Bashiru, è giovane ma sta crescendo. Stiamo aspettando anche Castrovilli, sono convinto che può dare molto alla causa Lazio”.
Il progetto giovani.
“Dobbiamo rompere questo retaggio sulla giovane età: se guardiamo al calcio europeo, si trovano 2006 e 2007, giovanissimi in campo. Al giovane devi creare un percorso: quest’anno sono andati via giocatori che hanno fatto la storia recente della Lazio. C’è stato un ricambio generazionale, abbiamo puntato dei giovani di talento. Compito mio è dar loro fiducia e la fiducia la trovano quando l’allenatore li manda in campo. Magari non hanno il percorso di conoscenza mentale e di pressione, ma glielo dobbiamo concedere. Dovranno essere veloci, perché il tempo nel calcio non esiste. Con la fiducia dei compagni e della società, questi ragazzi possono trovare una crescita esponenziale”.
I fischi all’inno francese.
“Fischi e ululati non dovrebbero esistere in uno stadio. Dobbiamo crescere da tutti i punti di vista, in particolare sull’educazione sportiva”.
Le ultime sui giocatori
Su Zaccagni e Pedro.
“Zaccagni sta facendo benissimo, sono molto contento. È un attaccante esterno vero. Oltre alla fascia da capitano che indossa, sta impersonificando molto bene questo ruolo. Ha sposato la causa Lazio anche dal punto di vista contrattuale: ho scelto di dargli la fascia perché poteva portare questa rappresentatività. Ma nello spogliatoio ci sono tanti capitani, ho la fortuna di allenare giocatori importanti dal punto di vista professionale e della passionalità. Per Pedro non ci sono più aggettivi. Mi sto godendo le sue grandi qualità umane, di grande professionista. Per me è un grande messaggio che dà ai nostri giovani, soprattutto quando lo vedi allenarsi come un ragazzino, fa tutto con grande dedizione. Ci sta ripagando con grandi prestazioni e con grandi gol”.
Su Gigot.
“Gigot è un giocatore forte: è stato capitano del Marsiglia, ha grande personalità. Ora sta bene e troverà sempre più spazio in campo. Può dare un grande contributo al reparto, anche dal punto di vista della personalità e della presenza. Gerarchie portiere?
La scelta in porta.
“Per me il portiere è un ruolo molto delicato. Ho già chiarito le gerarchie iniziali: il primo è Provedel, per noi è un valore importante. Mandas è giovane e ha potenzialità. Ma non è che lui farà l’Europa League e Provedel il campionato, ma quando riterrò che ci saranno i presupposti per mantenere alto il livello di fiducia di entrambi, darò spazio anche a Mandas”.
Il rientro di Dia.
“Sì. Domani riprendiamo gli allenamenti, voglio vedere quali sono le sue condizioni e parlare con il medico. Il ragazzo ha effettuato i test ed è a posto. Contiamo di poterlo reinserire subito nel gruppo. Ne parlerò con lo staff medico, ma spero di sì. Dia è un giocatore che mi piace per la sua mobilità e per come interpreta il ruolo. Se sta bene andrà in campo”.
La vittoria dell’Europa League.
“Un sogno. È chiaro che vogliamo far bene, ora siamo davanti a squadre incredibili. Ci vogliamo rimanere, non sarà facile, avremo degli scontri importanti. Però La squadra ci crede: più che guardare all’obiettivo, la squadra deve guardare al percorso. Non dobbiamo cadere nel pensiero di aver già conquistato qualcosa. Ora inizia il momento più difficile, da vivere con grande entusiasmo, convinzione e con lo sguardo rivolto al lavoro”.
Il rinnovo fino al 2028.
“Sono arrivato in una grande società e il pubblico è meraviglioso. In questo momento quello che è stato scritto sull’ipotesi rinnovo non voglio neanche commentarlo, perché la mia attenzione è rivolta solo alla squadra, al lavoro e a dare tutto me stesso. Poi ci saranno i tempi e le modalità per valutare tutto. Ora solo testa al lavoro”.
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