Serie A
Bologna, Karlsson: “Il gol con la Roma un plus. Motta? Non comunicavamo”
L’esterno del Bologna Jesper Karlsson si dice felice del suo primo gol in Serie A arrivato contro la Roma e racconta le difficoltà con l’ex allenatore Motta.
Nel successo per 3-2 in casa della Roma nell’ultimo turno di campionato, l’esterno d’attacco del Bologna Jesper Karlsson ha trovato il suo primo gol in Serie A. Lo svedese potrà sfruttare il fatto di essersi sbloccato e il momentaneo infortunio di Dan Ndoye per essere impiegato con maggiore frequenza dall’allenatore Vincenzo Italiano nelle prossime partite.
Bologna, Karlsson tra il primo gol in Italia e il rapporto con Motta
Jesper Karlsson ha rilasciato un’intervista al Corriere di Bologna: “Il gol è un plus ma stavo lavorando bene anche prima. Contro la Roma ho avuto più minutaggio, è più facile giocare bene quando hai l’opportunità, ringrazio il mister Italiano”.
“Quando non giocavo ho sempre cercato di essere sano per allenarmi ad alto livello. Non ho mai pensato di andare via, ma solo a far bene per guadagnarmi la titolarità. I tre infortuni mi hanno tolto il ritmo, quando poi torni e non giochi diventa difficile”.
“Se avessi dubitato di non essere abbastanza forte per giocare in Serie A avrei cambiato strada. Ma ho sempre creduto che il momento buono sarebbe arrivato. Anche quando ero indisponibile ho fatto esperienza: ho imparato a conoscere il campionato, a capire la componente fisica e la fase difensiva. Non basta la tecnica, bisogna essere completi”.
Le difficoltà con l’ex allenatore Thiago Motta: “Io non parlavo italiano ma lui non era a suo agio con l’inglese. Non riuscivamo a comunicare. Era la prima volta che mi capitava un’esperienza simile”.
Serie A
Empoli, per la salvezza servono più gol: in serie A nessuno peggio dei toscani
Empoli, a novembre inoltrato la classifica dei toscani e’ di certo positiva. Un dato, tuttavia, dovrebbe preoccupare Roberto D’Aversa.
Sorride Roberto D’Aversa, così come può essere felice l’Empoli. Dopo 12 giornate disputate, i toscani stazionano al decimo posto in classifica con 15 punti raccolti.
Un bottino di tutto rispetto, forse anche oltre le aspettative. Delle tre vittorie messe a segno, in più, spicca quella sulla Roma all’Olimpico, che ha portato consapevolezza dei mezzi tattici e morali degli azzurri.
Il lato oscuro di questa classifica staziona, tuttavia, alla voce gol fatti, appena nove. Questa difficoltà ad andare in rete si riflette su questa classifica, che vede l’Empoli occupare l’ultimo posto, insieme al Genoa.
Il Grifone, persi Retegui e Gudmundsson, si è scoperti innocuo, e con un Gilardino ancora alla ricerca del miglior assetto senza l’italo-argentino e l’islandese.
Dalle parti toscane, invece, otto dei nove gol segnati sono giunti dall’attacco. Curiosamente, le segnature sono spartite in modo equo, con due gol a testa per Sebastiano Esposito, Lorenzo Colombo Emmanuel Gyasi e Pietro Pellegri.
Volendo usare un linguaggio semplice, si potrebbe dire che l’Empoli, fino adesso, ha ottenuto il massimo con il minimo investimento.
Migliorare un dato così importante, però, sarà fondamentale nella parte centrale della stagione, e ancora di più sul finale, quando le concorrenti correranno, gioco forza, più veloce.
Serie A
Albertini: “C’è delusione per l’Italia, ma non deve condizionare. Su Milan-Juve…”
L’ex centrocampista del Milan Demetrio Albertini ha analizzato i temi caldi del calcio italiano al Gran Galà AIC.
Demetrio Albertini, storico pilastro del Milan e della Nazionale, ha parlato ai microfoni di Sky Sport durante il Gran Galà del Calcio AIC, soffermandosi soprattutto su due argomenti di grande interesse: il secondo posto dell’Italia nel girone di Nations League e l’attesa sfida tra Milan e Juventus, in programma questo sabato. Ecco le sue dichiarazioni.
Le parole di Albertini
Come scegliere il miglior allenatore tra Gasperini, Motta e Inzaghi?
“Credo che ci siano categorie, come allenatore o arbitro, che tante volte sono equilibratissime. Penso che quei tre allenatori lo scorso anno abbiano raggiunto risultati molto importanti e siano quindi meritevoli di essere premiati”.
Delusione Italia dopo il 2° posto in Nations League.
“Sì, l’amarezza rimane ma non deve condizionare il percorso della squadra e dei ragazzi. Sappiamo da dove siamo partiti, da un Europeo non bellissimo. Ieri la Francia, che può anche essere considerata superiore, ha giocato molto bene. Certo, con un po’ più di attenzione si poteva non passare tutta la serata in salita. Dobbiamo essere felici di quanto sta facendo l’Italia, a parte ieri sono molto fiducioso”.
Barella le piace da trequartista?
“Oggi l’interpretazione dei centrocampisti è diversa da quando giocavo io, che eravamo più statici. In questa generazione ci sono più centrocampisti di movimento: mi piace come si inserisce Barella, pur non essendo una mezza punta”.
Un pronostico su Milan-Juventus, o meglio una lettura?
“No, non mi chiedete un pronostico… Mi auguro sia una bella partita, com’è stata anche Inter-Juve, e che sia uno spettacolo. Oltre ai risultati, nel nostro calcio abbiamo bisogno di spettacolo. Il Milan in questo momento è più altalenante, da quella partita potrebbe giocarsi il prosieguo del suo campionato”.
Serie A
Parma, Charpentier: “Mai avuto dubbi sulla permanenza qui. Su Pecchia…”
L’attaccante del Parma Gabriel Charpentier ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta Di Parma, relative alla sua esperienza nel club crociato.
Il centravanti francese ex Nantes e attualmente in forze al Parma ha rilasciato delle dichiarazioni sul momento che sta vivendo nel club gialloblù, sull’allenatore Fabio Pecchia e su altre tematiche legate al club emiliano.
Parma, le parole di Charpentier
Di seguito le dichiarazioni di Gabriel Charpentier rilasciate a La Gazzetta Di Parma.
“Li ringrazio, all’inizio è stata dura per via degli infortuni ma loro hanno creduto in me e io faccio il possibile per ripagare la fiducia che nutrono nei miei confronti.
Se ho mai pensato di lasciare Parma in estate? Avevo tante offerte, non mi ricordo nemmeno quali perché io sono sempre rimasto concentrato sul campo. Loro hanno fiducia in me e io devo essere ‘loyal’ (leale ndr). Non ho mai avuto dubbi sulla mia permanenza a Parma.
La prima stagione in A?
Bene, sappiamo che abbiamo le caratteristiche e le qualità per giocare in serie A. Pecchia mi ha fatto crescere sia a livello calcistico che umano, è stato importante perché mi ha dato fiducia.
Parlo tanto con lui. Sono contento per la squadra, siamo giovani e dobbiamo crescere ancora. Sono contento anche per me ma posso migliorare e fare ancora più gol.
Gli ingredienti per raggiungere la salvezza?
Ci dobbiamo credere tutti insieme e bisogna avanzare uniti, siamo giovani ma vittorie come quelle di Venezia prima della sosta ci servono per acquisire ancora più speranza e fiducia.
Un sogno? Per adesso realizzare tanti gol, ottenere la salvezza e vediamo a fine stagione dove sarò. Vorrei segnare più gol possibili, non mi pongo limiti”.
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