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Pallone d’Oro Africa, i finalisti: presente un “italiano”
La CAF ha svelato i nomi dei 5 aspiranti al Pallone d’Oro Africa 2024. Qualche sorpresa e diverse esclusioni ma ormai la cerimonia è vicina. C’è la Serie A.
Tanti nomi illustri fuori dalla lista ma il nostro campionato conta un candidato che risulta anche tra i favoriti per la vittoria finale. Si tratta di Ademola Lookman dell’Atalanta.
Pallone d’Oro Africa, Lookman in lizza ma occhio a Guirassy
Di seguito i nomi dei 5 candidati:
- Simon Adingra – Brighton & Hove Albion
- Serhou Guirassy – Borussia Dortmund
- Achraf Hakimi – Paris Saint Germain
- Ademola Lookman – Atalanta
- Ronwen Williams – Mamelodi Sundowns
I primi 4 militano tutti nei top 5 campionati europei mentre l’ultimo a sorpresa fa parte del campionato sudafricano ed è un portiere. La statistica che lo rende tra i candidati per la vittoria dell’ambito premio riguarda i gol subiti. Infatti, sono appena 37 le reti incassate in quasi 60 partite tra la scorsa annata e quella attuale.
Per gli altri invece, il nome dice già tutto. Lookman ha trascinato l’Atalanta alla vittoria dell’Europa League con la tripletta in finale al Bayer Leverkusen e alla qualificazione in Champions grazie a 17 gol e 10 assist in 45 presenze che sommati alla stagione attuale diventano 25 e 15 in 59. Inoltre ha raggiunto la finale di Coppa d’Africa con la Nigeria.
Guirassy si è rivelato un bomber fenomenale già allo Stoccarda nella scorsa stagione, dove ha messo a referto 30 gol in 30 partite, poi il passaggio ai gialloneri con i quali ha registrato 6 gol e 2 assist in 8 apparizioni.
Hakimi con il suo PSG e il Marocco ha dato prova delle sue immense qualità, dimostrando ancora una volta di non avere rivali nel suo continente d’origine nel ruolo di terzino destro.
Adingra invece deve gran parte del suo successo di quest’anno alla vittoria in Coppa d’Africa con la sua Costa d’Avorio e potrebbe essere premiato per questo dai giornalisti.
La cerimonia della consegna si terrà il 16 dicembre a Marrakech.
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Genoa, ora è anche ufficiale: esonerato Gilardino
Il Genoa, dopo i rumors delle ultime ore, ha ufficialmente esonerato Alberto Gilardino: al suo posto arriverà l’ex centrocampista francese Patrick Vieira.
La notizia era nell’aria e adesso è arrivata anche l’ufficialità. Alberto Gilardino non è più l’allenatore del Genoa. Ad annunciarlo è stato lo stesso club rossoblù con il seguente comunicato ufficiale.
Genoa, il comunicato sull’esonero di Gilardino
“Il Genoa CFC comunica che Alberto Gilardino è stato sollevato dall’incarico. La società ringrazia il mister per i traguardi raggiunti insieme nel corso degli anni e gli augura il meglio per la propria carriera”.
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Inter, ecco quante giornate di squalifica rischia Çalhanoğlu
Inter, Calhanoglu è sempre più nella bufera. Possibili deferimenti in arrivo per i rapporti con la tifoseria organizzata.
Sono giorni complessi per Hakan Calhanoglu e per l’Inter. Oltre alle preoccupazioni per le condizioni fisiche del centrocampista turco, a tenere banco è l’inchiesta Doppia Curva, che sta indagando sui legami tra ultrà, criminalità organizzata, società e calciatori. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna di Tuttosport, il procuratore federale Giuseppe Chiné avrebbe acquisito documenti chiave che potrebbero portare presto a deferimenti per i tesserati di Inter e Milan coinvolti.
Inter, quanto rischia Çalhanoğlu?
La posizione di Calhanoglu appare particolarmente delicata. Il giocatore, infatti, avrebbe intrattenuto rapporti personali con Marco Ferdico, all’epoca figura di spicco della Curva Nord. Tali rapporti sarebbero avvenuti contro il parere della dirigenza nerazzurra, che aveva adottato una linea di distacco verso i leader della tifoseria organizzata. Se riconosciuto colpevole di violazione delle norme federali sui rapporti con le curve, Calhanoglu potrebbe essere sanzionato con una pesante ammenda e una squalifica di 2-3 giornate.
L’Inter, da parte sua, osserva con apprensione l’evolversi della vicenda, che potrebbe avere ripercussioni importanti non solo sul rendimento in campo ma anche sull’immagine del club. La dirigenza ribadisce la propria distanza da qualsiasi legame improprio con i gruppi organizzati, ma la questione rischia di avere strascichi pesanti se dovessero emergere ulteriori responsabilità.
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Nasce la Fondazione Joe Barone, in memoria dell’ex dirigente della Fiorentina
E’ stata creata la Fondazione Joe Barone, ad annunciarlo sono stati gli ideatori, tra questi anche il figlio dell’ex dirigente della Fiorentina, Peter.
A distanza di otto mesi dalla prematura scomparsa dell’ex direttore sportivo viola, è stata creata una fondazione in sua memoria. Creata per onorare la vita e l’eredità del dirigente.
Nasce la fondazione Joe Barone
L’annuncio è stato fatto con un comunicato sul profilo Instagram della fondazione: “Siamo orgogliosi di annunciare il lancio della Fondazione Joe Barone, creata per onorare la vita e l’eredità dell’uomo che ha creduto nel potere della comunità e del restituire. Unisiciti a noi per celebrare la memoria di Joe e per costruire un futuro più luminoso. Visita il link nella biografia per unirti all’esercito di Joe e restare in contatto con la fondazione”.
L’amore per Firenze
Giuseppe Barone, uno dei 4 figli di Joe, ha speso qualche parole su suo padre: “Joe era sempre qui, non tornava molto a New York, era innamorato della città. Per lui Firenze era tutto. Siamo molto contenti di aver creato questa fondazione a suo nome. I fondi servono per aiutare i bambini malati e in più vorremmo donare defibrillatori alle scuole calcio di Firenze e New York. Grazie ai fiorentini e ai tifosi per il feeling che ci trasmettono”.
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