Serie A
Serie A, le designazioni arbitrali della 13° giornata
L’AIA ha diramato le designazioni arbitrali della 13° giornata di Serie A. big match tra Juve e Milan è affidato a Chiffi, mentre Napoli-Roma a Massa.
L’Associazione Italiana Arbitri ha reso note le designazioni arbitrali della 12° giornata di Serie A, in programma da sabato 23 novembre con l’anticipo tra Hellas Verona e Inter a lunedì 25 novembre con il match tra Venezia e Lecce.
Serie A, le designazioni arbitrali
H. VERONA – INTER Sabato 23/11 h.15.00
COLOMBO
DEI GIUDICI – CECCON
IV: FOURNEAU
VAR: SERRA
AVAR: MARINI
MILAN – JUVENTUS Sabato 23/11 h.18.00
CHIFFI
PERETTI – BACCINI
IV: ZUFFERLI
VAR: MAZZOLENI
AVAR: PATERNA
PARMA – ATALANTA Sabato 23/11 h.20.45
MANGANIELLO
PRETI – BHARI
IV: MASSIMI
VAR: MERAVIGLIA
AVAR: MARIANI
GENOA – CAGLIARI h.12.30
SOZZA
TOLFO – DI MONTE
IV: FELICIANI
VAR: MARINI
AVAR: NASCA
COMO – FIORENTINA h.15.00
MARCHETTI
MELI – ALASSIO
IV: SANTORO
VAR: MARIANI
AVAR: SERRA
TORINO – MONZA h.15.00
ABISSO
CECCONI – ZINGARELLI
IV: PRONTERA
VAR: DIONISI
AVAR: MAZZOLENI
NAPOLI – ROMA h. 18.00
MASSA
ROSSI M. – PERROTTI
IV: TREMOLADA
VAR: PATERNA
AVAR: FABBRI
LAZIO – BOLOGNA h. 20.45
RAPUANO
BINDONI – TEGONI
IV: COSSO
VAR: PEZZUTO
AVAR: MARESCA
EMPOLI – UDINESE Lunedì 25/11 h. 18.30
MARINELLI
LO CICERO – CORTESE
IV: PERRI
VAR: FABBRI
AVAR: MARESCA
VENEZIA – LECCE Lunedì 25/11 h. 20.45
PAIRETTO
MONDIN – GARZELLI
IV: AYROLDI
VAR: DI BELLO
AVAR: MERAVIGLIA
Serie A
Napoli, Manna: “Conte è fondamentale. Kvara? ne abbiamo parlato e se non va bene se ne riparlerà a giugno”
Napoli, il ds Giovanni Manna ha rilasciato una lunghissima intervista sul palco del Social Football Summit 2024 andando a parlare della stagione del club finora e di altri temi caldi.
L’ex dirigente della Juventus Giovanni Manna ha discusso a lungo delle operazioni di mercato svolte quest’estate dalla società azzurra e di quali saranno le prossime mosse per Gennaio. A seguire l’intervista completa.
Napoli, le parole di Manna
RIPARTENZA
“Il campionato è lungo. Sappiamo da dove siamo partiti e stiamo cercando di tornare a quello che è stato il Napoli di De Laurentiis. Siamo focalizzati su quello”
GIOVANE
“Non mi dà fastidio sentir dire che sono giovane. All’inizio però porta complicazioni perché ti trovi a parlare con persone che ammiravi in TV. Io ho un profilo un po’ diverso, poi perché non sono un uomo che ha giocato. A oggi però la nostra figura sta cambiando”
SECONDA SQUADRA
“La secondo squadra? È complicato. La seconda squadra è sicuramente un qualcosa che non deve essere fine a se stesso. C’è un percorso più lungo e dispendioso dietro”. Quindi, il direttore sportivo ha parlato degli algoritmi utilizzati nel mondo del calcio: “Io penso che siano un supporto. I numeri ti aiutano ma non possono decidere per te. Io sono un romantico credo ancora che lo scouting sia improntato sull’andare a vedere un calciatore. Il tocco di Manna? Deve avere i diritti d’immagine liberi (ride). Comunque sapete come funziona il mercato, bisogna essere pronti a ogni situazione perché le cose cambiano”.
PRESSIONE NAPOLI
“L’importante è restare concentrati e focalizzati nella gestione dei momenti. Dagli entusiasmi dei risultati e della classifica fino ai momenti di difficoltà che inevitabilmente ci sono. Dobbiamo rimanere lontani dalle emozioni dei tifosi. Napoli è una città calda, non me lo aspettavo. Ti senti in dovere di dare qualcosa in cambio”
SCUDETTO
“Nel calcio le variabili sono tante, lo scudetto è un obiettivo lontano. È lì, ma noi non ci pensiamo e questa è una cosa positiva. Pensiamo a lavorare con molta serenità. Se si pensa di perseguire un obiettivo complicato si rischia di lavorare male”.
CONTE
“La mia esperienza è positiva. De Laurentiis ha uno spessore importante e da fuori ero preoccupato. Poi lui è stato bravo a supportarci. Per me la scelta dell’allenatore è stata fondamentale. Avere un allenatore dallo spessore così elevato con un cv così grande mi ha aiutato. Per me è stata una scelta anche a mia tutela avere Antonio Conte con cui parlare. Per ora non ci sono problemi”.
PERSONAGGI ESIGENTI
“L’allenatore è molto esigente, il presidente lo è per molti alti aspetti, dobbiamo essere sul pezzo sempre”
LA CHIAMATA
“Io a gennaio ho cambiato casa a Torino perché non pensavo di andare via. Dopo Juventus-Frosinone in casa la sera mi chiama un numero che non ho e non rispondo. La mattina dopo mi chiama di nuovo, era il dottor Chiavelli. Avviso la Juventus e lo incontro e poi incontro il presidente che mi dice che avrebbe scelto entro maggio. Poi in realtà mi ha chiamato prima e mi ha detto: “ho scelto lei, parli con sua moglie e mi fa sapere”, ma avevo già deciso”.
CONTE
“Il primo incontro con Conte? A casa sua. Ci siamo conosciuti perché non ci conoscevamo alla Juventus sono arrivato con Sarri e non facevo la prima squadra. Abbiamo parlato di calcio tutto il tempo. Non aveva detto sì subito, la trattativa economica non era un problema dato che aveva parlato a ottobre col presidente. Dovevamo capire le nostre idee, le sue idee e metterle nella rosa attuale. Certi giocatori li hai visti in tv, ma non li hai mai visti in campo. Fu già lì che disse che Di Lorenzo e Kvaratskhelia non si toccano”.
BUONGIORNO
“Le alternative per ogni ruolo sul mercato? Ce ne sono un’infinità. Avevamo un diktat: dovevamo finanziare il mercato con l’uscita di Osimhen che voleva andare via. Avevamo un budget a disposizione a prescindere, la fiches l’abbiamo messa subito su Alessandro. Il giocatore ci ha detto subito di sì e quindi siamo andati diretti”.
BUDGET EXTRA
“Poi il mercato non ha portato alla cessione, ma abbiamo avuto la fortuna che avendo lavorato il Napoli così bene c’è stata la possibilità di investire ulteriormente. Abbiamo lavorato con operazioni minori e alcuni colpi sono saltati. Tutti quelli che ho trattato li ho contattati per chiudere. Avevo anche chiuso Brescianini, ma le dinamiche del mercato hanno portato ad altro e non è stato neanche bello con le visite mediche fatte. Mancavano 20 giorni alla fine del mercato e non c’erano certezze. Poi parlando con Chiavelli e De Laurentiis abbiamo capito che era il momento giusto per fare un investimento”.
VERONA NON DECISIVA
“Verona? Non è stata decisiva. Tutte le operazioni le avevamo in testa, sono stato una settimana a Londra con tre operazioni in ballo. Lukaku, Guilmour e McTominay. La fortuna è stata che De Laurentiis ha detto sì”.
CLAUSOLA RESCISSORIA
“Io non sono contrario. Il mio calciatore vale questo, se lo volete non c’è trattativa. In questo momento fissare un valore, anche con la sentenza Diarra che ha cambiato le dinamiche, la difficoltà
OSIMHEN
“Il problema è che c’è stata una stagione negativa. Se il Napoli fosse arrivato secondo o terzo probabilmente arrivavano a pagare le clausole”
KVARATSKHELIA
“Noi vogliamo premiare quello che è il suo percorso nel Napoli perché se lo merita. Al di là del fatto che ha altri due anni di contratto oltre a questa. Noi vogliamo riconoscere a lui il premio, ma ci sono delle dinamiche extra. Noi non abbiamo pressione, non ne abbiamo parlato e se non si risolve se ne parlerà a giugno. Non abbiamo un arco temporale, ne abbiamo parlato e se non va bene se ne riparlerà a giugno”.
GENNAIO
“Ci sono troppe variabili, i nomi non ce li ho neanche io. Il mercato è di riparazione, vediamo dove arriviamo e poi facciamo le scelte. Stiamo sempre attenti per migliorare la rosa attuale. Se ci sono opportunità le miglioreremo, ma abbiamo già investito tanto e non ci saranno grandi colpi”.
COLPO IN DIFESA
“L’oggettività è che la squadra era stata sostituita con un altro sistema di gioco. Numericamente potremmo essere corti in quale zona, ma dobbiamo essere logici”.
CHIUDERE IL MERCATO PRIMA DELL’INIZIO
“Può essere logica perchè togliamo alibi al sistema. Però deve essere il sistema europeo collettivo. In questo momento non ne abbiamo parlato. Bisogna essere uniti, o tutti o nessuno. Se mi si chiude il mercato e altri possono ancora operare si crea un problema. Può differire di uno o due giorni ma non di tanto. Se basterebbero le big 5? Eh…”
LUKAKU
“È un giocatore che sposta nel mercato italiano. Ogni settimana c’è una polemica, ha fatto 4 gol e 4 assist e ha un atteggiamento propositivo. Certo nella testa dei tifosi c’è Victor Osimhen che ha dominato da solo il campionato e sono due cose diverse. Lukaku non si può discutere, ha fatto 300 gol in carriera….”
SENZA COPPE
“A questo livello col tempo non è un vantaggio. Lo è lavorativamente perché prepari le partite con una settimana di lavoro. Alla lunga non è positivo perché chi arriva a questi livelli è abituato a giocare ogni 3 giorni e quelle competizioni le vuoi giocare”.
MERCATO DA PREMIER
“McTominay io l’ho chiesto in prestito. La Serie A in termini fisici ha valori poco sotto la Premier League. Il percorso europeo delle squadre italiane negli ultimi anni è stato super positivo. Anche quest’anno le squadre stanno facendo bene, quindi è anche più facile. Forse noi ci sottostimiamo perché arriva un calciatore dalla Premier e ti dice che siamo forti. Poi a livello economico si fatica a competere. Come ho fatto a prenderlo? Con un po’ di fantasia”.
Serie A
Inter, Asllani: “Sono cresciuto molto rispetto a prima e su Cahlanoglu”
Il calciatore dell’Inter Kristjan Asllani ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di SportMediaset, relative alla sua Albania e sul club nerazzurro.
Il centrocampista ex Empoli e attualmente in forze all’Inter Kristjan Asllani ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di SportMediaset, relative alla sua nazionale e sul club di mister Inzaghi.
Le parole di Asllani
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal calciatore dell’Inter Kristjan Asllani ai microfoni di SportMediaset, relative a diverse tematiche legate al club nerazzurro e alla nazionale albanese.
La prestazione personale.
“Sono contento perché nell’ultimo mese non sono stato a disposizione praticamente per il problema al ginocchio. Sono venuto qui molto dubbioso, non pensavo di giocare nemmeno la prima.
Sono contento di avere fatto 90′ in entrambe le gare. Ringrazio il mister perché ogni volta che vengo qui mi aiuta, mi parla. Mi ha fatto crescere tanto in tanti aspetti e quindi lo ringrazio tanto”.
Il ruolo diverso tra club e nazionale.
“Qui faccio spesso la mezzala in un centrocampo a tre, oggi ci siamo messi a due a centrocampo e io ero il play basso. Non cambia molto perché anche qui vado a prendere la palla basso in mezzo ai centrali.
Diciamo che posso fare tutti i ruoli del centrocampo ma sono sempre stato un play davanti alla difesa e preferisco quel ruolo”.
L’infortunio di Calhanoglu e le speranze per Verona.
«Vediamo. Domani l’altro torno al campo. Cerco di lavorare duramente tutti i giorni, poi quel che viene viene.
Ho sempre detto che mi sento molto cresciuto, anche l’anno scorso. Cerco di sfruttare al massimo quel che mi viene dato. Alla fine ho solo 22 anni».
Gli obiettivi della stagione.
“Siamo l’Inter, dobbiamo portare a casa trofei. Vogliamo vincere lo scudetto ma anche essere protagonisti in Champions League.
Ci sono squadre fortissime in campionato, squadre che hanno fatto un bel mercato e che giocano per vincere anche loro. Noi abbiamo vinto l’anno scorso, riconfermarsi è difficile ma stiamo dando il massimo per portare a casa quel che vogliamo.
Riconfermarsi è difficile però ci stiamo allenando anche più forte dell’anno scorso perché abbiamo ben chiari gli obiettivi”.
Serie A
Juventus, Nico Gonzalez ancora out: fissato il rientro
La Juventus fa i conti con gli infortunati e in particolare preoccupa la situazione legata a Nico Gonzalez. L’argentino vede il rientro, c’è una possibile data.
Infortunatosi durante Lipsia–Juventus, l’ex Fiorentina non ha ancora trovato continuità nello scacchiere di Thiago Motta. La guarigione procede e a breve tornerà.
Juventus, Nico Gonzalez torna due mesi dopo l’infortunio
Secondo le ultime notizie che arrivano direttamente dalla Continassa, l’infermeria bianconera dovrebbe rapidamente svuotarsi. Uno dei lungodegenti è proprio l’ex giocatore della Fiorentina che è ai box da inizio ottobre.
Oltre a non aver potuto rispondere alla chiamata della nazionale argentina è stato costretto a saltare diverse partite in questo inizio di stagione. Ora però Nico Gonzalez sembra vedere la luce in fondo al tunnel, infatti il rientro si avvicina sempre di più.
Nei giorni scorsi si era parlato di un ritorno per inizio dicembre e le voci hanno trovato conferma. La data fissata per rivedere in campo il n°11 è quella dell’1 dicembre quando la Juventus affronterà il Lecce al Via del Mare. Con tutta probabilità non verrà impiegato dall’inizio ma figurerà nell’elenco dei convocati, con la speranza di vederlo per qualche decina di minuti nel finale di partita.
Per Milan–Juventus invece niente da fare, Thiago Motta dovrà fare ancora meno di uno dei suoi attaccanti e con l’infortunio di Vlahovic toccherà trovare una soluzione di fortuna.
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