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Giulini: “Il momento più doloroso? La retrocessione del 2022”
Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, è tornato a parlare dell’amara retrocessione del suo club nel 2022 e di un suo ricordo su Gigi Riva.
Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, è stato ospite del programma Goal Economy, in onda sulla radio ufficiale della Serie A. Il numero uno del club sardo ha parlato della squadra, del passato, del campionato italiano, e del ricordo di Gigi Riva. Di seguito le sue dichiarazioni
Giulini, il pensiero su Riva
“Ebbi il privilegio di fare una lunghissima chiacchierata con Gigi Riva, un onore per pochi. Dalle parole e dagli sguardi di Gigi percepii realmente quello che avevo letto e ascoltato dai racconti degli altri, avevo appreso da lui cosa rappresenta il Cagliari per i cagliaritani e i sardi. Inizialmente mi mise in guardia dalla forte responsabilità che avrei dovuto assumermi, ma poi è iniziata questa lunga avventura”.
Sulla retrocessione del 2022
“I miei anni e quelli di Cellino, sommati, mettono insieme buona parte degli anni di Serie A che il Cagliari annovera nella sua storia. Il momento più doloroso di questo decennio è sicuramente la retrocessione di Venezia nel 2022, al termine di una stagione dove ci portavamo dietro parecchi errori: non riuscimmo a vincere quella partita, sulla carta scontata, cosa che probabilmente con uno spogliatoio sano e una preparazione adeguata avremmo fatto. Scoppiò la contestazione, fu una retrocessione sanguinosa. Di momenti indimenticabili ce ne sono tanti, direi sicuramente la prima promozione dalla Serie B, perché a tutti coloro che fanno calcio e lo seguono piace vincere al di là della categoria: ricordo il gol di Sau in rovesciata a Vercelli per farci vincere il campionato davanti al Crotone di Juric. E poi altri due capitoli recenti: l’altra promozione a Bari nel 2023 in uno stadio già festante, all’ultimo secondo con il gol di Pavoletti, la nostra resurrezione completata, poi la salvezza della scorsa stagione a Reggio Emilia. Qualche giorno prima della partita decisiva per la salvezza, mister Ranieri – che è stato fondamentale per quella resurrezione – mi disse che ormai gli pesava tanto fare avanti e indietro da Roma e che sperava di chiudere la sua carriera nei club con una salvezza. Furono giorni difficili da gestire perché solo io e lui sapevamo che ci saremmo salutati, c’era molta ansia e per fortuna tutto andò bene. Il suo ritorno in panchina nella sua Roma è assolutamente comprensibile”.
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De Cuyper, il terzino del futuro: le big di Premier League pronte all’assalto
De Cuyper: Arsenal, Tottenham e Chelsea si contendono il gioiello del Club Brugge, ma il belga vuole restare fino a fine stagione.
Maxim De Cuyper, giovane talento del Club Brugge, sta conquistando l’attenzione dei maggiori club di Premier League grazie a una stagione straordinaria sia a livello di club che con la nazionale belga. Il terzino sinistro, 24 anni, ha attirato osservatori di squadre come Arsenal, Tottenham e Chelsea, che hanno già mosso i primi passi per monitorare il giocatore.
Con 180 partite in carriera, 42 assist e 27 gol, De Cuyper si è affermato come uno dei terzini sinistri più versatili e prolifici del panorama europeo. Le sue capacità non si limitano alla fase difensiva: la sua abilità nell’attaccare la fascia e nel creare occasioni da gol lo rende un interprete moderno del ruolo, perfetto per le esigenze dei top club inglesi.
De Cuyper, l’interesse crescente dalla Premier
Secondo quanto riportato da CaughtOffside, oltre alle londinesi Arsenal, Tottenham e Chelsea, anche Manchester City e Nottingham Forest hanno mostrato interesse, pur mantenendo un approccio più cauto per ora. Il giocatore, tuttavia, sembra intenzionato a rimanere al Club Brugge fino al termine della stagione, una scelta che denota maturità e rispetto per il progetto tecnico del club belga.
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Arabia Saudita, Mancini: “Nessuna interferenza nella scelta dei giocatori”
Roberto Mancini, ex commissario tecnico dell’Arabia Saudita, nega il fatto che ci siano state delle interferenze al momento della selezione dei giocatori.
Dopo la vittoria degli Europei nel 2021 e la mancata qualificazione ai Mondiali dell’anno seguente, Roberto Mancini aveva lasciato la Nazionale italiana.
Poco dopo ha accettato la ricca offerta dell’Arabia Saudita, prima dell’esonero dello scorso ottobre. Lo stesso allenatore ha voluto fare chiarezza in merito alla sua esperienza araba.
Roberto Mancini non ci sta e torna a parlare dell’esperienza in Arabia Saudita
Mancini ha lanciato un chiaro e duro messaggio sul proprio account X, in merito al periodo in cui ha allenato l’Arabia: “La Nazionale Saudita ha partecipato alla Coppa del Mondo 6 volte, ha raggiunto la finale della Coppa d’Asia 6 volte e ha vinto la Coppa d’Asia 3 volte. Alcuni mezzi di comunicazione dovrebbero concentrarsi sulle loro squadre e smettere di diffondere voci su di me e sulla Nazionale Saudita“.
“Vorrei dire questo per l’ultima volta: durante la mia carriera non c’è mai stato alcun tipo di interferenza nella selezione dei giocatori e sono soddisfatto della mia esperienza e del mio lavoro in Arabia Saudita” ha concluso l’ex attaccante, che dopo l’addio dalla Nazionale dei Verdi era tra i candidati per la panchina della Roma: sulla quale però è tornato Claudio Ranieri.
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Roma, ora Ranieri attende i “regali” del mercato
Roma, dopo la vittoria sul Parma, i giallorossi respirano, ma Ranieri chiede rinforzi in difesa e un attaccante per completare la rosa. Permanenza di Dybala priorità assoluta.
Sotto l’albero di Natale a Trigoria, Claudio Ranieri ha già regalato ai tifosi della Roma una boccata d’ossigeno con la vittoria sul Parma. Un successo che riporta un po’ di serenità dopo un avvio di stagione complicato, ma il tecnico sa che il lavoro da fare è ancora tanto, a partire dal mercato.
La priorità per i giallorossi è consolidare la difesa, soprattutto se Ranieri continuerà a puntare sulla linea a tre. Per questo motivo, la società è al lavoro su due nomi principali: Di Cesare e Luiz Felipe, entrambi profili graditi al tecnico. Tuttavia, un’eventuale partenza di Mario Hermoso, sempre più vicino al Fenerbahce su pressione di Mourinho, costringerebbe la Roma a cercare non uno, ma due nuovi difensori.
Altro capitolo cruciale è la fascia destra. Saelemaekers ha finora convinto, ma Ranieri ha chiesto ulteriori alternative. Sulla lista ci sono Delprato, Zappa, Rensch, e Max Aarons.
In attacco, la letterina di Natale del tecnico giallorosso è chiara: garantire la permanenza di Paulo Dybala. Nonostante i rumors di un interesse del Galatasaray, l’argentino ha espresso il desiderio di rimanere a Roma, un segnale che rassicura sia Ranieri che i tifosi. Una volta blindato Dybala, il club penserà a rinforzare ulteriormente il reparto offensivo, dove Dovbyk ha bisogno di una spalla per poter rifiatare.
I nomi sul taccuino di Trigoria includono Beto, per il quale potrebbe essere decisiva la sinergia tra la Roma e l’Everton dei Friedkin, e Giacomo Raspadori, che potrebbe entrare in uno scambio con Lorenzo Pellegrini. Il centrocampista giallorosso, reduce da un periodo difficile, spera di ritrovare la serenità proprio a Natale, per tornare protagonista con la maglia della Roma.
Roma, non dimenticarti del prossimo allenatore…
Infine, resta aperta la questione del nuovo allenatore. Ranieri, insieme a Ghisolfi, continua a lavorare su profili di alto livello. Allegri, Ancelotti e, nelle ultime ore, anche Gasperini sono i nomi caldi. La società ha promesso un top coach per il futuro, ma se le condizioni non dovessero essere favorevoli, il rinnovo di Ranieri potrebbe rimanere sul tavolo, sebbene sia l’ultima delle ipotesi.
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