Serie A
Fiorentina, Mutu: “La Fiorentina mi sta piacendo molto, ha grande costanza. Su Motta…”
L’ex attaccante rumeno della Fiorentina è stato presente al Viola Park per la biografia di Frey. Ecco cosa ha dichiarato.
Adrian Mutu è tornato nella città che per 5 anni è stata la casa calcistica della sua carriera: Firenze. L’ex attaccante rumeno, protagonista indiscusso con la maglia della Fiorentina tra il 2006 e il 2011, ha partecipato alla presentazione di Istinto Puro, la biografia del suo ex compagno Sebastien Frey, organizzata al Viola Park.
Mutu, che ancora oggi mantiene un legame speciale con i colori viola e con i tifosi, ha condiviso i suoi pensieri sulla Fiorentina, sull’imminente sfida contro l’Inter e sulla sua ex squadra, la Juventus. A seguire, l‘intervista completa.
Fiorentina, Mutu: “Campionato molto equilibrato”
Il libro sulla carriera di Frey?
“Seba è un grande amico, è un piacere essere qua e sono onorato che mi abbia invitato. Lo leggerò appena posso, l’amicizia va oltre il calcio fra di noi ed è una cosa bella”.
La sua Fiorentina lottava per la Champions… Questa?
“Anche questa, almeno sembra così in questo momento. Sta andando alla grande, speriamo continui così, il campionato è lungo e difficile ma ci sono tante cose positive”.
Cosa le piace particolarmente?
“Dalla partita col Milan sono iniziate le vittorie consecutive… Ho visto una Fiorentina che gioca di squadra, con prestazioni importanti. Questa costanza che sta mostrando negli ultimi tempi è bella, è ciò che serve ad una grande squadra per restare in alto”.
Che campionato sta vedendo?
“E’ più equilibrato, lo dice la classifica. Le grandi ci sono sempre, ma le altre sono migliorate tanto. Un po’ ovunque si sta equilibrando tutto, questo sta facendo diventare il campionato sempre più difficile”.
Come vede Fiorentina-Inter?
“All’Inter ero molto piccolo, ma è stata una bella esperienza con compagni come Ronaldo, Baggio, Vieri, Zamorano, Blanc, Peruzzi… C’erano grandi giocatori. L’Inter è abituata a giocare queste partite, sulla carta è favorita. Quella che dovrà dare di più è la Fiorentina perché dovrà consolidare queste partite e far vedere che merita il posto. Spero che non sia una cosa del momento, che la Fiorentina trovi costanza già dalla sfida con l’Inter”.
Con Kean la Fiorentina ha ritrovato anche un bomber con tanti gol nelle gambe.
“E’ importante, per stare in alto servono attaccanti da doppia cifra. Spero che segnino anche gli altri ora. Kean si sta trovando a suo agio, tutti gli danno fiducia e Palladino lo sta coccolando. Così lui sta dimostrando di essere un attaccante forte”.
Visti tutti i campioni con cui ha giocato, le ricorda qualcuno?
“I paragoni non mi piacciono, ma forse lui fisicamente è il più forte di tutti, è un animale. E’ diverso dagli altri, quello che mi piace è la qualità, la forza, ora sta trovando anche continuità nel segnare che è ciò che gli mancava”.
Il nuovo corso della Juventus?
“La Juventus è abituata a stare lassù, a lottare per il campionato. Ora è un periodo di costruzione con Motta, allenatore che mi piace e penso che farà cose buone”.
Il calcio di oggi è cambiato rispetto ai suoi tempi?
“E’ cambiato tutto, non solo nel calcio. Bisogna adattarsi, il calcio era bello prima ed è bello ora che magari è più atletico e incentrato sulla fisicità. Bisogna adattarsi ai tempi, il calcio sta evolvendo”.
L’Inter ritroverà Lautaro, la Fiorentina Gudmundsson.
“Gudmundsson non sarà al massimo e quindi non penso partirà titolare, per questo non so quanto potrà dare perché il ritmo sarà alto. Lautaro è rientrato da una febbre, se sta bene sarà sicuramente in campo. Per Gudmundsson secondo me servirà una gestione attenta dopo un mese e mezzo di stop”.
Serie A
Milan: Fofana mantiene la promessa
Un Focus sul momento d’oro di Fofana rappresentato attraverso i numeri prima e durante il suo periodo al Milan. Di seguito anche parole e dichiariazioni
Quando Fofana è arrivato al Milan si era presentato ai microfoni dicendo di poter diventare il giocatore più forte della sua storia. Nonostante questo desiderio di Fofana sembra oltre che strampalato anche una velleità, esistono certi numeri che lo renderebbero possibile.
Fofana prima del Milan
Oltre alla celebre frase, il Fofana che arriva a Milano è un giocatore estremamente completo. Nell’ultima stagione prima che arrivasse al Milan, con la maglia del Monaco era stato selezionato al 26° posto della classifica Wallabies tra migliori 30 centrocampisti d’Europa.
A maggior ragione per rendere maggiore idea del motivo per cui Fofana fu acquistato da Furlani in estate ci sono questi dati. Infatti in Ligue 1 l’anno scorso è stato uno dei migliori passatori in assoluto del campionato, accumulando numeri da capogiro in tutte le statistiche a riguardo: era il secondo per passaggi progressivi, ovvero quei passaggi che se completati spostano la palla verso la rete avversaria di almeno 9 metri. Quarto per filtranti e per passaggi nell’ultimo terzo di campo.
Oltre ai numeri è giusto ricordare anche le percentuali che rendono ancora di più la percezione del Fofana regista più che semplice mediano fisico e strappa palloni. Fino ad ora ha totalizzato numeri superiori al 89,0 percentile in tutte le seguenti statistiche: conduzione progressiva (89,1), passaggi in avanti (96,0), passaggi chiave (92,4). Oltre che essere primo giocatore nel Monaco per dribbling ( Fofana è a 2,13, nessuno degli altri centrocampisti del Milan arrivava nella scorsa stagione a a 1,8) passaggi, occasioni create, contrasti e più duelli.
L’impatto al Milan fino ad ora
Le risposte riguardo ai compiti assegnati da Fonseca a Fofana sono state spesso banali e lontano dall’essere chiare. Forse il motivo è da ricercarsi nell’estreme ecletticità di un giocatore che come pochi è capace realmente a fare qualsiasi cosa su un campo da calcio.
“Sostanzialmente mi chiede di essere aggressivo, di dare aggressività, per conquistare la palla e far giocare i miei compagni”
Queste le dichiarazione del centrocampista francese in merito alla domanda relativa alla specifiche richieste da parte del suo allenatore. Che seppur esigue nascondono in semplici parole la totalità dell’impiego che svolge il giocatore nello sviluppo della manovra rossonera, sia in attacco che in difesa.
Il passaggio vincente in Verona-Milan che ha premiato l’inserimento del compagno di reparto Reijnders, ha aiutato Fofana ha realizzare il quinto assist fino ad ora in campionato (attualmente anche miglior assistman con Pulisic nel Milan).
Oltre allo splendido passaggio, quei 5 assist se rapportati alle otto partite che Fofana ha impiegato per metterli a segno ci aiutano a capire ancora una volta che stagione sta mettendo assieme Yossouf Fofana.
Gli assist di Fofana
Ci sono tre assist che possono essere considerati come i tre regali che Yossouf ha fatto ai suoi compagni e ai suoi tifosi per questo natale:
A partire dalla caramella per Leao in Milan – Cagliari, dove Fofana con disegna con il sinistro una palla con il radar che raggiunge Leao 25 metri più in là. l’asse Francia-Portogallo si ripete in occasione del turno di Champions contro il Bratislava, dove lo stesso Fofana lancia il solito Leao per 10 metri mettendolo davanti alla porta da solo contro il portiere. Ancora una volta su palcoscenico Europeo anche se sta volta in casa contro la Stella Rossa, Fofana scavalca la difesa serba grazie ad un lancio di trenta metri diretto a Leao, a cui viene affidato ancora una volta il compito di spingere la palla in rete (unico assist in cui ha alzato il pallone).
Il momento di Fofana purtroppo non rispecchia sicuramente l’andamento della sua squadra. Tuttavia, quando puoi contare su un giocatore del genere ritrovare la strada giusta può essere sicuramente più facile.
Serie A
Juventus, il punto sugli infortunati verso la Fiorentina
Nell’allenamento di stamattina della Juventus, Danilo, Douglas Luiz e Koopmeiners hanno svolto lavoro differenziato in vista della partita con la Fiorentina.
Nell’allenamento di stamattina svoltosi alla Continassa, la Juventus conta gli indisponibili per la gara con la Fiorentina: l’ultima del 2024 per bianconeri. Danilo, Douglas Luiz e Koopmeiners hanno lavorato a parte. Weah e Rouhi si spera di recuperarli in Supercoppa Italiana.
Juventus, Danilo, Douglas Luiz e Koopmeiners hanno svolto lavoro differenziato
La Juventus ha svolta stamattina la consueta seduta di allenamento alla Continassa agli ordini del tecnico Thiago Motta, in vista dell’impegno con la Fiorentina domenica: ultima partita del 2024. Alcuni giocatori però hanno svolto lavoro differenziato, come Danilo, Douglas Luiz e Koopmeiners.
Teun Koopmeiners accusa ancora un fastidio all’adduttore durante la partita con il Monza ed ancora non ha recuperato, ma si spera di recuperarlo contro i viola: nei prossimi allenamenti si saprà qualche notizia in più. L’ex atalantino, protagonista della straordinaria stagione della Dea con la vittoria in Europa League, in bianconero sino ad ora ha totalizzato 12 presenze e 1 gol.
Nel caso di Danilo, il capitano ha accusato un fastidio alla caviglia e anche lui prova farcela contro la Fiorentina. Per lui 156 presenze in maglia bianconera con 8 gol e 1 scudetto, 2 Coppa Italia e Supercoppa italiana.
Infine, Douglas Luiz, acquisto di lusso in estate dall’Aston Villa, sta cercando di superare un problema fisico che ne limita il rendimento. Come gli altri due, cerca di farcela per domenica con la Fiorentina. Sino ad ora in maglia bianconera solo 8 presenze e nessun gol.
Un discorso diverso si può fare per Weah e Rouhi. Entrambi sono lontani dal rientrare in gruppo, seguendo un programma personalizzato per recuperare in condizione fisica ottimale. Si spera di averli a gennaio, per l’impegno in Supercoppa italiana contro il Milan.
Vedremo quindi nei prossimi giorni chi tra Danilo, Douglas Luiz e Koopmeiners può farcela per la Fiorentina, anche perché tutti e tre sono giocatori importanti per Thiago Motta.
Serie A
Sassuolo, la macchina perfetta sembra non aver rivali: anche senza Berardi?
Sassuolo, la corsa alla serie A dei neroverdi procede come da programmi e il mercato di gennaio potrebbe riguardare solo Domenico Berardi, nel caso si optasse per una cessione.
La serie B 2024/2025 ha un solo padrone, ed era difficile immaginare il contrario. Il Sassuolo di Fabio Grosso si è conquistato la vetta, e ora ha 43 punti, ben sei più della coppia Pisa–Spezia.
Un cammino arrembante, iniziato non nel migliore dei modi, è stato un crescendo di risultati e di prestazioni. La leadership del Pisa è stata ben presto soppiantata dalla compagine emiliana.
Dopo la retrocessione dello scorso anno, l’obiettivo è tornare subito in serie A, come manifestato in estate dalla dirigenza e dall’allenatore. Dalle parole i fatti, il passo è stato quasi immeditato.
Ad aggiungere qualità e fantasia, da novembre, si è aggiunta la ciliegina sulla torta, Domenico Berardi, che fino a quel momento era ai box a causa di un importante infortunio fisico.
In quasi due mesi, il ragazzo di Cariati ha messo cavalli ulteriori alla fuoriserie neroverde, contribuendo con 3 gol e ben 9 assist a un bottino offensivo già ricco dei colpi di Lauriente’, Pierini, Mulattieri e Thorstvedt.
Dopo le feste, e smaltiti i dolci natalizi, tuttavia, incomberà il mercato, e uno dei nomi nella lista dei desideri di molti club di A è anche quello di Berardi.
L’Atalanta, prima di tutte le altre, vorrebbe farsi un regalo per arricchire l’attacco e lanciare l’offensiva verso lo scudetto. Gasperini gli spalancherebbe le porte, Carnevali se lo terrebbe stretto. In gioco c’è l’equilibrio dell’attacco emiliano, che è un top della cadetteria. Sarebbe così anche senza il suo numero 10?
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