Serie A
Roma, Ghisolfi: “Sette episodi arbitrali contro la Roma”. Ecco a quali si riferisce

Florent Ghisolfi è intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport manifestando un certo disappunto per i torti abitrali subiti dalla Roma in campionato.
Inizio non semplice per la Roma, che ha già cambiato 3 allenatori dall’inizio della stagione ma che non è stata neanche tutelata dagli arbitri in questo inizio di stagione. Ecco quali sono i sette errori di cui parla il direttore sportivo francese.
Roma, le parole di Ghisolfi
In seguito le parole del ds francese:

FLORENT GHISOLFI PREOCCUPATO AL TELEFONO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
“In nessuna delle sette occasioni l’arbitro ha fatto ricorso alla verifica video. Se gli episodi fossero stati rivisti dal Var quasi certamente i risultati finali sarebbero stati altri. Una sola volta la Roma ha voluto manifestare il proprio disappunto, nel post-partita di Monza dove il danno era stato evidentissimo e dove lo stesso Monza aveva alzato la temperatura criticando la scelta di un arbitro di Roma”.
VS Empoli
Il primo grave errore arbitrale arriva alla seconda giornata. La Roma è sotto 1-2 all’Olimpico contro l’Empoli. Al 94’ arriva la chance per il pari per Shomurodov che si avventa sul pallone dopo il palo di Dybala, ma spara alto a causa di una trattenuta di Gyasi. Nessun controllo al Var in quel caso.
VS Genoa
A Marassi sono due gli episodi che fanno infuriare la Roma. Il primo è un calcio di rigore non fischiato al 12’ per un fallo di De Winter su Dybala. Mentre il secondo è l’intervento di Sabelli su Pellegrini considerato uno scontro di gioco dall’arbitro Giua. De Rossi viene espulso per proteste e poco dopo arriva l’1-1. Un pareggio che condanna DDR: due giorni dopo verrà esonerato.
VS Monza
Cambia l’allenatore e sulla panchina giallorossa c’è Ivan Juric. Nei minuti finali di Monza-Roma il pestone di Kyriakopoulos su Baldanzi è netto, ma La Penna non interviene e non viene richiamato al Var da Aureliano. Ghisolfi decide per la prima volta di parlare in diretta Tv: “Vogliamo rispetto. Tutto il mondo ha visto il rigore tranne il Var”.
VS Fiorentina
Difficile parlare di arbitri nel naufragio di Firenze, ma resta un episodio dubbio. Nel match poi terminato 5-1 per gli uomini di Palladino viene assegnato un penalty alla Viola per un fallo di Celik su Bove. Il terzino, però, sembra intervenire prima sul pallone.
VS Verona
La penultima gara in Serie A sulla panchina giallorossa di Ivan Juric è caratterizzata da un altro errore arbitrale. Il momentaneo gol del 2-1 di Magnani è viziato da un fallo del difensore su N’Dicka. Il centrale dell’Hellas col gomito colpisce il giocatore della Roma. Il tecnico croato ha protestato nel post gara: “Ennesimo torto subito”. Il club giallorosso, inoltre, è indispettito per la mancata diffusione dell’audio del colloquio tra arbitro e Var.
VS Napoli
Al Maradona si gioca la prima di Ranieri. Due interventi dubbi di Lukaku non vengono sanzionati. Entrambi potevano essere da giallo e avrebbero portato all’espulsione del belga che ha poi deciso la gara nel secondo tempo. Per Ghisolfi il primo intervento sul terzino giallorosso era da rosso: “Sono convintissimo”.
Serie A
Roma, una squadra in stile “allegriano”: 9 vittorie di corto muso

La Roma di Claudio Ranieri continua il suo filotto di vittorie ed imbattibilità contro la Fiorentina: i giallorossi vincono di misura in pieno stile Max Allegri
Dopo aver superato l’Inter a San Siro grazie al gol di Soulé, la Roma si ripete con l’importantissimo trionfo contro la squadra di Palladino, che consente di arrivare al 4° posto in classifica a pari punti con Lazio e Juventus. Da quando Ranieri si è seduto in panchina, al netto di un breve periodo di ambientazione, ha trovato la quadra ed ha trasformato quella che era una squadra allo sbando in una formazione solida, compatta e dotata di un grande cinismo. A testimonianza di ciò, sono ben 9 le vittorie stagionali dei giallorossi per 1-0, di cui 8 conquistate con il tecnico trasteverino al comando.
Roma, una squadra sempre più in stile Allegri

MASSIMILIANO ALLEGRI PENSIEROSO SULLA PANCHINA DELLA ROMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Sappiamo che il vincere ripetutamente di misura e senza subire gol, è una caratteristica che viene associata al tecnico ex Juventus Max Allegri. Attualmente il mister livornese è in cerca di un incarico e su di lui c’è l’interesse di più di una squadra di Serie A. Vedendo questa Roma così quadrata, focalizzata sul suo obiettivo e che predilige l’utile al dilettevole, fa pensare che sarebbe perfetta per un allenatore di questo tipo, in grado di far proseguire il grande lavoro iniziato da Ranieri in questa stagione.
Serie A
Milan, stop per Abraham: a rischio anche la finale di Coppa Italia

Il Milan si prepara alla sfida in casa del Genoa, in cui però dovrà fare a meno di Abraham. Il centravanti inglese è a rischio anche per il Bologna.
Nella conferenza della vigilia della sfida contro il Genoa, Sergio Conceição ha annunciato l’assenza di tre giocatori per noie muscolari: Bondo, Sottil e Abraham. Il forfait dell’attaccante inglese pesa più degli altri, soprattutto considerando che né Jović né Gimenez sono al meglio.
Abraham ha riportato un affaticamento al retto femorale della coscia destra e sarà costretto a saltare la gara di stasera. Una defezione pesante per un Milan che deve fare punti in campionato ma che ha anche la testa al doppio impegno con il Bologna.

TAMMY ABRAHAM PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan, Abraham in dubbio per la doppia sfida con il Bologna
Il pensiero dello staff va oltre il match di questa sera: il Milan affronterà il Bologna due volte in pochi giorni, prima venerdì in campionato e poi martedì 14 maggio nella finale di Coppa Italia, che potrebbe cambiare il volto della stagione rossonera.
Un appuntamento cruciale, che potrebbe consegnare al club meneghino il secondo trofeo stagionale dopo la Supercoppa e, soprattutto, l’accesso all’Europa League, obiettivo attualmente fuori portata in campionato.
Conceição spera di recuperare Abraham almeno per la finale, ma le sue condizioni verranno monitorate giorno dopo giorno. Al momento, la sua presenza resta in forte dubbio.
Serie A
Lazio: senza Champions League, sarebbe una stagione fallimentare?

La Lazio nonostante un calo nell’ultimo periodo è riuscita a vincere ad Empoli e a portarsi a pari punti con la Juventus a una settimana dallo scontro diretto.
La squadra di Marco Baroni arriva da un’ostica trasferta al Castellani di Empoli, dalla quale è tornata a casa con 3 punti grazie al gol di Dia. Una vittoria poco rumorosa, ma tanto decisiva, che consente di scavalcare il Bologna in classifica e di mettersi al pari di Roma e Juventus a 63 punti.

ESULTANZA LAZIO CON MARCO BARONI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, la sfida contro la Juventus vale una stagione
Il risultato in trasferta contro l’Empoli di D’Aversa assume un sapore ancora più importante nel momento in cui tra meno di una settimana, la Lazio affronterà all’Olimpico proprio la squadra dell’ex Tudor. A due giorni di stanza la Roma di Ranieri dovrà affrontare a Bergamo l’Atalanta, in una partita che non si preannuncia di certo semplice e dove i giallorossi dovranno lottare duramente per portare a casa i 3 punti.
Dunque, se i biancocelesti dovessero vincere contro la Juventus, avrebbero la possibilità di ritrovarsi 4° in classifica a 2 giornate dal termine della stagione. L’ostacolo da superare però non è di certo piccolo, ma neanche insormontabile e in un Olimpico che con tutta probabilità sarà in abito da sera, la squadra di Baroni deve dare tutto per portare a casa la vittoria.

L’URLO DI IGOR TUDOR ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Fallimento senza Champions League?
La prima parte di stagione dei biancocelesti è stata di altissimo livello ed ha portato il nuovo tecnico Baroni ad essere amato dalla tifoseria. Questo perché in campionato riusciva a tenere il ritmo delle primissime della classe ed in Europa League ha conquistato il primo posto nel tabellone iniziale.
Nella seconda fase di stagione invece, la squadra ha avuto un evidente calo sia fisico e mentale, coronato dall’eliminazione contro il Bodø Glimt. L’uscita dalla coppa europea ha creato un grande malcontento genarale intorno all’ambiente laziale, che ha addirittura portato a dubitare dell’allenatore stesso.
Adesso però, la Lazio è in piena lotta per un piazzamento in Champions League, ma se questo non dovesse arrivare, genererebbe una sensazione di grande rimorso. Fatto sta, che a prescindere dall’esito della stagione, la società ha messo delle solide basi per il futuro a partire dall’allenatore, il quale ha mostrato il suo valore al primo anno in una squadra di grande classifica.
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