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Bayern Monaco, Kompany: “Kane? Non si può sostituire, ma troveremo una soluzione”

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Bayern Monaco, Vincent Kompany ha parlato nella conferenza stampa odierna in vista del match di Coppa di Germania in programma domani sera contro il Bayer Leverkusen. 

Alla vigilia del match di Coppa di Germania contro il Bayer Leverkusen, l’attenzione in casa Bayern Monaco si è spostata inevitabilmente sull’infortunio di Harry Kane. Il bomber inglese, uscito, acciaccato durante il pareggio per 1-1 contro il Borussia Dortmund, ha subito uno strappo alla fibra muscolare della coscia destra.

I tempi di recupero indicati dallo staff sanitario dei bavaresi, anche se non ufficializzati, si aggirano intorno alle 2 o 3 settimane. Questo significherebbe che Kane potrebbe saltare non solo la partita di domani, ma anche alcune sfide cruciali in Bundesliga e, probabilmente, una partita di Champions League.

Vincent Kompany, intervenuto oggi in conferenza stampa, ha mostrato moderato ottimismo, pur non nascondendo la preoccupazione per l’assenza del suo attaccante di punta. A seguire, le sue parole.

Bayern Monaco, le parole di Kompany

Ci sa dire quando rientrerà Kane?
“È sempre difficile da dire quanto tempo starà fuori. C’è la possibilità che giochi ancora quest’anno, ma salterà qualche partita.”

Come sostituirete Harry Kane?

“Non si può sostituire, è un top player, ma risolveremo la questione in modo diverso, domani non ci mancherà il talento. Abbiamo opzioni che possono giocare in quella posizione, Thomas Muller, Mathys Tel, Gnabry, Michael Olise, Leroy Sane, Jamal Musiala. Si tratta di giocatori che hanno la capacità di fare gol. Come ho detto, non si possono sostituire i gol di Harry Kane, ma abbiamo delle opzioni”.

Bayern Monaco

La festa di Natale che cosa vi ha lasciato?
“Non abbiamo molti giorni di riposo. Ieri è stato molto bello, abbiamo fatto una grande festa, anche con tutte le famiglie. Siamo come una famiglia e vogliamo vivere così. Ci siamo dimenticati della partita per un po’, ma poi siamo tornati subito al lavoro”.

Gnabry ci sarà domani?
“Dovremo aspettare e vedere nell’ultimo allenamento, dovremo attendere le ultime ore prima della partita”.

Ci sono somiglianze tra lei e Xabi Alonso?
“Da giocatore, ero molto lontano da Xabi Alonso in campo perché ero un difensore. Come giocatore, trovava sempre i suoi compagni con i passaggi, non importa quanto lontani, aveva un’incredibile capacità di passaggio. Ma ora siamo allenatori e viviamo per questo lavoro. Contro il Dortmund era contro Nuri Şahin, ora è contro Xabi Alonso. Credo che trasferirà la sua esperienza ai suoi giocatori perché conosce il gioco. Si può guardare alle ultime dieci, quindici partite contro il Leverkusen. Sono una squadra che può pressare molto alto. Giocano in modo molto aggressivo e compatto. Nella prima parte della stagione erano molto compatti e molto flessibili nel loro sistema. Sono molto variabili. Dobbiamo essere attenti e portare in campo i nostri punti di forza”.

Che squadra è il Leverkusen?
“Abbiamo giocato contro quasi tutte le squadre del campionato. La squadra del Leverkusen è tra le migliori. Hanno attaccanti molto bravi. Sanno difendere in profondità e lo hanno fatto contro di noi nell’incontro di campionato. Non so se questa volta affronteranno le cose nello stesso modo. Spero che domani riusciremo a giocare con le nostre forze e a concentrarci su noi stessi, indipendentemente da come giocherà il Leverkusen”.

Quanto è difficile diventare allenatore dopo essere stato giocatore?
“Ci sono due strade: eri un giocatore e poi sei diventato un allenatore oppure decidi presto di diventare un allenatore. Non si può sottovalutare la quantità di lavoro che si deve fare per passare da giocatore ad allenatore. La gestione del tempo è completamente diversa. Ho cercato di utilizzare molti software, di analizzare le partite e di rimanere autentico. Il risultato di essere qui è il frutto di un duro lavoro. Ho beneficiato della mia esperienza di leader come giocatore. Tutti devono iniziare prima o poi. Ma la cosa più importante è il duro lavoro”.

Esteri

Perisic, il Re di Eindhoven: tripletta e speranze scudetto riaccese

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perisic, PSV

Chi ha detto che a 36 anni non si può più spaccare? Ivan Perisic, che di sorprese ne ha già regalate tante, ne aggiunge un’altra: tre gol in poco più di un’ora.

Ivan il Terribile (per gli avversari)

Quella contro il Fortuna Sittard: una prestazione che ha acceso il Philips Stadion e rimesso il PSV in piena corsa per l’Eredivisie. Perisic firma una tripletta da manuale. Il primo gol? Da rapace d’area, con il sinistro dopo una respinta corta del portiere. Il secondo? Da opportunista, con freddezza e fiuto: il difensore liscia, lui ringrazia e infila il 2-0. Il terzo? Da attaccante completo: inserimento sul secondo palo, rasoterra incrociato e palla in buca d’angolo. Non serve essere olandesi per capire che qui c’è un fuoriclasse che parla ancora fluentemente il linguaggio del gol. E che sta vivendo una seconda giovinezza sotto la guida di Peter Bosz.

Con la tripletta al Fortuna, Perisic sale a 14 gol e 9 assist stagionali. In Eredivisie, i suoi numeri parlano chiaro: 7 reti, 7 assist, terzo gol consecutivo nelle ultime tre giornate. Ma più delle statistiche, parla la sua importanza tattica: largo a destra nel 4-3-3, sempre nel vivo del gioco, sempre pericoloso. E se vi sembra poco, aggiungete questo: è solo il secondo 36enne negli ultimi quarant’anni a segnare una tripletta in Eredivisie. L’altro? Un certo Dirk Kuyt. Non male come compagnia.

Perisic

Con un Perisic così, si può

Con tre giornate alla fine, il PSV è a -4 dalla vetta. L’Ajax, che sembrava irraggiungibile, ha rallentato con un pareggio e una sconfitta nelle ultime due gare. E domenica prossima c’è il Feyenoord: non proprio una passeggiata di salute. La domanda ora è una sola: il PSV può davvero crederci? Con un Perisic così, la risposta sembra più sì che no.

A Eindhoven se lo coccolano. In Italia lo ricordano per i lampi nerazzurri. Ma oggi Perisic è tutto olandese: devastante, concreto e decisivo. E se alla fine di questa corsa ci fosse anche un titolo da sollevare? In fondo, chi ha vinto un Mondiale da protagonista e segnato in una finale sa bene cosa significhi lasciare il segno. Portare il PSV sul tetto d’Olanda sarebbe solo un’altra impresa da aggiungere alla sua bacheca.

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Bundesliga

Bayern Monaco, il Titolo può arrivare oggi se…

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Sei gol e spettacolo a Lipsia: il 3-3 rimanda la festa del Bayern Monaco, che ora aspetta il Leverkusen. Ma la corsa al titolo e alla Champions resta apertissima.

Nella giornata di ieri, il match tra Lipsia-Bayern Monaco finisce 3-3 e lascia ancora tutto aperto nella corsa al Meisterschale. La squadra di Vincent Kompany, al secondo match point consecutivo per chiudere il campionato, sfiora la vittoria ma viene beffata al 94’ dal gol di Poulsen, che gela i tifosi bavaresi già pronti a festeggiare.

Era cominciata male per il Bayern, sotto di due reti per merito di Sesko e Klostermann. Poi la rimonta con Dier, Olise e Sané che portano i bavaresi avanti 3-2. Ma all’ultimo respiro arriva il pari del Lipsia, che tiene viva una Bundesliga ancora tutta da scrivere.

Bayern Monaco

Bayern Monaco, si osserva il Leverkusen

Ora gli occhi sono puntati su Friburgo-Bayer Leverkusen. Qualora la squadra di Xabi Alonso non dovesse vincere, il Bayern potrà comunque festeggiare il titolo da casa. In caso contrario, la corsa si allungherà fino alle ultime due giornate. Attualmente, Kompany comanda con 76 punti, Leverkusen segue a 67 e sogna una rimonta clamorosa.

Ma non è solo sfida al vertice. Anche la corsa Champions è incandescente con il Friburgo, oggi avversario del Leverkusen, che è in piena lotta per un posto tra le prime quattro. Condivide la quarta posizione con il Dortmund (entrambi a 51 punti), ma è dietro per differenza reti. Il Lipsia, a 50, insegue da vicino, mentre l’Eintracht (terzo a 53) deve difendersi dalle rimonte.

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Bundesliga

Bayern Monaco, Sanè vicino al rinnovo: i dettagli

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Leroy Sané vicino al rinnovo con il Bayern Monaco fino al 2028, consolidando il suo ruolo chiave nel club tedesco per gli anni futuri.

Leroy Sané, il talentuoso attaccante tedesco, è a un passo dal prolungare il suo contratto con il Bayern Monaco fino al 2028. Questa mossa strategica sottolinea l’importanza del giocatore all’interno della squadra bavarese, che punta a mantenere una rosa competitiva per continuare a dominare in Bundesliga e in Europa. Il rinnovo di Sané rappresenta un segnale chiaro delle ambizioni del Bayern, desideroso di costruire un futuro solido attorno ai suoi talenti principali.

Le implicazioni del rinnovo di Sanè

Il prolungamento del contratto di Sané non solo rafforza la posizione del Bayern Monaco, ma potrebbe anche influenzare il mercato dei trasferimenti. Con Sané bloccato fino al 2028, il club riduce il rischio di perdere uno dei suoi giocatori più influenti ai rivali europei. Inoltre, il rinnovo potrebbe garantire maggiore stabilità alla squadra, favorendo un ambiente propizio per attrarre altri giocatori di alto livello.

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Fonte: l’account X di Schira

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