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Premier League

Fulham-Brighton, le probabili formazioni e dove vederla

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Fulham-Brighton è uno dei match valevoli per la 14^giornata di Premier League, ed è in programma giovedì 5 dicembre alle 20:30 al Craven Cottage.

Fulham-Brighton è un match che mette di fronte due squadre che si trovano in una situazione leggermente diversa di classifica ma hanno bisogno di punti per i rispettivi obiettivi stagionali. Il Fulham proverà a sfruttare il fattore casa per tornare alla vittoria che manca da due partite, mentre il Brighton di mister Hurzeler cercherà di trovare il quarto risultato utile consecutivo dopo i successi con  Manchester City e Bournemouth e il pareggio con il Southampton.

Fulham-Brighton

Qui Fulham

In vista del match contro il Brighton mister Marco Silva metterà in campo un 4-2-3-1 con Leno tra i pali e il quartetto difensivo formato da Tete, Diop, Bassey e Robinson. In mediana ci sarà la coppia formata da Berge e Pereira mentre sulla trequarti alle spalle di Jimenez  agirà il terzetto composto da Traoré, Smith Rowe e Iwobi.

Qui Brighton

In vista del match contro il Fulham mister Hurzeler schiererà un 4-2-3-1 con Verbruggen tra i pali e il quartetto difensivo formato da Veltman, Van Hecke, Igor e Estupinan. In mediana agirà la coppia formata da Wieffer e O’Riley mentre sulla trequarti alle spalle di Welbeck ci sarà il terzetto formato da Rutter, Pedro e Mitoma.

Probabili formazioni di Fulham-Brighton

Fulham (4-2-3-1): Leno; Tete, Diop, Bassey, Robinson; Berge, Pereira; Traoré, Smith Rowe, Iwobi; Jimenez. Allenatore: Silva.

Brighton (4-2-3-1): Verbruggen; Veltman, Van Hecke, Igor, Estupinan; Wieffer, O’Riley; Rutter, Pedro, Mitoma; Welbeck. Allenatore: Hurzeler.

Dove vedere Fulham-Brighton

Il match Fulham-Brighton in programma giovedì 5 dicemebre sarà visibile su Sky.

Premier League

Il Tottenham pensa a Bilbao: anticipata la gara con l’Aston Villa per la finale di EL

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Tottenham, Postecoglou

Il Tottenham ha richiesto e ottenuto l’anticipo della 37° giornata di Premier League in vista della probabile finale di Europa League. Gli Spurs devono difendere il 3-1 dell’andata contro il Bodo Glimt per accedervi.

In questo finale di stagione le attenzioni del Tottenham sono tutte sull’Europa League. Arrivati alle semifinali del torneo, gli Spurs hanno l’occasione di tornare a vincere un trofeo dopo 17 anni, e di ottenere la qualificazione alla prossima Champions League. Nonostante un campionato da dimenticare, che vede il club del nord di Londra 16esimo in Premier League con soli 38 punti, la stagione può prendere decisamente una bella piega. Come per il  Manchester United, l’altra squadra inglese ad un passo dalla finale, la competizione europea potrebbe essere il salvagente da acciuffare a tutti i costi.

Tottenham

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Tottenham, anticipata la gara con l’Aston Villa

Forte del 3-1 dell’andata contro il Bodo Glimt, aspettando il ritorno nel temibile Aspmyra Stadion dei norvegesi, gli inglesi si proiettano già alla finale di Bilbao, in programma il prossimo 21 maggio. In vista della possibile finale, il Tottenham ha richiesto e ottenuto dalla lega inglese l’anticipo della 37° giornata di Premier League, in programma contro lAston Villa, a venerdì 16 maggio ore 20.30. Inizialmente la gara del Villa Park si sarebbe dovuta giocare domenica 18 maggio alle ore 15.15.

Anche il Manchester United, impegnato contro il Chelsea, giocherà nello stesso giorno e orario, per garantire lo stesso trattamento e le stesse ore di riposo alle due squadre. Giovedì sera, nel ritorno delle semifinali, scopriremo se a giocarsi la coppa al San Mamés saranno le due inglesi.

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Premier League

Premier League, All Eyes On Me – il focus sul 35° turno 2024-25

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Premier League

Appuntamento e format rinnovati: All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League, cambia look, ma non la sostanza dando libero sfogo a quella bruciante passione che unisce tutto il popolo britannico e non solo. Di seguito il resoconto dettagliato dei principali avvenimenti della 35°giornata della nuova stagione.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aura di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Trentacinquesimo turno: “Lock All The Doors”

Premier League

IL LIVERPOOL CADE ROVINOSAMENTE A STAMFORD BRIDGE

Terza vittoria consecutiva, la quarta aggiungendo anche l’1-4 al Djurgarden nell’andata delle semifinali di Conference League, per il Chelsea che si mantiene aggrappato al treno Champions rifilando un secco 3-1 al Liverpool appena laureatosi campione per la 20esima volta nella propria storia.

I Blues impiegano appena tre minuti per sbloccare il punteggio (prima volta a Stamford Bridge dal dicembre 2017 con Rudiger marcatore) grazie all’iniziativa sulla destra di Pedro Neto che prende il fondo prima di lasciar partire un cross basso arretrato tramutato in rete da Enzo Fernandez, al sesto centro nel torneo (seconda stagione più prolifica della sua carriera), bravo a metterla nell’angolo basso con l’interno destro. I Blues legittimano il vantaggio creando altre due opportunità da gol con Madueke e Pedro Neto, non sufficientemente lucidi per realizzare il raddoppio.

Raddoppio che comunque matura al 56′ sugli sviluppi di una splendida azione personale di Palmer che semina il panico sulla destra, mettendo il pallone dentro dal fondo provocando lo sbagliato rinvio di Van Dijk sulla coscia di Quansah che provoca proprio il goffo autogol del centrale in maglia 78. In seguito al 2-0 i Reds abbozzano una reazione concretizzatasi con due cross ampi, uno di Gakpo e uno Tsimikas, cancellati rispettivamente dal super salvataggio di Colwill e dall’inconsueto errore sotto porta di Salah. Al terzo traversone, da corner in questo caso, i neo campioni accorciano le distanze con la svettata di Van Dijk che rimedia parzialmente all’errore precedente, cosa che non riesce, invece, a fare Quansah che nel recupero sgambetta in area Caicedo provocando il calcio di rigore trasformato da Palmer, a secco dal 14 gennaio, e nonostante ciò comunque a quota 15 in classifica marcatori.

Il Liverpool diventa, così, la quarta squadra nella storia a perdere la partita successiva alla conquista del titolo dopo l’Arsenal nel 1998, il Chelsea nel 2006 e gli stessi Reds nel 2020, mentre la squadra di Maresca si proietta al meglio allo scontro diretto con il Newcastle di settimana prossima.

ARSENAL CON LA TESTA ALL’EUROPA, NEWCASTLE BLOCCATO SUL PARI

Prima vittoria nella storia per il Bournemouth all’Emirates che bissa quella del match d’andata, prima in assoluto contro i Gunners, certificando l’esponenziale crescita di questo club.

L’Arsenal, reduce dallo 0-1 incassato dal PSG nella semifinale d’andata di Champions League, si schiera, di fatto, con il miglior undici possibile nonostante l’obiettivo titolo sia già sfumato e un tangibile margine sulle inseguitrici in ottica qualificazione Champions. Questa scelta sembra dare i frutti sperati nella prima frazione in cui i padroni di casa sfiorano il vantaggio in due diversi frangenti con Martinelli e Trossard, per poi trovarlo al 34′ con Rice che capitalizza l’imbucata di Odegaard superando in dribbling l’uscita di Kepa e depositando il pallone in rete, celebrando con un gol interno che in campionato gli mancava da un anno (4 maggio 2024, proprio contro le Cherries) la sua presenza numero 100 con la maglia del club londinese.

La formazione di Iraola batte il primo colpo verso la porta di Raya con Kluivert al tramonto del primo tempo, ma a inizio ripresa deve aggrapparsi alla leggera e inconsueta imprecisione di Saka che non fa girare a sufficienza il destro, spentosi di pochissimo a lato. Gli ospiti riescono a tornare sul livello del mare al 67′ sugli sviluppi di una rimessa lunga proiettata direttamente in area da Semenyo per la testa di Huijsen che svetta trovando il suo terzo centro nel torneo (tutti realizzati proprio con la testa: il miglior difensore insieme a Gabriel sotto questo aspetto), il primo nel 2025. Poco più tardi, precisamente al 75′, il Bournemouth mette addirittura la freccia con il corner di Scott spizzato da Tavernier e spinto in porta dalla zampata sul secondo palo di Evanilson (a cui è stata revocata la squalifica in seguito all’accoglimento del ricorso dopo il rosso diretto tramite Var di settimana scorsa contro il Manchester United) che taglia il traguardo della doppia cifra realizzativa alla sua prima stagione in Premier League.

Questa rete fa schizzare al 38,7% la percentuale di gol incassati da calcio piazzato dall’Arsenal in questa annata (squadra con la più alta in campionato, in totale controtendenza con quelli a favore, ormai rinomati marchi di fabbrica dei Gunners) che incassa la seconda sconfitta interna in questo campionato, portando a 21 la quota dei punti persi da situazione di vantaggio (record negativo per il club a pari merito con la stagione 2019-20). La formazione di Iraola, invece, torna a vincere dopo due pareggi consecutivi scavalcando FulhamBrighton e alimentando le speranze per l’ottavo posto che con gli incastri giusti potrebbe voler significare Europa.

Un punto a testa per Brighton e Newcastle al termine di una sfida avvincente e affrontata a viso aperto da entrambe come da copione.

I Magpies sono i primi a rendersi pericolosi con l’iniziativa personale di Willock conclusasi con un tentativo dall’alto coefficiente di difficoltà con l’esterno destro, terminato alto. I Seagulls mettono la freccia al 28′ con l’ex di turno (pur senza mai aver vestito la maglia dei Magpies) Minteh, bravo a sterzare sul mancino eludendo la marcatura di Livramento per poi esploderlo e gonfiare la rete sfruttando anche la leggera deviazione di Burn. Il gambiano sale, così, a quota sei in classifica marcatori. Gli ospiti tentano la reazione nella ripresa con Gordon, atterrato da Lamptey, entrato qualche minuto prima, all’ingresso dell’area di rigore: il direttore di gara Pawson assegna il penalty, per poi tornare sui propri passi tramite on field review e decretare giustamente il calcio di punizione.

Uno scenario analogo si ripropone al 70′ quando Willock simula sull’intervento in area di Van Hecke, inducendo l’arbitro a fischiare un altro rigore, revocandolo qualche istante dopo sempre tramite on field review. Alla fine il Newcastle riesce comunque a beneficiare di una massima punizione in seguito al tocco di mano di Estupinan in area sul calcio di punizione diretto di Schar: assegnazione corretta e trasformazione impeccabile del solito Isak che fa 23 in campionato evitando ai suoi l’undicesima sconfitta nel torneo. La formazione di Hurzeler, dunque, scivola al decimo posto, mentre quella di Howe viene agganciata dal Chelsea al quarto posto.

CITY ANCORA DI MISURA, IL NOTTINGHAM FRENA ANCORA

Quarta vittoria consecutiva, la quinta nelle ultime sei e la seconda di misura dopo quella al cardiopalma con l’Aston Villa, per il Manchester City che, dopo aver staccato il pass per la terza finale di fila di FA Cup (in programma il prossimo 17 maggio contro il Crystal Palace) nello scorso weekend riesce ad avere la meglio anche del Wolverhampton, reduce da sei successi consecutivi.

Sono proprio i Wolves ad approcciare meglio alla sfida creando due gigantesche opportunità da gol: al decimo circa Matheus Cunha imbuca per Bellegarde sfruttando il piazzamento tutt’altro che perfetto della difesa di casa all’altezza del centrocampo, il francese si invola verso la porta, ma sbaglia incredibilmente il tocco per Munetsi, pronto al tap-in, mentre al 27′, sempre il brasiliano in maglia 10 smarca al tiro Ait Nouri che con l’interno destro, il piede debole, colpisce in pieno il palo, per poi vedersi schermare la seconda conclusione a botta sicura da Gvardiol sulla linea.

In seguito al doppio, grande spavento i Citizens finalmente si svegliano creando apprensione a José con il tentativo terminato di poco alto da parte di O’Reilly sul suggerimento in verticale di Doku. Proprio da un’iniziativa del belga (il miglior dribblatore della Premier League dati alla mano 98 dribbling completati sui 157 tentati, 62,4%) che, proprio come accaduto nell’ultimo turno contro il Villa, inventa una chance dal nulla superando due avversari e mettendo il pallone dietro per l’accorrente De Bruyne che apre il piatto destro prendendo in controtempo José trovando il suo quarto centro nel torneo alla penultima uscita davanti al proprio pubblico.

Nella ripresa accade poco o nulla: da annotare solamente un palo, questa volta colpito da Matheus Cunha in persona con un poderoso destro dal limite. I Citizens, dunque, si avvicinano ulteriormente all’obiettivo qualificazione alla prossima Champions League, mentre i lupi d’oltremanica tornano a perdere dopo più di due mesi.

Rallenta e non tiene il passo ancora una volta il Nottingham che dopo aver perso in casa con il Brentford non va oltre il pareggio nel monday night contro un’altra londinese: il Crystal Palace.

Nel primo tempo di Selhurst Park accade poco, con le due squadre che, di fatto, di annullano. Da sottolineare solamente un notevole scambio a tre in ripartenza degli ospiti sull’asse Dominguez, Wood, Elanga che porta al tiro lo svedese, murato in uscita bassa da Henderson. Scenario molto simile a parti invertite a inizio ripresa con le Eagles che arrivano in porta con la combinazione Eze, Mateta, Sarr, schermato da Sels, anche lui lesto nell’uscita, che da poi il là a una pericolosa ripartenza cestinata dalla conclusione strozzata da posizione favorevole da parte di Wood.

La sfida si sblocca al 60′ quando proprio Sels atterra in area Mitchell, pescato dal traversone sul secondo palo di Sarr, costringendo il Var a richiamare il direttore di gara Madley all’on field review con annessa e inevitabile concessione del rigore, poi trasformato con freddezza da Eze che sale a quota 5 in classifica marcatori, di cui tre nelle ultime cinque giornate. La risposta del Forest arriva quattro minuti più tardi con Neco Williams che raccoglie al limite dell’area la corta respinta della difesa di casa sul corner di Dominguez, calciando in porta e trovando la furtiva e fortunata deviazione di Murillo che spiazza Henderson fissando il risultato sull’1-1.

Il finale è tutto dei padroni di casa che vanno vicinissimi al vantaggio prima con Lacroix che non riesce a metterla dentro di testa da pochi passi e poi con Eze, le cui speranze di doppietta si infrangono clamorosamente sulla traversa. Terzo pari consecutivo, dunque, per la formazione di Glasner che irrobustisce il proprio status in vista della finale di FA Cup in programma tra undici giorni, mentre quella di Espirito Santo scivola al sesto posto con il forte rischio di vanificare buona parte di ciò costruito sin qui.

L’ASTON VILLA RESTA IN CORSA, IL BRENTFORD VINCE UNA PARTITA PAZZA

Dopo due sconfitte dolorose con Manchester City e Crystal Palace nella semifinale di FA Cup l’Aston Villa torna a sorridere superando di misura il Fulham.

I Villans mettono la freccia già al 12′ quando sull’angolo calciato da McGinn sbuca la testa di Tielemans che piega le mani a Leno arrivando a toccare quota 10 coinvolgimenti diretti in gol (3 reti e 7 assist), eguagliando il proprio record personale stabilito nel 2020-21 e 2021-22 con la maglia del Leicester. Inoltre questo è il 15esimo centro del Villa da calcio piazzato in campionato, autogol esclusi, che fa di lei la squadra con il miglior dato in questo senso.

Il belga ci riprova al tramonto del primo tempo con una bordata di destro dai 25 metri, ma il pallone si spegne di un soffio a lato alla sinistra di Leno. In apertura di ripresa la formazione di Emery va sensibilmente vicina al raddoppio con Watkins che fallisce incredibilmente due ghiotte opportunità prima ciccando clamorosamente il tap-in sul cross basso e teso di Cash e poi sparando addosso a Leno nel tu per tu in seguito all’imbucata di Rogers. Il doppio spavento sveglia i Cottagers che troverebbero il pari con Sessegnon, giustamente annullato dal direttore di gara Jones per un controllo di braccio prima della conclusione dell’inglese in maglia 30, andandoci successivamente vicini con il colpo di testa di Wilson su cross di Bassey, bloccato da Martinez.

Nel recupero c’è spazio per la traversa colpita da Malen che non irrobustisce il risultato, ma legittima la vittoria dell’Aston Villa che resta in scia europea non permettendo al Fulham, primo inseguitore, di accorciare ulteriormente le distanze imponendogli la terza sconfitta nelle ultime quattro giornate.

Terzo successo di fila per il Brentford che balza al nono posto grazie a un pittoresco 4-3 inferto al Manchester United, schieratosi con l’undici titolare più giovane della propria storia (età media di 22 anni e 270 giorni).

Le Bees sfiorano il vantaggio già nei primi minuti con il tentativo di autorete di Shaw, ma a sbloccare il punteggio sono gli ospiti con il cross teso di Garnacho corretto in porta da Mount, al primo acuto in questo campionato (l’ultimo lo aveva realizzato proprio al Gtech Community Stadium lo scorso 30 marzo 2024). La reazione dei padroni di casa non si fa attendere e sublima tra il 27′ e il 34′, arco di tempo in cui il risultato viene ribaltato: per il pareggio Damsgaard provoca l’autogol di Shaw, questa volta si, con un tocco di punta in seguito a una svettata di Kayode, mentre il 2-1 viene generato da un cross ampio di Norgaard messo in porta dal colpo di testa di Schade.

La super prova dell’undici di Frank si protrae anche nella ripresa con altri due gol: il primo viene realizzato nuovamente da Schade, che taglia il traguardo della doppia cifra con un’altra incornata sul traversone di Mbeumo, mentre il secondo dal solito Wissa che sale a quota 18 nel torneo con il più facile dei tap-in in seguito all’assist di Kayode.

I Red Devils hanno una reazione d’orgoglio nel finale trovando due belle reti, una con Garnacho da fuori, l’altra con Diallo, al rientro in campo in campionato a distanza di tre mesi. Come detto le Bees rientrano pienamente in corsa per l’ottavo posto, mentre lo United si dedicherà a ultimare la pratica Athletic Bilbao in Europa League dopo lo 0-3 dell’andata.

PARI PIROTECNICO TRA EVERTON E IPSWICH, WEST HAM E TOTTENHAM NON SI FANNO MALE. VARDY SALUTA A MODO SUO

Termina 2-2 la penultima gara nella storia di Goodison Park tra Everton, al quindicesimo segno X del proprio campionato, e Ipswich, al decimo.

I Toffees impiegano 26 minuti per sbloccare il punteggio grazie alla pennellata dalla sinistra di Alcaraz messa in porta dalla potente incornata di Beto, a secco dal 22 febbraio, che sale a quota 7 in classifica marcatori. Chi invece torna a segnare dopo sette mesi, complici anche i tanti infortuni che ne hanno pregiudicato la stagione, è McNeil che al 35′ si inventa un’effettata traiettoria mancina dai 25 metri sorprendendo Palmer, e ottenendo il primo posto in solitaria tra i calciatori ad aver realizzato in Premier League i gol solamente con un piede, il sinistro appunto (sono 21 ora per il 7 dei blu di Liverpool, scavalcato Stuart Pearce fermo a 20).

Neanche il tempo di esultare che appena sei minuti più tardi Enciso si inventa un gol ancora più bello esplodendo il destro dai trenta metri mettendolo sotto la traversa di un incolpevole Pickford per il suo secondo centro stagionale, nella speranza che possa coincidere con una rinascita personale e professionale dopo un periodo complicato. I Tractor Boys, già retrocessi e con nulla da perdere, riescono anche a livellare il risultato al 79′ con la sgasata sulla destra di Hutchinson che produce un interessante cross schiacciato di testa in porta dal bomber di scorta Hirst che fa tre nel torneo e cinque in stagione.

L’Everton diventa, così, il secondo club nella storia della Premier League a mancare la vittoria in situazione di doppio vantaggio per la quarta volta in una singola annata, mentre l’Ipswich dimostra quantomeno di avere intatto l’orgoglio.

Ottava partita senza vittorie all’attivo per il West Ham che impatta sul pareggio nel derby interno contro il Tottenham, ormai principalmente con la testa all’Europa League.

Accade tutto, o quasi, nel primo tempo in cui le due squadre si sferrano vicendevolmente i colpi migliori. Iniziano gli Spurs al 15′ piazzando il colpo dello 0-1 con il primo centro nel torneo di Odobert, bravo a sfruttare l’assistenza di Tel mettendo il pallone alle spalle di Areola con l’interno destro dal cuore dell’area di rigore. La risposta degli Hammers arriva al 28′ con Bowen che raggiunge la doppia cifra stagionale per la quarta stagione consecutiva piazzando l’interno mancino tra le gambe di Vicario da posizione defilata in seguito all’imbucata di Wan-Bissaka.

Nella ripresa prevale la pigrizia, solo nel finale i padroni di casa hanno un paio di sussulti principalmente ancora con Bowen che prima vede negarsi la doppietta da un felino riflesso di Vicario e poi per poco non induce all’autogol Gray. Nel recupero ci prova anche Ward-Prowse su calcio di punizione, ma sfiora solamente il palo. La formazione di Potter resta al diciassettesimo posto, così come quella di Postecoglou, chiamata giovedì a centrare la finale di Europa League, al sedicesimo.

 

Dopo più di due mesi il Leicester torna a vincere una gara di campionato, lo fa contro l’altra retrocesso e ultima in classifica Southampton.

Le Foxes passano in vantaggio al 17′ con la bordata mancina di Vardy, a secco dal 26 gennaio, che sale a quota 8 in classifica marcatori finalizzando il cross basso di El Khannouss. Il raddoppio arriva al 44′ grazie a Jordan Ayew, al quinto centro nel torneo, bravo a ribadire in porta dal limite dell’area una punizione da lui battuta respinta dalla barriera ospite.

Nella ripresa El Khannouss sfiora il tris con una super giocata, mentre ai Saints viene giustamente cancellata la rete del 2-1 di Mateus Fernandes per iniziale posizione irregolare del centrocampista portoghese. Il Leicester, dunque, vince con il contributo del suo capitano, alla penultima uscita di sempre davanti al proprio pubblico, ufficializzando l’ultimo posto aritmetico del Southampton, per la terza volta nella propria storia relegato in fondo alla classifica (nessun’altra squadra ci era mai riuscita).

Top & Flop

TOP

de bruyne

1) Kevin Schade – Doppietta al Manchester United e doppia cifra raggiunta. La prima alternativa in termini realizzativi a Mbeumo e Wissa, sintomo di quanto stia lavorando bene il Brentford, ora a un passo dall’Europa.

2) Kevin De Bruyne – Secondo gol da quando ha annunciato l’addio al City a fine stagione, ovvero quattro partite. Il peso specifico della sua rete è secondo solamente a quello della fascia che indossa: il suo “Farewell Tour” prosegue alla grande.

3) Youri Tielemans – Da inizio stagione chiamato a raccogliere la pesante eredità di Douglas Luiz in quanto leader del centrocampo, è riuscito a non farsi schiacciare da tale responsabilità, anzi. Un altro centro pesante che tiene i suoi ancora in vita nella lotta all’Europa.

FLOP

1) Jarrell Quansah – Autogol e calcio di rigore procurato. Per sua fortuna la valenza della gara con il Chelsea era relativa, altrimenti probabilmente non avrebbe rivisto il campo così presto.

2) Luke Shaw – Prova a mettere a referto un’autorete già nei primi istanti di match, riuscendoci, con una buona dose di sfortuna, poco prima della mezz’ora. Oltre ciò è co-responsabile dell’ennesima prova difensiva horror dello United.

3) Craig Pawson – Per la prima volta è un arbitro a rientrare in questo peculiare podio. Una prestazione ampiamente insufficiente quella fornita in Brighton-Newcastle, come certificato dai due rigori concessi e poi tolti con l’ausilio del Var ai Magpies.

Classifica e prossimo turno

1

Liverpool

82 35 25 7 3 81:35 +46
2 Arsenal 67 35 18 13 4 64:31 +33
3

Manchester City

64 35 19 7 9 67:43 +24
4 Newcastle 63 35 19 6 10 66:45 +21
5

Chelsea

63 35 18 9 8 62:41 +21
6

Nottingham Forest

61 35 18 7 10 54:42 +12
7

Aston Villa

60 35 17 9 9 55:49  +6
8 Bournemouth 53 35 14 11 10 55:42  +13
9 Brentford 52 35 15 7 13 62:53 +9
10 Brighton 52 35 13 13 9 57:56 +1
11 Fulham 51 35 14 9 12 50:47 +3
12

Crystal Palace

46 35 11 13 11 44:48 -4
13

Wolverhampton

41 35 12 5 18 51:62 -11
14 Everton 39 35 8 15 12 36:43 -7
15

Manchester United

39 35 10 9 16 42:51 -9
16

Tottenham

38 35 11 5 19 63:57 +6
17

West Ham

37 35 9 10 16 40:59 -19
18

Ipswich Town

22 35 4 10 21 35:76 -41
19

Leicester

21 35 5 6 24 29:76 -47
20

Southampton

11 35 2 5 28 25:82 -57

Prossimo turno:

Sabato 10 maggio

Southampton 16:00 Manchester City

Fulham 16:00 Everton

Wolverhampton 16:00 Brighton

Ipswich 16:00 Brentford

Bournemouth 18:30 Aston Villa

Domenica 11 maggio

Newcastle 15:00 Chelsea

Manchester United 15:15 West Ham

Nottingham Forest 15:15 Leicester

Tottenham 15:15 Crystal Palace

Liverpool 17:30 Arsenal

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Premier League

Chelsea, aperta la trattativa per il rinnovo di Caicedo

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Chelsea, Enzo Maresca

Il Chelsea si prepara a discutere il rinnovo di contratto con Moises Caicedo, soddisfatto del suo impatto in questa stagione.

Il Chelsea ha intenzione di aprire presto le trattative per il rinnovo di contratto con Moises Caicedo, come riportato da Fabrizio Romano. La società londinese è entusiasta del contributo che il centrocampista ecuadoriano ha fornito finora nella stagione in corso. Nonostante le negoziazioni non siano ancora iniziate, il club vede nel prolungamento del contratto di Caicedo una priorità futura, anche se non urgente.

La notizia arriva in un momento cruciale per il Chelsea, che sta cercando di consolidare il suo roster per le prossime stagioni. La prestazione di Caicedo ha impressionato non solo i tifosi, ma anche la dirigenza, che è pronta a garantirgli un futuro a lungo termine a Stamford Bridge.

Il piano del Chelsea

Il Chelsea, pur non considerandolo un argomento urgente, intende dunque lavorare su questo fronte per assicurarsi la permanenza di Caicedo. L’obiettivo è quello di offrire al giocatore un contratto che rifletta il suo valore crescente e il suo impatto positivo sulla squadra. Questo movimento strategico potrebbe rafforzare ulteriormente la posizione del Chelsea in Premier League e nelle competizioni europee.

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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano

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