Serie A
L’Atalanta ora non può più nascondersi

La vittoria di ieri contro il Milan ha certificato, semmai ce ne fosse stato bisogno, come l’Atalanta sia un seria pretendente allo scudetto.
L’Atalanta batte il Milan per 2-1 ed ottiene la nona vittoria consecutiva in questa stagione di Serie A, l’undicesima in totale. Trentotto gol fatti (miglior attacco del campionato) e diciassette subiti. Questi numeri si sommano a quelli ottenuti in Champions League, che forse sono ancora migliori: tre vittorie e due pareggi (ancora imbattuti), undici gol fatti ed uno subito.
Cifre da top club, cosa che l’Atalanta sembra ormai sia diventata, e non da ieri. La vittoria in Europa League lo scorso maggio ha consacrato definitivamente la caratura internazionale de La Dea, che ora inizia a fare paura davvero a tutti.
Lo scudetto: non un sogno, ma un obiettivo
Se nel post partita di ieri sera l’allenatore dei bergamaschi Gian Piero Gasperini ha glissato ancora una volta sulle domande relative al sogno scudetto e ai cori dei tifosi nerazzurri (“vinceremo il tricolor“), è ormai chiaro a tutti che l’Atalanta sia potenzialmente una delle pretendenti allo scudetto, se non addirittura la prima.
Inter e Napoli, date ad inizio stagione (assieme alla Juventus) come duellanti principali nella lotta al campionato, cominciano seriamente a temere l’Atalanta, nonostante il loro ruolino di marcia sia pressoché quasi perfetto.

Ademola Lookman (foto KEYPRESS)
Eppure l’Atalanta aveva cominciato questa stagione non senza difficoltà, perdendo proprio contro la banda di Inzaghi ed uscendo sconfitta dai match contro il Torino ed il Como. Qualcuno aveva già iniziato a mormorare che il ciclo di Gasperini a Bergamo fosse già al capolinea, eppure da lì in poi l’Atalanta non ha più sbagliato.
La cessione di Koopmeiners, l’infortunio di Scamacca ed i rumors riguardanti la cessione di Lookman sembravano essere delle crepe che avrebbero potuto influenzare negativamente il clima di festa che si era creato dopo il trionfo di Dublino. Gasperini invece ha saputo ancora una volta trovare la quadra del cerchio dal punto di vista tattico e, soprattutto, di spogliatoio.
Il risultato è stato che l’Atalanta ha completato ancora una volta un ennesimo processo di maturazione, che stavolta potrebbe essere quello definitivo.
Certo, molto dipenderà dalle fatiche dettate dal cammino europeo dei bergamaschi e dell’Inter. Il Napoli di Conte potrebbe avere un vantaggio in termine di freschezza quando a marzo si arriverà alla fase calda della stagione, ma l’Atalanta sembra ormai pronta per poter reggere fino alla fine l’impatto fisico di Champions League e campionato.
I tifosi bergamaschi cantano e sognano il primo tricolore della loro storia. Gasperini sorride e tace, ma è un sorriso che vale più di mille parole.
Serie A
Juventus, anche con Tudor continua la pareggite: i numeri

Continua la stagione della Juventus fatta più di bassi che di alti. Il cambio in panchina, ha portato a qualche miglioramento, ma c’è ancora un problema.
La cura Tudor per i bianconeri sembra funzionare a metà: nonostante i miglioramenti nel gioco, la pareggite non finisce. Con l’1-1 di ieri a Bologna, sono ben 15 i pareggi in campionato dei bianconeri. Insieme a questi pareggi, ce ne sono altri tre in Champions, che in tutto fanno 18. In campionato, la squadra di Tudor è a due pareggi dall’eguagliare un record.
La Juventus e i pareggi: le statistiche

L’ESULTANZA DI KOLO MUANI E KHEPHREN THURAM ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Sono solo due le volte che i bianconeri hanno pareggiato più di 15 gare in campionato: 17 pareggi nel 1955/56 e 16 nel 1965/66.
Stesso numero di pareggi invece nella stagione 2011/12, la prima con Antonio Conte in panchina: in quel caso però, la Vecchia Signora portò a casa lo Scudetto, viste le 0 sconfitte. Dunque, i bianconeri sono a due pareggi dall’eguagliare il loro record di pareggi ottenuto nella Serie A 1955/56.
Serie A
Serie A, classifiche a confronto: il Napoli +26, Inter -15 rispetto allo scorso anno

Serie A. Le classifiche a confronto: Napoli capolista resta la squadra con riscontro migliore rispetto l’Inter al secondo posto che viaggia con 15 punti in meno. Atalanta +8.
Alcuni dati inerenti riportano i risultati dell’ultima classifica dopo 35 giornate di Serie A. Il Napoli resta capolista, Inter al secondo posto si posizione a +15, -3 per la Juventus.
Serie A, in classifica il Napoli sorpresa totale
Il Napoli di Antonio Conte si posiziona al primo posto: un balzo enorme per la formazione partenopea se consideriamo che lo scorso anno il club di De Laurentiis ha chiuso il campionato al decimo posto. Un +26 molto importante. L’Inter si trova al secondo posto con un -15 rispetto allo scorso anno. A chiudere il podio c’è la Juventus, con tre punti in meno rispetto al campionato passato.
Le peggiori a confronto sono Milan e Monza. I rossoneri hanno ben 16 punti in meno rispetto all’anno scorso, mentre i brianzoli hanno il peggiore confronto con un pesantissimo -30, che è valsa la retrocessione in Serie B.
Classifiche a confronto dopo 35 giornate
Napoli 77 punti (+26 rispetto alla Serie A 2023/24 dopo 35 giornate)
Inter 74 (–15)
Atalanta 68 (+8)
Juventus 63 (–3)
Roma 63 (+3)
Lazio 63 (+7)
Bologna 62 (–2)
Fiorentina 59 (+6)
*Milan 54 (–16)
Como 45 (in Serie B)
Torino 44 (–3)
Udinese 44 (+14)
*Genoa 39 (–3)
Cagliari 33 (=)
Hellas Verona 32 (–2)
Parma 32 (in Serie B)
Lecce 27 (–10)
Venezia 26 (in Serie B)
Empoli 25 (–7)
Monza 15 (-30)
* una partita in meno
Serie A
Bologna, si complica il sogno Champions League

Con il pareggio contro la Juventus, si complica i cammino verso il quarto posto per il Bologna di Vincenzo Italiano: il calendario non aiuta i rossoblu.
Gli emiliani sono stati limitati dalla squadra di Tudor ed il campo ha deciso di distribuire solamente 1 punto a testa, che non aiuta nessuna delle due formazioni, in particolar modo quella di casa.
Con le vittorie di Roma e Lazio, la classifica ha momentaneamente inghiottito il Bologna addirittura al 7° posto. 2 punti nelle ultime 2 partite non bastano per tenere il ritmo della corsa Champions League di quest’anno e i rossoblu adesso devono dare tutto per replicare l’impresa della passata stagione.

Fiorentina’s Heas Coach Vincenzo Italiano during italian soccer Serie A match Hellas Verona FC vs ACF Fiorentina (Archive portraits) at the Marcantonio Bentegodi stadium in Verona, Italy, December 22, 2021 – Credit: Ettore Griffoni
Bologna, il calendario non sembra migliorare
Uno dei fattori che ha di certo condizionato quest’ultima parte di stagione è sicuramente un calendario affollato di sfide con le prime della classe, che portano via tante energie sia mentali che fisiche. Nelle ultime 7 gare di campionato la squadra di Italiano ha affrontato Lazio, Napoli, Atalanta, Inter, Juventus, riuscendo peraltro a collezionare ben 8 punti totali.
La brutta notizia però, è che queste partite particolarmente complicate non sono ancora terminate: all’appello mancano la trasferta del prossimo turno a San Siro contro il Milan, quella al Franchi nel weekend successivo e la sfida casalinga contro il Genoa di Vieira, e al tutto bisogna anche aggiungere la finale di Coppa Italia da giocare.
Si potrebbe dunque addirittura parlare di impresa, ma prescindere da quello che sarà il risultato al termine della stagione, già ad oggi si possono solamente fare i complimenti a questa grande realtà e al suo allenatore.
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