Serie A
Napoli-Lazio, Baroni: “Possiamo fare ancora meglio, la strada è lunga. Sullo Scudetto…”
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Al termine di Napoli-Lazio, l’allenatore dei capitolini, Marco Baroni, è intervenuto in conferenza stampa per commentare il match.
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Di seguito un estratto delle parole del tecnico biancoceleste dopo la vittoria in Napoli–Lazio.
Napoli-Lazio, le parole di Baroni
Il tecnico inizia commentando l’ottimo momento della Lazio:
“Dobbiamo mantenere un atteggiamento ambizioso, la situazione non era semplice, ma abbiamo mostrato personalità. Quel che abbiamo ottenuto è frutto di ciò che esprimiamo sul campo, ed è questa la direzione da seguire”.
Interrogato sul Napoli, ha risposto:
“Il Napoli è una formazione di grande spessore, con elementi di rilievo. Siamo soddisfatti di esserci misurati con loro, perché questi confronti ci permettono di capire a che punto siamo. Abbiamo iniziato un ricambio generazionale: nuovi giovani sono arrivati, mentre campioni straordinari hanno lasciato. C’è ancora tanto lavoro da fare e dobbiamo farlo con dedizione”.
In merito alle prestazioni di giocatori come Noslin, Dele-Bashiru e Isaksen, l’allenatore ha evidenziato il valore della rosa:
“Sono lieto di lavorare con questi ragazzi, la nostra rosa ci consente di competere su più fronti. Dele possiede grandi qualità, ma gli serve tempo per trovare il giusto ritmo e la concentrazione adeguata in un campionato differente. Non mi stupisce nessuno di loro, nemmeno Gustav. Gli ripeto spesso che deve ritrovare la gioia delle sue giocate, liberare la mente. Questa squadra ha le doti necessarie e merita di essere lanciata con la giusta leggerezza”.
A proposito delle condizioni fisiche di alcuni giocatori, l’allenatore mostra cauto ottimismo:
“Credo che Vecino potrà unirsi a noi per la trasferta di Amsterdam, mentre Rovella è pronto al rientro. Romagnoli ha sentito un leggero fastidio durante un contrasto, ma sono fiducioso sul suo recupero. Per quanto riguarda Pellegrini, ritengo che possa essere dei nostri ad Amsterdam”.
Interrogato sulla possibilità di puntare allo Scudetto, il tecnico ha concluso:
“La strada da percorrere è ancora lunga, dobbiamo procedere con cautela per non inciampare. Abbiamo già toccato un buon livello, la squadra ha valori morali e una forte etica del lavoro. Dobbiamo creare il nostro cammino per restare all’altezza dei migliori, come indica la situazione attuale in classifica”.

L’ESULTANZA DI MARCO BARONI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus, la maledizione dei colpi di testa: e Kelly non aiuta…
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25 minuti fail
24/04/2025
Nonostante la qualità della rosa, la Juventus soffre in difesa, soprattutto sui cross e nelle palle alte. La prestazione della squadra è compromessa.
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Una Juventus paralizzata
Dieci gol subiti da palla alta. È più di una statistica: è un’identità difensiva smarrita. Se c’è una zona del campo in cui la Juventus oggi si sente vulnerabile, non è dietro la linea difensiva, ma sopra le sue teste. La sconfitta contro il Parma ha fatto rumore non per il punteggio, ma per il modo in cui è arrivata. Ancora una volta, un cross. Di nuovo, un’incertezza. Ancora una volta, una rete subita con una naturalezza che non dovrebbe appartenergli. Perchè la Juventus ha sempre fatto della solidità difensiva la sua religione.
A rendere più dolorosa la scena è l’assenza totale di opposizione. Valeri ha avuto il tempo di preparare il cross come fosse un calcio piazzato. Pellegrino è saltato e ha segnato indisturbato. E Lloyd Kelly? Immobile. La scena è paradossale: un difensore acquistato proprio per dominare nel gioco aereo. Ma niente, resta piantato al suolo nel momento decisivo.

Lloyd Kelly ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Kelly: il capro espiatorio
Eppure, fino a qualche settimana fa, si parlava di segnali di ripresa. Si scriveva di equilibri ritrovati, di crescita. Si auspicava un finale di stagione in continuità con i segnali positivi. Ma la partita del Tardini ha strappato via la maschera. Questo non è un inciampo. È la conferma di una tendenza. Kelly non è l’unico colpevole, ma è certamente il simbolo di una fragilità. Arrivato a gennaio per tappare un buco, scelto più per mancanza di alternative che per convinzione. Il difensore inglese sta faticando a imporsi.
Non è solo un problema tecnico. È una questione di adattamento, di intensità, di lettura del gioco. E la Juventus, in questo momento, non può permettersi esperimenti. L’assenza di Bremer e Gatti non aiuta. Ma nemmeno basta a giustificare tutto. In una grande squadra, l’assenza di un uomo non dovrebbe trasformarsi nella presenza di un buco. Dovrebbe essere l’opportunità per chi sta in campo di mostrare che la squadra ha bisogno di lui.
Le palle alte di un campionato senza lieto fine
Il problema è collettivo – lo ammette anche Kalulu. C’è una linea difensiva che non accompagna. Una copertura sugli esterni che arriva in ritardo. E una squadra che non attacca il pallone. E quando non attacchi la palla, nel calcio, la subisci. Non è solo un errore tattico. È una falla strutturale. È una questione di atteggiamento. Di fame. Di lettura delle situazioni.
È una fragilità mentale che si manifesta nella passività di Kelly, ma si estende a tutto il reparto. E allora, a chi servono le parole su compattezza, crescita, equilibrio, se poi ogni cross diventa un potenziale match point per l’avversario? I numeri sono nero su bianco. Le palle alte raccontano un campionato. E per ora, lo stanno scrivendo a sfavore della Juventus. Senza lieto fine.
Serie A
Atalanta, Lookman si è perso: alla Dea serve il miglior Ademola
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1 ora fail
24/04/2025
Ademola Lookman è pronto a riprendersi il palcoscenico con l’Atalanta. Dopo un periodo di difficoltà, senza reti, l’attaccante da di nuovo segnali positivi.
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Atalanta, Lookman riprende il suo posto
Nell’ultimo match contro il Milan, ha mostrato segnali incoraggianti. La sua prestazione è stata determinante, con un assist preciso a Ederson, che ha contribuito al gol del pareggio. Anche se il gol è ancora lontano, la sua capacità di essere coinvolto nelle azioni offensive è un segno incoraggiante. Una speranza importante per la squadra.
L’ultima volta che Lookman è riuscito a gonfiare la rete è stata il 9 marzo, contro la Juventus. Da allora sono passate cinque giornate senza che il nigeriano riuscisse a segnare. Un periodo che ha coinciso con alcuni infortuni al ginocchio. Ma anche con incomprensioni con il tecnico Gian Piero Gasperini. Tuttavia, il periodo negativo sembra ormai alle spalle. Lookman ha ripreso il suo posto in squadra e sta dimostrando di poter essere ancora decisivo.

Ademola Lookman (foto KEYPRESS)
Passi avanti ma c’è ancora da lavorare
Con 18 gol stagionali, di cui 13 in Serie A, Lookman si conferma come uno degli attaccanti più incisivi della squadra. La sua capacità di saltare l’uomo e di sfruttare gli spazi è un’arma che Gasperini sa sfruttare. La sua velocità è un pericolo costante per le difese avversarie e la sua presenza in campo consente all’Atalanta di attaccare con maggiore incisività. Nonostante la mancanza di reti nelle ultime settimane, il nigeriano rimane una risorsa fondamentale per la squadra.
Dal suo arrivo a Bergamo nel 2022, l’attaccante laterale ha fatto enormi passi avanti. Non solo ha migliorato il suo istinto di attaccante, ma è diventato anche più maturo tatticamente. Complice una maggiore collaborazione con i compagni. Anche l’adattamento alle esigenze del gioco di Gasperini ha dato i suoi frutti. Però adesso l’Atalanta ha bisogno di lui per tornare a vincere. Oltre che proseguire la corsa verso obiettivi più ambiziosi. Il ritorno al gol è fondamentale per il futuro della squadra. Lookman ha tutte le carte in regola per essere decisivo nelle prossime partite.
L’Atalanta sta vivendo una stagione entusiasmante. Lookman potrebbe essere il fattore determinante per il raggiungimento della qualificazione in Champions League. Se riuscirà a ritrovare la via della rete, la squadra nerazzurra avrà tutte le armi per puntare a traguardi ancora più grandi.
Serie A
Juventus, Koopmeiners e Mbangula a parte: cosa filtra per il Monza
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24/04/2025
In casa Juventus, Teun Koopmeiners e Samuel Mbangula continuano a lavorare a parte. I due andranno valutati in vista della prossima partita contro il Monza.
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Sono giorni difficili in casa Juventus. La sorprendente sconfitta in casa del Parma rischia di complicare non poco la rincorsa Champions. Il Bologna rimane quarto a +1 sui bianconeri, ma occhio alle inseguitrici Lazio, Roma e Fiorentina, che hanno vinto tutte e tre e si trovano ora a ridosso in classifica. Oltre a questo, non arrivano buone notizie dall’infermeria.
Juventus-Monza: Koopmeiners e Mbangula ancora in dubbio
Nell’incontro del Tardini si è fermato per infortunio Dusan Vlahovic. Oggi l’attaccante serbo si è sottoposto agli esami strumentali, che hanno evidenziato un sovraccarico muscolare al retto femorale della coscia destra e lo costringeranno a saltare la prossima gara di Serie A contro il Monza. Oltre all’ex Fiorentina, altri due giocatori della Juventus rischiano di alzare bandiera bianca.

SAMUEL MBANGULA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Secondo quanto riportato da Tuttomercatoweb, anche nella giornata odierna hanno lavorato a parte sia Teun Koopmeiners che Samuel Mbangula. I due hanno saltato la trasferta di Parma e sono da considerare in dubbio in vista della partita contro il Monza, in programma domenica 27 aprile alle 18. Le loro condizioni saranno monitorate nei prossimi giorni.
Emergenza dunque per l’allenatore Igor Tudor, che già deve rinunciare a Federico Gatti, il quale ha rimediato una frattura composta della diafisi del perone e punta a rientrare domenica 4 maggio nella trasferta di Bologna. Arkadiusz Milik ha saltato tutta la stagione per l’intervento al menisco, mentre Bremer e Juan Cabal sono fuori da diversi mesi, entrambi a causa della rottura del crociato.
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