Champions League
Milan, scintille tra Fonseca e Calabria: la situazione
Milan, il clima nello spogliatoio è tutt’altro che sereno, come dimostrato da quanto accaduto tra mister Fonseca e capitan Calabria al momento del cambio.
Nella vittoria del Milan contro la Stella Rossa per 2-1, San Siro ha vissuto una serata di emozioni contrastanti. Se il risultato sul campo ha permesso ai rossoneri di consolidare il loro momento positivo, il clima nel post partita è stato segnato da tensioni evidenti. Protagonista, il tecnico Paulo Fonseca, le cui dichiarazioni nel post partita hanno fatto discutere:
“Sono una persona che non è soddisfatta solo col risultato. Ovviamente la cosa più importante è che abbiamo vinto e che siamo in una buona posizione ma sono così, ci sono cose difficili da cambiare. E a volte sono stanco di lottare con queste cose. Non sono soddisfatto della prestazione della squadra. Io so che lavoro tutti i giorni per preparare la squadra, per fare bene. Non so se nella squadra tutti possono dire questo. Avevamo l’obbligo di arrivare oggi e fare di tutto per vincere la partita. E non l’abbiamo fatto”
Milan, tensione Fonseca-Calabria
Sebbene Fonseca non abbia fatto nomi, gli eventi durante i 90 minuti hanno lasciato pochi dubbi sul fatto che uno dei giocatori nel mirino fosse Davide Calabria, terzino destro e capitano rossonero. Il numero 2 è uscito al minuto 83 tra i fischi del pubblico di San Siro. Ma il vero caso si è consumato subito dopo. Calabria, visibilmente contrariato, non si è avvicinato alla panchina per salutare il tecnico. Fonseca, accortosi della situazione, lo ha inseguito fino ai margini dell’area tecnica cercando un gesto di riconciliazione. Tuttavia, il difensore ha evitato qualsiasi contatto visivo o verbale, lasciandosi toccare appena da una pacca sulla spalla prima di proseguire dritto verso gli spogliatoi.
L’episodio non è passato inosservato ai tifosi e agli osservatori presenti. Calabria, nonostante il ruolo di capitano, aveva già sollevato qualche critica nelle ultime settimane a causa di prestazioni poco convincenti. Il gesto di ieri sera rischia di alimentare ulteriormente le speculazioni su una possibile rottura tra il giocatore e l’allenatore.
Con la stagione ancora lunga, la tensione tra il tecnico e il capitano potrebbe rappresentare un bivio cruciale per il club. Fonseca saprà ricucire lo strappo o questo episodio segnerà l’inizio di un cambio di gerarchie nello spogliatoio? Una cosa è certa: la vittoria contro la Stella Rossa non è bastata a riportare la serenità in casa Milan.
Champions League
Bologna, le speranze sono appese a un filo: al Da Luz giganteggia Skorupski
Bologna, arriva il primo punto europeo in trasferta per i felsinei, che portano a casa un punto grazie alle prodezze di un super Skorupski. Le speranze da playoff sono quasi del tutto tramontate.
Il Bologna ha ancora una fiammella di speranza, ma si sta via via spegnendo. Contro il Benfica i felsinei colgono il primo storico punto in Champions League in trasferta.
Lo 0-0 del Da Luz è arrivato al termine della miglior prestazione europea della squadra di Italiano, che si è difesa ordinatamente, ma che si è anche resa raramente pericolosa dalle parti di Trubin.
A mettersi in luce, al cospetto di Di Maria e compagni, è stato Lukasz Skorupski, che ha tenuto in piedi la baracca con due interventi prodigiosi sia sull’ex Juventus, che su Pavlidis.
Con le mani e con l’istinto, il punto in casa portoghese porta soprattutto la sua firma. Se qualcuno ha deluso, invece, questo si chiama Dallinga. Confuso e poco lucido, l’olandese non è ancora un caso, ma poco ci manca.
Al di là dei singoli, però, resta il coraggio di aver combattuto alla pari contro una delle forze storiche dell’Europa calcistica. Quasi sicuramente per i rossoblù, tuttavia, questo non basterà a staccare il pass per i playoff.
Champions League
Champions League, la situazione delle Italiane in classifica
Siamo alle battute finale della prima parte della Champions League. L’Inter guida il gruppo, ma per Milan, Atalanta e Juve serve una svolta. Bologna quasi fuori dai giochi.
Cinque italiane hanno intrapreso il cammino della Champions League di quest’anno, ma a due partite dalla fine della prima fase del torneo il bilancio è agrodolce. Con il margine di errore ridotto al minimo, ogni punto può fare la differenza tra gli ottavi di finale e la retrocessione nella zona play-off.
Champions League, come sono messe le italiane?
A guidare il contingente tricolore è l’Inter, che nonostante il recente ko contro il Bayer Leverkusen mantiene il 6° posto con 13 punti. I prossimi due impegni, contro Sparta Praga e Monaco, appaiono sulla carta abbordabili, anche se ogni sfida in Europa nasconde insidie. Con due vittorie, i nerazzurri possono consolidare il loro posto tra le prime otto.
Dietro all’Inter si posiziona il Milan, staccato di un solo punto. I rossoneri affronteranno il Girona e la Dinamo Zagabria, due avversari che offrono una concreta opportunità per tornare tra le prime otto.
Atalanta e Juventus condividono la stessa situazione con 11 punti. La Dea, impegnata contro Sturm Graz e Atletico Madrid, dovrà cercare due vittorie per mantenere viva la speranza degli ottavi. Stesso discorso per i bianconeri, attesi da Bruges e Benfica, due match che richiedono massima concentrazione.
L’unica squadra italiana praticamente fuori dai giochi è il Bologna. Con soli 2 punti, il club emiliano avrebbe bisogno di due vittorie nelle ultime due partite per sperare almeno nei play-off. Tuttavia, le avversarie Borussia Dortmund e Sporting CP rappresentano un ostacolo proibitivo, specie considerando la forza del club tedesco e l’esplosività di Gyökeres tra le fila dello Sporting.
Il contesto europeo
A complicare la corsa delle italiane c’è il ritmo vertiginoso di club come Barcellona, Bayer Leverkusen, Bayern Monaco, Atletico Madrid e Borussia Dortmund, tutte vicinissime alla qualificazione diretta agli ottavi. Leggermente più distaccate ci sono Real Madrid e Manchester City, rispettivamente a quota 9 e 8 punti.Per le italiane la strada passa inevitabilmente attraverso due vittorie su due. L’obiettivo è ambizioso, ma non impossibile.
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Champions League
Milan, Fonseca sorriso a metà? Gli esami di Morata e Loftus-Cheek
Il Milan di Fonseca ieri, con difficoltà, conquistato la sua quarta vittoria in Champions League. Un sorriso a metà visti i due infortuni di Morata e Loftus.
Un sorriso spezzato quello di Paulo Fonseca dopo la vittoria del suo Milan in Champions League, ai danni della Stella Rossa. Il club rossonero ha raggiunto la quarta vittoria in sei giornate e ora si trova a 12 punti in classifica, un ottimo punteggio in attesa delle ultime due gare che si disputeranno nel 2025.
A fermare però l’entusiasmo dei rossoneri ci hanno pensato gli infortuni nel primo tempo di Alvaro Morata e Ruben Loftus-Cheek. I due hanno dovuto abbandonare il campo, creando ulteriori grattacapi al tecnico portoghese, che deve fare i conti anche con l’infortunio di Pulisic.
Questa mattina i due si sono sottoposti agli esami strumentali del caso. Per quanto riguarda l’attaccante ex Juventus si tratta di un trauma elongativo in regione adduttoria, escludendo perciò lesioni ai muscoli adduttori. Lo spagnolo perciò non si tratta di un problema importante ma rimane a rischio per la gara contro il Genoa, con le sue condizioni che verranno valutate nei prossimi giorni. Una sua presenza dal primo minuto rimane comunque molto lontana.
Situazione più seria per il centrocampista ex Chelsea. Loftus-Cheek ha rimediato una lesione del bicipite femorale destro: una nuova valutazione verrà fatta nei prossimi 7-10 giorni ma verosimilmente rimarrà ai box fino al 2025. Non una buona notizia per Fonseca, che aveva trovato nell’inglese il sostituto di Pulisic, anche lui fermo in infermeria.
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