Serie A
Milan, confermata l’assenza di Cardinale per i 125 anni della società
Il proprietario del Milan diserta la festa per celebrare i protagonisti della gloriosa storia del club. Ecco il motivo dietro questa decisione.
La festa per i 125 anni del Milan, una delle società più gloriose del calcio mondiale, si tinge di emozione e celebrazione, ma anche di una sorpresa inattesa. Gerry Cardinale, attuale proprietario del club attraverso il fondo RedBird, non sarà presente all’evento commemorativo. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, la decisione ha spiazzato molti, ma il motivo dietro questa scelta appare chiaro e in linea con il rispetto per la tradizione rossonera.
Milan, un gesto di “eleganza”
Cardinale ha fatto sapere che la sua assenza è una scelta consapevole, dettata dalla volontà di lasciare spazio ai protagonisti del passato, coloro che hanno scritto pagine indimenticabili della storia del Milan. L’attuale proprietario ha preferito fare un passo indietro, lasciando che la scena sia dominata da ex giocatori, allenatori e dirigenti che hanno contribuito a costruire l’identità e il successo di un club che oggi vanta ben 7 Champions League e 19 Scudetti.
Stasera, in occasione del match contro il Genoa, i tifosi rossoneri celebreranno un secolo e un quarto di storia, ricordando i momenti più iconici del club e omaggiando le leggende che hanno vestito la maglia. L’assenza di Cardinale, tuttavia, non passerà inosservata. Se da un lato sottolinea il rispetto dell’attuale proprietà per le radici rossonere, dall’altro rappresenta una scelta di discrezione che potrebbe suscitare opinioni contrastanti tra i tifosi.
La decisione di Gerry Cardinale si inserisce in un contesto di grande attenzione alle dinamiche tra presente e passato. L’imprenditore americano, al timone del club dal 2022, ha già dimostrato di voler puntare su un modello di gestione innovativo, ma al contempo rispettoso della tradizione milanista. La sua assenza vuole probabilmente evitare di distogliere l’attenzione dalla vera essenza di questa celebrazione, ovvero onorare chi ha contribuito a fare del Milan una leggenda del calcio.
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Serie A
Nestor Sensini: “L’Inter al livello delle migliori d’Europa”
L’ex calciatore argentino Nestor Sensini ha parlato alla vigilia di Lazio-Inter della crescita di Inzaghi: “Simone è più consapevole delle proprie conoscenze”.
Alla viglia della grande sfida di questa giornata di Serie A, ovvero Lazio-Inter, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport un ex giocatore della squadra biancoceleste: Nestor Sensini. L’argentino faceva parte della rosa nello scudetto dell’annata 1999/2000 ed era il compagno di squadra di Simone Inzaghi. Infatti, Sensini ha speso belle parole nei confronti dell’attuale allenatore dell’Inter, il quale arriva allo stadio Olimpico da grande ex, tutt’ora amato dal popolo laziale.
Le parole di Sensini
L’argentino nelle sue dichiarazioni ha messo in evidenza la grande crescita che ha avuto Inzaghi da un punto di vista tattico ed il salto di qualità che è stato fatto dalla panchina della Lazio a quella dell’Inter: “Quella dell’Olimpico è una sfida aperta, con l’Inter leggermente favorita. Inzaghi come tecnico ha avuto una crescita importante.
Dalla Lazio all’Inter il salto è stato notevole, ma lui lo ha assorbito senza particolari problemi. Mi pare che adesso Simone sia più consapevole delle proprie conoscenze, e questo si vede anche in Champions. L’Inter è al livello delle migliori d’Europa. Il suo 3-5-2 è stato modernizzato, gli esterni sono molto offensivi e anche i difensori partecipano attivamente alla costruzione della manovra”.
Serie A
Lecce, Giampaolo: “Non mi illudo. Berisha? Come geometrie è unico”
L’allenatore del Lecce Marco Giampaolo ha parlato in conferenza stampa al termine della vittoria casalinga per 2-1 sul Monza di Alessandro Nesta.
Dopo il 4-1 incassato dalla Roma nella scorsa giornata, il Lecce si riscatta e ritrova quella vittoria che in casa mancava dal 29 ottobre (1-0 sul Verona). Nell’anticipo dell’ora di pranzo, i salentini battono 2-1 il Monza: a segno Tete Morente e Krstovic (che in precedenza aveva fallito un rigore), nel mezzo il momentaneo pareggio con l’autogol di Dorgu.
I pugliesi salgono a quota 16 punti, scavalcando il Genoa (che deve ancora giocare) e il Cagliari (sconfitto in casa dall’Atalanta). La squadra di Nesta resta invece penultima con 10 punti, gli stessi del Venezia che ieri ha pareggiato sul campo della Juventus.
Lecce-Monza 2-1, le parole di Giampaolo nel postpartita
L’allenatore del Lecce Marco Giampaolo ha analizzato la partita in conferenza stampa: “Cura Giampaolo? Non mi illudo, non do niente per scontato. Non si arriva mai ad aver certezze su niente. Poi si vedrà a maggio. Oggi era una partita pesante, sono tre punti importanti ma di partite dobbiamo vincerne ancora diverse per raggiungere il nostro obiettivo. Non mi illudo, le sorprese sono dietro l’angolo“.
“Stasera andiamo a casa, riposiamo e domani si riparte. Ai giocatori prima della partita ho detto che o giochiamo scontri diretti o sfide contro squadre nei primi posti della classifica. Bisogna essere mentalmente forti per affrontare ogni partita nel migliore dei modi. Le partite puoi anche perderle, ma devi giocarle. Sono stati bravi Krstovic e Dorgu a mettersi gli errori alle spalle e a continuare“.
Sul pubblico
“Ci sono stati momenti in cui i nostri tifosi ci hanno spinto. L’adrenalina si avverte. Tutte le volte che c’è una mezza possibilità il pubblico spinge. Questo è un valore che non va disperso. L’inerzia della partita molte volte la cambia il pubblico“.
Calo nel secondo tempo
“Abbiamo speso tanto nel primo tempo, sia nel ripartire che nel tenere il baricentro alto. Nel secondo tempo, complice la qualità del Monza, siamo un po’ calati e abbiamo dovuto soffrire. La squadra però non ha mollato, è stata lì a lottare“.
Su Berisha
“Per me è un giocatore completo, per ora forse l’unico centrocampista ad avere certe caratteristiche. In un centrocampo come il nostro un giocatore così ci deve stare. La fase difensiva si fa anche tenendo palla. Ho messo Helgason e Rebic proprio per questo. Se metti difensori e centrocampisti difensivi ti consegni all’avversario. Berisha forse è il centrocampista più geometrico, abbiamo fuori Pierret e mi pare che anche lui abbia queste caratteristiche“.
Su Coulibaly
“Oggi gli abbiamo affidato un compito diverso dal solito, si è messo lì e l’ha fatto bene. Io non so nemmeno che voce abbia Coulibaly, è un silenzioso che lavora. Ha fatto benissimo il suo lavoro. Sono contento dell’atteggiamento dei miei calciatori. Io devo spronarli per fare sempre un passaggio in più“.
Serie A
Monza, Nesta: “Non dobbiamo spaventarci, la classifica è quella che è”
Il tecnico del Monza, Alessandro Nesta, ha parlato in conferenza stampa poco fa dopo la sconfitta 2 a 1 contro il Lecce. La sua panchina è in bilico.
Il tecnico del Monza, Alessandro Nesta, ha parlato pochi minuti fa in conferenza stampa dopo la sfida persa contro il Lecce 2 a 1. Dopo questa sconfitta la panchina del tecnico dei brianzoli è sempre più in bilico, ma non sono previsti ribaltoni. Quantomeno nell’immediato, la posizione di Nesta appare relativamente salda.
Monza, Nesta: “Mi rimprovero tante cose, ho le mie colpe. In settimana ho visto la squadra bene, non mi aspettavo di vedere l’approccio di oggi”
Il tecnico del Monza, Alessandro Nesta, ha parlato pochi minuti fa in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Lecce per 2 a 1. La panchina del tecnico dei brianzoli è sempre più in bilico.
Non dobbiamo andare nel panico
“Siamo andati sotto subito e poi hanno sbagliato il rigore. Ci hanno fatto il regalo con l’autogol e poi siamo ricaduti. Oggi è stato un passo indietro importante, siamo stati inferiori. Abbiamo traballato un po’, dobbiamo ritrovare compattezza e solidità. Non dobbiamo spaventarci, la classifica è quella che è e i giocatori iniziano a sentirla. Non dobbiamo andare nel panico, per come giochiamo noi non possiamo essere frenetici. I tifosi ci sono sempre stati vicino, il club ci ha sempre sostenuto.”
Mi rimprovero tante cose
“Mi rimprovero tante cose, ho le mie colpe. In settimana ho visto la squadra bene, non mi aspettavo di vedere l’approccio di oggi.”
Vivo questo mestiere in funzione dei risultati
“Mi fa piacere che nonostante la classifica mi tengano a lavorare qua. Vivo questo mestiere in funzione dei risultati. Se resto qui devo fare di tutto per cambiare la situazione.”
Alle volte non capiamo la traiettoria dove cade il pallone
“Da ex difensore sono palle che vanno lette. Alle volte non capiamo la traiettoria dove cade il pallone. Ogni tanto abbiamo delle letture un po’ particolari. Abbiamo solidità dietro e non dobbiamo perderla. Dobbiamo lavorare su questo aspetto”.
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