Serie A
Milan, Cosmi: “Questa forse non è una squadra da primo posto, ma nemmeno da ottavo”
Dalle parti del Milan, e di Paulo Fonseca, è crisi nera. Ne è convinto Serse Cosmi, che ha parlato a Radio Serie A del club rossonero.
L’ex allenatore di Udinese e Genoa Serse Cosmi non vuole fare paragoni tra le squadre a scarso rendimento della Serie A: “Cadere nei paragoni in alcuni specifici momenti è pericolosissimo, mi viene da pensare alla Roma, alla Juve, al Milan. È molto fuori contesto oggi fare dei paragoni anche perché la stagione non è finita. Di sicuro queste tre squadre stanno facendo meno di ciò che possono fare”.
Ecco che cosa ha detto ai microfoni di Radio Serie A sul campionato e sul momento attuale del Milan.
Le parole di Serse Cosmi a Radio Serie A
Sull’arrivo di Fonseca
“A luglio il Milan ha fatto una scelta forte, ma abbastanza chiara: è andata su Fonseca anche potendo acquisire Sarri, Conte o Allegri. E invece è andata sul portoghese che in Italia aveva già allenato la Roma, ma poteva incarnare l’idea di un qualcosa di diverso. Un nuovo corso per il Milan. Questo però non è avvenuto ed essendo stata una scelta abbastanza forte credo sia legittimo difendere questa scelta e l’allenatore“.
Sul rendimento dei giocatori
“Di sicuro il Milan non ha il minimo di continuità nei giocatori che possono determinare i risultati: è vero che ieri ha creato diverse occasioni, ma in altri momenti è stata troppo lontana da una squadra che voleva realmente vincerla quella partita”.
Sulle scelte operate da Fonseca
“Liberali, Jimenez, Camarda sono ragazzi che in alcuni momenti hanno assunto il ruolo di scelte provocatorie. Io ho sempre pensato che da queste situazioni non ne esci così. Se punti su Camarda, poi deve giocare sempre…
E invece Fonseca li mette dentro per provocare uno stimolo negli altri ma io questo stimolo non lo vedo. Se non sei stimolato nemmeno dalle dichiarazioni di Fonseca post Stella Rossa, allora quella reazione o non ce l’hai o non vuoi averla. Evidentemente con questo gruppo di giocatori bisogna avere un altro tipo di rapporto, ma siamo già arrivati a metà stagione. Questa forse non è una squadra da primo posto, ma nemmeno da ottavo posto“.
Serie A
Malesani: “Baroni si vuole mettere sempre in gioco, diventò mio vice per un fraintendimento”
L’ex tecnico Alberto Malesani ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport relative all’inizio di Marco Baroni
Le parole di Malesani
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall’ex allenatore Alberto Malesani ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport relative all’inizio della carriera dell’attuale tecnico della Lazio Marco Baroni e sul suo operato in questa stagione alla guida del club biancoceleste:
“Il matrimonio nacque da un fraintendimento: ‘Il presidente Pastorello pensava che Marco, già ex giocatore del Verona, volesse lavorare da team manager o dirigente.
Ma dopo che abbiamo parlato con la società, e mi dava ancora del lei, mi dice ‘a me piacerebbe fare l’allenatore, non il team manager’. Allora siamo riandati dal presidente e abbiamo corretto il tiro. Marco sapeva quello che voleva…”
A quel punto, Baroni inizia la carriera da vice di Malesani:
“Entrai subito in empatia con lui, perché quando hai a che fare con una persona intelligente e sensibile è facile. Poi aveva esperienza da giocatore ad alto livello.
Il feeling calcistico è stato immediato. Poi un’altra caratteristica, ancora più importante: Marco era ed è umile, e l’umiltà è merce rara, oggi tutti si credono fenomeni. Lui vuole mettersi sempre in gioco, approfondire e imparare. È un punto a suo favore”.
Infine, Malesani ha commentato così la Lazio di Baroni:
“Più indizi fanno una prova, Marco è riuscito velocemente a trovare la quadra e penso che sia un’annata buona quella della Lazio. L’ho vista anche contro l’Ajax: sa stare in campo molto bene. Mi piace molto l’equilibrio. La Lazio non ha alti e bassi nella stessa partita”.
Serie A
Juventus, la Digos indaga sulle minacce di morte a Vlahovic
Juventus, l’attaccante serbo è sempre più al centro dell’attenzione. La Digos ha avviato una seria indagine dopo gli episodi di sabato sera.
Alla Juventus, il caso Dusan Vlahovic tiene banco e accende i riflettori su una situazione che intreccia tensioni tra tifoseria, dinamiche di spogliatoio e prospettive contrattuali. L’attaccante serbo, autore del gol del 2-2 su rigore contro il Venezia sabato sera allo Stadium, ha vissuto una serata difficile non tanto per i fischi ricevuti dalla curva bianconera, ma per le gravi minacce di morte rivoltegli da un singolo tifoso.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, l’accaduto ha spinto la Digos ad avviare un’indagine approfondita, esaminando i filmati dell’impianto per individuare l’autore delle frasi intimidatorie. Una vicenda che ha colpito profondamente il giocatore, spingendolo a lanciare, nella giornata di ieri, un messaggio sui social per stemperare i toni e chiedere unità:
“Capisco il rammarico per gli ultimi risultati e avete tutto il diritto di manifestarlo, vi ho sempre rispettati dando tutto per la maglia e vi ringrazio per il supporto che ci date quotidianamente. Ora è importante continuare a sostenere e ripartire UNITI tutti insieme. Fino alla fine“.
Intanto, la Juventus è attesa domani sera dalla sfida degli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Cagliari, un appuntamento che rappresenterà anche un test significativo anche per valutare il clima tra Vlahovic e la tifoseria.
Le interviste
Cruciani:”Fan di Lotito. Tavares un grande. Sullo scudetto Lazio..”
Giuseppe Cruciani carico e schietto come non mai, come sempre senza peli sulla lingua, anche alla vigilia del tanto atteso grande match tra Lazio e Inter. Il noto giornalista e conduttore radiofonico de ‘La Zanzara‘ (Radio 24 – Sole 24 Ore) ha partecipato ieri a una tappa assai interessante della rassegna culturale ‘Filosofarte‘ a Civitanova Marche (Macerata), ideata dal Consigliere Comunale Gianluca Crocetti. Davanti a un folto pubblico Giuseppe Cruciani (tifoso della Lazio) ha parlato del suo libro ‘Via Crux. Contro il politicamente corretto’, un volume certamente molto appassionante e appassionato.
Presso la Sala Consiliare del Comune di Civitanova Marche abbiamo incontrato proprio in queste ore Giuseppe Cruciani. Gli abbiamo chiesto un breve commento sulla Lazio, sul campionato di Serie A e sulla Nazionale Azzurra del CT Luciano Spalletti. Scopriamo cosa ci ha detto, anche sulla Roma, su Roberto Mancini, su Mourinho e su Fonseca del Milan.
Buon pomeriggio Giuseppe. Siamo qui alla Rassegna Filosofarte di Civitanova Marche. Dalle nostre parti, nelle Marche, abbiamo tra i campioni un certo Roberto Mancini. Tu che oggi hai parlato, qui a Civitanova, di temi legati al Politicamente Corretto… senti la mancanza di Roberto Mancini in Nazionale? Giustifichi la scelta del Mancio di abbandonare la panchina della Nazionale Azzurra? “In generale direi che non ho capito la situazione sinceramente. Mancini è andato via solo per soldi… per come la vedo io…”
Ora abbiamo Luciano Spalletti: secondo te è lui l’uomo giusto per la nostra Nazionale? “Al momento mi limito a dire che Luciano Spalletti non ha fatto per niente bene all’ultimo campionato europeo...”
GIUSEPPE CRUCIANI VERSO LAZIO-INTER: “LAZIO ENTUSIASMANTE. SONO UN FAN DI LOTITO MA LO SCUDETTO…”
Tifi Lazio ma hai detto di recente (a Supernova, nella trasmissione di Cattelan) che la fidanzata è tifosa della Juve e che vieni osannato dai supporter bianconeri perché hai difeso la Juve durante Calciopoli. Il tutto continuando a pensare che abbia trionfato in maniera legittima… “No, io non simpatizzo Juventus. Io tifo Lazio tutta la vita. Forza biancocelesti!”
E allora… Ti ha colpito questa Lazio. E mister Baroni? “Più che colpito o stupito dai biancocelesti… è legittimo affermare che entusiasma vedere questa Lazio. E’ davvero esaltante…”
Ci stai dicendo che la Lazio vincerà lo scudetto? “Ma va…”. Il Milan, invece, è spacciato secondo te o resta tra i favoriti, in chiave scudetto, magari se partisse Paulo Fonseca? “Non faccio il dirigente del Milan ma direi, in linea di massima, che il gioco espresso dal Milan di Paulo Fonseca non mi piace”
CRUCIANI: “NUNO TAVARES GRANDE GIOCATORE. JOSE’ MOURINHO IN ITALIA? NON MI MANCA…”
Tu che sei un grande tifoso laziale… pensi che Nuno Taveres possa essere considerato il colpo dell’anno? “Podarsi, è un grande giocatore e sta facendo molto bene”. In molti, in questi anni, hanno criticato Lotito. E’ invece lui, a tuo avviso, il vero artefice di questo straordinario momento? “Il vero artefice? Non saprei. Ma io sono un fan di Claudio Lotito, sempre forza Lazio”
Hai sostenuto ironicamente, in passato, che Emilio Fede sia passato dall’essere tifoso della Juventus all’essere tifoso del Milan solo per una questione di ‘grano’… “Io ho detto che i soldi hanno avuto la loro parte in tal senso“.
E allora, altra battuta, ti chiediamo: se la Roma ti offrisse dei soldi per diventare supporter accetteresti la proposta giallorossa? “Ma siete impazziti? Come ci pensate? Massima fede laziale. Mai con la Roma. Lazio tutta la vita...” Quindi non abbandoneresti proprio mai e poi mai la fede laziale? “Siete così pazzi? Mai e poi mai…”
Restando a Roma, ti manca José Mourinho ‘Special One’ in Italia, nel campionato di serie A? “No, assolutamente. Mou non mi manca affatto“. E invece Roberto Mancini lo vedresti bene in Serie A? Ti piacerebbe vederlo, magari presto, sulla panchina della Roma al posto di Ranieri? “Se mi manca Mancini in A? Direi proprio di no. Come per José Mourinho non ho nostalgia di Roberto Mancini in Italia. Nel senso che in questo preciso istante direi che non mi manca nessuno, in particolar modo, nel nostro massimo campionato”.
Concludiamo con un pensiero sulla Nazionale Azzurra. Spalletti e ‘soci’ potranno davvero risollevarsi dall’ultima delusione europea, vincendo il prossimo Mondiale? “Non lo so questo. Come si fa a dire, in questo momento, se gli azzurri vinceranno il Mondiale…”. Ringraziamo Giuseppe Cruciani per la disponibilità e facciamo i più sinceri complimenti a Gianluca Crocetti per la bella iniziativa Filosofarte, sempre ricca di ospiti e di spunti interessanti.
Cruciani nel post-evento ha fatto sapere: “Spero a Civitanova si riesca ad organizzare, magari per la prossima estate, un festival ovvero una tre giorni dedicata alla libertà con personaggi di varia estrazione politica e culturale, incentrato sul tema della libertà di espressione”, ha aggiunto Giuseppe Cruciani nel post-evento. “7-8-10 ospiti in modo che Civitanova cominci a diventare, come già è, un centro culturale, di diffusione di idee per le Marche, come lo è anche per il turismo. Spero di poterlo fare presto e… grazie ancora per l’accoglienza di ieri. È stato sicuramente un pomeriggio intenso alla Sala Consiliare Comune Civitanova, in cui si è parlato di libertà di espressione, di multe, di no vax, di politicamente corretto e di politicamente scorretto, di quali sono i vincoli oggi in Italia e di altri temi estremamente interessanti.
Spero di essere invitato in comuni delle Marche, e non solo delle Marche, che hanno un’amministrazione diversa da quella del centro destra. Spesso oggi il centrodestra è più aperto ad accogliere idee diverse. Dal suo canto il centrosinistra mi pare un po’ chiuso rispetto all’accoglienza di idee diverse. Dunque non ci sono tanti posti dove si ospitano persone considerate di aree di centrodestra, anche se io poi non lo sono. Ecco, ripeto, spero di essere invitato anche in un comune delle Marche da amministrazioni di centrosinistra. Sarebbe una svolta e sarebbe anche molto interessante; d’altronde mi trovo meglio a combattere diciamo tra nemici, piuttosto che tra persone che su alcune cose la pensano come me”.
Si ringrazia ancora l’ideatore Rassegna Filosofarte Gianluca Crocetti, che si è espresso così ai nostri microfoni, subito dopo le dichiarazioni sul festival 2025 di Cruciani: “ L’Amministrazione di Civitanova Marche chiaramente è disponibile a organizzare una rassegna, un festival estivo con Giuseppe Cruciani, data la sua grandissima professionalità e competenza. Un festival che darà risalto alla città di Civitanova, chiaramente con dei relatori importanti nazionali. Ci sono molto nomi in gioco, vogliamo organizzare qualcosa di veramente interessante e di rilevanza nazionale, non solo per Civitanova ma per tutta la regione Marche e fuori regione, sempre sul pensiero liberale.
Dal punto di vista pratico per noi è stato un onore ospitare Cruciani, abbiamo con lui fatto visita alla città di Civitanova e gli è piaciuta molto. È una meta turistica che sta alzando l’asticella verso un polo culturale, perché Civitanova non è solo movida come si suol dire e un centro di turismo ricettivo, bensì un polo culturale. E con questo primo festival, che organizzeremo per la prima volta targato Amministrazione Comunale di Civitanova e Filosofarte, grazie chiaramente all’accoglienza del Sindaco Civitanova Marche Ciarapica che è anche assessore alla cultura, credo faremo grandi cose per Civitanova e per tutta la regione. Che altro dire, attenderemo molti ma molti turisti, perché crediamo davvero tanto nella cultura, strumento fondamentale per attrarre persone…”.
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