Serie A
Como, Fabregas: “Inter fra le più forti d’Europa, ma c’è rammarico. Sul mercato…”
L’allenatore del Como, Cesc Fabregas, ha parlato a Sky, DAZN e in conferenza stampa al termine della sfida contro l’Inter.
Il Como, dopo la sconfitta di stasera contro l’Inter, rimane al 15esimo posto della classifica: a +1 dalla zona retrocessione. Nonostante ciò, il tecnico dei lagunari Cesc Fabregas si dice soddisfatto della prestazione.
Como, le parole di Fabregas
Nel post-partita, il tecnico catalano ha elogiato la squadra nerazzurra (definendola “una delle più forti d’Europa“) ma al contempo elogia la personalità dei suoi: indicando la strada da seguire per crescere.
Di seguito le parole di Fabregas a Sky.
“Hanno fatto la differenza piccoli dettagli, è stata una partita molto difficile per loro e l’hanno sbloccata su palla inattiva. Non credo si aspettassero un Como così propositivo senza palla, perché con la palla dobbiamo fare molto meglio. Oggi si è visto chi ha nella testa e nel sangue il mio calcio e chi no. Nel primo tempo non ricordo l’Inter fare praticamente niente, noi abbiamo avuto occasioni con Strefezza, Nico Paz, Fadera e Belotti: sono giocate su cui lavoriamo tantissimo in allenamento e ancora non rischiamo in partita. Sei nel campo dell’Inter e loro sono tutti bassi, non voglio dire con paura, ma tutti bassi. Devi metterli in difficoltà e non abbiamo rischiato la personalità che serve per un passaggino in più e per un tempo in più. Da Cunha che giocatore, molto bene. Fadera molto bene, Strefezza nel primo tempo molto bene. Sono arrabbiato perché era un’opportunità incredibile di fare male all’Inter, era nell’aria e non ci siamo riusciti: mi dispiace“.
“Non si può giocare al nostro livello contro una più forte dell’Inter, per me è tra le tre più forti d’Europa. Ho visto l’Atalanta prendere quattro gol qui, ho visto l’Arsenal soffrire. Però con la palla dobbiamo fare meglio, quando ti pressavano si vedeva chi aveva la personalità per fare una giocata ed è su questo che mi aspettavo di più. Però è una partita per crescere per noi, quando fai due prestazioni così come contro la Roma e questa contro l’Inter, io da giovane allenatore non posso che crederci ancora di più“.
Mercato
”Preferisco non parlare di mercato, sono fedele ai miei giocatori che mi hanno dato tantissimo. Il mercato arriverà quando arriverà e vedremo cosa si potrà fare, ora ho 25 soldati che vengono qui e fanno una prestazione del genere. Preferisco non parlarne, dobbiamo solo migliorare ed è vero che dobbiamo avere più punti, però non li abbiamo. Dobbiamo solo allenarci e pensare al Lecce, molto importante per noi“.
Poi ha parlato anche a DAZN.
Secondo tempo
“Nel primo tempo siamo stato brillanti, loro hanno avuto paura. Avremmo potuto fare gol, ci sono piccoli dettagli che fanno la differenza. Loro hanno sbloccato la partita con un corner, però potevamo farlo prima noi. Con un po’ più di concentrazione possiamo fare male. Dobbiamo giocare meglio con la palla, ma abbiamo dato tutto e mi è piaciuta la squadra“.
Inter
“Abbiamo giocato contro una grande squadra, al primo errore ti fanno male. Stiamo migliorando, c’è voglia di costruire qualcosa di speciale. Affrontare l’Inter faccia a faccia dice tanto sui nostri obiettivi“.
Inzaghi
“Preferirei parlare con lui ora, sinceramente. E’ qui affianco a me, mi piacerebbe parlare con lui per imparare. Ho molta stima di lui”.
Dove migliorare?
“Possiamo fare di più con la palla. Oggi mi sono piaciuti tutti a livello di atteggiamento, Da Cunha merita una menzione speciale perché ha fatto una gran partita. Dobbiamo continuare cosi e magari l’anno prossimo faremo meglio qui a San Siro“.
Poi in conferenza stampa.
Ancora Inzaghi
“Ho seguito l’Inter tantissimo negli ultimi due anni, ci vogliono giocatori di grandissima qualità. Lo abbiamo messo in difficoltà e sono contento, dobbiamo continuare così. L’Inter è tra le prime tre in Europa, così anche il suo allenatore. Non ho ancora parlato con Inzaghi, ma quando finiamo prima di andare via mi piacerebbe parlarci. È un allenatore fortissimo, con tante idee. Mi ha fatto piacere metterlo in grande difficoltà. Sono molto giovane, mi piace imparare e se parli coi migliori puoi solo migliorare.”
Atteggiamento
“Non avevamo paura e lo hanno sentito. Sono venuto tante volte a vedere l’Inter, l’ho studiata tanto e ho visto delle grande partite qua. Oggi non ho visto l’Inter di Champions, l’hanno dovuta sbloccare con un calcio piazzato e poi siamo andati in difficoltà. Ci è mancata un po’ di serenità con la palla. Dobbiamo fare di più con la palla. Dovevamo fare la partita perfetta, ma questa è una partita che ti fa crescere“.
Serie A
Juventus, vittoria numero 1700 in Serie A
La Juventus ha raggiunto un importante record: con la vittoria con il Monza, i bianconeri raggiunto quota 1700 vittorie in Serie A.
Con la vittoria contro il Monza, la Juventus ha raggiunto quota 1700 vittorie in Serie A da quando esiste il girone unico dal 1929: in Italia, i bianconeri distanziano l’Inter con meno 1600 vittorie e il Milan, meno di 1500. In Europa, solo 7 club hanno raggiunto o superato questo traguardo.
Juventus, con il Monza 1700° vittoria in Serie A
La vittoria al Brianteo di Monza per la Juventus ha sapore di record, visto che i bianconeri raggiungo quota 1700 vittorie in Serie A, nessuno meglio dei bianconeri da quando è stato formulato il girone unico per il massimo campionato italiano, cioè dal 1929.
I bianconeri distanziano così in questa speciale classifica le due milanesi, l’Inter vicina al 1600 vittorie e il Milan a quasi 1500 successi, poi ci sono Fiorentina e Roma. In Europa, solo 7 club hanno raggiunto o superato il traguardo: in testa c’è l’Arsenal con 2003 vittorie, il Liverpool con 2071 e Manchester United con 1912. Chiaramente bisogna precisare che il campionato inglese esiste sin dalla seconda metà dell’ottocento, ed anche perché i club inglesi sono stati fondati prima della Juventus.
Seguendo l’ordine cronologico, la 100° vittoria bianconera risale al 19 novembre 1933 contro il Genoa. I bianconeri, allora allenati dal grande Carlo Carcano, vinsero per 8 a 1 contro i grifoni. La 200° vittoria è del 1940 contro il Livorno. La 300° vittoria è 1949 contro la Triestina.
La 400° vittoria è datata 10 gennaio 1954 contro il Palermo, mentre la vittoria numero 500 è del 10 aprile 1960 contro il Genoa, ed ancora con una vittoria rotonda, per 6 a 2. La numero 600 è datata 2 ottobre 1966 contro Fiorentina in trasferta.
La vittoria numero 700 è stata ottenuta il 13 maggio 1973 contro l’Internazionale, in casa, sotto la guida di Čestmír Vycpálek. La vittoria numero 800 contro il Napoli il 18 marzo 1979, La vittoria numero 900 è stata conquistata il 15 settembre 1985 contro il Como e la 100° vittoria contro la Cremonese il 15 marzo 1992.
La vittoria numero 1100 che è arrivata il 6 dicembre 1997 contro il la Lazio, quella numero 1300 è stata raggiunta il 9 marzo 2008 contro il Genoa, la vittoria numero 1400 contro il Catania il 10 marzo 2013, la numero 1500 è stata ottenuta il 21 settembre 2016 contro il Cagliari.
Infine, la vittoria numero 1600 contro la Fiorentina datata 2 febbraio 2020 sino al traguardo di Monza con la numero 1700, che consacra la Juventus regina del calcio italiano.
Serie A
Lazio, le ultimissime sulle condizioni di Romagnoli
La Lazio di Marco Baroni deve fare i conti con una infermeria piuttosto affollata. Dopo i problemi fisici rimediati da Vecino, Noslin e Pedro.
Come riportato da Fantacalcio.it il difensore della Lazio Alessio Romagnoli è in serio dubbio per la gara contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini in calendario sabato alle ore 20:45. Romagnoli rischia di dover alzare bandiera bianca a causa di un problema fisico agli adduttori rimediato al termine della gara contro il Lecce di Marco Giampaolo.
Lazio, il report medico su Romagnoli
Al momento il suo quadro clinico non è stato del tutto chiarito: solamente nei prossimi giorni, dopo accertamenti approfonditi, se ne saprà di più. La speranza dei fantallenatori è che Romagnoli possa essere in campo per il big match contro la Dea.
Serie A
Juventus, agente Di Gregorio: “Si è dimostrato all’altezza”
Carlo Alberto Belloni, procuratore del portiere Michele Di Gregorio, afferma che il suo assistito ha avuto un approccio positivo nella Juventus.
L’ultima partita di campionato contro il Monza, vinta 2-1 coi gol di McKennie e Gonzalez (in mezzo il momentaneo pari di Birindelli) è stata sicuramente speciale per il portiere della Juventus Michele Di Gregorio, che è tornato in quello che per 4 anni è stato il suo stadio.
La scorsa estate i bianconeri lo hanno acquistato proprio dai brianzoli in un’operazione da circa 18 milioni complessivi. Il classe ’97 aveva l’arduo compito di non far rimpiangere Wojciech Szczesny e al momento non sta deludendo le aspettative, anche se resta la concorrenza con Mattia Perin, che fin qui è stato schierato molto spesso da Thiago Motta.
Juventus, l’agente di Di Gregorio non ha dubbi sul rendimento del suo assistito
In un’intervista rilasciata a Tuttojuve.com, l’agente di Di Gregorio Carlo Alberto Belloni ha parlato dei primi mesi in bianconero del suo assistito: “Indossare la maglia bianconera comporta vincere tutte le partite, ma non può essere sempre così. Nella Juventus affonti avversari che danno il 1000% e provano a metterti sempre i bastoni tra le ruote“.
“Si sta vedendo anche in campionato, che è molto combattuto e ancora aperto. Secondo me l’approccio di Di Gregorio è stato molto positivo in ogni competizione, si è dimostrato all’altezza dell’importante ruolo” ha concluso il procuratore.
Nella prossima partita di campionato, l’ultima del 2024, la Juventus ospiterà la Fiorentina nel delicato scontro Champions. Successivamente La Vecchia Signora volerà a Riyadh, dove il 3 gennaio giocherà la semifinale di Supercoppa contro il Milan. In palio c’è un posto nella finale del 6 gennaio contro la vincitrice dell’altra semifinale tra Inter e Atalanta.
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