Serie A
Juventus, agente Di Gregorio: “Si è dimostrato all’altezza”
Carlo Alberto Belloni, procuratore del portiere Michele Di Gregorio, afferma che il suo assistito ha avuto un approccio positivo nella Juventus.
L’ultima partita di campionato contro il Monza, vinta 2-1 coi gol di McKennie e Gonzalez (in mezzo il momentaneo pari di Birindelli) è stata sicuramente speciale per il portiere della Juventus Michele Di Gregorio, che è tornato in quello che per 4 anni è stato il suo stadio.
La scorsa estate i bianconeri lo hanno acquistato proprio dai brianzoli in un’operazione da circa 18 milioni complessivi. Il classe ’97 aveva l’arduo compito di non far rimpiangere Wojciech Szczesny e al momento non sta deludendo le aspettative, anche se resta la concorrenza con Mattia Perin, che fin qui è stato schierato molto spesso da Thiago Motta.
Juventus, l’agente di Di Gregorio non ha dubbi sul rendimento del suo assistito
In un’intervista rilasciata a Tuttojuve.com, l’agente di Di Gregorio Carlo Alberto Belloni ha parlato dei primi mesi in bianconero del suo assistito: “Indossare la maglia bianconera comporta vincere tutte le partite, ma non può essere sempre così. Nella Juventus affonti avversari che danno il 1000% e provano a metterti sempre i bastoni tra le ruote“.
“Si sta vedendo anche in campionato, che è molto combattuto e ancora aperto. Secondo me l’approccio di Di Gregorio è stato molto positivo in ogni competizione, si è dimostrato all’altezza dell’importante ruolo” ha concluso il procuratore.
Nella prossima partita di campionato, l’ultima del 2024, la Juventus ospiterà la Fiorentina nel delicato scontro Champions. Successivamente La Vecchia Signora volerà a Riyadh, dove il 3 gennaio giocherà la semifinale di Supercoppa contro il Milan. In palio c’è un posto nella finale del 6 gennaio contro la vincitrice dell’altra semifinale tra Inter e Atalanta.
Serie A
Cagliari, Orsi: “Salvezza difficile, contro l’Inter il giusto coraggio”
L’ex portiere Fernando Orsi sostiene che se il Cagliari continuerà di questo passo faticherà a salvarsi. Contro l’Inter servirà la giusta dose di coraggio.
Reduce da 4 sconfitte di fila tra campionato e Coppa Italia, il Cagliari si prepara a ospitare l’Inter nella 18a giornata di Serie A, l’ultima del 2024. I campioni d’Italia vengono invece da 4 vittorie consecutive in campionato. Nella scorsa stagione la squadra di Simone Inzaghi si impose per 2-0 all’Unipol Domus, mentre al ritorno a San Siro finì 2-2.
Cagliari-Inter: cosa si aspetta Fernando Orsi
Proprio sul match si è soffermato Fernando Orsi, ex portiere di Roma e Lazio: “Se i sardi vanno avanti di questo passo sarà dura salvarsi, anche perché le partite a disposizione per recuperare punti saranno sempre di meno. Lo scontro con l’Inter non sembra esattamente l’occasione giusta per rilanciarsi… Ma i giocatori dovranno ugualmente cercare a tutti i costi un risultato positivo” ha dichiarato a Tuttocagliari.net.
I sardi affronteranno i nerazzurri con coraggio o con timidezza?
“Va bene il coraggio, ma bisogna vedere di che tipo. Se l’idea è quella di approcciare la sfida come ha fatto la Lazio all’Olimpico, allora forse conviene essere un po’ meno coraggiosi… Serviranno sia coraggio che la giusta dose di paura. Il Cagliari col Milan sembrava spacciato, invece ha pareggiato con merito. Col Napoli nonostante i 4 gol subiti ha costruito almeno 5-6 palle gol nitide. L’Inter è tra le corazzate d’Europa, ma per i sardi è arrivato il momento di raccattare punti giocando non solo di fioretto, ma anche di spada“.
Serie A
Torino, Vanoli “Ilic è un giocatore con qualità importanti ma deve imparare a mettere la squadra davanti”
La vittoria di Empoli ha rappresentato un caso. Il Torino è tornato a perdere, stavolta contro il Bologna. Dopo il match Vanoli ha espresso parole forti su Ilic
Nelle ultime partite nessuno ha fatto peggio del toro in Serie A, con 5 goal segnati in 10 partite giocate, è attualmente uno dei peggior attacchi all’interno dei top campionati europei. Nel match che ha aperto il sabato di Serie A giocato dal Torino contro il Bologna (partita persa poi 2-0), il Toro ha mostrato ancora una volta di essere nettamente inferiore rispetto al suo avversario, sia sul piano tattico che su quello prestazionale.
Malgrado la sconfitta, i granata erano riusciti a mantenere l’equilibrio almeno fino alla metà del secondo tempo, quando le scelte di Vanoli hanno scaturito una vera e propria mazzata, ed hanno fatto deragliare le speranze di vittoria. L’allenatore varesino ha fatto entrare in ordine Adams, Vlasic, Ilic e Njie (oltre che Mergim Vojvoda) senza però riuscire a dare la scossa necessaria ad indirizzare la partita nella direzione giusta.
Le parole di Vanoli
Le parole di Vanoli rilasciate in conferenza sottolineano il disappunto nei confronti del serbo, che nonostante il rientro dall’infortunio tendono a ricalcare una probabile bocciatura in arrivo per l’ex Hellas Verona. Di seguito le parole del tecnico:
“Ilic è un giocatore con qualità importanti ma nel calcio le qualità sono fine a se stesse, deve imparare a mettere la squadra davanti” a “Ho schierato Karamoh e Gineitis per un motivo, la voglia che mettono. Tutti stanno dando il massimo: non guardo 12 persone, ma chi merita gioca”.
La dimostrazione di quanto dichiarato dall’allenatore si ritrova nei 30 minuti contro il Bologna, durante i quali Ilic è sembrato spesso svogliato e in totale assenza di concentrazione.
Fattori che anche per un giocatore che si posiziona al secondo posto come acquisto più oneroso del suo club, possono costare la panchina e una inevitabile discesa nella gerarchie.
Serie A
Milan, la parabola di Okafor: da amuleto a esubero I Lo svizzero è pronto a salutare
Milan, Noah Okafor potrebbe salutare i rossonerii addirittura a gennaio. Lo svizzero, importate pedina con Pioli, sta deludendo con Fonseca ed è candidato a una cessione. Insieme a lui, anche Samuel Chukwueze.
Nonostante l’avvio avesse lasciato buone sensazioni (il gol al Torino alla prima giornata), Noah Okafor è finito, ben presto, dietro nelle gerarchie del Milan.
Gli infortuni e i tanti equivoci tattici di quest’anno certo non hanno aiutato, ma lo svizzero non ha comunque soddisfatto i dirigenti rossoneri, pronti a cederlo già a gennaio insieme a Samuel Chukwueze.
Un epilogo che in pochi si sarebbero aspettati, soprattutto dopo i 6 gol messi a segno nella scorsa stagione. La maggiore parte, è bene ricordarlo, da subentrato. Un gregario prezioso, chiamato all’occorrenza a svolgere i compiti di Rafael Leao per non abbassare la qualità della fascia mancina.
Pochi mesi dopo, il mondo di Okafor si è letteralmente rovesciato. Le partite saltate per infortunio e alcune prestazioni sottotono sembrano aver declassato l’ex Salisburgo.
Massara e Furlani proveranno a recuperare l’investimento fatto nella scorsa estate. Per monetizzare una cessione che, a questo punto, sarebbe congeniale a entrambe le parti.
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