Serie A
Inter, Bisseck: “Contento del rinnovo, Inzaghi si fida di me”
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Il difensore dell’Inter Yann Bisseck è felice per aver rinnovato il contratto coi nerazzurri e ha un bel rapporto con l’allenatore Simone Inzaghi.
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Con i problemi fisici di Benjamin Pavard, in questa stagione Yann Bisseck è stato schierato spesso dall’inizio del tecnico Simone Inzaghi e ha risposto quasi sempre con ottime prestazioni condite da un super gol nella vittoria per 5-0 sull’Hellas Verona, a tal punto da essere ormai un titolare dell’Inter.
Anche nella prossima di campionato contro il Cagliari, l’ultima del 2024 prima di volare in Qatar per la Supercoppa, il difensore tedesco è atteso dal primo minuto. Una trasferta da non sbagliare per i nerazzurri, che devono mantenere il passo di Atalanta e Napoli nella lotta scudetto, in attesa di recuperare la gara con la Fiorentina.
Yann Bisseck racconta la sua esperienza nell’Inter
Nell’intervista rilasciata ai canali ufficiali della Serie A, Bisseck ha parlato della sua esperienza in nerazzurro, partendo dal rinnovo fino al 2029: “Firmare un contratto per un grande club come l’Inter è emozionante. Per me è un grande segno di fiducia e rispetto perché non credo che in molti pensassero mi comportassi così bene da subito, quindi sono semplicemente felice di averlo fatto. Ho ancora molta strada da fare, posso ancora fare molto meglio, ma penso che la direzione sia quella giusta“.
Sulle difficoltà iniziali nella scorsa stagione
“Onestamente me l’aspettavo perché venendo dal campionato danese, non una delle leghe più competitive d’Europa, sai che sei un po’ indietro nelle gerarchie. Ho impiegato il primo mese per ambientarmi, penso di averlo fatto bene. Alla fine, è tutto nella tua testa. Devi essere mentalmente forte perché è molto facile perdere la fiducia, soprattutto all’inizio quando giochi pochissimo. Ma devi andare avanti e aspettare la tua occasione, per farti trovare pronto, perché spesso è l’unica che ti capita“.

SIMONE INZAGHI PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il ricordo del primo gol in Serie A
“Era come una favola perché si trattava del giorno prima di Natale, la mia famiglia era allo stadio. Se segni a San Siro, vivi un’emozione diversa. In trasferta non è la stessa cosa. Quando senti l’intero stadio che grida il tuo nome cinque volte e vedi i tuoi compagni felici, è un’emozione difficile da descrivere“.
Il gol a Bologna su assist dell’altro braccetto Bastoni
“Non sapevo che Inzaghi avesse detto che per un gol così avrebbe pagato la cena alla squadra, gli parlerò. Ma non è qualcosa che abbiamo preparato, penso la gente esageri un po’. Sì, è pazzesco un gol così, ma noi vogliamo semplicemente segnare. Sappiamo che quando Bastoni ha la palla può succedere qualcosa, cerca di creare occasioni. Non so cosa ci facessi in posizione così avanzata, ma ero lì al posto giusto nel momento giusto“.
Il rapporto con Inzaghi e le richieste ai difensori
“È un modo diverso di giocare, ma già in Danimarca avevo libertà giocando da terzo difensore di sinistra, quindi ero abituato. Noi difensori dobbiamo costruire da dietro, essere aggressivi e tenere bene la linea. Quindi ci vuole tempo prima che l’allenatore si fidi di te, in quella posizione non è facile, facciamo muovere l’intera squadra. Ma è bello e divertente. Hai molta libertà, sappiamo quando dribblare. Con Inzaghi parliamo molto, si fida di me. Quando sono in campo la qualità non cala. Sono contento di come sta andando“.
Il ricordo più bello dello scudetto
“Quando abbiamo vinto il derby, anche se non sono sceso in campo. Se devo essere sincero, ricordo a malapena la gara, quando l’arbitro ha fischiato la fine è stato incredibile. Il modo in cui è esploso lo stadio, la felicità dei compagni. Il significato della seconda stella è davvero indescrivibile, un qualcosa che non dimenticherò mai. Così come la festa a Milano…“.
Il soprannome “bisteccone“
“Non so come sia successo, nei commenti social ho visto questo soprannome. Ero confuso, soprattutto perché non sapevo l’italiano in quel periodo. Ma ora mi chiamano così anche i miei compagni e i miei familiari. Penso comunque che ci siano soprannomi peggiori, ma non ho dovuto dare spiegazioni a casa perché la mia famiglia segue molto da vicino la mia carriera“.
La vita a Milano
“È bello vivere a Milano, specialmente per me che ho sempre vissuto in piccole città. È qualcosa di nuovo per me perché c’è sempre qualcosa da fare, posti da vedere. Mi piace e basta. Anche se i prezzi degli affitti potrebbero essere più bassi, il resto è abbastanza bello“.
L’incontro con Travis Scott
“Mi piace l’hip hop, era ancora la pre-season quando un membro dei media mi ha chiesto se volessi andare al suo concerto. Non mi aspettavo di incontrarlo davvero perché non sono il tipo di ragazzo che va ai concerti o roba del genere. Non mi piacciono i posti con troppa gente. Non abbiamo avuto molto tempo per parlare, ma è stato bello. Uno degli aspetti più belli della vita da calciatore sono le esperienze fuori dal calcio“.
Gli obiettivi personali e di squadra
“Vogliamo vincere tutte le competizioni a cui partecipiamo, vogliamo sicuramente ripeterci in campionato, vincere Supercoppa e Coppa Italia. Stiamo cercando di vincere tutto perché pensiamo di avere la forza per farlo. A livello personale, invece, voglio giocare il più possibile. Penso di essere partito bene in questa stagione, ho giocato molto di più: rispetto all’anno scorso, a questo punto della stagione credo di aver più che triplicato il minutaggio“.

Yann Aurel Ludger Bisseck sorridente ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
“Quindi voglio avere continuità nelle prestazioni, penso sia questa la cosa più importante per un difensore su cui tutti possano contare. Poi, ovviamente, vorrei ricevere la prima chiamata dalla Nazionale, magari a marzo quando giocheremo a San Siro contro l’Italia: questa sarebbe una bella storia. Penso di essere sulla buona strada, le cose stanno andando bene“.
Il rapporto con la vittoria e la sconfitta
“Sono onesto: odio perdere più di quanto ami vincere. Perdere dà una sensazione di non senso, è come se una parte di te morisse. Non tutto il corpo, ma il tuo fegato o qualcosa di simile. Mi irrita in senso negativo. Vincere è bello, ma perdere mi fa davvero male, mi fa arrabbiare. Ma alla fine l’obiettivo è sempre la vittoria, quindi non giochiamo per non perdere, ma per vincere“.
Serie A
Lecce, giudice sportivo decreta le sanzioni dopo il Napoli
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50 minuti fail
06/05/2025
A seguito dello striscione offensivo e dei fumogeni lanciati in campo dai tifosi giallorossi al Via del Mare, il Lecce è stato punito con multa e diffida.
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Come conseguenza degli atti riprovevoli avvenuti durante lo scontro contro il Napoli, lo scorso sabato 03 Maggio, quali gesti di protesta per il mancato cordoglio del fisioterapista Graziano Fiorita, il giudice sportivo ha sancito una multa di 20.ooo euro.
Una penale salata, divisa per la prima metà di 10 mila euro per: “aver esposto uno striscione offensivo nei confronti delle istituzioni calcistiche senza mai essere stato rimosso”, mentre per la seconda metà per i quattro fumogeni lanciati in campo.
Quelle stesse cartine fumogene che, insieme a numerosi petardi, hanno costretto la sospensione della partita al 5′ del primo tempo di gioco.
Le contravvenzioni del Lecce e delle società in Serie A
C’è chi definisce ciò una cattiva risposta da parte del Lecce, ma motivata da una giusta causa, ovvero l’irrispettosa decisione da parte dell’istituzione italiana calcistica di rinviare di sole due giornate, per motivi di lutto, la gara contro l’Atalanta.
Però, oltre alla società salentina, il giudice sportivo ha sanzionato altre tre società della Serie A italiana: il Bologna, la Juventus e il Napoli.
Rispettivamente la prima con una multa di 7 mila euro per l’intonazione di cori offensivi e lancio dei fumogeni da parte della propria tifoseria; la seconda per un ammontare di 3 mila euro per il ritardo di 2′ di inizio 2° tempo, mentre la terza con una penale di 1.500 euro per che il consueto lancio di fumogeno in campo.

Marco Giampaolo ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Juventus: In vista della sfida contro la Lazio di questo weekend. Due giocatori sono in forte dubbio. Per loro oggi lavoro differenziato. Ecco chi sono:
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Sabato alle 18:00, allo Stadio Olimpico di Roma, andrà in scena l’attesissima sfida tra Lazio e Juventus.
Un match di fondamentale importanza in chiave Champions League, che la squadra bianconera sta preparando con la massima cura e attenzione ai dettagli.
Tuttavia, dalla seduta di allenamento mattutina odierna — svolta come di consueto a porte chiuse — è emersa una notizia che difficilmente farà felici i tifosi juventini: Tudor, che dovrà già fare a meno di Yildiz per squalifica, oltre ai lungodegenti Bremer, Gatti, Cabal e Milik (fresco di rinnovo), sarà costretto a rinunciare anche a Dusan Vlahovic e Teun Koopmeiners.
I due, infatti, nella seduta odierna hanno svolto un lavoro personalizzato, segnale che rende sempre più in dubbio la loro presenza nella delicata trasferta di Roma.
Tuttavia, il serbo aveva dato forfait nonostante si fosse già allenato con il gruppo in vista della trasferta del Dall’Ara. La sensazione, però, rimane ottimista: si ritiene infatti che abbia ormai smaltito definitivamente il sovraccarico muscolare e che — salvo ricadute dell’ultimo minuto — possa, così come Gatti, provare a ritagliarsi una maglia da titolare, magari già dal primo minuto.

FEDERICO GATTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Anche quest’anno si svolgerà a Parma il Festival della Serie A, un evento organizzato dalla Lega Serie A in collaborazione con varie istituzioni del territorio.
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Durante l’evento verrà anche svelato interamente il calendario della Serie A 2025/2026, decisamente in anticipo rispetto agli scorsi anni. Motivo in più per non mancare.
Festival della Serie A, 6-7-8 giugno a Parma
Per la seconda edizione sono previste tante novità che saranno svelate interamente il 16 maggio quando si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’evento. Sono previsti tanti nomi di spicco del calcio italiano e non, con annessi personaggi legati al mondo della comunicazione sportiva oltre che provenienti dai social.
Le location selezionate raccontano un autentico itinerario tra storia e fascino cittadino: dal prestigioso Teatro Regio (dove è prevista la presentazione del nuovo calendario) alla suggestiva Galleria San Ludovico, passando per il Laboratorio di San Paolo e l’imponente Palazzo della Pilotta. Non mancheranno tappe simboliche come Piazza Garibaldi, Piazza della Pace, il Palazzo del Comune e lo storico stadio Ennio Tardini, dove si terrà una partita-evento targata “Operazione Nostalgia”, con protagoniste le leggende del calcio pronte a far rivivere emozioni indimenticabili.
Tra le novità più attese di questa edizione si segnalano quattro appuntamenti imperdibili:
- Fan Zone: uno spazio pensato per i tifosi di tutte le età, dove vivere il calcio in maniera immersiva grazie ad attività interattive, giochi ed esperienze di condivisione.
- Digital Creative Hub: forte del successo dell’ultima edizione – con oltre 10 milioni di visualizzazioni, 5 milioni di utenti raggiunti e 70 contenuti social firmati Lega Serie A – il festival rilancia la sua anima digitale, offrendo contenuti esclusivi e nuove modalità di coinvolgimento online.
- Esposizione di cimeli: in collaborazione con la Lega Collezionisti Italiani, sarà possibile ammirare autentici tesori del calcio nazionale, veri frammenti di storia sportiva.
- Rassegna cinematografica: grazie alla partnership con Rai Cinema, il grande schermo diventerà protagonista con una selezione di film e documentari dedicati al mondo del calcio, per raccontarne la magia da un’altra prospettiva.
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