Serie A
Aldo Serena: “Van Basten mi tirò la sabbia in faccia. Boniperti? il dirigente più grande di tutti”
Aldo Serena, ex storico attaccante di squadre come Juventus, Inter, Milan, Como ecc e della Nazionale ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera.
A seguire l‘intervista completa di Aldo Serena.
Aldo Serena: “Ancelotti mi sputò in faccia”
Compagni memorabili?
“Ero innamorato di Platini per come giocava: aveva tutto quello che non avevo io. Poi mi sembrava impossibile che potesse esistere un calciatore come Scirea: bravo, buono, competitivo ma rispettoso degli altri. Con Nicola Berti ho avuto un’amicizia terapeutica: io portavo solidità ed equilibrio lui mi ha tirato fuori la leggerezza e la spensieratezza. Ci vediamo ancora”.
Van Basten le tirò la sabbia in faccia. Vi chiariste?
“No. E nemmeno con Ancelotti che mi sputò addosso. Ma Carlo al Milan mi fece dei complimenti dopo un’amichevole, mi tese la mano”.
“È forte dalla cintola in su”: con questa frase l’Avvocato Agnelli la destabilizzò?
“No, perché Boniperti gli disse che aveva sbagliato e mi tranquillizzò. Da ex campione fu il dirigente più grande”.
Da ragazzino era interista perché il Milan la scartò?
“No, perché ero un bastian contrario rispetto ai miei amici. Ora si dice che i ragazzi trascurano il calcio, ma noi ne vedevamo pochissimo. Per far crescere la passione, forse l’attesa dell’evento è meglio dell’evento in sé”.
Ha mai rischiato di finire dentro il buco nero del rigore sbagliato a Italia ’90?
“Mi ha creato dei problemi, penso di aver avuto una crisi di panico. Avevo le gambe durissime, respiravo in modo strano: il portiere mi sembrava un gigante. Non ricordo nulla dell’errore, né di tutto quello che è successo dopo: un black out di due giorni”.
Roby Baggio non si perdona ancora l’errore del 1994.
“Io me lo sono perdonato, perché per andare avanti devi chiudere la porta. Però resta la parentesi peggiore della mia carriera: tornando indietro, cambierei il lato del tiro”.
Luisa Corna e a sua moglie Cristina sono le altre due donne della sua vita?
“Sì, è vero. Ma mi faccia citare ancora Gianni Agnelli, ci sono uomini che parlano di donne e uomini che parlano con le donne. Faccio parte della seconda categoria”.
Se la cava con classe.
“Posso dire che quando sei giovane, giochi a calcio e hai visibilità è difficile tenere a freno la primavera milanese”.
Follie per amore?
“In quel contesto, essere fedeli era un’impresa ardua”.
Luisa Corna la conquistò con l’aiuto di Giò Ponti?
“Vivevo nella casa dell’architetto, nella mansarda della figlia. Lei, come suo padre, mi scriveva dei messaggi composti da parole e figure. E io ho scritto a Luisa la mia prima lettera in questo modo un po’ artistico, ha funzionato”.
Ha mai ricevuto attenzioni maschili?
“C’era un signore che aveva un’agenzia di viaggi che lavorava con l’Inter. Mi disse che doveva fare un articolo su di me per un giornale canadese, perché a 18 anni avevo esordito con un gol alla Lazio. Andai nel suo ufficio di San Babila, di sera. Mi disse di portare la divisa sociale, per fare delle foto e mi chiese di cambiarmi. Andai in un’altra stanza e quando sono tornato e lui ha cominciato a farmi degli apprezzamenti ho capito che la situazione non era chiara, mi sono cambiato di nuovo e me ne sono andato”.
Diaz nell’Inter dei record e Piccinini a Mediaset sono stati i suoi partner perfetti?
“Sì è vero. Ramon aveva un altruismo unico, insolito per un attaccante. E Sandro è stato la mia fortuna, lui mette la riuscita del prodotto davanti a tutti, anche a sé stesso”.
Con Galliani che accadde?
“A Pressing feci una critica forte agli arbitri. Lui telefonò dopo Juve-Milan dicendo che non sarei più entrato a San Siro. Non fu così”.
Serie A
Juventus-Fiorentina sospesa per qualche minuto: il motivo
L’arbitro Mariani ha interrotto per qualche minuto Juventus-Fiorentina, giunta al 15′ minuto del primo tempo e ancora ferma sul risultato di 0-0.
Juventus-Fiorentina sospesa: ecco perchè
A quanto pare dal settore ospiti occupato dai tifosi viola sarebbero partiti dei cori indirizzati a Dusan Vlahovic di matrice razzista. Naturalmente il giocatore ha richiamato l’attenzione del direttore di gara, il quale ha immediatamente sospeso il match.
Lo speaker ha poi fatto il consueto annuncio per evitare la sospensione o addirittura il rinvio del match.
Serie A
Napoli, Conte: “Dobbiamo segnare di più ma sono molto contento. Gennaio mese difficile, mercato da abolire. Raspadori…”
Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa al termine di Napoli-Venezia 1-0. C’è soddisfazione per la vittoria ma ci sono degli aspetti da migliorare.
Gli azzurri conquistano 3 punti pesantissimi per la lotta al titolo e agganciano l’Atalanta al 1° posto della Serie A. Il tecnico pugliese ha parlato della nuova posizione di Raspadori.
Napoli, le parole di Conte
Che segnale è il gol di Raspadori a fine partita?
“Per quello che riguarda la gara, sembrava stregata. Quando hai il 70% di possesso, sbagi un rigore e prendi un palo era la classifica partita da beffa. Ci stanno questo tipo di partite, non c’entra niente la gara col Lecce, oggi abbiamo creato molto di più. Siamo stati anche bravi perchè non si aspettavamo Oristanio con Yeboah, siamo stati bravi a non lasciare l’uno contro uno.
Bene anche la tenuta nervosa, non dobbiamo mai perdere l’equilibrio. Sono molto contento di Jack, cercavo più gol anche dalla panchina. Stiamo lavorando con lui a centrocampo, ha qualità diverse rispetto ai centrocampisti che abbiamo ma ha le qualità che ci possono portare gol. Singolarmente in questa squadra non ci sono tanti giocatori da gol, dobbiamo aumentare l’aspetto di segnare.
Oggi è il caso lampante, tiri 25 volte e poi alla fine devi aspettare la fine per vincere anche per non avere attacchi cardiaci. Abbiamo messo a dura prova le nostre coronarie durante le feste pensando anche a Genova”
E’ contento?
“Sono molto contento, l’ho detto anche ai ragazzi. Bisogna trovare un po’ di gol, bisogna aumentare ad alcuni giocatori di aumentare il proprio curriculum perché per vincere bisogna fare gol. Jack è una soluzione, con lui c’è un centrocampo con più qualità e qualche gol in più”.
Cosa cambia a livello di ambizioni questo primo posto?
“Niente, cambiano forse le percezioni degli altri. Nessuno poteva pensare che dopo 18 partite avevamo 41 punti. Sono contento perché è frutto del lavoro. Contento di aver trovato ragazzi che hanno sempre lavorato, perché tutte le gare vinte sono state sudate. Dobbiamo continuare così per cercare di dare fastidio a questo campionato“.
Cosa chiede di più agli attaccanti? Futuro di Raspadori può cambiare dopo oggi?
“Gli chiedo di essere migliori, sanno che c’è un allenatore e uno staff che ha voglia di esaudire questo desiderio. Ci devono essere applicazione e abnegazione, mi auguro di continuare a trovare questo gruppo di ragazzi. A gennaio dovremmo abolire il mercato, per noi allenatori è un mese difficile.
Però quello che dico sempre è che 41 ce li hanno portati questi giocatori, quindi dobbiamo farli sentire tutti partecipi. L’obiettivo mio e del club è di non indebolirci e non fare danni. Qui deve intervenire il club, se dobbiamo fare qualcosa deve essere migliorativo a livello qualitativo e quantitativo”.
Serie A
Venezia, Di Francesco: “Abbiamo dato tutto. Partita simile a quella con la Juventus, contento per Stankovic”
Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa al termine di Napoli-Venezia 1-0. L’allenatore ha riconosciuto la forza dell’avversario ma c’è rammarico.
I lagunari escono sconfitti dal Maradona ma possono farlo a testa alta. Un guizzo di Raspadori ha deciso il match ma c’è fiducia per la prestazione vista in campo.
Venezia, le parole di Di Francesco
Ci avete provato con coraggio, c’è un po’ di rammarico?
“Quando si perde sicuramente si può fare qualcosa di meglio. Avevamo un piano A e B e togliere la loro fonte di gioco sulle fasce. Poi ci siamo messi nel piano col 3-5-2. Nei primi 20′ del secondo tempo abbiamo attaccato meglio, peccato per quel gol preso. Delle piccole disattenzioni quando lasci palle del genere in area, giocatori come Raspadori ti puniscono. Stankovic decisivo? I portiere servono per fare le parate, sta crescendo partita dopo partita. E’ tra i giovani con qualità da mettere dentro, spero non perda l’umiltà. Sono sicuro che avrà un futuro roseo”.
Zerbin se lo porta al Venezia?
“Magari ce ne portiamo 3-4, scherzo. Abbiamo bisogni di rinforzi dopo qualche infortunio, il campionato di A non è facile. Oggi contro un Napoli forte abbiamo fatto una buona partita e siamo riusciti a metterlo in difficoltà. Speriamo di inserire qualche rinforzo a gennaio”.
Stessa partita di Torino?
“Molto simile. Sull’intensità di corsa il Napoli sarà superiore a noi, ma per sopprerire una differenza di qualità e competere dobbiamo dare il massimo. Alla lunga quando viene a mancare la lucidità viene fuori la qualità degli avversari”.
Dove colloca il Napoli in classifica?
“Subito dopo l’Inter, l’Atalanta non è una sorpresa come il Napoli, è una solida realtà. E’ una squadra in crescita che sa quello che vuole”.
Prima da titolare per Carboni, molto bene?
“Si, poi l’ho dovuto cambiare dopo 50′. Sprecano tante energie più psichiche che fisiche i giovani. Essendo anche un argentino che esordiva da titolare al Maradona avrà influito mentalmente”.
Dove potete migliorare?
“Possiamo fare molto meglio dal punto di vista del gioco, questa squadra produce anche ottime giocate in settimana. Ma è normale che quando c’è stanchezza i cambi devono darti freschezza, ma i giocatori avevano dato tutto contro giocatori importanti”.
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