Serie A
Roma-Milan, Pellegatti: “Roma un’incognita anche con Ranieri, Saelemaekers non è un rimpianto. Sul Milan…”

Il giornalista sportivo, nonché noto tifoso del Milan, Carlo Pellegatti ha detto la sua sulla situazione della Roma e sul futuro di Alexis Saelemaekers.
In un’intervista esclusiva concessa ad Anthony Cervoni, il noto giornalista sportivo (nonché tifoso del Milan) Carlo Pellegatti ha parlato ai microfoni del portale “Allroma.it” della situazione dei giallorossi.
Roma, le parole di Pellegatti
Di seguito le sue parole.
Milan-Roma, ci siamo quasi. Che sfida si aspetta domani sera? “Il Milan è una squadra che stenta sul piano del gioco e quindi per battere i giallorossi,viste anche le assenze, deve migliorare rispetto alla partita fatta col Verona. Per quello che riguarda la Roma molto male a Como, bene con Lecce e Parma, quindi la squadra di Ranieri resta un’incognita perchè non sappiamo come sarà”.
Saelemaekers, ex della gara rappresenta un rimpianto per il Milan? “No, non rimpiango mai i calciatori che vanno, è un giocatore che è stato apprezzato al Milan, se dovesse tornare in maglia rossonera sarei contento perchè è un giocatore di rendimento e di qualità e che dà tanto alla squadra, però il gioco dei rimpianti non lo seguo mai”.
Secondo lei la Roma dove può mettere in difficoltà il Milan? “Ma come ritmi la Roma non ha i ritmi molto alti e i rossoneri soffrono questa cosa. Secondo me sono le individualità, quando una squadra ha Dybala, El Shaarawy, Dovbyk direi che più sul piano del gioco, che non mi sembra intenso e veloce quello che può far male al Milan sono le individualità dei grandi giocatori che ha la Roma, soprattutto in attacco”.
Cosa si aspetta invece sul mercato di gennaio, visto che le due squadre hanno diverse necessità?“Vediamo come rientra Bennacer anche se spero si possa andare su un centrocampista, ma non sarei sorpreso se non venisse nessuno. Per la Roma leggo che per Dybala ci sono intermediari a Istanbul, poi però leggo che a Ranieri dice che di voler restare nella Capitale”.

CLAUDIO RANIERI CARICA PAULO DYBALA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Inter, Zielinski: “Spero che in finale ci sia la migliore versione di me”

Al termine della sfida delle 18:00 contro il Torino, ha parlato il centrocampista polacco dell’Inter Zielinski, autore di un’ottima prestazione.
Inter, le parole di zielinski

Piotr Zieliński ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Tacco di Zalewski l’ha imparato da te? “Bravo, ha studiato bene”.
Difficile riattaccare la spina in campionato? “Penso che abbiamo approcciato bene la partita, eravamo tutti concentrati e quindi non era così complicato. Poi il diluvio ci ha messo un pò in difficoltà perché sul campo non era facile giocare”.
Come stai? “La finale è il mio obiettivo. Voglio migliorare partita per partita. Oggi si è visto il vero Zielinski, ma penso che posso crescere ancora e dare tanto a questa squadra. Spero che in finale e in queste due partite ci sia la migliore versione di me”.
Come sarebbe arrivare davanti al Napoli? “Sarebbe bellissimo, era il nostro obiettivo, poi le cose sono andate un pò così. Abbiamo dimostrato di essere una squadra forte, ma abbiamo perso qualche punto di troppo che ci fa sperare in un passo falso del Napoli”.
Infortunio Lobotka? “Speriamo non si sia fatto niente di male”.
Serie A
Inter, Zalewski: “3° finale europea in 4 anni? Il lavoro ripaga sempre”

L’esterno dell’Inter Zalewski ha parlato al termine della sfida contro il Torino. Il polacco è stato autore di un gol tanto bello quanto decisivo.
Inter, le parole di Zalewski

NICOLA ZALEWSKI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Quanto è bello essere determinati e decisivi per l’Inter? “È sempre bello essere decisivi soprattutto quando riesci a vincere questo tipo di partite, quando riesci ad aiutare la squadra e fa are contenti i tifosi. La strada è quella giusta, abbiamo fatto un’ottima partita. Serviva dare dei segnali anche per noi che giochiamo un pò meno, però il gruppo è forte e lo stiamo dimostrando”.
Posizione più offensiva? “Quando me lo ha detto il mister è stato un pò una sorpresa anche per me, però come ho detto ai miei compagni, in qualsiasi posizione gioco questa squadra di aiuta tanto: ti arrivano palloni puliti sui piedi, c’è tanta qualità ed è facile dimostrare il proprio talento”.
3 finali in 4 anni? “Penso che nello sport come nella vita, il duro lavoro ripaga sempre. Queste finali per entrare nella storia bisogna vincerle. Io ne ho vinta una e persa una, ingiustamente. La prossima è la più importante della mia vita”.
Serie A
Torino-Inter, Vanoli: “C’è rammarico, ma è lo spirito che volevo”

Al termi della sfida contro l’Inter di Simone Inzaghi, il tecnico del Torino Paolo Vanoli ha parlato i conferenza stampa della sconfitta contro i nerazzurri.
Torino-Inter, le parole di Vanoli
Come valuta la prestazione? C’è qualche rammarico?
“Quando perdi, c’è rammarico. E’ stata diversa rispetto al primo tempo del Venezia, abbiamo fatto fatica a trovare le contromisure per prenderli alti. Zalewski ci ha messo in difficoltà, abbiamo fatto fatica a capire come prenderlo. Abbiamo avuto un’ingenuità sul primo gol, Gineitis gli ha lasciato due metri…Poi abbiamo trovato le misure, Adams poteva riaprirla e Martinez ha fatto una grande parata. Per la ripresa chiedevo coraggio, abbiamo lasciato campo aperto ma era un rischio che volevo prendermi. Il gol di Masina lo avremmo meritato, non ho capito perché sia stato annullato. Poi due occasioni di Vlasic…Dovevamo essere più equilibrati per prendere le seconde palle, a volte sono ripartiti e Vanja è stato bravo a tenerci in partita. Ma c’è stato lo spirito che volevo”

ADAMS TORINO CALCIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Cos’ha pensato al rigore per l’Inter?
“Che Dimarco aveva messo una grande palla…Siamo stati ingenui a non leggere l’azione, vorrei anche rivedere l’azione. Ma sono dispiaciuto per il risultato, però si guarda la prestazione. Ed è una prestazione cui dare continuità a Lecce. Guardiamo a noi stessi, ai punti da fare”
Può esserci uno spazio per i più giovani?
“Sarebbe una sconfitta mettere un giovane per darci energia. Se lo metto, è perché ha potenzialità nel futuro e perché guardo il settore giovanile. Nell’arco di una stagione hai defezioni, i ragazzi sono sempre stati pronti. Peccato per Njie, che si è fatto male, perché avrebbe potuto fare esperienza. Su Dembele non ho mai avuto dubbi, Cacciamani meritava l’esordio ma non deve illudersi, Perciun ha fatto bene fin dall’estate. E’ bello, solo il campo dimostrerà se possono diventare grandi giocatori”
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