Serie A
Juventus-Fiorentina: La soluzione è nei dati
La sfida che andrà inscena questo pomeriggio tra Juventus e Fiorentina si prospetta una sfida bloccata. Ma c’è un aspetto che potrebbe esserne la chiave.
Il 7 ottobre del 1926 la Fiorentina subì la più larga sconfitta della sua storia proprio contro i bianconeri, partita che finì 11-0. Settando uno standard che probabilmente non si ripeterà quest’oggi.
Infatti le due squadre fanno della solidità nella retroguardia il loro punto forte, condividendo il secondo posto nella speciale classifica relativa ai minor goal subiti. Inoltre Le due formazioni condividono lo stesso modulo. Un ulteriore fattore che lascerebbe intendere una partita avare di colpi di genio e destinata ad essere ferma nel punteggio. Se mischiamo questi dati anche alla nota rivalità tra tifoserie e società, potremmo non aspettarci una partita contraddistinta da una valanga di Goal.
La chiave di Juventus Fiorentina
La chiave in questione che potrebbe far saltare il banco, è da ricercarsi ancora una volta nei dati: Juventus e Fiorentina sono le due squadre che se unite hanno segnato il 29% dei goal su punizioni dirette dell’intera Serie A, 6 su 21.
Questo dato potrebbe anche celatamente consigliare anche chi potrebbero essere i protagonisti della sfida: ovvero Cataldi e Koopmeniners, i due tiratori desigati da entrambe le squadre.
I viola hanno trovato in Danilo Cataldi un degno sostituto dell’ormai ex capitano Biraghi, che per di più è già riuscito contro il Lecce ad andare in segno su calcio di punizione. Per la Juventus invece si spera di rivedere lo stesso Koopmeiners che contro il Cagliari è riuscito a punire la difesa degli isolani aiutandoli a superare il turno di Coppa Italia.
Serie A
Roma a caccia di un nuovo CEO: due i nomi principali
La Roma è alla ricerca di un nuovo CEO: Alessandro Antonello e Claudio Fenucci sono i principali candidati in corsa.
La sfida per il nuovo CEO
La Roma è attualmente in procinto di scegliere un nuovo CEO, una decisione strategica che potrebbe influenzare significativamente il futuro del club.
Secondo le ultime indiscrezioni, i due nomi principali in lizza per ricoprire questo ruolo cruciale sono Alessandro Antonello, attualmente all’Inter, e Claudio Fenucci, figura di spicco del Bologna.
Questa scelta non è solo una questione di leadership, ma rappresenta anche una mossa strategica per rafforzare la posizione della Roma nel panorama calcistico internazionale.
Alessandro Antonello è conosciuto per la sua esperienza e capacità di gestione, avendo già dimostrato competenze significative all’Inter. Dall’altra parte, Claudio Fenucci vanta un curriculum di tutto rispetto, avendo contribuito alla crescita del Bologna negli ultimi anni.
Implicazioni per il futuro della Roma
La decisione del prossimo CEO avrà un impatto diretto non solo sulla gestione interna del club, ma anche sulle strategie di mercato e le relazioni con sponsor e partner. Entrambi i candidati hanno il potenziale per portare innovazione e stabilità alla Roma, ma la scelta finale dipenderà dalla visione che il club intende perseguire nei prossimi anni.
Resta da vedere quale direzione prenderà la società giallorossa, ma è chiaro che l’attenzione è alta e la scelta del giusto leader potrebbe rappresentare una svolta significativa per il futuro della squadra.
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Fonte: l’account X di Schira
#ASRoma will choose a new Ceo in the next weeks: Alessandro #Antonello (Inter) and Claudio #Fenucci (Bologna) are currently the main targets. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) January 4, 2025
Serie A
Roma: l’ultimo derby di Pellegrini?
Il suo futuro sembra ormai lontano dalla capitale, e domenica potrebbe essere per Lorenzo Pellegrini l’ultima stracittadina con la maglia della Roma.
L’attesa sale, e anche la tensione. Domani sera Roma e Lazio scenderanno in campo nel derby che vale la diciannovesima giornata di Serie A.
Una gara che, nonostante i quindici punti di divario in classifica tra biancocelesti e giallorossi, non sarà mai uguale alle altre. Questo concetto è stato ribadito sia da Claudio Ranieri che da Marco Baroni, ed i tifosi non potrebbero essere più d’accordo.
Da Konè a Dovbyk, passando per Hummels e Pisilli, per molti giocatori della Roma quella di domani sarà la loro prima stracittadina capitolina. E se da un lato c’è chi esordisce nella prima volta nella gara più importante dell’anno, dall’altro lato quello di domani potrebbe essere l’ultimo derby con la maglia giallorossa: in quest’ultima categoria rientra Lorenzo Pellegrini, il capitano della Roma.
Lorenzo Pellegrini: domani sarà l’ultima volta contro la Lazio?
Questa stagione è sicuramente la più difficile della carriera di Lorenzo Pellegrini. Ieri in conferenza stampa Ranieri ha confermato che il problema del n.7 giallorosso è psicologico, e che la pressione che si porta sulle spalle può essere insostenibile.
Pellegrini è entrato a San Siro contro il Milan, ma il suo impatto sulla gara è stato anonimo. Il capitano romanista ha avuto sui piedi la palla del vantaggio, ma l’ha sprecata malamente. Domani, salvo clamorose sorprese, Pellegrini si accomoderà ancora una volta in panchina.
Eppure nel derby contro la Lazio, non più tardi di tre stagioni fa, Pellegrini metteva a segno uno dei gol più belli con la maglia giallorossa: una punizione dritta all’incrocio dei pali che ha sancito il 3-0 della banda di Mourinho contro i biancocelesti nel marzo 2022.
La prima rete nei derby era arrivata nel 2018 con un altro gol d’autore: un colpo di tacco che aveva dato il vantaggio alla Roma, gara che poi sarà vinta per 3-1.
Quello di domani, però, potrebbe essere per Pellegrini l’ultimo derby. Ormai non è un mistero che l’esperienza a Roma per lui sia agli sgoccioli e che, salvo clamorosi ribaltoni, il ds giallorosso Ghisolfi stia cercando acquirenti ad un anno e mezzo dalla scadenza del suo contratto.
Nonostante Ranieri continui a coccolare e a difendere Pellegrini, la società lo ha messo ufficialmente in vendita, e l’ipotesi di una sua partenza già in questo calciomercato di gennaio potrebbe essere molto più di un ipotesi.
Ma è certo che Lorenzo Pellegrini sia, al pari dello stesso Ranieri, uno dei primi tifosi della Roma, e che il suo desiderio sia di vedere la sua squadra trionfare nella gara più sentita dell’anno, anche se sarà costretto a viverla non da diretto protagonista.
Serie A
Atalanta, si avvicina il ritorno di Retegui
Atalanta, l’attaccante italo-argentino è sempre più vicino al recupero dopo l’infortunio muscolare. Ecco quando potrebbe tornare.
L’Atalanta e i suoi tifosi possono finalmente intravedere la luce in fondo al tunnel: Mateo Retegui, infortunatosi durante la 17ª giornata di Serie A, è prossimo al rientro. Il centravabti classe 1999 si era fermato al 20’ della sfida contro l’Empoli per un problema muscolare che lo ha costretto a lasciare il campo anzitempo, suscitando non poche preoccupazioni.
Gian Piero Gasperini ha però rassicurato tutti durante l’ultima conferenza stampa. A quanto pare, Retegui potrebbe essere di nuovo a disposizione tra pochi giorni, con l’obiettivo di tornare in campo nella 20ª giornata di campionato. La Dea affronterà l’Udinese sabato 11 gennaio alle ore 15:00, primo impegno dopo l’amara sconfitta in semifinale di Supercoppa italiana contro l’Inter.
Atalanta, un ritorno atteso da squadra e fantallenatori
L’assenza di Retegui si è fatta sentire eccome in casa nerazzurra, con la squadra che ha faticato a trovare la via del gol senza il suo punto di riferimento offensivo. Il ritorno del centravanti non rappresenta solo una buona notizia per Gasperini, ma anche per i tanti fantallenatori che hanno puntato su di lui.
L’obiettivo, ora, è riportare Retegui al top della forma il più rapidamente possibile, evitando però rischi inutili. La sfida contro l’Udinese sarà un banco di prova importante per testare la tenuta fisica del giocatore e rilanciare le ambizioni dell’Atalanta in campionato.
Con il suo rientro, Retegui potrà dare nuova linfa all’attacco nerazzurro, sperando di riprendere proprio da dove aveva lasciato.
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