Serie A
Inter, le gioie (la difesa) e i crucci (Lautaro) di Simone Inzaghi

Inter, si è chiuso un anno da ricordare per i nerazzurri, che hanno festeggiato il ventesimo scudetto e una nuova sfida per il bis. Inzaghi riparte con molte certezze, ma anche qualche incognita.
Digerito il cenone di Capodanno, e ricordato un 2024 ricco di soddisfazioni, per l’Inter è già tempo di tornare in campo domani. All’orizzonte, infatti, c’è la Supercoppa Italiana, un trofeo al quale i nerazzurri tengono.
La tappa di Riyadh sarà la prima per gli uomini di Inzaghi, che hanno davanti un 2025 da affrontare con una squadra i cui meccanismi sono ormai oliati e automatici.
La forza dei nerazzurri è ormai nota, e ciò si basa su delle certezze che ne costituiscono il cosiddetto zoccolo duro. Un vantaggio competitivo che le sta garantendo, anche per il 2024/2025, un posto al vertice per cercare il bis scudetto.

ALESSANDRO BASTONI SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Se l’undici nerazzurro, all’alba del 2025, è tra i più solidi in circolazione, il merito è di una retroguardia praticamente imperforabile, se si pensa a quanto accaduto dal 4-4 contro la Juventus di fine ottobre.
Da quel giorno in poi, dopo un inizio che dire incerto è poco, il terzetto arretrato ha riacquistato la consapevolezza che ben conosceva, blindandosi in memoria di quanto accaduto l’anno scorso.
Certo non si può dire sia stato semplice arrivare alla quadratura del cerchio, alla luce degli infortuni che hanno colpito in serie De Vrij, Pavard e Acerbi, con gli ultimi due ancora in infermeria.
La duttilità dei vari Bisseck, Bastoni e Carlos Augusto, pronti a sacrificarsi, fanno si che, in Arabia Saudita, l’assenza del francese e dell’ex Sassuolo siano quasi ininfluenti.

LAUTARO MARTINEZ RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Influente, invece, è il 50% dell’attacco dell’Inter, quello che, rispetto allo scudetto, ha le polveri bagnate. Il nome di questa metà del cielo offensivo nerazzurro risponde al nome di Lautaro Martinez.
Si, quello che l’anno scorso tramutava in gol ogni pallone toccato. Colui che, improvvisamente, negli ultimi sei mesi, ha decisamente perso la mira.
Nonostante questo, chiedere a Marcus Thuram, la funzionalità dell’argentino al gioco d’attacco è rimasto costante, seppur condito dal nervosismo, proprio del Toro, che lo colpisce quando la via della rete è costernata di ostacoli.
L’auspicio, per Inzaghi, è che la rete di Cagliari (al culmine dell’ennesima prestazione segnata da occasione da gol fallita) abbia stappato l’entusiasmo di Lautaro e aggiustato la sua mira.
Serie A
Milan-Bologna, curiosità e statistiche

Milan-Bologna, incontro valido per la 36^ giornata di Serie A: curiosità e statistiche sul match in programma venerdì 9 maggio alle 20.45.
Milan-Bologna aprirà la 36^ giornata del campionato di Serie A.
Sfida che può risultare decisiva in vista della qualificazione alle prossime edizioni delle competizioni europee: in particolar modo per il Bologna di Vincenzo Italiano che può ancora ottenere il 4° posto e ottenere il pass per la Champions League.
Dall’altra parte, il Milan di Conceicao vuole accorciare e continuare a sognare un posto in Europa tramite il campionato, forte anche dalla fiducia ritrovata nel match vinto contro il Genoa per 2-1 in rimonta.
Di seguito le curiosità, statistiche e precedenti di Genoa-Milan.

L’ESULTANZA DI LUKA JOVIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan-Bologna: curiosità e statistiche
Fonte: Opta per le statistiche di Milan-Bologna
Serie A
Hellas Verona, Zanetti ha di nuovo la rosa al completo

L’Hellas Verona si prepara alla sfida contro il Lecce, con la rosa al completo e il Bentegodi pronto a trasformarsi in una bolgia. Ne andrà della salvezza.
L’emozione non ha voce per l’Hellas Verona al completo
Prima di una partita importante non bisogna mai farsi prendere dalle emozioni. Soprattutto come quella che l’Hellas Verona affronterà domenica contro il Lecce. Ne va della salvezza della squadra di Giampaolo, che rischia la retrocessione. Per questo potrebbe essere più agguerrita. Ma l’emozione di Zanetti è dedicata alla sua squadra. Sì, perché proprio in vista del match avrà tutta la rosa a disposizione.
Ghilardi e Coppola, i due centrali difensivi squalificati contro l’Inter, torneranno in campo. E non è tutto: anche il jolly polacco Dawidowicz, assente nelle ultime due sfide, sarà nuovamente arruolabile. Per Zanetti è un segnale di fiducia. Un Verona al completo significa una squadra più solida, più consapevole delle proprie possibilità. E i tifosi lo sanno: il Bentegodi sarà una bolgia, pronto a spingere i gialloblù verso una vittoria che potrebbe cambiare tutto.

PAOLO ZANETTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Non svegliare il can che dorme
Dall’altra parte, il Lecce di Giampaolo non starà certo a guardare. Anche loro lottano per la salvezza e arrivano a Verona con il coltello tra i denti. Sarà una battaglia. Ma il Verona ha un’arma in più: la consapevolezza di poter contare su tutti i compagni. E per molti giocatori sarà anche una sfida personale. Chi è stato criticato avrà l’occasione di riscattarsi, chi ha lottato per la maglia potrà dimostrare di meritare la fiducia. Zanetti sa che questo è il momento per fare gruppo, per dimostrare di essere una squadra vera.
Il Bentegodi sarà il teatro di un duello fatto di nervi, cuore e sudore. E il Verona sa che i propri tifosi saranno il dodicesimo uomo in campo, pronti a sostenere ogni azione, ogni contrasto, ogni tiro. Perché in partite così, la differenza la fanno i dettagli, ma anche la passione. Un pareggio potrebbe non bastare. E questo aggiunge ancora più tensione. Sarà fondamentale mantenere la concentrazione per tutti i novanta minuti. Ogni passaggio, ogni tiro, ogni intervento difensivo potrebbe fare la differenza. E alla fine, sarà il campo a parlare.
Serie A
Roma, Pellegrini infortunato: in dubbio per l’Atalanta

Un altro brutto colpo per la Roma di Claudio Ranieri. Il club si prepara ad affrontare la fase finale della stagione con un nuovo imprevisto.
Roma: niente di buono
Durante l’allenamento di oggi, il capitano Lorenzo Pellegrini ha accusato un problema muscolare che lo ha costretto ad interrompere la seduta precauzionalmente. Il centrocampista giallorosso ha sentito un fastidio durante una parte del lavoro atletico. E dopo aver avvertito un certo dolore, ha deciso di fermarsi e sottoporsi a un primo controllo medico.
La situazione ha subito allarmato lo staff. Tanto che si è deciso di pianificare per venerdì 9 maggio una serie di esami strumentali per capire l’entità del danno e definire i tempi di recupero. Al momento, la sua presenza nella prossima sfida contro l’Atalanta, che si preannuncia decisiva per le speranze europee della Roma, è in forte dubbio. La squadra capitolina è ancora in corsa per un posto nelle competizioni europee. Ma l’assenza di Pellegrini rappresenterebbe un ulteriore ostacolo in un campionato già difficile.

LA GRINTA DI LORENZO PELLEGRINI ( FOTO SALVATORE FORNELLI )
Un pilastro che crolla
Pellegrini rappresenta uno dei pilastri della Roma. E per la suqdra è spesso simbolo di passione e leadership. Ma ha attraversato una stagione tutt’altro che facile. La sua prestazione sul campo non è stata all’altezza delle aspettative. Con una media voto di 5.68 e solo due gol e un assist all’attivo,ha ottenuto numeri che non rispecchiano il suo talento e le sue potenzialità. Nonostante l’arrivo di Ranieri, che ha provato a rilanciarlo, Pellegrini ha faticato a ritrovare la continuità che lo aveva visto protagonista in passato.
Questa nuova preoccupazione complica ulteriormente la situazione. In un momento della stagione in cui la Roma ha bisogno di tutti i suoi uomini più rappresentativi l’assenza di Pellegrini è un duro colpo. Soprattutto nel match contro l’Atalanta. Tanto più che la squadra si gioca una fetta importante del suo futuro europeo. In attesa di ulteriori aggiornamenti medici, i tifosi sperano che l’infortunio non si riveli grave. Anche se, purtroppo, il rischio di non poter contare sul capitano per la sfida di Bergamo è sempre più concreto.
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