Serie A
Rugani: “Thiago Motta è stato molto schietto e sincero”
Rugani, attualmente in forze all’Ajax, ha raccontato della sua nuova esperienza e del suo addio alla Juventus: “Ho digerito tutto, non porto alcun rancore”.
Daniele Rugani è stato per anni un membro importante dello spogliatoio della Juventus. Non è mai stato uno dei pilastri della squadra da un punto di vista tecnico, ma si è sempre fatto trovare pronto nel momento in cui c’era bisogno di lui, dimostrando di essere un ottimo difensore.
In carriera ha condiviso lo spogliatoio con grandi campioni ed attualmente ha portato all’Ajax la sua esperienza e la sua voglia di rimettersi in gioco. Il centrale ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport della sua nuova vita in quel di Amsterdam e del sua separazione con la Juventus.
L’approccio di Rugani con il mondo Ajax
Rugani ha iniziato la sua intervista parlando della sua nuova esperienza, fin qui positiva, suggerita e consigliata dall’olandese e suo ex compagno De Ligt: “De Ligt era certo che mi sarei trovato bene e aveva ragione. Il blasone e i titoli del club si respirano in ogni angolo del centro sportivo e di Amsterdam. La prima volta che ho indossato la maglia biancorossa ho subito avvertito grande responsabilità.
Mi hanno colpito lo stadio e la tifoseria, caldissima ed esigente. Una volta vincevamo 1-0 e il pubblico ha iniziato a mugugnare perché abbiamo rallentato un po’. Alla fine abbiamo portato a casa il successo, ma senza segnare altre reti. In Italia avremmo esultato, qui no. I tifosi dell’Ajax vogliono i risultati, ma anche divertimento dalla propria squadra. I giornali il giorno dopo parlavano di Ajax che vince ma non convince. C’è un’altra mentalità in Olanda e per me è un grande arricchimento”.
Un possibile ritorno alla Juventus
Successivamente, il difensore ha parlato del suo addio alla Juve e di un ipotetico ritorno in futuro: “Spero mi guardino tutti, non solo quelli della Juve ma anche quelli degli altri club: compresa l’Ajax. Sto facendo bene e sogno di tornare anche in Nazionale. Ho digerito tutto, non porto alcun rancore nei confronti della Juve: i rapporti con il club sono ottimi.
All’Ajax sto benissimo e Thiago Motta con me è stato molto sincero e diretto al primo giorno di raduno: mi ha detto che non rientravo nel progetto tecnico. Talmente schietto, che non credo possa cambiare idea dopo pochi mesi. Uno può condividere o meno la scelta, però ho apprezzato la sincerità di Motta, è stato limpido e corretto con me.
Sarebbe stato molto peggio vivere nel dubbio per due mesi. Peccato soltanto non avere avuto una possibilità in allenamento, a luglio ero infortunato. Sono contento così: all’Ajax sto vivendo una esperienza super sotto tutti i punti di vista”.
Serie A
Monza-Cagliari, le formazioni ufficiali del lunch match
Monza-Cagliari, match valido per la 19^ giornata di Serie A 2024/25: le scelte ufficiali di Salvatore Bocchetti e Davide Nicola per l’incontro delle 12.30.
La 19^ giornata della Serie A 2024/25 offre uno scontro cruciale per la lotta salvezza: all’U-Power Stadium si gioca Monza-Cagliari.
I brianzoli sono ultimi in classifica con soli 10 punti conquistati e arrivano da quattro sconfitte consecutive, ultima quella con il Parma al debutto in panchina di Salvatore Bocchetti (subentrato ad Alessandro Nesta). L’unica vittoria in questo campionato dei biancorossi risale al 21 ottobre, 3-0 sul campo del Verona.
Non stanno meglio i sardi di Davide Nicola, 18esimi con 14 punti: anche i rossoblù arrivano da 1uattro sconfitte di fila, ultima quella interna contro l’Inter.
Di seguito la designazione arbitrale e le formazioni ufficiali.
La designazione arbitrale
ARBITRO: DI BELLO
ASSISTENTI: PRETI – MOKHTAR
IV: PICCININI
VAR: GHERSINI
AVAR: MASSA
Monza-Cagliari, le formazioni ufficiali
Serie A
Juventus, calvario infinito per Milik: nuovo infortunio per il polacco
Sembra non poter trovare pace Arek Milik. Il centravanti della Juventus, fuori ormai da giugno, deve affrontare un nuovo infortunio.
In questa prima parte di stagione, la Juventus ha pagato l’assenza di un’alternativa a Dusan Vlahovic in attacco. Il rendimento del serbo, spesso altalenante, avrebbe richiesto un ricambio con caratteristiche differenti, ma in estate i bianconeri avevano scelto di non intervenire sul mercato, confidando sulla presenza di Arek Milik.
Una fiducia che si è rivelata malriposta: al 5 gennaio, l’attaccante polacco non è ancora tornato in campo a causa dell’infortunio al ginocchio subito a giugno e della conseguente operazione che lo tiene ai box da oltre sei mesi.
Il suo rientro, atteso proprio in questi giorni, è stato ulteriormente rinviato. Dall’infermeria juventina, infatti, arrivano pessime notizie che complicano ulteriormente i piani della squadra di Thiago Motta.
Juventus, infortunio al polpaccio per Milik
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, Milik ha rimediato un nuovo problema fisico, stavolta al polpaccio, proprio quando il rientro in gruppo sembrava imminente. Nei prossimi giorni, il centravanti polacco sarà sottoposto a esami approfonditi per chiarire l’entità del nuovo infortunio e stabilire i tempi di recupero.
L’ennesimo stop di Milik non fa che aumentare i mugugni tra i tifosi, già delusi dalla scelta della società di non acquistare un’altra punta durante il mercato estivo. Le critiche si sono fatte più accese dopo la partenza sprint in maglia Fiorentina di Moise Kean, lasciato andare a cuor leggero in estate nonostante fosse ben nota la fragilità fisica del polacco.
La situazione in attacco, già problematica, rischia ora di diventare un vero e proprio punto debole per la Juventus in vista della seconda metà della stagione.
Serie A
Fiorentina, i sogni restano mostruosamente proibiti?
La Fiorentina esce sconfitta con un netto 3-0 contro il Napoli di Conte e i sogni di alta classifica potrebbero restare tali.
Una sconfitta dolorosa, pesante, un po’ esagerata nelle dimensioni vista la prestazione dei ragazzi di Palladino, ma indiscutibilmente meritata.
La Fiorentina bella, compatta, convinta di un mese fa, non c’è più.
Quel maledetto primo dicembre è stato uno spartiacque di questo girone di andata gigliata. Prima due mesi da sogno… con qualcuno che già vedeva un tricolore cucito sulle maglie la prossima stagione. Una Fiorentina rocciosa in difesa, di corsa ed eleganza in mediana, e spumeggiante in attacco ha lasciato il passo ad una Viola stanca, che necessariamente ha iniziato a cedere nelle certezze davanti a De Gea e che in attacco non può reggersi solo sui gol di Kean.
Tutto ciò per quanto Bove avesse strabiliato tutti per le sue doti di corsa ed equilibratore non si può imputare solo alla sua assenza.
Probabilmente Palladino ha in mano una rosa che, dopo un avvio stentato, ha corso oltre i propri limiti e ora deve tirare il fiato. Lo stesso tecnico si ha la sensazione che nelle ultime gare abbia dovuto gestire le forze rimaste, con qualche scelta obbligata.
Sogni di alta classifica svaniti allora? Non del tutto, se la società saprà intervenire con forza e oculatezza in qualche ruolo chiave. In classifica, chi è davanti è destinato a scappare, ma intorno e dietro alla Fiorentina ci sono tutte squadre, che con difficoltà diverse, con cui i gigliati possono concorrere per il raggiungimento di una competizione europea più blasonata della Conference League.
Le prossime risposte, oltre dal mercato, dovranno essere date da tre punte di diamante del mercato estivo: Pongracic, Gudmundsson e Colpani. Tutti e tre per motivi diversi stanno deludendo, soprattutto dall’islandese la società viola si aspetta quelle prestazioni e quei gol per una Fiorentina ancora d’alta classifica.
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