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Supercoppa Italiana

Juventus, Thiago Motta: “Milan due tiri con due gol, non riusciamo a giocare 90 minuti ma per 75 abbiamo dominato. Conceicao…”

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Tacchinardi

La Juventus di Thiago Motta saluta la Supercoppa Italiana, perdendo 2-1 la semifinale contro il primo Milan di Sergio Conceicao.

La Juventus dice addio alla Supercoppa Italiana e Thiago Motta dovrà attendere ancora per vincere il suo primo trofeo da tecnico bianconero, con il Milan che rimonta (2-1) e affronterà l’Inter in finale.

Juventus, le parole di Thiago Motta

Di seguito le parole del tecnico italo-brasiliano nella conferenza stampa post-partita.

Partita
Visto quello che abbiamo fatto per 70/75 minuti non possiamo essere contenti, perché abbiamo giocato un buon primo tempo. A inizio partita è normale che le due squadre si rispettino, ma abbiamo preso subito il controllo e abbiamo giocato bene. La ripresa è stata dalla nostra parte, potevamo chiudere la partita e non l’abbiamo fatto. Dall’altra parte poche cose, ma la nostra reazione all’episodio non è stata ideale“.

Cambi
Li rifarei, prendi le decisioni in funzione di come vedi la squadra. A volte va bene e vinci, a volte perdi e sta a voi dare giudizi“.

Conceicao?
Ha avuto un piccolo fastidio alla gamba destra, lo valutiamo domani“.

Mercato
Oggi non parlo di mercato, ma di quello che vogliamo fare. Io voglio migliorare la squadra che ho oggi e migliorare anche me stesso. Tutti i giorni uno deve farlo e serve a tutti, solo così possiamo arrivare dove vogliamo arrivare. Oggi c’è solo questo modo, ogni giorno dobbiamo volere qualcosa in più e voler competere meglio. Dipende da noi, poi il mercato adesso si apre. Sicuramente staremo attenti alle cose su cui si può migliorare, però io mi concentro su quello che ho oggi: è lì che metto tutta la mia attenzione. Sono convinto che possiamo migliorare. Dobbiamo giocare sempre 90 minuti come i 75 di oggi, la reazione non va bene.”

Condizione
Beh, è la prima volta che ci facciamo rimontare. Però anche contro la Fiorentina avremmo potuto vincere alla fine e non l’abbiamo fatto. Oggi non siamo stati capaci di reagire nel modo giusto per poter competere fino alla fine. Con pochissime cose il Milan è stato capace di fare due gol“.

Dove migliorare
In tutti gli aspetti, tutti i giorni. Solo così possiamo arrivare dove vogliamo arrivare“.

Difesa
Hanno fatto molto bene loro due, ma anche altri: Locatelli ha fatto bene, Thuram idem, McKennie ha fatto molto bene. Tanti fanno molto bene e vogliono migliorare, tanti altri devono migliorare sicuramente“.

Lato positivo
Dopo una sconfitta è difficile, ma sicuramente ci sono delle cose. Analizzeremo la partita, come sempre. Il primo tempo è stato giocato bene, la ripresa è iniziata bene: chiudere la partita col secondo gol sarebbe stato importantissimo. Sono cose positive che vedo oggi che dobbiamo continuare a fare e altre da migliorare già dalla prossima partita. Abbiamo il derby, il Torino ci sta aspettando con grande voglia di competere e noi dobbiamo essere pronti a competere al massimo con una grande squadra“.

Thiago Motta, Juventus

THIAGO MOTTA PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Supercoppa Italiana

Inter, black out e cerotti: lnzaghi ha un problema chiamato difesa

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Inter, Bisseck

Inter, anche ieri sera e’ arrivato un infortunio per i nerazzurri. La difesa, inoltre, e’ tornata a prendere un’imbarcata.

Non e’ stato sicuramente il derby della “girata” di Giroud, certo e’ che ci assomiglia moltissimo per proporzione e coincidenze.

L’Inter esce frastornata da una serata che avrebbe dovuto regalargli un trofeo che, secondo tecnico e dirigenza, era un obiettivo.

Avanti 2-0 grazie a Lautaro e Taremi, i nerazzurri sono evaporati al cospetto di un Milan che ha saputo reagire a un ko tecnico ormai dietro l’angolo.

Ad agevolare la vita alla squadra di Conceicao ci ha pensato anche una difesa nerazzurra distratta e incapace di frenare un Leao assatanato come un diavolo.

Ad aggiungere ulteriori ingredienti a questo minestrone di negatività ci ha pensato, per non farsi mancare nulla, un altro duplice infortunio.

Gli stop forzati di Calhanoglu e De Vrij evidenziano come il calendario fitto sia in grado di mettere i bastoni tra le ruote anche a una rosa larga come quella nerazzurra.

Quella dell’olandese, in particolare, appare il  più pesante degli stop. Con Acerbi e Pavard ancora in infermeria, infatti, la coperta di Simone Inzaghi si e’ accorciata ulteriormente.

La duttilità dei vari Bisseck e Bastoni e’ il salvagente ideale, ma rimane il fatto che, senza girarci troppo attorno, un difensore in più sarebbe un aiuto non da poco per il tecnico piacentino.

 

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Supercoppa Italiana

Inter-Milan 2-3, Lautaro-Taremi poi il buio: la Supercoppa se ne va | Le pagelle nerazzurre

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Empoli-Inter, le pagelle

Inter-Milan 2-3, avanti di due gol con Lautaro e Taremi, i nerazzurri crollano nel finale e subiscono la rimonta. La Supercoppa se ne va sull’altra sponda del Naviglio. Le pagelle nerazzurre.

Fantacalcio, Lautaro Martinez

LAUTARO MARTINEZ RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Sommer 5: la colpa più grande ce l’ha sul gol di Theo Hernandez che riapre la partita. Per il resto anche ottime parate.

Bisseck 4: Leao lo manda in confusione completa. Non lo tiene nemmeno con le cattive, decisamente gran brutta serata.

De Vrij 6: e’ quello che, in difesa, arranca di meno. Sicurezza nel controllo e nella gestione del pallone, bravo nel gioco aereo. Poche colpe sui gol subiti (dall’85’ Darmian sv).

Bastoni 5: una pallonata per salvare un gol fatto lo manda fuori giri, ma tutti e 90′ restano ben al di sotto dei suoi standard.

Dumfries 6: si dà da fare, certo, ma e’ pur sempre una versione più scolorita di quella vista contro l’Atalanta.

Barella 6: inizia bene, con la sua garra in mezzo al campo, ma poi perde lucidità e si innervosisce, rischiando in più di una occasione (dall’85’ Frattesi 5: la testa e’ altrove, ormai i dubbi sono pochi. Grave la svista sul gol di Abraham).

Calhanoglu 5,5: sottotono, finché non esce per un fastidio agli adduttori. Senza di lui si fa sempre molta fatica (dal 34′ Asllani 5: il passaggio all’indietro e’ la sua giocata ormai (troppo) prevedibile).

Mkhitaryan 6: la solita sapienza da giocatore che queste gare le conosce, ma non e’ il solito motorino (dal 65′ Zielinski 5: ingresso anonimo).

Dimarco 6: si nota soprattutto per un tiro con chi impegna Maignan dall’esterno sinistro (dal 67′ Carlos Augusto 5: soffre Pulisic, oltre il lecito).

Taremi 6: il primo gol in nerazzurro arriva nella serata più amara. Il 2-0 e’ illusorio e non gli fare ricordare il momento come uno dei più positivi mai vissuti.

Lautaro 6: sblocca la partita con un gol da opportunità di quelli che non si vedevano da un pezzo. Purtroppo inutile.

 

Simone Inzaghi 5: la coperta e’ corta, d’accordo, ma il Milan risale la corrente anche per merito degli errori dei suoi. Due derby persi di fila, questo porta con sé un grosso boccone amaro da digerire.

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Supercoppa Italiana

Milan, Conceicao: “Vittoria importante, ma è solo l’inizio. Non sono arrivato qui per arrivare sesto o settimo, il Milan deve vincere ancora”

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conceicao porto dinamo zagabria

Il Milan rimonta l’Inter (da 2-0 a 3-2) e vince la Supercoppa Italiana. L’era Conceicao in Via Aldo Rossi comincia con un trofeo.

Un’altra rimonta per il Milan di Conceicao. Dopo quella nella semifinale contro la Juventus arriva anche quella in finale contro l’Inter, con il 3-2 di Abraham in pieno recupero che regala al tecnico portoghese il suo primo trofeo da allenatore rossonero: appena alla sua seconda partita sulla panchina del Diavolo.

Milan, le parole di Conceicao

Conceicao ha poi parlato anche nella sua consueta conferenza stampa post-partita. Di seguito le sue parole.

Intervallo
Abbiamo cambiato un paio di cose, la partita era in un equilibrio incredibile. Giocavamo contro una grande squadra, che gioca da tanto tempo con gli stessi giocatori ed è allenata da un ottimo tecnico. Non era per nulla facile, ma ci siamo riusciti: io credo molto alle indicazioni che i giocatori mi hanno dato in questi giorni di lavoro. Abbiamo iniziato il secondo tempo e hanno fatto il 2-0, ma la squadra ha dimostrato un carattere enorme. È su questo che dobbiamo lavorare, ci sono obiettivi chiari per noi da raggiungere“.

Dedica
“Dedico la vittoria anzitutto ai miei genitori, che non ci sono più, e alla mia famiglia: mia moglie e i miei figli hanno sofferto in questi sei mesi. Sono stati sei mesi brutti, dopo sette anni al Porto con undici titoli“.

Avvio
Avevo fiducia nel mio lavoro, nel mio staff e nei giocatori che vedevo dall’estero. Ho sempre seguito il calcio italiano anche dall’estero, sapevo che si poteva fare un bel lavoro ma non abbiamo fatto ancora nulla. Oggi festeggiamo, da domani pensiamo al Cagliari. Il posto del Milan non è il settimo o l’ottavo, dobbiamo essere primi e anche in Champions dobbiamo dimostrare la nostra forza“.

Esultanza
Io avevo fiducia e convinzione di poter fare bene, poi si vince con le piccole cose. C’è la fortuna, ci sono episodi che non possiamo controllare tutti. I giocatori a fine partita mi hanno detto subito che dovevo fumare il sigaro: sapevano che faccio questo rito quando vivo un titolo. È il tredicesimo titolo come allenatore: sono contento e ha un sapore speciale per me“.

Infortunio
Royal mi ha fatto un’entrata da rosso (ride, ndr). Ora dobbiamo continuare su questa strada, è un discorso principalmente a livello di mentalità. Le vittorie ci devono dare motivazione e non ci devono far rilassare, ma davanti al successo è facile far sgonfiare il pallone. Noi invece dobbiamo tenerlo bello gonfio“.

Offerte saudite
È vero che ho avuto proposte da club arabi, come anche di club brasiliani o di altre nazioni, ma desso non è importante: quello che conta è che sono al Milan. Io, dopo quello che ho fatto al Porto, volevo una squadra europea per proseguire la mia carriera da allenatore. È venuta anche una nazionale a chiedermi di lavorare con loro. Stavo pensando di accettare, poi è arrivato il Milan e non ci ho pensato un attimo“.

Accoglienza
Siamo stati ricevuti in maniera fantastica, ringrazio tutti quelli che hanno organizzato questa supercoppa: è stata veramente bella a livello organizzativo. Il calcio saudita ha avuto un’evoluzione incredibile, secondo me è sulla strada giusta. Ha preso anche giocatori importanti, che giocano ad alto livello“.

Conceicao

Rafael Leao rammaricato (foto KEYPRESS)

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