Serie A
Empoli, Esposito brilla ancora: è primo in Serie A per…
L’Empoli di D’Aversa si coccola Sebastiano Esposito, autore del gol che ha pareggiato i conti contro il Venezia. L’attaccante vanta una statistica da primatista.
Il giovane talento scuola Inter si sta prendendo la squadra toscana a suon di gol e non intende fermarsi qui. Nell’ultimo mese ha collezionato un notevole numero di marcature.
Empoli, Esposito miglior marcatore di Dicembre in Serie A
Col gol del Penzo su assist di Colombo, l’attaccante classe 2002 di proprietà dell’Inter ha raggiunto quota 7 in questa stagione. Tuttavia, 5 di questi sono stati segnati dall’inizio di Dicembre e oggi, imponendosi come miglior realizzatore del mese appena trascorso.
In particolare, ha siglato almeno 2 reti in più di qualsiasi altro giocatore il che lo porta sempre di più sotto i riflettori in una stagione che potrebbe essere quella della consacrazione.
I vari prestiti non hanno finora fatto emergere le vere qualità di Esposito che al fianco di Colombo si sta esprimendo al meglio. Per i toscani sono segnali più che positivi e la salvezza è l’obiettivo dei prossimi mesi.
Serie A
Roma, Ranieri: “Il derby emozioni forti, anche perchè sono le ultime. Totti? Ci parlerò”
Il tecnico della Roma, Claudio Ranieri, ha parlato in una lunga intervista a Il Corriere dello Sport soffermandosi sugli ultimi mesi sulla panchina giallorossa.
Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha rilasciato una lunghissima intervista in esclusiva a Il Corriere dello Sport soffermandosi su tantissimi temi della sua terza esperienza sulla panchina del club giallorosso.
Una scelta d’amore fatta dal tecnico romano verso la sua squadra del cuore, che come sempre, non verrà mai dimenticata dal popolo della Roma, lo stesso da dove viene Ranieri.
Roma, le parole di Ranieri
“All’Olimpico, quando veniva cantato l’inno di Antonello, io non salivo dal tunnel perché mi commuovevo, mentre adesso riesco a reggere l’emozione e, anzi, il canto dei sessantamila mi dà l’ultima botta d’energia”.
Riesci ancora a emozionarti? Penso naturalmente a domenica sera, al derby.
“Sono emozioni forti, anche perché sono le ultime”.
Vuoi dire che a giugno chiudi sul serio?
“È iniziata l’ultima tappa e quando pensi che sia finita, è proprio allora che comincia la salita”.
E pensare che avevi annunciato l’addio alle armi.
“Mi credi se ti dico che negli ultimi mesi ho ricevuto più richieste che dopo il trionfo col Leicester? Quando mi sono accorto che c’era ancora voglia di Ranieri, la voglia è tornata pure a me, ma sapevo che l’avrei fatto solo per due squadre, Cagliari e Roma. Mi hanno tirato giù dall’Aventino”.
La chiamata – annunciazione!, annunciazione! – quando è arrivata di preciso?
“Quel lunedì di novembre, mi telefonò Ghisolfi per dirmi che i Friedkin volevano parlarmi. Sono partito subito per Londra”.
Durante il viaggio cos’hai pensato?
“Cos’altro avrei dovuto pensare? Avevano appena esonerato Juric, chiamano me e che pensiero posso mai fare? Claudio, si ricomincia”.
Come va con l’inglese?
“Maccheronico, come sempre”.
I Friedkin ti hanno capito.
“E io ho capito loro, hanno voglia di fare bene, di riportare in alto la Roma. Non parlano in pubblico? Perché, vedi altri americani, mi riferisco a proprietari di squadre, che rilasciano interviste o semplici dichiarazioni? Gli americani sono fatti così. Affidano i compiti alle persone che scelgono e se non vanno bene le cambiano”.
Come hai trovato la squadra?
“Come tutte le squadre che escono da un esonero. In questo caso addirittura due in pochi mesi. Giù moralmente, ma a posto fisicamente. Con Daniele e Juric avevano lavorato bene sul piano atletico. Io ho semplicemente portato le mie idee, ho provato a stimolare i ragazzi, siamo entrati presto in sintonia.
Cosa significa entrare in sintonia? Pensare le stesse cose, dare tutto l’uno per gli altri. Giocare sempre alla morte. Sono uno che in allenamento pretende tanto, quando arriva la partita lascio libertà ai giocatori perché, se hanno lavorato bene, sanno come comportarsi sia difensivamente sia offensivamente. A ogni errore deve corrispondere una reazione, nessuno deve ripensare allo sbaglio che ha appena commesso. C’è tanto tempo ancora. Sbagliamo tutti, in campo, nella vita… Tempo fa lessi una frase che mi piacque parecchio”.
Quale?
“Se un errore non è un trampolino di lancio, è un errore”.
Hai vinto il quinto derby su cinque: la prima cosa che hai pensato.
“Ero contento per i tifosi. La gioia che riesci a donare è più grande di quella che provi. Io non ho paura di dire le cose: abbiamo battuto una Lazio che sta facendo una grande stagione e un bellissimo calcio. Domenica ho visto una Roma diversa, una Roma che sa stare in campo. Molto distante da quella di Napoli, ma ero arrivato solo da un giorno e i nazionali erano appena rientrati. Il progresso, la crescita è notevole. A Napoli avevamo fatto una partita buonina, ma eravamo stati troppo timidi, non avevamo mai provato a vincere”.
Da qui al 3 febbraio quanto e dove cambierete?
“Ho già una buona rosa, ma va completata perché tra poco giocheremo tre partite a settimana. Serve qualcosa in più, del resto si parla di mercato di riparazione e allora anche noi proviamo a riparare”.
Qualcosa in più, ma anche qualcosa in meno.
“Ci saranno delle partenze, certo, e gli ingressi dovranno rispettare i parametri del Fair Play Finanziario”.
Come vedi Dybala?
“Con il sorriso. Il sorriso è importante, chi arriva al campo col sorriso, come Paulo, facilita le cose e ti riempie il cuore. Dybala mi piaceva tanto già quand’era al Palermo”.
Sbaglio o gli hai garantito la centralità che inseguiva da anni?
“Per me sono tutti centrali, devono esserlo. Paulo è di un calcio superiore, ora gioca tanto perché sta bene, ma va salvaguardato. Lo tolgo non appena lo vedo stanco. Nel derby lui e Dovbyk hanno fatto un lavoro eccezionale, contribuendo al successo in modo decisivo”.
A Paredes e Hummels hai restituito spazio e dignità.
“A Paredes e Hummels non devi dire niente, loro sanno bene cosa fare e i compagni gli riconoscono la leadership, non a caso si appoggiano sempre su di loro”.
Ogni volta che ti chiedono di Totti, del suo ipotetico – e aggiungo auspicabile – ritorno alla Roma, rispondi che gli telefonerai, che parlerai con lui. È una non-risposta. O hai trovato sempre occupato?
“È una non-risposta. Ma posso garantire che parlerò con Francesco, prima però dovrà capire cosa vuol fare da grande. Parlerò con lui, così come ho parlato con Daniele e vorrei tanto abbracciare Bruno Conti, che non vedo da troppo tempo”.
Pensi che ci siano preclusioni dei Friedkin relativamente al ritorno di Francesco.
“Non ne abbiamo ancora parlato. Ma non penso, non lo so”.
Serie A
Napoli, Conte e Manna costruiscono il futuro
Gennaio sarà un mese di cambiamenti anche per il Napoli di Conte. Non sono previsti colpi ad effetto: Manna vuole costruire il futuro.
Il Napoli si presenta al mercato di gennaio da capolista, anche se le rivali Atalanta e Inter hanno rispettivamente una e due partite da recuperare. Poco cambia, però: nessuno in società, e forse nemmeno Antonio Conte, si aspettava di essere così vicino alla vetta a questo punto della stagione.
La certezza è che l’allenatore salentino vuole rimanere aggrappato a questo treno il più a lungo possibile. Con il mercato invernale ormai entrato nel vivo, Conte ha posto una sola condizione alla società: ogni giocatore in uscita dovrà essere rimpiazzato.
La fortuna di dover competere solo in campionato consente al Napoli di lavorare sul mercato senza fretta. Non ci saranno acquisti altisonanti come quelli estivi: nessun McTominay, Buongiorno, Neres o Lukaku.
Questo mese servirà per gettare le basi del futuro. E proprio in questa direzione si sta muovendo il direttore sportivo Giovanni Manna, scelto da De Laurentiis anche e soprattutto per la sua capacità di scovare e valorizzare giovani talenti.
Napoli, oggi arriva Hasa
Il primo colpo in questa ottica è Luis Hasa, che in giornata diventerà il secondo acquisto azzurro dopo Simone Scuffet. Manna conosce bene Hasa per averlo portato alla Juventus Next Gen e crede fermamente nelle sue qualità.
Sebbene il giovane fantasista possa inizialmente essere girato in prestito, probabilmente al Bari, il suo rientro a Napoli è previsto per giugno, quando cercherà di convincere Conte a dargli una chance in prima squadra.
Casadei, un rinforzo già nell’immediato?
L’altra operazione su cui si sta concentrando il ds azzuro riguarda Cesare Casadei. Il classe 2003, attualmente al Chelsea, è stato individuato come il rinforzo ideale per il centrocampo, grazie anche alle indicazioni di Christian Stellini, vice di Conte, impressionato dal giocatore già durante l’esperienza all’Inter.
Casadei sembrava destinato al Torino, ma il Napoli ha effettuato un sorpasso decisivo nelle ultime ore. L’accordo con il Chelsea potrebbe chiudersi a breve, portando il giovane centrocampista direttamente nelle rotazioni di Conte, dove, per caratteristiche tecniche e fisiche, diventerebbe il perfetto alter ego di McTominay.
Napoli, Manna vuole una squadra proiettata al futuro
Con Hasa e Casadei, il Napoli dimostra di avere un progetto chiaro: investire su giovani di prospettiva per costruire una squadra competitiva non solo nell’immediato ma anche negli anni a venire.
Antonio Conte è il timoniere ideale per guidare una rosa in crescita, con l’obiettivo di consolidarsi ai vertici del calcio italiano e sognare nuovi traguardi.
Serie A
Genoa, sguardo al futuro: vicino il rinnovo di Lukas Klisys
Lukas Klisys è vicino a prolungare il suo contratto con il Genoa fino al 2027, con un’opzione per il 2028, secondo le ultime indiscrezioni.
Il talentuoso centrocampista del Genoa, Lukas Klisys, sembra destinato a rimanere con il club rossoblù ancora a lungo. Secondo quanto riportato dall’esperto di calciomercato Nicolò Schira, Klisys è vicino a firmare un prolungamento contrattuale che lo legherebbe al Grifone fino al 2027, con la possibilità di estendere ulteriormente l’accordo fino al 2028. Questo rinnovo rappresenterebbe un passo significativo nella carriera del giovane giocatore, che ha già dimostrato grandi qualità sul campo.
Genoa, Klisys presto in prima squadra?
Il rinnovo del contratto di Klisys è una mossa strategica per il Genoa, che intende consolidare il proprio organico con giocatori di talento e prospettiva. Assicurarsi la presenza di Klisys per i prossimi anni è un segnale chiaro delle ambizioni del club di costruire una squadra competitiva. Questo accordo potrebbe inoltre attirare l’attenzione di altri talenti, desiderosi di unirsi a una squadra che punta alla crescita e al successo.
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Fonte: l’account X di Schira
🚨 Excl. – Lukas #Klisys is getting closer to extend his contract with #Genoa until 2027 with the option for 2028. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) January 7, 2025
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