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Le bombe di Vlad

Chi potrà fermare il Napoli?

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napoli

Seguo il Napoli da sempre, da che ho memoria e una squadra così straripante non l’ho mai vista, neppure nell’anno dei 91 punti.
E in generale, fatico a ricordare un campionato in cui ci sia stata una supremazia così evidente e schiacciante di una sola squadra.
Mi stropiccio gli occhi ogni volta, mi diverto, gongolo; eppure dopo ogni partita, anche quelle vinte in scioltezza e sul velluto, una domanda si materializza costante nella mia mente.
Chi fermerà questo Napoli?

Una squadra senza limiti

Qualche sconfitta è arrivata in stagione, non potrebbe essere altrimenti del resto.
Ma le sconfitte arrivate hanno un denominatore comune: un Napoli momentaneamente sottotono (vedi la partita con la Lazio), un po’ affaticato ed imballato (vedi la sconfitta con l’Inter) o eccessivamente “sperimentale” (vedi l’uscita dalla Coppa Italia); insomma demeriti degli azzurri, più che meriti degli avversari (che pure vanno riconosciuti).
Quando il Napoli fa il Napoli, quando Osimhen azzanna la palla come sa, quando Kvaratskhelia ubriaca gli avversari, quando Lobotka sale sulla sua abituale cattedra e quando Kim si mette l’elmetto, allora, signori, non ce n’è per nessuno.
Questo collettivo ha già dimostrato in tantissime occasioni di non avere limiti in potenza e di potersela giocare, vincendola, con chiunque gli si pari davanti.

Tricolore a pochi passi

In campionato, al di là di tutte le scaramanzie del caso è quasi fatta.
Diciotto punti di vantaggio a dodici giornate dalla fine sono un tesoretto enorme.
E le rivali hanno più volte fatto mostra di enorme discontinuità e poca lucidità, con la conseguenza che nessuna italiana sembra poter mettere seriamente in discussione il primato azzurro.
Insomma, oggi sembra legittimo sostenere che in Serie A non c’è nessuno che può fermare questo Napoli.
La prossima di campionato, contro l’ottimo e ritrovato Torino di Juric, ci darà qualche ulteriore indizio, ma nel frattempo l’Europa chiama.

In Champions l’ammazza-Napoli?

La partita di stasera è delicata, per quello che rappresenta e per quel che potrebbe valere.
Nella massima competizione europea tutto può succedere, ma al netto d’ogni scaramanzia non si può certo sostenere che l’Eintrecht possa diventare l’ammazza-Napoli
.
Se il Napoli fa il Napoli, i tedeschi non hanno nessuna chance, privi peraltro come sono del loro giocatore più pericoloso per squalifica; Kolo Muani, che molti paragonano ad Osi, all’andata è stato praticamente annullato da Kim e Rahmani, così come tutto il Francoforte.
Chi è, allora, il vero ammazza-Napoli?

Le più pericolose

Facciamo un gioco: diciamo che il Napoli passa ai quarti, risultato storico per il club ed importantissimo per tutto il movimento (non si vedono tre italiane ai quarti di Champions dalla stagione 2005/2006).
Il sorteggio per formare il tabellone, dai quarti sino alla finale, si terrà venerdì 17 marzo
.
Diamo per scontato che il Real passi (e così scontato non è, nonostante il margine guadagnato all’andata).
Oltre alle italiane, che il Napoli ha già dimostrato di poter surclassare, restano il Manchester City, il Benfica, il Chelsea, il Real Madrid ed il Bayern.
Tutte pericolosissime, ma quelle oggettivamente più pericolose sono il City, il Real ed il Bayern: chi sarà, se ci sarà e se sarà tra queste, l’ammazza-Napoli?

Le squadre da evitare

Ebbene, a modesto parere di chi scrive, le uniche squadre veramente superiori a questo Napoli sono due: il Real, con campioni assoluti come Benzema, Modric e Toni Kroos, ed il City, con l’alieno nordico, l’immenso De Bruyne e l’immaginifico Bernardo Silva.
Queste due compagini, allenate da due geni della panchina, se giocano come sanno possono sicuramente battere il Napoli.
Le altre, nel caso, dovrebbero faticare parecchio.
Attenzione, non dico che con le altre sarebbe facile, sia chiaro: stiamo sempre e comunque parlando delle otto più forti d’Europa, ed altre ce ne sono, almeno di pari livello, che hanno avuto un percorso più sfortunato in questa stagione.
Ad ogni modo, al netto d’ogni elucubrazione mentale, mai come quest’anno nulla appare davvero impossibile.
E allora buona Champions e buon campionato: la certezza è che, al di là di tutto, gli azzurri ci faranno divertire.

 

(Foto: Depositphotos)

Calciomercato

ESCLUSIVA LBDV – La Fiorentina su Immobile

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Immobile, Lazio

Secondo quanto raccolto in esclusiva dalla redazione di LBDV, la Fiorentina sarebbe in forte pressing su Ciro Immobile per la prossima sessione di mercato estiva.

L’ex capitano della Lazio, attualmente in forza al Besiktas, potrebbe così fare ritorno in Serie A dopo un’esperienza di un anno nel campionato turco.

L’avventura in Turchia

Dopo aver lasciato la Lazio, dove ha scritto pagine importanti della storia biancoceleste, Immobile ha scelto di trasferirsi in Turchia per una nuova avventura. Il suo futuro, però, potrebbe presto tingersi di viola, con la Fiorentina determinata a rinforzare il reparto offensivo con un attaccante di esperienza e carisma.

La società gigliata, infatti, è alla ricerca di un bomber in grado di garantire un elevato numero di reti e di offrire una valida alternativa a Moise Kean.

L’interesse della Fiorentina

L’interesse per Immobile conferma la volontà della dirigenza di puntare su giocatori di alto livello per ambire a traguardi importanti nella prossima stagione.

Restano da capire i dettagli economici dell’operazione e la volontà dello stesso giocatore di tornare in Italia. Di certo, un possibile approdo di Immobile alla Fiorentina sarebbe un colpo di mercato di grande impatto, sia per la squadra che per i tifosi, che vedrebbero arrivare un attaccante di comprovata esperienza e qualità.

Nei prossimi mesi la situazione potrebbe evolversi, ma una cosa è certa: la Fiorentina è pronta a fare sul serio per riportare Ciro Immobile in Serie A.

(Foto: DepositPhotos)

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Le bombe di Vlad

Il Napoli prepara la sfida contro il Como

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L’attenzione  del Napoli è tutta rivolta alla prossima sfida di campionato contro il Como. Niente distrazioni, niente calcoli in vista dell’Inter: gli azzurri sanno di dover tornare alla vittoria dopo tre pareggi consecutivi che, pur non avendo compromesso la leadership in classifica, rendono questo turno di campionato estremamente delicato.

Gli uomini di Antonio Conte sono chiamati a confermare il primato e a mantenere il vantaggio di due punti per arrivare nello scontro diretto con l’Inter nelle migliori condizioni possibili.

Como in fiducia, ma il Napoli recupera pezzi importanti

La squadra lombarda allenata da Cesc Fabregas arriva al match con il morale alto dopo il successo contro la Fiorentina. Il Napoli, però potrà contare su alcune novità significative. La settimana di allenamenti ha permesso di riportare a buoni livelli Mathias Olivera e Leonardo Spinazzola. L’uruguaiano, reduce da un infortunio complesso, difficilmente verrà rischiato, mentre per l’ex Roma si aprono spiragli per una maglia da titolare sulla fascia sinistra. Il suo recupero rappresenta un’arma in più per Conte, che lo considera un elemento chiave anche in vista dello scontro con l’Inter.

Novità nel 3-5-2: più spinta sulle fasce

Il tecnico azzurro confermerà il 3-5-2, ma con alcune modifiche per garantire maggiore incisività offensiva. Se contro la Lazio la produzione offensiva è stata limitata, stavolta si punta a soluzioni più aggressive. Matteo Politano agirà sulla destra, mentre a sinistra ci sarà Leonardo Spinazzola. In mediana, spazio ad Anguissa, Lobotka e McTominay, mentre in difesa Di Lorenzo sarà abbassato sulla linea dei tre centrali, affiancando Rrahmani e Buongiorno.

Nessun dubbio in attacco: il tandem offensivo sarà formato da Giacomo Raspadori e Romelu Lukaku, chiamati a fare la differenza per riportare il Napoli alla vittoria.

(Foto: DepositPhotos)

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Le bombe di Vlad

Arbitri e protocollo Var, quanti “orrori”

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Serie A

Il mondo del calcio continua a interrogarsi sulle anomalie del protocollo VAR, con episodi sempre più frequenti che ne mettono in luce le contraddizioni e i limiti. Gli ultimi casi, accaduti in Milan-Udinese e Inter-Fiorentina, evidenziano storture regolamentari che rischiano di compromettere la credibilità del sistema di assistenza video agli arbitri.

Il caso Tomori: un rosso evitabile

Sabato pomeriggio, Fikayo Tomori è stato espulso per somma di ammonizioni dopo un fallo su Colombo. La decisione arbitrale è stata viziata da un errore precedente: l’attaccante dell’Udinese si trovava chiaramente in posizione di fuorigioco, un aspetto evidente a chiunque avesse un monitor a disposizione, ma non al guardalinee, posizionato male.

L’azione avrebbe dovuto essere fermata in anticipo, evitando il contatto e la successiva ammonizione che ha portato all’espulsione del difensore rossonero.

A rendere il tutto ancora più paradossale è il fatto che, se il fallo fosse stato giudicato da cartellino rosso diretto, il VAR sarebbe potuto intervenire.

Trattandosi però di una seconda ammonizione, il protocollo non ne consente la revisione. Questo significa che, paradossalmente, Tomori avrebbe dovuto commettere un fallo ancora più grave per poter essere “salvato” dal VAR. Un’assurdità che dimostra l’inadeguatezza delle attuali regole di intervento.

Il gol irregolare dell’Inter: un errore evidente

Ieri sera, un altro episodio ha sollevato perplessità sull’efficacia del VAR. Durante la partita tra Inter e Fiorentina, i nerazzurri hanno sbloccato il match grazie a un autogol di Pongracic, nato da un calcio d’angolo concesso ingiustamente.

Il cross di Bastoni che ha originato l’azione era chiaramente oltre la linea di fondo, ma il guardalinee, ancora una volta mal posizionato, non ha rilevato l’irregolarità.

Il problema principale sta nel fatto che, secondo l’attuale protocollo, il VAR non può intervenire per correggere errori legati alla concessione di corner, rimesse laterali o calci di punizione, a meno che non si tratti di una situazione di gol/non gol. Inoltre, una volta che il gioco è ripreso con il calcio d’angolo, l’azione viene considerata “nuova”, impedendo qualsiasi revisione della decisione iniziale. Questo limite normativo ha permesso che un gol irregolare rimanesse convalidato, minando ulteriormente la fiducia nel sistema.

Un protocollo da riformare

Questi episodi dimostrano quanto il regolamento VAR necessiti di una revisione urgente. Il principio fondante della tecnologia è correggere errori chiari e oggettivi, eppure le attuali norme impediscono proprio di intervenire nei casi più evidenti.

È comprensibile che su un fallo di mano o un contatto in area possa esserci una componente discrezionale, ma situazioni come quelle di Tomori e dell’Inter non lasciano spazio a interpretazioni: si tratta di errori tecnici e regolamentari che il VAR dovrebbe poter correggere senza limitazioni imposte dal protocollo.

Il calcio ha accolto la tecnologia per garantire maggiore giustizia e trasparenza, ma se il sistema è ostacolato da regole che impediscono di correggere gli sbagli più evidenti, allora il rischio è che il VAR, anziché essere una risorsa, diventi un ulteriore elemento di frustrazione.

È arrivato il momento di sistemare queste distorsioni prima che la credibilità dell’intero sistema arbitrale venga compromessa irrimediabilmente.

(Foto: DepositPhotos)

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