Serie A
Milan versus Juve: il confronto Conceiçao-Motta è impietoso
Passata l’euforia per la Supercoppa vinta a Riad dal Milan, resta il confronto impietoso tra l’operato dell’ultimo arrivato Conceiçao e della “promessa” Motta.
Al di là della squadra per la quale si tifa ci sono i fatti. Da una parte un Milan reduce da 6 giorni di Sergio Conceiçao, chiamato a sostituire Paulo Fonseca e vincitore di una Supercoppa tutta rimontata da un iniziale svantaggio.
Dall’altra una Juventus che ha in panchina Thiago Motta da 6 mesi eppure non riesce a fare risultato quanto vorrebbe (e dovrebbe), e riesce perlopiù a collezionare pareggi (o sconfitte, come quella in semifinale di Supercoppa proprio contro i rossoneri).
Il confronto, certo, è forzato: eppure il nuovo Milan visto in campo in Arabia Saudita fa proprio ben sperare.
Milan, la svolta di Conceiçao
Quello che provano i tifosi rossoneri è difficilmente spiegabile a parole: l’impresa della Supercoppa di Riad ha portato il Milan a schiacciare sia la Juventus che l’Inter, le rivali più storiche e dirette.
L’arrivo di un nuovo tecnico in panchina, stavolta sembrerebbe quello giusto, sembra aver rotto gli argini di un fiume che aspettava da tempo di essere in piena.
Conceiçao, il tecnico della rivoluzione
Sergio Conceiçao ha già lasciato il segno, senza badare alla diplomazia o ai sorrisi di circostanza. Alla domanda di un giornalista sulla fortuna, ha ribattuto secco: “Sei juventino tu?”. Parole schiette, come quelle di Ibrahimovic alla vigilia: “Sì, qualcosa è cambiato”. E quando Zlatan parla di calcio e di spirito, raramente sbaglia.
Conceiçao, dal canto suo, ha chiarito subito le sue intenzioni: “Non sono qui per fare il simpatico o l’amico dei giocatori, ma per vincere.” Un atteggiamento che lo rende simile al connazionale Mourinho più nello stile che nei proclami.
Leao, il fuoriclasse risvegliato
Il chiaro segno della rinascita è ciò che ha fatto un cconnazionale dell’allenatore come Rafael Leao quando è entrato in campo a inizio ripresa, quando il risultato sembrava già compromesso.
L’ala sinistra portoghese, che in Serie A ha accumulato 15 presenze, 3 gol e 5 assist dall’inizio della stagione, ha dimostrato alla panchina e ai suoi tifosi che un fuoriclasse è tornato.
Un valore che gli è stato riconosciuto in primis dall’allenatore, che di lui ha detto: “Può diventare il calciatore più forte al mondo”.
Serie A
Atalanta, quando torna Scamacca? Gasperini ha bisogno di lui per allungare la coperta in attacco
Atalanta, siamo ormai alle ultime settimane prima del rientro di Gianluca Scamacca, out per la rottura del crociato. Gian Piero Gasperini conta di riaverlo il prima possibile per opere un turnover più efficace possibile in vista del finale di stagione.
L’estate è ormai lontana, ma sempre più vicino è il rientro di Gianluca Scamacca, fuori da cinque mesi a causa della rottura del crociato.
Nell’amichevole di agosto contro il Parma, infatti, l’infortunio dell’attaccante della nazionale risultò decisivo per far accelerare la dirigenza dell’Atalanta nell’acquisto di Mateo Retegui.
Una mossa di necessità, ma che alla fine si rivelò un vero affare per i nerazzurri, che trovarono l’attuale capocannoniere (insieme a Marcus Thuram) della serie A.
A distanza siderale da quel momento drammatico, però, è ormai tempo di conto alla rovescia per il suo ritorno in campo. Con una Dea sempre efficace, ma meno brillante sul piano del gioco a causa della stanchezza, le rotazioni saranno fondamentali di qui a maggio.
Per questo, Scamacca potrebbe rientrare tra fine febbraio e inizio marzo, in tempo per aiutare il treno orobico a rimanere sui binari dello scudetto.
Serie A
Inter, addio a Frattesi? Il club può considerarlo a una condizione
Inter, sono ormai sempre più insistenti le voci che vorrebbero Davide Frattesi lontano dai nerazzurri. Ma a che condizione la dirigenza considererebbe una cessione? Vediamo qui di seguito.
L’Inter non è più un’isola felice per Davide Frattesi, che reclama più spazio in squadra. Simone Inzaghi, dal canto suo, gli riserva regolarmente almeno un certo minutaggio, ma appare chiaro che i titolari nel suo ruolo siano altri.
Le 21 presenze stagionali, corredate da 3 gol e un assist, stanno strette al numero 16 nerazzurro, che desidera essere un pilastro della sua squadra, un uomo sul quale fare affidamento, un titolarissimo, in parole povere.
Una condizione che, al momento, il tecnico piacentino non sembra disposto a concedere. Di qui la voglia di Frattesi di guardarsi altrove, nella fattispecie a Roma, dove ritroverebbe casa sua.
Già, ma l’Inter fino a che punto potrebbe acconsentire a un suo addio? Partendo da presupposto che andrebbe sostituito, il tutto è da ricollegarsi (soprattutto) a una questione di bilancio.
Frattesi, infatti, è attualmente a bilancio per 22 milioni di euro (dati di Tribuna.com), che scenderanno a 19 a giugno. Per poter realizzare una plusvalenza, dunque, la società meneghina dovrebbe incassare, da una sua cessione, almeno superiore alle due appena citate.
Logico è anche che, vista la cifra investita due anni fa per portarlo a Milano, è difficile pensare a un prezzo inferiore ai 30-35 milioni di euro.
Serie A
Empoli, Esposito è finalmente esploso
L’attaccante dell’Empoli, Sebastiano Esposito, considerato un predestinato, finalmente sembra essere questa stagione quella della sua definitiva consacrazione.
L’attaccante dell’Empoli, Sebastiano Esposito, considerato a lungo un predestinato del calcio italiano, questa sembrerebbe essere la stagione della sua definitiva consacrazione. Ha esordito giovanissimo nell’Inter di Antonio Conte, caricato di troppe responsabilità, ora finalmente può essere arrivato il suo momento.
Empoli, Sebastiano Esposito finalmente è esploso
In questa prima parte di stagione, un giocatore che finalmente può considerarsi definitivamente esploso è Sebastiano Esposito, attaccante dell’Empoli classe 2002. In Serie A ha esordito giovanissimo nell’Inter di Antonio Conte, dopo essere considerato un predestinato del calcio italiano, ora questa è la sua stagione della sua consacrazione, con già 7 gol in 15 presenze sino ad ora.
Arrivato in toscana questa estate dopo una stagione alla Sampdoria in Serie B, con 6 gol in 22 presenze, aveva giocato all’estero con l’Anderlecht, totalizzando 1 gol in 14 presenze, e al Basilea, con 6 gol in 23 presenze. Come si è detto, Antonio Conte lo lanciò giovanissimo all’Inter, dove esordì in Europa League.
Nazionale Under 21, ha giocato in tutte le giovanili azzurre, totalizzando 50 presenze. Inoltre è stato considerato dal The Guardian tra i migliori 60 giocatori nati nel 2002. Inoltre, si è fatto notare in Serie B con Spal e Venezia, con i lagunari ha conquistato la promozione in Serie A.
Esposito è un attaccante abile in zona gol, ambidestro, è bravo nella conduzione palla, nell’attaccare gli spazi e nel fornire assist ai compagni. Proprio quest’anno in Toscana si è soprattutto visto, quindi questa può essere la stagione della sua definitiva consacrazione.
Ceduto dall’Inter in prestito per 5 milioni con diritto di riscatto, cifra che salvo colpi di scena non attesi sarà pagata dall’Empoli. Ovviamente, la dirigenza empolese valuterà in estate probabili offerte.
Vedremo se la ottima stagione sin qui disputata da Esposito continuerà, ma già si può dire che finalmente il suo talento è definitivamente esploso.
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