Serie A
Udinese, Sava: “Sono felice di ripagare la fiducia, mi sento completo sotto tanti aspetti”
Il portiere dell’Udinese Razvan Sava ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di TV12 relative al momento che sta vivendo nel club friulano e non solo
L’ex portiere del Cluj e attualmente in forze all’Udinese sotto la gestione Runjiac ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di TV12 sull’esperienza che sta vivendi nel club friulano e su alcuni aneddoti legati alla sua carriera.
Udinese, le parole di Sava
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal portiere dell’Udinese Razvan Sava ai microfoni di TV12:
“È un momento bello, sono felice di ripagare la fiducia al mister e ai tifosi che ci sostengono in ogni partita. La partita di Verona ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca, perché abbiamo lasciato due punti che potevano essere molto importanti per la classifica. Chiudere il girone di andata a 25 punti però è positivo, rispetto all’anno scorso quando a fine andata la squadra stava un po’ peggio”.
Sava poi prosegue parlando del tipo di gioco moderno che coinvolge sempre di più i portieri nell’impostazione dell’azione dal basso:
“Con questo tipo di gioco mi trovo bene, mi piace moltissimo. In Romania non giocavo così, ma da quest’anno ho iniziato a giocare di più la palla bassa per cercare di impostare e costruire. Per me è una cosa nuova ma mi sono adattato subito e mi piace farlo”.
Per l’estremo difensore rumeno, un passato Italia già prima di arrivare all’Udinese,
a partire dalla Pro Sesto: “Sono capitato alla Pro Sesto perchè dopo un torneo disputato a Pordenone il mio procuratore mi aveva notato e mi aveva proposto questa opportunità.
Avevo 14 anni e siamo venuti qui in Friuli con la Nazionale Under 15. Ho accettato subito la proposta. All’inizio è stato difficile adattarmi, poi piano piano ho imparato prima l’inglese poi l’italiano e mi sono adattato.
Quando poi ho saputo che mi voleva la Juventus non trovavo le parole. Dopo varie esperienze volevo rimanere in Italia ma non avevo trovato una squadra dove potessi mettermi in mostra. In quel momento della mia carriera mi ha chiamato il Cluj e sono tornato in Romania”.
Sul rapporto con Scuffet incontrato proprio al Cluj:
“Simone l’ho conosciuto quando sono tornato in Romania al Cluj. Siamo andati molto d’accordo e tuttora abbiamo un buon rapporto”.
Il portiere classe 2002 racconta poi la chiamata dell’Udinese:
“Il club mi ha cercato in estate. Sapevo che mi tenevano d’occhio e ho accettato subito. Era una soluzione che mi piaceva e volevo tornare in Italia per giocare in Serie A. Mi spiace aver esordito a causa dell’infortunio di Okoye, mi dispiace molto per lui.
Voglio giocare perchè merito di farlo e spero di aver dimostrato di essere pronto. Ritrovarsi a fare il titolare non mi ha tolto tranquillità, il calcio resta sempre un gioco e lo vedo sempre così. Non ho perso serenità. La parata più bella finora? Quella su Aguissa contro il Napoli o quella su Ricci contro il Torino“.
Sul rapporto con gli altri portieri:
“Con Okoye e Padelli mi trovo benissimo. Si è creato davvero un bel rapporto, loro mi aiutano e mi danno molti consigli. Mi fanno sentire a casa, mi piace tantissimo”
Infine, il portiere racconta i suoi punti forti:
“Come dicevo prima mi piace giocare con i piedi e impostare dal basso, avendo iniziato facendo il difensore. Mi sento completo su tante cose, forse devo migliorare sulle uscite.
Rispetto al campionato rumeno la palla viaggia molto più veloce, devo ancora abituarmi bene a questo aspetto. Sono uno che riguarda le partite per capire gli errori che ho fatto per migliorare e non ripeterli nelle partite successive”.
Serie A
Napoli-Juventus: curiosità e statistiche
Nel prossimo turno di Serie A, il Napoli ospita una Juventus che proverà a invertire una tendenza, che la vede sempre sconfitta al Maradona negli ultimi 5 anni.
Sabato 25 gennaio alle 18 va in scena un Napoli–Juventus molto importante ai fini della classifica. I padroni di casa, leader del campionato con 50 punti, devono mantenere le 3 lunghezze di vantaggio sull’Inter (che ha una partita in meno). Gli ospiti lottano invece per un posto nella prossima Champions League e vogliono proseguire la striscia di imbattibilità, al netto di qualche pareggio di troppo.
Napoli-Juventus, curiosità e statistiche
Oltre ad aver vinto 3 delle ultime 4 partite in casa, perdendo solo con la Lazio, il Napoli ha una striscia ancora aperta di 5 successi di fila tra le mura amiche contro i bianconeri, iniziata il 26 gennaio 2020. Il risultato più frequente quando queste due squadre si affrontano a Napoli è 2-1: non a caso, 3 delle ultime 5 vittorie degli azzurri sono avvenute con questo risultato. L’ultima fu la gara della stagione scorsa, con i gol di Kvaratskhelia, Chiesa e Raspadori.
La Juventus è l’unico club imbattuto nel nostro campionato. Il suo consistente ritardo rispetto alle zone di vertice si deve ai numerosi pareggi: ben 13. Un dato che si contrappone a quello degli azzurri, che sono la seconda squadra con meno pareggi (2) dopo l’Hellas Verona. L’ultimo risale al 10 novembre in casa dell’Inter. L’ultimo Napoli-Juventus terminato in parità è datato 2 aprile 2017: 1-1, con le reti di Khedira e Hamsik.
Al Maradona si affrontano le due migliori difese fin qui in Serie A: il Napoli ha subito 14 reti, la Juventus 17. Entrambe hanno in comune il fatto di avere il proprio miglior difensore infortunato. Da una parte mancherà Buongiorno, che in settimana ha ripreso a intensificare il lavoro, ma come dichiarato dal tecnico Antonio Conte non verranno affrettati i tempi. Dall’altra non ci sarà Bremer, fuori fino a fine stagione per la rottura del crociato rimediata lo scorso 2 ottobre.
Veniamo alla sfida tra i due centravanti: Romelu Lukaku contro Dusan Vlahovic. Il belga ha segnato appena 3 reti in 11 partite contro la Juventus, 2 delle quali su calcio di rigore. Il serbo invece quando ha affrontato i campani ha realizzato solamente 2 gol in 11 presenze, tutti e due con la maglia della Fiorentina.
Passiamo infine al duello in panchina. Conte e Thiago Motta si sono sfidati due volte fin qui. La prima fu Inter-Genoa 4-0 del 21 dicembre 2019, che costò la panchina all’attuale allenatore bianconero. La seconda è ovviamente la gara d’andata dello scorso 21 settembre, terminata 0-0. Tra Spezia, Bologna e Juventus, Motta ha un bilancio di 2 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte contro il Napoli.
Conte sfida il suo passato, visti i numerosi anni trascorsi nella Juventus prima da calciatore e poi da allenatore. Da quando il tecnico leccese terminò la sua esperienza a Torino da allenatore nel 2014, ogni volta che ha affrontato la Vecchia Signora è andato incontro a non poche difficoltà. Sono arrivate infatti 4 sconfitte, a fronte di due pareggi e un solo successo risalente al 17 gennaio 2021, quando allenava l’Inter.
Serie A
Como-Atalanta, statistiche e curiosità
Il match Como-Atalanta, in programma questo weekend, sarà valido per la 22° giornata di Serie A. Leggi con noi curiosità e statistiche sul match.
Sabato 25 gennaio, alle ore 15:00, lo stadio Giuseppe Sinigaglia ospiterà l’atteso confronto tra Como e Atalanta, un derby lombardo che promette emozioni e spunti interessanti, tra due squadre particolarmente offensive.
Curiosità statistiche di Como-Atalanta
La squadra guidata da Cesc Fàbregas è in un buon momento, con tre vittorie nelle ultime quattro partite casalinghe in Serie A. L’ultimo successo per 4-1 contro l’Udinese ha visto brillare giovani talenti come Assane Diao e Nico Paz, entrambi a segno e determinanti per allontanare il Como dalla zona retrocessione
L’Atalanta, dal canto suo, sta attraversando un periodo meno brillante rispetto all’inizio stagione. Dopo una serie di 11 vittorie consecutive, la squadra di Gian Piero Gasperini non ha ottenuto successi nelle ultime quattro gare di Serie A, con tre pareggi e una sconfitta. L’attaccante Mateo Retegui, con 14 gol in 19 presenze, rimane comunque una minaccia costante per le difese avversarie.
Entrambe le squadre si distinguono per l’intensità nel recupero palla. Como e Atalanta sono le uniche due formazioni ad aver recuperato almeno 1000 palloni in questa Serie A, con i lariani che primeggiano nei recuperi nell’ultimo terzo di campo (96) rispetto agli 89 dei nerazzurri.
Diao, giovane talento del Como, ha segnato nelle ultime due partite contro Milan e Udinese. Se dovesse andare a segno anche contro l’Atalanta, diventerebbe il primo giocatore a segnare in ciascuna delle sue prime tre presenze da titolare in Serie A dai tempi di Boulaye Dia con la Salernitana tra agosto e settembre 2022.
Per l’Atalanta, Mateo Retegui è il capocannoniere della Serie A con 14 gol. L’ultimo giocatore italiano dell’Atalanta ad aver fatto meglio in una singola stagione era stato Cristiano Doni nel 2001/02, con 16 reti.
Serie A
Lazio, gioie e dolori europei: stop per Nuno Tavares
Lazio, si chiude in bellezza la prima fase di Europa League grazie al successo sulla Real Sociedad. Baroni però perde Nuno Tavares.
Una buona e una cattiva notizia per il giovedì europeo della Lazio, impegnata contro la Real Sociedad nell’ultima giornata di Europa League.
I biancocelesti, infatti, travolgono anche gli spagnoli grazie alle reti di Gila, Zaccagni e Castellanos.
A nulla serve il gol della bandiera, firmato da Barrenexea, utile sono a fini statistici.
Con i tre punti di ieri sera, gli uomini di Baroni hanno praticamente in mano il primo posto assoluto.
Lazio, si ferma Nuno Tavares
Se dal lato del campo la Lazio può gioire, non altrettanto si può dire sul capitolo infortunati.
Nel corso del match, infatti, Nuno Tavares e’ stato costretto a uscire anzitempo a causa di un problema muscolare che sarà valutato nelle prossime ore.
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