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Lazio, Lotito: “Rovella non è in vendita. Derby? Hanno vinto una gara, sembrava una festa Scudetto”

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Lazio, Lotito

Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha rilasciato una breve intervista a Il Messaggero in cui ha affrontato vari argomenti, sottolineando il cambiamento nel panorama delle proprietà nel calcio italiano.

Lazio, Lotito

Presidente of lazio Claudio Lotito during SS Lazio vs Udinese Calcio, Italian Soccer Serie A Men Championship in Roma, December 01 2019 – LPS/Renato Olimpio

Lotito ha espresso preoccupazione per il fatto che sempre meno club siano gestiti da proprietà italiane, sottolineando l’importanza di mantenere una connessione culturale e valoriale con il territorio: “Come me e Aurelio De Laurentiis, che sta facendo benissimo, i risultati parlano, spero che altri non cedano perché alcuni club ormai sopravvivono. Tanti vendono perché non è facile reggere. Le disponibilità sono ristrette e il calcio ha un costo”.

Da tempo si invoca da più parti una mano da parte del governo.
“Non servono aiuti, ma il rispetto di quello che l’industria del calcio dà al nostro Paese. Al cinema è stato dato oltre un miliardo durante il Covid a fondo perduto, a noi è stato solo concesso di pagare le rate sospese in 5 anni grazie a una legge già esistente. Si pretendeva il pagamento entro il 26 dicembre, mi sono battuto per la dilazione mensile e lo Stato ne ha tratto giovamento. Sono fondamentali i ricavi fiscali prodotti dal calcio”.

Lo sbarco di multiproprietà e società da tutto il mondo sta prendendo il largo.
“Le aziende italiane e gli imprenditori una volta investivano anche nel calcio. Adesso è venuta meno la forza economica e arrivano solo i fondi. Servirebbe oltretutto una norma e verificarne la provenienza. Ma la cosa più grave è che si sta perdendo l’aspetto romantico e patriottico perché queste proprietà non hanno interesse a valorizzare la tutela della fede sportiva né il nostro territorio”.

Lei è saldo al timone della Lazio?
“Io non ho alcun interesse a vendere, ho già detto e ribadisco che lascerò il club a mio figlio. Oltretutto sono riluttante all’ingresso dei fondi perché, come ho già detto, puntano solo alla massimizzazione dei ricavi ma il calcio deve avere anche e soprattutto uno scopo moralizzatore e didascalico. Io sento una grande responsabilità civica e sociale. Oltre a portare i risultati economici e sportivi, voglio educare i giovani al rispetto delle regole, loro saranno i cittadini del futuro. I valori devono stare al di sopra di tutto e il calcio così mediatico può e deve dare un esempio. Non a caso, io e mia moglie Cristina, a capo della Fondazione, stiamo promuovendo tutta una serie di iniziative sociali, con investimenti non legati solo al mero denaro. Anche l’Academy va in questo senso, per aiutare le famiglie e crearne una ancora più grande concentrata tutta dentro Formello. Sto facendo tutto questo con le mie risorse, senza chiedere né mutui né leasing a nessuno”.

Però c’è un pre-contratto firmato con il colosso Legends per arrivare a concludere il progetto Flaminio.
“Non c’entra nulla perché potrei pagare pure da solo 400 milioni in 30 anni, dopo averne spesi 550 in 20. L’accordo è legato a un business plan più ampio, allo sponsor”.

Non è ancora stata aperta la conferenza dei servizi per la Lazio in Campidoglio.
“Stiamo preparando gli ultimi documenti per il deposito”.

Domani la Lazio compirà 125 anni.
“Ci saranno diverse iniziative, oltre la maglia celebrativa che esordirà contro il Como”.

C’è un po’ di amarezza per il derby perso?
“Abbiamo sbagliato i primi 20 minuti e loro hanno fatto due tiri in porta, ma dopo c’è stato un assalto al Fort Apache. Nel secondo tempo non avremmo meritato di perdere. Loro hanno segnato, noi no. E poi ci sono stati atteggiamenti scorretti come i palloni buttati in mezzo al campo e non solo. Hanno vinto una gara, sembrava una festa Scudetto”.

Si vocifera che il Manchester City sia pronto a fare offerte per Nicolò Rovella.
“Non è in vendita e non abbiamo ancora mai ricevuto un’offerta, ma è normale che i nostri giocatori siano apprezzati e desiderati dai top club del mondo”.

Serie A

Napoli, Stellini: “15 anni con Conte? Si sta molto bene insieme a lui, ma mai comodi”

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Matri

Il vice allenatore del Napoli, Cristian Stellini, in intervista a Radio Crc ha parlato della sua esperienza come allenatore in seconda di Antonio Conte.

Il vice allenatore del Napoli, Cristian Stellini, in un intervista a Radio Crc ha parlato della sua esperienza come allenatore in seconda di Antonio Conte, raccontando numerosi aneddoti.

 Napoli, il vice allenatore Stellini ha parlato oggi a Radio Crc della sua esperienza come allenatore in seconda di Antonio Conte

L’ESULTANZA DEL NAPOLI CON ROMELU LUKAKU, DAVID NERES, MATHIAS OLIVERA E SCOTT MC TOMINAY ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Napoli, Stellini: “Ho iniziato a lavorare con Conte come collaboratore tecnico: analizzare le nostre partite e gli allenamenti è l’aspetto che mi è più caro e sul quale mi concentro tanto”

Il vice allenatore del Napoli, Cristian Stellini, oggi è intervenuto a Radio Crc raccontando la sua esperienza come allenatore in seconda di Antonio Conte. Il vice del tecnico dei partenopei ha raccontato numerosi aneddoti ed anche chi tra i giocatori azzurri un giorno potrebbe diventare allenatore.

Sulla sua esperienza come vice di Conte, Stellini si è particolarmente soffermato: “15 anni con Conte? Si sta molto bene insieme a lui, ma mai comodi. Bisogna sempre farsi trovare pronti, lavorare sodo ed avere grande rispetto di tutti. Quest’ultimo è l’aspetto più importante che tendo a guardare. Il ruolo del secondo allenatore si è molto evoluto negli anni. Ho smesso di giocare nel 2010 e da quel momento gli staff sono molto cambiati: sono più numerosi ed ogni componente ha una funzione. Il secondo è diventato un po’ il tramite tra l’allenatore e lo staff. Il tecnico oggi ha molte più cose a cui pensare, tra cui anche gli aspetti mediatici.”

Poi ha parlato di come con il tecnico organizzano le sedute di allenamento: “In ogni allenamento c’è una parte a cui il mister è molto legato, relativa alla tattica e ad esercitazioni che lui ama seguire. Oggi alcune parti dell’allenamento sono delegate allo staff, quindi noi dobbiamo inserirci, sapendo che lui ha una sua parte che è il core di tutta la sessione. Noi facciamo dei meeting e ci confrontiamo e coordiniamo per definire l’allenamento. Più ci si avvicina alla partita più il mister entra in gioco in modo determinante, perché è la chiave di tutto.”

Infine, una sua considerazione su chi tra i giocatori azzurri potrebbe un giorno diventare tecnico: ” I giocatori che abbiamo avuto in passato e che poi sono diventati allenatori sono stati quelli che hanno manifestato più interesse in ciò che facevamo: quelli che prendono appunti, chiedono. Oggi questi giocatori sono sempre di più, perché il calcio è cambiato ed i calciatori sono sempre più interessati. Nel Napoli, Di Lorenzo è un ragazzo che conosce il calcio ed è molto interessato. Simeone, anche è molto attento alle dinamiche del gioco e non solo relative alla fase offensiva e all’attacco. Per intelligenza e comunicazione, secondo me anche Zerbin potrà diventare un allenatore”.

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Serie A

Juventus, Maifredi: “Avendolo vissuto, è una partita attesa in città come nessun’altra”

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Juventus

L’ex tecnico della Juventus, Gigi Maifredi, ha parlato oggi a TMW Radio derby che attende i bianconeri sabato con il Torino, ma non solo.

L’ex tecnico della Juventus, Gigi Maifredi, intervenendo a TMW Radio, ha parlato del derby che attende i bianconeri sabato contro il Torino, ma anche di Dusan Vlahovic e del Milan di Sergio Conceicao.

Juventus, l'ex tecnico Gigi Maifredi ha parlato del derby che attende i bianconeri con il Torino ma non solo

Juventus, Maifredi: “Motta deve fare una squadra con i giocatori che ha e se non cambia è un allenatore limitato”

L’ex tecnico della Juventus, Gigi Maifredi, oggi è intervenuto a TMW Radio sul derby che attende sabato i bianconeri contro il Torino, ma anche di Dusan Vlahovic e del nuovo Milan targato Sergio Conceicao.

Sul derby, l’ex tecnico bianconero giudica una partita importante nell’ambiente bianconero: “Avendolo vissuto, è una partita attesa in città come nessun’altra. Le aspettative sono alte, si affrontano due squadre con problemi ma il Toro ha l’animus pugnandi che si ha di solito quando si affronta la Juve. I bianconeri partono sempre favoriti, anche stavolta ma sono molti i problemi. E non so se verranno risolti un un attimo.”.

Poi, Maifredi si è soffermato sulla Supercoppa italiana e sul tecnico dei bianconeri Thiago Motta: “La Supercoppa è stata una brutta botta. Perdere contro quel Milan per degli episodi sfortunati non è andato giù. Serve la felicità, che non te la dà Motta, che non è un galvanizzatore. Vedi anche la gestione di uno come Vlahovic…”.

In seguito, un appunto su Dusan  Vlahovic: “Sì, ma quando hai uno come lui devi avere delle ali che ti danno palloni in continuità. Io vedo che lui tocca 15-20 palloni a partita e non è giusto. Se non lo stimoli, perde l’abitudine. Per me andrà via, i segnali sono quelli, ma non so se è un bene liberarsene. Magari scoppia fuori dalla Juve”.

Infine, una considerazione sul nuovo Milan targato Sergio Conceicao: “Fonseca è entrato in una squadra che era un caos, ha cercato di mettere delle regole, ha fatto battaglie importanti con Leao e Theo Hernandez e ora sono diversi. Poi è arrivato Conceicao, che in tre giorni si è giocato molto. E’ un personaggio stimolante, ma do dei meriti a Fonseca che ha fatto il lavoro sporco” ha concluso.

 

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Serie A

Lecce, Gallo si infortuna di nuovo: il comunicato

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Nuovo infortunio per Gallo del Lecce: il difensore costretto a fermarsi di nuovo, un duro colpo per la squadra salentina nella corsa alla salvezza.

La situazione attuale del Lecce

Il Lecce si trova ad affrontare una nuova sfida con l’infortunio di Antonino Gallo. Il difensore, già reduce da precedenti problemi fisici, ha subito un ulteriore stop che complica i piani del tecnico per le prossime partite di campionato. L’assenza di Gallo rappresenta un problema significativo, poiché il giocatore è un elemento chiave nella difesa salentina.

L’infortunio è stato comunicato ufficialmente dal club tramite un comunicato sul sito ufficiale, confermando che il giocatore sarà sottoposto a ulteriori esami per determinare l’entità del problema e i tempi di recupero. La squadra dovrà ora cercare alternative valide per coprire il vuoto lasciato da Gallo, in un momento cruciale della stagione.

Le reazioni e le prospettive future

Il tecnico del Lecce dovrà trovare soluzioni rapide per mantenere la solidità difensiva della squadra, magari puntando su giovani promettenti o adattando giocatori in ruoli diversi. La dirigenza potrebbe anche valutare la possibilità di intervenire sul mercato, sebbene le risorse economiche siano limitate.

I tifosi del Lecce hanno espresso il loro sostegno a Gallo sui social media, sperando in un rapido recupero. La squadra sa di dover contare sulla forza del gruppo per superare questa difficoltà e continuare a lottare per la salvezza in Serie A.

Per altre notizie sul calciomercato, [clicca qui](https://www.calciostyle.it/categoria/calciomercato).

Fonte: [l’account X di Gianluca Di Marzio](https://x.com/DiMarzio)

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