Serie A
Atalanta-Juventus 1-1, Kalulu monumentale ma serve solo per il pareggio numero 13 I Le pagelle bianconere
Atalanta-Juventus 1-1, a Bergamo la Signora sfiora il successo giocando una buona partita. Kalulu illude i bianconeri, raggiunti nel finale da Retegui. Per Thiago Motta ottime risposte da Koopmeiners. Le pagelle bianconere.
Di Gregorio 6,5: non fa il miracolo sulla testata sotto misura di Retegui, ma era obiettivamente difficile arrivarci. Solo in un altro paio di occasioni viene impegnato seriamente.
Savona 5: purtroppo inciampa su una buccia di banana chiamata Retegui, che lo fa scivolare dalla sufficienza al rango di peggiore dei bianconeri. Non eccellente per 90′, prende il golpo di grazia con il gol del pareggio.
Gatti 7: si piazza in area e respinge ogni tentativo della Dea facendosi aiutare da un Kalulu in serata di gran spolvero. Partecipa agli arrembaggi offensivi con personalità.
Kalulu 8: segue l’azione imbastita e rifinita da Mckennie per concludere e battere Carnesecchi. Oltre a questo, la clamorosa chance di mettere a segno la doppietta, sfumata per una questione di pochi centimetri. Non lascia ossigeno, in difesa, agli attaccanti avversari.
Cambiaso 5: lascia molto a desiderare sul Bellanova, che lo scherza andando a servire Retegui per il gol del pareggio.
Locatelli 7: convincente, senza se e senza ma, grazie a delle geometrie che servono a rendere fluido il gioco bianconero (dall’88’ Fagioli sv).
Thuram 6: un pò in riserva, ma gli basta per dare sempre il suo contributo (dal 75′ Douglas Luiz 6: aiuta la squadra nel quarto d’ora finale).
Yildiz 6,5: anche nella serata di Bergamo risulta tra i più determinati.
Mckennie 7: lo trovi in un altro ruolo inedito, e ancora una volta non delude le aspettative. Intelligente il filtrate per il gol di Kalulu.
Nico Gonzalez 5,5: il ruolo di punta gli calza bene, ma non mostra il fuoco negli occhi (dall’82’Mbangula sv).
Koompeiners 6,5: la sua posizione in campo a Bergamo è forse quella più congeniale in questa Juventus. Buona partita per lui nel suo vecchio stadio.
Thiago Motta 6: un altro pareggio e un’altra vittoria sfumata, ma questa volta la Signora non recita da comprimaria. Il 4-2-3-1 con Nico Gonzalez unica punta e Mckennie trequartista sembra valorizzare le qualità dei suoi.
Serie A
Milan, situazione infortuni nel dopo Como
Il Milan dopo la partita con il Como, deve fare conto con diversi infortuni: prima Pulisic, poi anche Morata e Thiaw. Gli esiti oggi degli esami diagnostici.
Il Milan, dopo la partita con il Como, deve fare conto con diversi infortuni: prima Pulisic, uscito nel primo tempo, poi Morata e Thiaw durante l’intervallo e ripresa. Oggi gli esami hanno dato gli esiti dell’entità degli infortuni.
Milan, infermeria piena dopo il Como, la situazione
Il giorno dopo del Milan dopo la vittoria contro il Como per 2 a 1, ha lasciato in casa rossonera un infermeria piena: Pulisic, uscito nel primo tempo, Morata e Thiaw tra intervallo e ripresa. Stamani ci sono stati gli esami diagnostici che hanno riportato l’entità degli infortuni.
Per Pulisic e Morata gli esami effettuati hanno escluso la presenza di lesioni muscolari per entrambi, quindi hanno accusato solo un affaticamento muscolare. Ora si stilerà per entrambi i due giocatori un programma di recupero mirato e dovrebbero essere già disponibili per il prossimo impegno con la Juventus, salvo ulteriori complicazioni.
Per Thiaw, invece, gli esami hanno fatto riscontrare una lesione al bicipite femorale sinistro. Dopo l’esito diagnostico, si stilerà un periodo di recupero per il giocatore rossonero. Il prossimo controllo è fissato tra 7 o 10 giorni, per verificare l’entità dell’infortunio. Ma è molto probabile che Thiaw resti fuori dai campi di gioco per alcune settimane.
Sicuramente in casa rossonera c’è stato un sospiro di sollievo per Pulisic e Morata, mentre l’infortunio a Thiaw crea notevoli problemi in difesa, con il tecnico Sergio Conceiçao che dovrà lavorare su questo.
Proprio il tecnico milanista ha rilasciato una dichiarazione a proposito degli infortuni: “Gli infortuni di Pulisic e Thiaw? Anche Morata, aveva un po’ di fastidio a livello muscolare e abbiamo deciso di non rischiarlo. Stiamo valutando tutto a livello di lavoro, dobbiamo crescere anche su questo piano. Se vogliamo avere intensità bisogna essere al top e in questo momento ci manca qualcosa. Se vogliamo una squadra di pressione e intensa, senza lasciare nulla all’avversario bisogno migliorare. I giocatori sono liberi di parlare, non è un problema. A volte parla chi gioca, a volte chi è in panchina, a volte io. Dipende. Oggi mi è venuto da parlare. Domani valutiamo il bollettino infortunati con gli esami, vediamo. Speriamo bene”. Vedremo come si evolverà la situazione nei prossimi giorni.
Serie A
Genoa, A-Cap avvia una causa
L’ A-Cap ha avviato un’ azione legale nel tentativo di bloccare la ricapitalizzazione del Genoa, cercando di rende vana l’operazione che reso Sucu proprietario.
L’A-Cap ( Advantage Capital Holdings) ha avviato un’ azione legale in Italia nel tentativo di bloccare la ricapitalizzazione del Genoa, cercando di rende vana l’operazione che ha portato Dan Sucu azionista di maggioranza della società rossoblù.
Genoa, l’A-Cap avvia un’azione legale per bloccare la ricapitalizzazione della società
Bufera in casa Genoa . Dopo l’operazione di ricapitalizzazione che ha portato Dan Sucu ad essere il nuovo proprietario della società rossoblù, l’A-Cap (Advantage Capital Holdings) tramite una sua entità controllata, la 777 partners, che è una dei principali creditori degli ex proprietari, ha presentato un’ingiunzione presso un tribunale italiano contro la ricapitalizzazione che ha reso Sucu nuovo proprietario.
Nella denuncia presentata alle autorità giudiziarie, l’A-Cap sostiene che l’aumento di capitale approvato lo scorso dicembre dal CdA della società ligure, abbia aggirato il fondo di investimento per trasferire la proprietà a Dan Sucu, compromettendo i diritti del creditore.
L’A-Cap afferma di aver fatto valere un pegno concesso ad un’unità di 777 sul club grifone e di avere il diritto di partecipare all’assemblea degli azionisti che ha avviato la ricapitalizzazione della società ligure.
All’interno della denuncia, l’A-Cap ha sottolineato che un’altra unità della stessa, denominata ACM Delegate, abbia fornito un prestito 440 milioni di euro a 777 partners nel 2023, ottenendo così una procura inevitabile per l’esercizio dei diritti di voto e di tutti gli diritti relativi alle società controllate dai debitori, Genoa incluso.
Vedremo come questa intricata vicenda proseguirà nelle prossime settimane, sperando che le tormentate vicende societarie non abbiano effetti da punto di vista dei risultati della squadra di Patrick Vieira, anche per la vittoria ottenuta domenica contro il Parma davanti proprio a Dan Sucu presente in tribuna a Marassi.
Serie A
Parma, Lovik si presenta: “Un sogno vestire questa maglia”
Parma: la società emiliana ha annunciato, nei giorni scorsi, l’innesto di Mathias Lovik. Il norvegese, arrivato dal Molde per 6 milioni di euro, ha rilasciato le sue prime dichiarazioni.
Il difensore ha parlato al Mutti Training Center di Collecchio, durante la sua conferenza stampa di presentazione.
Cosa ne pensi del primo impatto con Parma?
“Per me è un grandissimo onore essere qui in questa società con una storia così importante, è un sogno che si realizza. Sono onorato di poter difendere i colori della squadra”.
Un giocatore a cui ti ispiri?
“Se dovessi scegliere un difensore indico Cannavaro. Quando ero un ragazzino mi son state regalate due magliette, la prima di Cristiano Ronaldo, che rimane una ispirazione, e la seconda di Cannavaro. Ha giocato anche qui, lo ammiro moltissimo e mi auguro di poterlo rendere fiero”.
Quali sono state le tue prime impressioni del calcio italiano ?
“L’impressione è stata positiva, anche se a Genova non è andata come speravamo. L’atmosfera è stata molto positiva, ho apprezzato il supporto dei tifosi. Sicuramente è stato esaltante, mi aspetto una bellissima avventura”.
Quali obiettivi personali hai e quanto impiegherai ad adattarti?
“Sicuramente voglio iniziare da imparare l’italiano, oggi avrò la prima. E’ una lingua molto bella, non vedo l’ora di impararla. Non so quanto tempo mi servirà, cercherò di farlo nel modo più rapido possibile”.
Cosa ti aspetti da questa esperienza?
“Non voglio parlare aspettative. La Serie A è tra i cinque campionati migliori, il Parma è un grandissimo club. Le mie aspettative sono di dare il mio meglio per la squadra e vincere più partite possibile”.
Dove credi di rendere al meglio?
“Sono abituato a giocare in diversi ruoli, in Norvegia giocavo nel 3-4-3. Credo il terzino sinistro sia il mio ruolo, ma son pronto in caso di bisogno anche per giocare più avanti”.
La stagione in Norvegia ha una scansione diversa. Tu in che condizioni fisiche sei?
“La stagione come hai detto è diversa, vengo dalla sosta nazionale. I test fisici però sono andati bene, mi sento bene e in forma, sono pronto”.
Com’è stato l’impatto con la Serie A?
“La Serie A è sicuramente tra i cinque campionati più importanti, la qualità è molto elevata. Ho giocato anche in Europa, ma la Serie A è sicuramente una bella sfida. Voglio divertirmi, crescere e diventare uno dei grandi del campionato”.
Cosa ti ha chiesto mister Pecchia in questi primi giorni?
“Con Pecchia abbiamo iniziato in modo lento e semplice, capisce la necessità iniziale di adattarmi. Mi è chiaro cosa si aspetta di me dentro e fuori dal campo, dopo gli allenamenti abbiamo già iniziato a discutere di temi tattici per capire la posizione migliore per me”.
Quali sono i tuoi punti di forza?
“Mi sento pronto per la Serie A e per combattere per la squadra. Ritengo che l’agilità, la velocità e la corsa in attacco e anche in difesa sono i miei punti di forza. Mi vedo come un giocatore moderno, che ama dribblare e sa attaccare e mi piacerebbe anche far colpo sui tifosi con qualche giocata per mettere in mostra le mie qualità”.
Sei figlio di calciatori, quanta attesa c’è stata a Molde per il primo norvegese al Parma?
“I miei genitori sono molto orgogliosi di avermi in Serie A, non avrebbero scommesso su questo e quasi non ci credevano. Entrambi erano calciatori ma non a livelli alti, in quanto appassionati di calcio conoscevano la storia del Parma e alcuni grandissimi calciatori che hanno militato qui, sono orgogliosi”.
Un altro norvegese nel tuo ruolo, Riise, può essere un’ispirazione?
“Tutti lo conoscono in Norvegia, ha giocato in Premier League e nella Roma. E’ stato un grande terzino ed è una fonte di ispirazione per me”.
Sei il primo norvegese in un club dove sono passati grandi campioni. Quanto ti inorgoglisce?
“Sì sono il primo norvegese al Parma e di questo sono davvero onorato. Questo club ha una storia importante e mi piacerebbe poterne far parte. Ricordo grandissimi calciatori che hanno militato qui, i vari Cannavaro, Thuram, Crespo, la mia intenzione è di diventare anche io un grande della storia del Parma, vedremo come andranno le cose”.
-
Calciomercato3 giorni fa
Fiorentina, idea scambio con la Roma: i nomi in ballo
-
Notizie5 giorni fa
Milan, cambiano strategie e modus operandi: Cardinale prepara la cessione ad Aramco?
-
Calciomercato3 giorni fa
Milan, Michele Camporese ad un passo
-
Calciomercato4 giorni fa
Ultim’ora Milan, offerto Chiesa: Ibrahimovic non chiude la porta | I dettagli
-
Calciomercato7 ore fa
Milan, giornata decisiva per Rashford: dall’offerta ridicola alle ultime speranze Jovic/Chukwueze
-
Calciomercato6 giorni fa
Milan, inversione di rotta sul made in Italy? Contatti per Lorenzo Lucca
-
Calciomercato5 giorni fa
Atalanta, Gasp vuol muovere la torre: la richiesta
-
Calciomercato6 giorni fa
Fiorentina, torna in Italia un classe 2005: per lui è sfida con il Milan