Serie A
Milan, Conceicao: “Pulisic è fuori. A me non piace tanto il mercato di gennaio”
Il tecnico del Milan, Sergio Conceicao, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del big match contro la Juventus di Thiago Motta, domani alle 18:00.
Sergio Conceicao, allenatore del Milan, è intervenuto in conferenza stampa a poco più di 24 ore dalla sfida dell’Allianz Stadium contro la Juventus di Thiago Motta, in programma domani, sabato 18 gennaio alle 18:00. Il tecnico portoghese dovrà fare a meno della stella statunitense Christian Pulisic, ancora out per infortunio.
Milan, le parole di Conceicao
Terza volta che Milan e Juve si affrontano nell’ultimo mese e mezzo: che partita si aspetta?
“C’è equilibrio, sono due squadre forti. Due squadre che hanno giocatori molto interessanti, ma tutte le partite sono diverse. Domani dobbiamo affrontare una squadra che ha fatto una bella partita contro l’Atalanta, noi per quello che abbiamo a disposizione a livello di tempo stiamo lavorando su piccole cose che per me sono grandi cose. Ma abbiamo poco tempo, ci sono tante partite, partite importanti. Fino agli inizi di febbraio giochiamo in Champions, campionato e Coppa Italia. Dobbiamo essere pronti, dobbiamo avere l’atteggiamento giusto per arrivare ai nostri obiettivi”.
Come sta Pulisic?
“Pulisic è fuori, non mi va di bluffare. Ha ancora un po’ di fastidio, ma non mi va di rischiare. Non è niente di grave, ma se gioca una ventina di minuti rischia di aggravare la sua situazione è non voglio”.
Camarda è pronto?
“È giovane, ha la sua strada da percorrere, ma parte da una base importante: ha fame, talento e voglia”.
La Juve si è rinforzata, il Milan ancora no…
“A me non piace tanto il mercato di gennaio: è aperto per troppo tempo e crea sempre nei giocatori emozioni non positive. Il gruppo va equilibrato. Non è la cosa più importante per me oggi il mercato. Dopo la partita: io sto parlando con la dirigenza. Sapete che non è facile acquistare giocatori che possano dare qualcosa in più a questo gruppo. Tempo con ce n’è. Noi cerchiamo di parlare tra di noi e siamo d’accordo su quello che vogliamo”.
Vuole più un difensore, un centrocampista o un attaccante?
“Una vittoria domani. Capisco la vostra curiosità, ma scusatemi: il mio pensiero è sulla partita. Inutile che cerchi di fare un giro di parole per non rispondere sul mercato”.
Fofana e Bennacer in difficoltà nelle ultime uscite, come farli coesistere?
“Con il lavoro. Il mio lavoro è proprio quello. Ogni giocatore nelle sue funzioni deve sposarsi bene con gli altri. Non credo che Bennacer e Fofana non possano coesistere, anzi. Domani giocheranno tutti e due. Normalmente non lo faccio mai, non dico chi gioca. Ma la formazione che esce sui giornali è sempre giusta, ma non è una critica (sorride, ndr). Loro possono coesistere, devono capire cosa fare quando abbiamo la palla per arrivare ad attaccare con equilibrio. È questo equilibrio che vogliamo nella squadra, per non prendere la transizione degli avversari”.
Se domani ti dicono di fare un’intervista pre partita tu ci vai?
“Mando qualcun altro. È impossibile. Non mi viene neanche il pensiero giusto, poi magari dico cose non giuste perché sto pensando altre cose”.
Fascia a Maignan?
“Ho visto che c’erano polemiche sulla fascia di capitano. Ma per me non è importante quello. Tutti devono parlare. Io ho scelto, ma loro non se ne devono preoccupare: Mike si deve preoccupare di non prendere gol e poi ha anche la sua personalità che a me piace, perché è un vincente. Theo uguale, ha superato una leggenda come Paolo ed è un grandissimo giocatore. Per me è un piacere allenarli”.
Manca ampiezza sui terzini?
“Stiamo lavorando anche su questo. Se giochiamo con 3 centrocampisti voglio l’ampiezza. A volte può essere un esterno, altre volte può e deve essere un terzino, ma può essere anche un centrocampista. Ma questa ampiezza è assolutamente necessaria nel gioco”.
Tomori resta al Milan?
“Non parliamo oggi di mercato. L’aspetto fisico è importante, ma mancano 6 mesi eh, non siamo a fine stagione. Abbiamo 80 persone che lavorano in diversi campi: nutrizionisti, abbiamo tutto qua. È una questione mentale, ma si lavora anche su questo e stiamo lavorando anche su questo. Il potenziale alcune volte non viene scoperto perché non si esce dalla comfort zone. Domani il limite poi sarà ancora più alto, bisogna mettersi una carota davanti. Si pensa che stando al Milan si sta bene così, ma non va bene. Il fisico è importante, ma è importante come ognuno parla con se stesso e se può dare di più, anche se non sei così al top fisicamente”.
Ha trovato la formula segreta per avere più continuità da Theo e Leao?
“Penso che questa continuità è sempre legata agli allenamenti. Loro fanno recupero il giorno dopo la partita, poi c’è il secondo e poi al terzo giorno già si parla della partita. Oggi ho parlato con Leao, ha una capacità incredibile sui test fisici. Ci sono indicazioni su questo, può fare molto di più a questo livello. E io lavoro su questo. Dentro il suo gioco migliorerà sicuramente i numeri: non voglio che sia contento con 10 gol, deve puntare a farne 20. Sa cosa deve migliorare, ne ho parlato con lui. Ora andare sul campo è difficile perché ci sono troppe partite, ha capito su cosa migliorare ed è un bell’inizio per me”.
Due punte?
“Il punto non è giocare con due punte, ma le due punte con i due esterni offensivi: la squadra non è preparata per quello. Quando c’è da rischiare, io rischio con quattro attaccanti. Ma l’equilibrio è molto importante. Con il tempo di lavoro che abbiamo sarà difficile, ma a me piace giocare con le due punte. Non sarei intelligente a proporlo così: i giocatori non sono adatti ora per fare questo modulo”.
Cosa non vuole vedere rispetto alla gara di Supercoppa?
“Dobbiamo essere un po’ più dinamici. Stiamo lavorando su piccoli dettagli: chiudere, come a Como sul terzino, può servire per non subire gol”.
Serie A
Roma-Genoa 3-1, Vieira: “Dobbiamo lavorare perché siamo sulla strada giusta”
Roma-Genoa 3-1, Patrick Vieira ha analizzato la sconfitta dei rossoblù contro i capitolini all’Olimpico. Qui di seguito le sue parole.
La voglia di vincere della Roma ha avuto la meglio, e il Genoa e’ capitolato per 3-1.
La trasferta capitolina non ha portato bene a Patrick Vieira che, dopo il successo sul Parma, deve arrendersi alla squadra di Claudio Ranieri.
In conferenza stampa post partita, il tecnico francese ha analizzato la sfida e il risultato negativo.
Queste le sue parole.
Sui giovani
“I giovani hanno qualità. Il mio compito è quello di farli giocare. Loro hanno voglia di portare la squadra avanti e noi dobbiamo creare più possibilità“.
Sul gioco
“Abbiamo avuto dei momenti in cui abbiamo giocato bene. Era importante per noi essere uniti e avere fiducia. Lo abbiamo fatto anche se era molto difficile. La loro qualità tecnica gli ha dato il possesso. Sul primo tempo, loro non hanno creato tantissimo. Poi abbiamo preso fiducia e abbiamo creato qualche uscita interessante, ma il livello era troppo alto per noi. Dobbiamo continuare a lavorare perchè siamo sulla squadra giusta“.
Possibile addio di Gollini
“C’è tempo per pensare a questo. La mia testa va alla prossima partita contro il Monza. Lavorare con chi abbiamo”
Serie A
Roma-Genoa 3-1, Ranieri: “Volevamo vincere per i tifosi. Addio a fine anno? Lasciatemi in pace..”
Roma-Genoa 3-1, Claudio Ranieri ha parlato ai margini del successo sul Grifone. Vediamo, qui di seguito, le parole del tecnico di Testaccio a Sky Sport.
La Roma inanella la quarta vittoria di fila in casa piegando il Genoa per 3-1.
I giallorossi mettono in cassaforte tre punti che avvicinano la zona Europa, con il Bologna che ora e’ a -3, ma con due partite in meno.
Qui di seguito le parole di Claudio Ranieri a Sky Sport nel post partita.
Sulla partita
“Era una partita difficile perché il Genoa con Vieira ha chiuso bene le maglie e trovato compattezza. Eravamo riusciti a sbloccarla, poi abbiamo preso gol su palla inattiva. Era una gara ostica, ma la volevamo vincere anche per ringraziare questi 60.000 spettatori di venerdì sera. I tifosi vogliono sempre il massimo, alla squadra io chiedo proprio questo”.
Su El Shaarawy
“Basta vedere come si allenano, tutti e non solo Stephan. Giocando ogni tre giorni, dobbiamo contare su ogni elemento della rosa. El Shaarawy è uno dei calciatori esperti, io so che su di lui posso sempre contare“.
L’obiettivo della Roma
“Cercheremo di arrivare da qualche parte, noi da qualche parte vogliamo esserci. Proveremo a fare risultato in tutte le prossime partite, a partire da quella di giovedì”.
Addio a fine stagione
“Io non voglio dire più nulla, perché già avevo detto che avevo smesso e poi sto di nuovo tra voi. Lasciatemi in pace. Io avevo già deciso un anno fa di smettere”.
Serie A
Roma-Genoa, la sfida 3-1 [diretta]
Dopo la sfida del girone di andata, pareggiata all’ultimo secondo, è tempo di Roma-Genoa. Una partita nel segno di Dovbyk.
Genova, 15 settembre 2024. La Roma è in vantaggio, ma poi al 96′ viene beffata in extremis da Koni De Winter, che segna il gol del pareggio.
Oggi, a Roma-Genoa, i giallorossi scendono in campo rinnovati rispetto allo scorso autunno, con un nuovo allenatore e tutte le intenzioni di portare a casa i fatidici 3 punti.
È parecchio cambiato anche il Genoa, che come l’avversaria ha cambiato tecnico – da Gilardino a Vieira – ed è a un solo punto in classifica dalla Roma (23 punti).
Viviamo insieme le emozioni di questa partita, che significa tanto per entrambe le compagini in campo.
Roma-Genoa, il primo tempo
Il primo pallone spetta alla Roma, ad Artem Dovbyk. Appena entrati nel secondo minuto la Roma trova la sua prima occasione con Saelemaekers, che finisce troppo esterna.
Il pallone resta in possesso della Roma che prova a costruire dal basso con Hummels ma poi finisce in mano al Genoa.
Il primo fallo della partota, al 6′, coinvolge Koné. Poco dopo Dovbyk finisce a terra.
All’8′, Frendrup commette fallo su Paulo Dybala: la Roma guadagna la prima punizione del match. L’argentino calcia un tiro sontuoso, che finisce all’incrocio dei pali.
Al 14′ Angelino e Dovbyk provano a costruire una palla gol ma il pallone finisce in possesso rossoblu.
La Roma si guadagna un corner: sul punto di battuta è Paredes, ma il pallone termina tra le mani del portiere del Genoa.
A conquistare il primo giallo della partita è Vasquez per un fallo tattico su Mancini al 18′. Punizione per la Roma.
Al 21′ arriva una conclusione pericolosissima di Hummels che, però, finisce altissima sulla traversa.
Al 24′ si accende il Genoa, finora piuttosto opaco, finché non perde palla in favore della Roma. Ed è qui che Dovbyk assesta una zampata direttamente in porta e segna il primo gol della partita! È 1-0.
Il Genoa prova a riprendersi il possesso palla, ma diversi errori riconsegnano spesso il pallone nei piedi dei giallorossi.
Al 29′ Bani è a terra. Al 31′ esce dal campo per sospetto infortunio. Al 32′ viene sostituito da Sabelli.
Al 32′ sulla punizione battuta da Moretti, segna il gol del pareggio Masini.
La partita cambia ritmo, la Roma appare più infiacchita. Al 36′ è possesso rossoblu, con Pinamonti che finisce a terra e viene soccorso dallo staff medico.
Al 40′ è caos: a terra Pellegrini e Zanoli. Il capitano giallorosso esce temporaneamente dal campo.
Al 43′ il Genoa ci crede ma il pallone viene salvato da Paredes e riconsegnato alla Roma.
Al 45′ un fallo su Dybala regala ai padroni di casa una nuova punizione, destinata a essere battuta da Paredes, parata dal portiere e quindi ribattuta sempre dall’argentino.
Sono due i minuti di recupero, ma non servono a sbloccare la situazione, fissa sull’1-1.
Questo è stato un primo tempo privo di grandi emozioni, nel quale entrambe le squadre hanno tentato di mantenere o conquistare il possesso palla e costruire verticalmente. Una sostituzione per Vieira, nessuna per Ranieri.
Il secondo tempo
Il secondo tempo inizia con un cambio giallorosso: fuori Pellegrini e dentro El Shaarawy.
Un fallo su Dybala vale una punizione, calciata da Paredes, che finisce lontana e viene intercettata dai rossoblu.
Al 53′ il gioco si fa serrato, con entrambe le squadre intente a conquistare rimesse laterali e guadagnare terreno.
Al 54′ il Genoa rimedia una punizione che viene trasformata quasi in contropiede da El Shaarawy.
Grazie a Saelemaekers, al 56′, la Roma conquista un corner. A calciare è Dybala l’azione si interrompe poco dopo perché Sabelli finisce a terra: viene ammonito Paredes per una gomitata.
Non viene fischiato un rigore per fallo di mano: tutto l’Olimpico fischia. Poco dopo El Shaarawy fa esplodere la Curva Sud segnando il secondo gol giallorosso.
Al 62′ si concretizza un’occasione d’oro per la Roma, ma Dovbyk non riesce ad arrivare su un pallone appena troppo lungo.
Al 65′ il Genoa non riesce a sfruttare l’occasione di un corner, con un tiro di Masini che finisce altio sulla porta.
Esce Thorsby ed entra Ekhator, esce Zanoli ed entra Venturino.
Al 72′, il fallo su El Shaarawy in area di rigore non viene fischiato e l’Olimpico protesta ancora. Poco dopo un auto gol di Leali porta il risultato sul 3-1!
Due sostituzioni per la Roma: fuori Saelemaekers e Hummels, dentro Celik e Pisilli.
All’81’, dopo diversi minuti di passaggi infruttiosi, la Roma riesce a difendere il fortino della porta e a correre nella metà campo avversaria, dove Pisilli fallisce quello che sarebbe stato un bel gol.
A questo punto della partita, una grafica mostra che Masini, con oltre 11 km percorsi, è il giocatore che ha corso di più: tra i primi 6, per la Roma, figura solo Koné.
Sostituituzioni importanti per la Roma: fuori Dybala e Dovbyk, dentro Soulé e Shomurodov. Nel frattempo
Per il Genoa esce Moretti ed entra Kasa.
L’uzbeko giallorosso si fa sentire all’87’, dove tenta una conclusione precisa ma debole che finisce tra le manone di Leali.
Il recupero è di 4 minuti: la Roma deve difendere a tutti i costi il cospicuo vantaggio.
Al 93′ Soulé riesce quasi a segnare il gol del 4-1.
Poi il triplice fischio e cala il sipario sul trionfo della Roma.
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