Serie A
Inter-Empoli, risultato in diretta: LIVE (3-1)

Inter-Empoli, è questa la partita dove i nerazzurri di Inzaghi devono rispondere sul campo al pareggio col Bologna e alla vittoria del Napoli di ieri. Qualche cambio per Inzaghi, squalificato, che conferma Asllani e Zielinki e si affida a Taremi a fianco di Lautaro. Nell’Empoli out Esposito dal 1′.
Inter-Empoli, risultato e tabellino:
INTER (3-5-2): 1 Sommer; 28 Pavard, 6 De Vrij, 30 Carlos Augusto; 2 Dumfries, 23 Barella, 21 Asllani, 7 Zielinski, 32 Dimarco; 99 Taremi, 10 Lautaro Martinez. A disposizione: 13 J. Martinez, 40 Calligaris, 8 Arnautovic, 9 Thuram, 15 Acerbi, 16 Frattesi, 17 Buchanan, 22 Mkhitaryan, 36 Darmian, 42 Palacios, 49 De Pieri, 53 Topalovic, 95 Bastoni. Allenatore: Simone Inzaghi.
EMPOLI (4-4-1-1): 23 Vasquez; 22 De Sciglio, 34 Ismajli, 21 Viti, 3 Pezzella; 11 Gyasi, 5 Grassi, 93 Maleh, 13 Cacace; 10 Fazzini; 29 Colombo. A disposizione: 1 Perisan, 12 Seghetti, 2 Goglichidze, 6 Henderson, 7 Sambia, 27 Zurkowski, 31 Tosto, 35 Marianucci, 41 Asmussen, 90 Konate, 99 Esposito. Allenatore: Roberto D’Aversa.
Reti: 55′ Lautaro, 80′ Dumfries, 84′ Esposito, Thuram
Serie A
Genoa, una squadra dai due volti: primo tempo in ombra, ripresa esplosiva

Genoa, i rossoblù segnano poco nei primi 45 minuti, ma dominano le seconde frazioni di gioco.
Il Genoa sta vivendo una stagione all’insegna del doppio volto. Una squadra attendista e poco incisiva nei primi tempi, capace però di trasformarsi nella ripresa e diventare una delle formazioni più prolifiche del campionato. I numeri parlano chiaro: nessuna squadra ha segnato meno del Genoa nei primi tempi (solo 5 gol in 27 partite), ma al contempo nessun’altra ha trovato più reti nei secondi tempi (ben 20 dei 25 gol totali realizzati).
Genoa, contenere e colpire nella ripresa
Il piano tattico adottato prima da Alberto Gilardino e ora da Alexandre Vieira sembra chiaro, ovvero quello di partire con prudenza, gestire le energie e poi colpire sfruttando i cambi e la freschezza dei subentrati. Questa impostazione ha permesso al Genoa di ottenere risultati importanti e di posizionarsi al 12° posto in classifica con 31 punti in 27 giornate.

VIEIRA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Secondo quanto riportato da Il Secolo XIX, la strategia di un approccio più accorto nei primi tempi nasce dalla volontà di non esporsi troppo agli attacchi avversari, per poi cambiare ritmo nella ripresa grazie a giocatori capaci di incidere nelle fasi decisive della partita.
I protagonisti della svolta
Diversi giocatori si sono distinti per il loro impatto nei secondi tempi, risultando spesso decisivi nel determinare il risultato finale. Tra questi, Ekuban, Ekhator, Messias, Vitinha e Cornet hanno saputo sfruttare la fiducia concessa dagli allenatori, portando freschezza e qualità nel momento più delicato delle gare.
Questa peculiarità rende il Genoa una squadra imprevedibile e difficile da affrontare. Sebbene nei primi 45 minuti possa sembrare poco pericolosa, nella ripresa si trasforma, trovando reti pesanti e raccogliendo punti preziosi.
Serie A
Totti: “Ci sono troppo pochi talenti in Italia. Nel Brescia una volta giocavano Guardiola e Baggio, oggi invece…”

Francesco Totti critica il livello attuale della Serie A, sottolineando la mancanza di talenti nel calcio italiano.
Francesco Totti, leggenda del calcio italiano, ha espresso preoccupazione per il livello attuale della Serie A, durante un’intervista al programma “Viva El Futbol”. Secondo Totti, il campionato italiano sta vivendo un declino in termini di talento e competitività, rispetto al passato. “Ci sono troppo pochi talenti in Italia”, ha dichiarato, sottolineando come un tempo squadre come il Brescia potessero vantare giocatori del calibro di Guardiola e Baggio. Oggi, invece, i nomi dei giocatori spesso non sono noti al grande pubblico.
Totti, un confronto con il passato
L’osservazione dell’ex capitano della Roma riflette una nostalgia per un’epoca in cui la Serie A era considerata uno dei campionati più prestigiosi al mondo. Il confronto con il passato evidenzia una percezione di decadenza, dove il fascino e il talento sembrano essersi affievoliti. Questa critica arriva in un momento in cui il calcio italiano cerca di ritrovare la sua identità e competitività a livello internazionale. La speranza è che le nuove generazioni di calciatori possano riportare la Serie A ai fasti di un tempo.
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Fonte: l’account X di [Schira](https://x.com/NicoSchira)
Francesco #Totti a Viva El Futbol sul livello della #SerieA di oggi: “Ci sono troppo pochi talenti in Italia. Nel Brescia una volta giocavano Guardiola e Baggio, oggi nemmeno i nomi dei giocatori si conoscono…” pic.twitter.com/240WcroOkE
— Nicolò Schira (@NicoSchira) March 3, 2025
Serie A
Serie A, la lotta scudetto è riaperta: Napoli, Inter, Atalanta e Juventus pronte alla volata finale

Serie A, dopo l’ultimo turno di campionato, che ha visto dimezzare la distanza tra le prime quattro in classifica, può succedere di tutto. Chi ha il calendario migliore?
Il campionato di Serie A si infiamma come non mai dopo l’ultimo turno, che ha rimesso in discussione tutte le certezze nella corsa allo scudetto. Il doppio pareggio nello scontro diretto tra Napoli e Inter, il pari interno dell’Atalanta contro il Venezia e la vittoria della Juventus sul Verona hanno improvvisamente riaperto i giochi, delineando uno scenario in cui tutto è ancora possibile.
Con undici partite ancora da giocare e ben 33 punti in palio, le quattro principali candidate al titolo si preparano a una volata serrata. Decisivi saranno i numerosi scontri diretti ancora da disputare, insieme a un calendario che per alcune squadre si presenta più ostico rispetto ad altre.
Calendari a confronto: chi parte avvantaggiato?
Un elemento chiave nella corsa scudetto sarà la gestione del calendario. L’Inter di Simone Inzaghi, attualmente capolista, deve far fronte a un doppio impegno: oltre al campionato, i nerazzurri sono ancora in corsa per la Coppa Italia, con una semifinale infuocata contro il Milan, e per la Champions League, con gli ottavi di finale contro il Feyenoord in programma domani. Questo significa un grande dispendio di energie e possibili rotazioni che potrebbero influire sulle prestazioni in Serie A.

LA GRINTA DI SIMONE INZAGHI E THIAGO MOTTA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Al contrario, Napoli, Atalanta e Juventus possono concentrare tutte le loro forze sul campionato, senza altre distrazioni.
Gli scontri diretti decisivi
Oltre alle condizioni fisiche e mentali delle squadre, la corsa al titolo si deciderà in gran parte negli scontri diretti. L’Inter avrà un calendario complicato, con trasferte insidiose e sfide cruciali contro le rivali dirette come Atalanta, Roma e Lazio. Anche il Napoli dovrà affrontare match delicati come quelli contro Fiorentina e Milan. La Juventus potrebbe avere un vantaggio nei turni finali, con un calendario che sembra leggermente più abbordabile rispetto a quello delle avversarie sebbene debba ancora affrontare i bergamaschi domenica prossima, e le due squadre della capitale. L’Atalanta, invece, dovrà dimostrare di saper reggere la pressione negli appuntamenti chiave come i prossimi contro Juventus e Inter.
Il 25 maggio, giorno dell’ultima giornata di campionato, scopriremo chi avrà saputo gestire meglio la pressione e conquistato il titolo. Una cosa è certa: la corsa scudetto è più incerta e affascinante che mai.
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