Champions League
Milan, Conceicao: “C’è molto da migliorare ma sono contento del gruppo. Un concerto non è la fine del mondo”

Alla vigilia della sfida contro la Dinamo Zagabria, l’allenatore del Milan, Sergio Conceicao, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico del Milan in vista della sfida di Champions League contro la Dinamo Zagabria.
Milan, le parole di Conceicao
Come avete organizzato il lavoro in vista della partita?
“Oggi abbiamo svolto sul campo un allenamento di circa 40 minuti con tutto il gruppo, so che non è l’ideale ma ne siamo consapevoli. Con le nostre analisi cercheremo di fare una gara positiva e di vincere”.
La settimana è stata piuttosto movimentata. Pensate che certi fatti possano aver dato una spinta in più?
“Non abbiamo bisogno di episodi di poco rilievo per trovare la scossa. L’energia ci arriva dal lavoro, dalla motivazione di essere nella più importante competizione per club. Vogliamo chiudere al meglio questa fase. Ci alleniamo ogni giorno a Milanello con la responsabilità di onorare una società come il Milan. È questo ciò che conta maggiormente”.
Credete che Morata abbia bisogno di un turno di riposo? Farete calcoli in prospettiva del derby?
“Capisco la curiosità, ma io ragiono di partita in partita: non considero mai due gare contemporaneamente, non funziona. Non ho iniziato ieri: quando si fanno troppi calcoli i risultati non arrivano. Dobbiamo concentrarci solo su domani, partita dura e importante per il nostro secondo obiettivo. Il primo era aggiudicarci la Supercoppa e l’abbiamo fatto bene, il secondo è passare tra le prime otto in Champions. Al derby penseremo giovedì, già in aereo nel viaggio di ritorno”.
Pensate di poter arrivare a vincere questa Champions League?
“È un percorso lungo, il primo traguardo è arrivare tra le prime quattro in campionato. Come ho già detto prima, non possiamo metterci a guardare al derby, figuriamoci alla finale di Champions. Se allunghiamo lo sguardo non vediamo i gradini davanti a noi e rischiamo di inciampare”.

DELUSIONE THEO HERNANDEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nel suo primo mese al Milan, in quali aspetti la squadra è migliorata e dove vorrebbe che crescesse ancora?
“Ci sono momenti di gioco in cui siamo efficaci, altri in cui lo siamo meno. Parlo della gestione del pallone, della qualità nelle giocate, dell’occupazione degli spazi e della velocità delle transizioni difensive. Ogni allenatore cerca la perfezione, si lavora sempre sui dettagli. Non è una scusa, ma manca il tempo: mi piace allenare i giocatori sul campo, osservare le posizioni, fare correzioni.
Vedo però anche diverse cose positive, e altre in cui ancora non siamo cresciuti abbastanza. I ragazzi hanno fiducia, ma è sempre preferibile vincere con tranquillità che dover rincorrere il risultato. È importante aggiungere altri aspetti a questo spirito per conquistare successi con più facilità”.
C’è chi dice che il Milan possa risollevarsi dalle difficoltà, come suggerisce una canzone di Lazza. Che ne pensa?
“Non servono canzoni a motivarci. Stiamo lavorando per arrivare a fine stagione con gli obiettivi centrati. Parlare di rinascita presuppone uno stato negativo, ma noi siamo concentrati sul lavoro. Ci conosciamo meglio ogni giorno che passa.
La questione del concerto… è un tema di cui la gente parla. Io sono portoghese, ho una cultura diversa, però il calcio ha un linguaggio universale: ci si allena per due ore e poi c’è la vita quotidiana, da vivere con professionalità. Non è un richiamo all’ordine per nessuno, non è la fine del mondo se c’è stato un concerto. Ho parlato con i quattro giocatori interessati, io ho le mie regole e il club le sue. La cosa più importante è focalizzarci sulla Dinamo e su come vincere”.
Che impressione le dà questo gruppo?
“È un gruppo davvero valido sul piano umano. Sono tutti bravi ragazzi che hanno compreso la mia visione del calcio e come deve essere vissuta la nostra vita sportiva. Quando sanno come funziona il sistema di lavoro, lo rispettano e io rispetto loro.
Un allenatore deve capire con chi ha a che fare e io ho trovato un bel gruppo. Ho cambiato diverse cose e loro hanno accettato le novità. Non sembra, ma in realtà ci sono modifiche importanti nel nostro modo di giocare. Sono soddisfatto”.
Lei ha allenato il Porto, un club di grande tradizione europea, e ora il Milan che è il secondo club più vincente in Europa. Come considera questo bagaglio di storia?
“Sono due società di grandissimo prestigio. Credo che il Porto sia tra quelle con più partecipazioni europee, mentre il Milan è secondo per numero di trofei. La storia però non gioca in campo. Il DNA resta un fattore rilevante, soprattutto per l’atmosfera che si crea in queste competizioni, ma c’è anche l’effetto che si genera negli avversari quando incontrano squadre così titolate.
Domani affrontiamo una formazione che spera ancora di qualificarsi ai playoff, quindi non sarà semplice. Porto e Milan sono state campioni del mondo per club, questo peso è positivo per chi lo possiede e allo stesso tempo può dare stimoli a chi affronta un club così grande”.
Champions League
Barcellona, Dani Olmo: “Daremo tutto, vogliamo la finale”

Il fantasista del Barcellona, Dani Olmo, ha parlato nella conferenza stampa che precede il ritorno delle semifinali di Champions League contro l’Inter.
L’Inter si prepara ad accogliere il Barcellona per la sfida di ritorno delle semifinali di Champions League. Le squadre, dopo il 3-3 della gara d’andata, si affronteranno in perfetta parità a San Siro. L’importanza della partita è stata sottolineata da Dani Olmo, giocatore del Barcellona, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match.
Barcellona, le dichiarazioni di Dani Olmo
Dani Olmo ha parlato della partita contro l’Inter definendola una sfida fondamentale per la squadra blaugrana. Ha poi aggiunto: “Sono contento, sono venuto per giocare per un obiettivo, cioè vincere. Abbiamo già vinto due competizioni su quattro, ne rimangono due e l’obiettivo è chiaro. Ci sono ovviamente situazioni in cui non sono stato bene, vorrei avere continuità e ora mi sento bene. Sono concentrato sul presente, pronto, motivato per aiutare la squadra“.
“Sono venuto qui per vincere”
Dani Olmo ha ribadito che il Barcellona è pronto per la sfida contro l’Inter, mettendo in luce l’importanza dell’intero gruppo blaugrana: “È merito di tutta la squadra se siamo qua, ogni partita l’abbiamo vinta per merito del lavoro di tutti ed è questa la cosa fondamentale“. Inoltre, il campione d’Europa ha sottolineato l’importanza dell’intero gruppo blaugrana: “È merito di tutta la squadra se siamo qua, ogni partita l’abbiamo vinta per merito del lavoro di tutti ed è questa la cosa fondamentale“.
“Lamine è fondamentale per noi”
Dani Olmo ha parlato anche del compagno Lamine Yamal, definendolo un giocatore importante per la squadra. Ha infine elogiato l’Inter, la prossima avversaria del Barcellona: “Faremo il massimo per vincere. L’Inter è una squadra forte, sapevamo della loro qualità in contropiede e sui calci piazzati. Siamo preparati a tutto ciò“.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
Champions League
Inter, Pavard in o out? Arriva la conferma finale

I tifosi nerazzurri sono in apprensione per capire le condizioni di Benjamin Pavard e sapere finalmente se sarà della partita contro il Barcellona di domani.
Il francese ha segnato praticamente il gol decisivo contro il Bayern Monaco nello scorso turno eliminatorio e Inzaghi punta tanto sulla sua esperienza internazionale.
Inter, il verdetto su Pavard
Secondo quanto emerso dall’ultimo allenamento e dalle condizioni del francese, la scelta dell’allenatore nerazzurro sarà quella di non convocare l’ex Bayern per la sfida contro i blaugrana, valida per l’accesso alla finale che si disputerà proprio a Monaco.
Il suo recupero non è ancora completo e il piacentino non vuole rischiarlo per aggravare ulteriormente la sua condizione fisica precaria. Il difensore ha accusato ancora dolore e ha già lasciato il ritiro della squadra.

LA FORMAZIONE DELL’INTER ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Champions League
Barcellona, l’annuncio di Flick: “Lewandowski potrebbe partire dalla panchina, ma è pronto”

Robert Lewandowski potrebbe iniziare dalla panchina contro l’Inter, dice Hansi Flick: “Dopo l’infortunio, forse è meglio così”.
La decisione di Hansi Flick su Lewandowski
In una recente conferenza stampa, l’allenatore Hansi Flick ha discusso le condizioni fisiche di Robert Lewandowski, rivelando che potrebbe non essere schierato come titolare nella prossima partita contro l’Inter. Flick ha affermato: “Penso che potrebbe essere meglio per Robert iniziare dalla panchina dopo il suo infortunio, ma è pronto”. Questa dichiarazione ha suscitato interesse tra i tifosi e gli addetti ai lavori, considerando l’importanza del match in arrivo.

ROBERT LEWANDOWSKI IN AZIONE DAVANTI A SIMONE INZAGHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’importanza della gestione delle risorse
La decisione di Flick di valutare se schierare Lewandowski come titolare sottolinea l’importanza della gestione delle risorse umane all’interno di una squadra di calcio. Con un calendario fitto di impegni, garantire che i giocatori chiave siano al massimo delle loro capacità è fondamentale per il successo della squadra. Resta da vedere se Lewandowski potrà scendere in campo contro l’Inter, una partita che promette spettacolo e tensione.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨🇵🇱 Hansi Flick: “I think it might be better for Robert Lewandowski to start on the bench after his injury, but he’s ready”.
“We will see if he can start vs Real Madrid”. pic.twitter.com/lYxFYJdReS
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) May 5, 2025
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