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La Roma di Fonseca prende forma: novità e aspettative

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La Roma formato Paulo Fonseca inizia a prendere corpo. L’allenatore portoghese, scelto per
riaccendere l’entusiasmo in casa giallorossa dopo una stagione sofferta, è entrato ormai
pienamente sulla tolda di comando del team della Capitale.

Acquisti e cessioni

Nelle sue mani c’è una squadra in continuo mutamento. Per ora in riva
al Tevere sono arrivati in cinque, fra cui il centrocampista Veretout dalla Fiorentina, che nella
conferenza stampa di presentazione ha esplicitamente citato l’interessamento di Fonseca
come molla decisiva per farlo arrivare nella Capitale, anziché nella Milano rossonera. Dal Napoli è
arrivato un altro centrocampista, Diawara, a cui si aggiungono i difensori Mancini (dai
bergamaschi dell’Atalanta), Spinazzola (dalla Juventus) e infine il portiere Pau Lopez (dal Betis
Siviglia). Per contro hanno già lasciato Roma: Gerson (al Flamengo), El Shaarawy (in Cina, allo
Shanghai Shenhua), Ponce (allo Spartak Mosca), Manolas (al Napoli) e Luca Pellegrini (alla
Juventus).

Sfoltire i ranghi

Dopo un primo periodo di lavoro sul campo e di studio tattico, il nuovo
allenatore ha deciso di sfoltire i ranghi. D’altronde la Roma ha una rosa troppo ampia per potere
intervenire con successo sui problemi degli scorsi anni. Fonseca vuole un gruppo unito e dai
numeri ridotti rispetto a oggi, per potere insistere sulle proprie idee tattiche, abbinando risultati a
bel gioco per far di nuovo innamorare la tifoseria romanista dei propri giocatori.

L’allenatore portoghese (pur essendo nato nel 1973 in Mozambico, all’epoca ancora una colonia
dei lusitani) ha messo nero su bianco una lista di cessioni. Giocatori in passato centrali per la
Roma ma che oggi non rientrano nel suo progetto tecnico. Si tratta di un’intera squadra di calcio:
ben undici, infatti, i nomi presenti sulla lista compilata da Fonseca.
Tutte pedine “pesanti”, anche in termini d’ingaggio, che sia l’allenatore che la società guidata da
James Pallotta vogliono scaricare. In attacco figurano i nomi sicuri di Schick, Defrel e Antonucci.
A centrocampo Nzonzi, arrivato solo la scorsa stagione nella Capitale, Gonalons e Coric. In
difesa Santon (o Karsdorp), Bianda e Bouah. Infine niente da fare anche per Olsen, arrivato con
la grande speranza di sostituire Alisson Becker tra i pali, probabilmente il miglior portiere visto di
recente all’Olimpico, volato al Liverpool di Klopp e fresco Campione d’Europa.

Il risiko delle punte

Avere tanti giocatori nella lista cessioni comporta che la campagna
acquisti dovrà essere altrettanto ricca. Uno tra i nomi più clamorosi di cui si parla è quello di
Higuain, che secondo i bookmakers potrebbe approdare proprio alla Roma.
La vicenda Higuain porta diritta all’altro grande nome romanista con mezzo piede in partenza,
ossia Edin Dzeko, il “Diamante di Sarajevo”, capace tra il 2015 e il 2019 di mettere a segno, con
la maglia giallorossa, qualcosa come 62 reti in 137 partite, una media che sfiora il gol ogni due
presenze.
Dzeko è da tempo l’obiettivo numero uno di Antonio Conte, l’ex ct della Nazionale italiana
approdato in questa stagione all’Inter. Dzeko e Lukaku, secondo il tecnico salentino, sarebbero la
coppia ideale, da alternare all’argentino Lautaro Javier Martinez. La resistenza del Manchester
United a fare partire Lukaku per meno di 80 milioni di euro ha fermato lo scambio, su cui ora pare
essersi inserita la Juventus. Il club bianconero sembra essere una delle pochissime opzioni gradite
anche a Mauro Icardi, ex capitano nerazzurro, finito di fatto fuori rosa dopo l’arrivo di Conte, che
non ha alcuna intenzione d’iniziare la stagione avendo dentro lo spogliatoio l’argentino, che è
inviso (è un eufemismo) ad almeno mezza squadra.
Fino a quando questo “Risiko” delle punte non si sbloccherà, nessuna pedina potrà muoversi a
Roma. Una situazione strana, con i giallorossi che non vedendo muoversi gli altri top player,
difficilmente potranno assicurarsi El Pipita. L’ingaggio monstre (si parla di circa 9 milioni di euro
a stagione) di Higuain è fuori dal budget che Pallotta intende mettere sul piatto: l’affare potrebbe
andare in porto solo con un aiuto, nel pagamento, da parte della Juventus. Il che, potrebbe
accadere solo se i bianconeri riuscissero a mettere le mani su un’altra punta, Icardi o Lukaku.

Insomma, per ora, si deve aspettare, come sempre più spesso accade in questo pazzo
calciomercato, prolungato fino al prossimo 2 settembre.

Il modulo

Una squadra ancora incompleta non pare comunque essere, per ora, un cruccio per
Fonseca. Gli altri club, infatti, non paiono essere messi molto meglio. Per questo motivo il tecnico
lusitano ha intensificato il lavoro sul campo, provando a fare entrare nelle gambe, nella testa e nei
meccanismi dei giocatori la sua idea di calcio. Nelle prime uscite ufficiali Fonseca ha insistito su
una Roma schierata con il 4-2-3-1, un modulo che già l’anno scorso i giallorossi hanno adottato
durante buona parte del campionato.
Se i numeri sono gli stessi, l’interpretazione che ne dà Fonseca rispetto a Di Francesco è
radicalmente opposta. L’ex condottiero dello Shakhtar Donetsk, squadra cresciuta sotto i dettami
tecnici di un grande come Mircea Lucescu, ha in qualche modo assorbito alcuni aspetti dal
tecnico rumeno. Infatti, quello di Fonseca è un calcio fatto di possesso palla e di controllo del
match, dove le posizioni in campo e il mantenimento, quasi ossessivo, della sfera servono per far
scoprire gli avversari prima di affondarli. Un meccanismo che i tifosi della Roma, purtroppo,
ricordano bene: era il febbraio del 2018 quando gli ucraini di Fonseca superarono per 2-1 i
giallorossi, durante l’andata degli ottavi di finale di Champions League. Un match poi raddrizzato,
al ritorno, con l’1-0 dell’Olimpico, ma che aveva fatto sudare freddo molti tifosi romanisti.

Amichevoli e nodo stadio

Mentre si aspetta l’inizio del campionato (partenza il 25
agosto in casa contro il Genoa, mentre l’1 settembre sarà già derby contro la Lazio) il mister e la
società sono già al lavoro. Si prevedono una serie di amichevoli di lusso: Lille, Atletico Bilbao e,
soprattutto, Real Madrid (11 agosto).
Il tutto mentre il presidente Pallotta continua a inseguire il sogno di un nuovo stadio per la
Roma. Anche se ultimi segnali al riguardo non paiono esattamente incoraggianti, il club ha ribadito
più volte che la priorità per la società è proprio avere un nuovo stadio. Sicuramente, una stagione
all’altezza delle aspettative non potrà che aiutare a vincere anche questa ardua sfida.
Palla al centro dunque, ora tocca a Fonseca e ai suoi gladiatori.

Fondatore e Direttore Editoriale della testata giornalistica Calciostyle.it. Nato a Roma, classe 1981.

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Messi: “Il mio erede? Dovessi sceglierne uno, direi Yamal”

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Yamal

Lionel Messi è al finire della sua carriera. Il capitano dell’Inter Miami ha parlato della nuova generazione di giocatori, tra i quali Lamine Yamal.

Al margine di un evento organizzato da uno sponsor dell’Inter Miami, il mitico Lionel Messi ha parlato della nuova generazione di calciatori che si stanno affacciando sul palcoscenico mondiale. Tra i quali designa un suo possibile erede, Lamine Yamal.

Messi

Inter Miami, Messi “C’è una generazione di giovani giocatori che sono molto bravi e che hanno tanti anni davanti a sé”

Lionel Messi si avvia alla fine della sua carriera. Attualmente gioca per l’Inter Miami, nella MLS americana, ed ha fatto il punto sui nuovi fenomeni che si affacciano nel panorama calcistico internazionale. Tra i quali spicca un suo possibile erede, ovvero il giocatore del Barcellona Lamine Yamal.

Al margine di un evento di uno sponsor dell’Inter Miami, La Pulce ha parlato proprio della nuova generazione di calciatori che si affaccia sul palcoscenico mondiale: “C’è una generazione di giovani giocatori che sono molto bravi e che hanno tanti anni davanti a sé” ha dichiarato.

Uno in particolare è stato indicato da lui come suo possibile “erede”, anche perché veste la maglia blaugrana del Barcellona come la vestì lui, ovvero Lamine Yamal: “Dovessi sceglierne uno, per l’età e il futuro che ha, sceglierei Lamine (Yamal, ndr). Dipende da lui perché il calcio dipende da tante cose, ma Lamine è il presente e il futuro”.

Quindi Messi indica proprio in Yamal come suo erede, ma il giovane spagnolo prima deve puntare a trascinare il Barcellona sia nella Liga che in Champions League: come ha fatto per tanti anni fa proprio Messi.

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Udinese, Runjaic: “Sanchez ci sarà. Il Napoli non è in difficoltà. Su Lucca…”

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Udinese

 Il tecnico bianconero, Kosta Runjaic, ha parlato in conferenza stampa pre Udinese-Napoli, match valido per la 16ª giornata di Serie A Enilive.

L’allenatore dell’Udinese, Kosta Runjaic, ha parlato ai microfoni sulla situazione della sua squadra e del Napoli di Antonio Conte.

Udinese-Napoli, Thauvin

Florian Thauvin ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Udinese, le parole di Runjaic

In seguito le parole dell’allenatore dei bianconeri:

Sugli Indisponibili

“Affrontiamo una grande squadra, che ha vinto la Serie A due anni fa. Cominciamo da un aspetto negativo come gli infortunati, ma dobbiamo essere concentrati su noi stessi. Zarraga ha avuto un problema muscolare, starà fermo qualche settimana. Sanchez sarà con noi domani ed è una bellissima notizia, noi non vediamo l’ora di giocare la gara domani, ci siamo preparati e abbiamo la possibilità di fornire una buona prestazione contro una squadra di livello. Abbiamo una rosa ampia per sostituire gli infortunati”.

Discontinuità

“Quando si perdono le partite ci sono diversi motivi, a volte sono errori nostri, altre volte gli avversari hanno fatto meglio. 20 punti considerando l’ultima stagione è un bottino soddisfacente, ma saremo ancora più soddisfatti quando avremo ancora più punti, noi non ci vogliamo rilassare, vogliamo portare sul campo la giusta tensione. Non abbiamo ancora fatto nulla in questa stagione, dobbiamo guardare alla partita di domani con il Napoli. Potevamo avere più punti qui e là, ma in generale possiamo essere soddisfatti, dovremo mantenere la giusta concentrazione, lavorando giorno dopo giorno, affrontando le partite con un determinato grado di felicità e tensione”.

Su Lucca e Thauvin

“Sono gli attaccanti più in forma, hanno giocato diverse gare e ci danno qualità. Non bisogna però dimenticare ragazzi come Brenner e Iker Bravo, tornerà Sanchez ora che si sta allenando di nuovo con noi, anche se non ha una forma ottimale. Lucca ha giocato bene contro il Monza, lavorando bene per la squadra e dovrà farlo anche domani. Thauvin sta migliorando dopo l’infortunio, ha avuto bisogno di un po’ di tempo, domani speriamo sia al top e speriamo che magari trovi il gol. E’ un gran bel capitano, nel corso della stagione potrà migliorare ulteriormente in campo”.

Sul Napoli

“Il Napoli non sta affrontando un periodo difficile o di crisi, non vincono da due gare ma dominano spesso, hanno fisicità, velocità, tecnica, noi dovremo affrontare una gara difficile, il Napoli è una squadra anche compatta, hanno dopo 15 giornate 30 punti, è un buon bottino. Se non vincono per un paio di gare non vuol dire che non abbiano qualità, dovremo resistere fin dal primo minuto, non dobbiamo ripetere gli errori visti con la Juventus“.

Sull’esultanza a Monza

“Era una partita molto importante per tutti, è stata una gara di sofferenza e abbiamo dato tutto in campo, di questo sono molto contento. La vittoria ce la siamo meritata ma in alcune occasioni dovevamo migliorare, avremmo potuto finire la gara anche sul 3-1, è stata una gara intensa, il Monza è una buona squadra, con grande intensità, abbiamo dato tutto. Abbiamo messo energia, anche per me è stata intensa, dall’esterno magari mi si può valutare come freddo, ma voglio dare il buon esempio ai giocatori”.

Su Sanchez

“Chi viene in panchina può giocare”.

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Non solo calcio: cosa sono le “scommesse speciali”

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Scommesse

L’universo del betting è estremamente variegato; le scommesse sportive, infatti, non riguardano soltanto il calcio ma tutti gli sport più seguiti.

L’universo del betting è estremamente variegato; le scommesse sportive, infatti, non riguardano soltanto il calcio ma tutti gli sport più seguiti, sia individuali che di squadra. Inoltre, è possibile scommettere tanto su eventi e tornei nazionali quanto su quelli internazionali,
puntando sull’esito finale dell’evento oppure su sviluppi specifici (basti pensare ad alcune combinazioni applicabili alle partite di calcio come, ad esempio, la somma gol e le giocate ad handicap). A questa tipologia estremamente ampia di scommesse si aggiungono quelle
denominate speciali, una categoria variegata ed eterogenea particolarmente diffusa presso i mercati esteri. Di seguito, vediamo tutto quanto c’è da sapere in merito.

Cosa sono le scommesse speciali

La definizione di scommessa speciale è applicabile a svariate possibilità di puntata, incentrate su un evento di carattere non sportivo.

Ciò non toglie come anche per tanti sport, a cominciare dal calcio, esistano pronostici slegati dall’esito di una singola gara o competizione; oltre a scudetto e retrocessione, ad esempio, i bookmaker assegnano una quota ad eventi extra campo come esoneri o dimissioni da parte
degli allenatori, oppure la conquista del titolo di capocannoniere. Questo tipo di scommesse, però, non rientrano tra quelle ‘speciali’ in senso stretto; lo stesso dicasi per giocate che non riguardano il risultato (parziale o finale) di un singolo match come, ad esempio, l’utilizzo (o
meno) del VAR, la realizzazione del primo gol, eventuali ammonizioni o espulsioni e altre situazioni di campo episodiche (pali e traverse, somma dei gol segnati, calci d’angolo).

In cosa consistono: alcuni esempi

Sono diversi i mercati che fanno parte del segmento delle scommesse speciali. Tra quelli più popolari, in special modo all’estero, c’è la politica, sia interna che estera. Esistono svariati portali di betting che permettono agli utenti registrati di scommettere, ad esempio, su chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti o su chi ricoprirà la carica di Primo Ministro del Regno Unito.

Molto diffuse sono anche le scommesse a tema cinema, TV e spettacolo. Di solito, l’evento quotato è costituito da un contest televisivo a carattere stagionale (soprattutto talent show), ma non solo. Alcuni siti esteri consentono di piazzare una scommessa su chi sarà l’attore protagonista del prossimo film su James Bond oppure chi vincerà il Premio Oscar nel 2025: in molti casi è possibile puntare sul miglior film, il miglior attore protagonista e numerose altre categorie. Restando in tema TV, molte agenzie accettano scommesse sui papabili nuovi presentatori di Match of the day, celebre programma a tema calcio in onda sulla BBC oppure su quale sarà il singolo più ascoltato a Natale. Per quanto riguarda il mercato italiano, di solito è possibile puntare sui cantanti in gara al Festival di Sanremo e provare a pronosticare il
vincitore.

Per quanto possa sembrare strano, talvolta i bookmaker quotano anche gli eventi atmosferici, naturalmente solo in poche e selezionate occasioni. In particolare, per citare un tipo di scommessa non troppo insolita, alcune agenzie inglesi accettano scommesse su un’eventuale nevicata il giorno di Natale in diverse città del Regno Unito.

I siti che offrono le scommesse speciali

Come già accennato, il mercato italiano del betting è meno sensibile alle cosiddette scommesse speciali, che trovano posto nell’offerta di svariate piattaforme di gioco. A tal proposito, è bene sottolineare come questo tipo di giocata vada effettuato soltanto tramite
portali autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. In Italia sono centinaia le piattaforme gestite da concessionari autorizzati e scovare quelle che propongono anche le scommesse speciali è quantomeno complicato, a meno di non affidarsi agli approfondimenti
a tema disponibili su un sito specializzato come Time2play.com. Tra i vari contenuti pubblicati sul mondo del betting, non mancano quelli riguardanti i siti scommesse speciali, che offrono un quadro complessivo sintetico e dettagliato delle principali opzioni disponibili per gli utenti.

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