Serie A
Juventus-Inter 1-0, Derby d’Italia serratissimo

Stasera è andato in scena il Derby d’Italia Juventus-Inter: una partita che avrebbe potuto essere il lasciapassare per il primo posto dei nerazzurri.
L’Inter è arrivata al Derby d’Italia Juventus-Inter di stasera con un obiettivo in testa: quello di disarcionare il Napoli dal primo posto in classifica di Serie A.
Dal canto suo, poteva contare su un vantaggio statistico: quello di essere rimasta imbattuta negli ultimi tre incontri contro la Juventus.
In campo, le due compagini si sono mostrate agguerritissime e si sono affrontate a viso aperto. Alla fine, ad avere la meglio è stata la Vecchia Signora.
Ripercorriamo insieme i momenti chiave del match.
Juventus-Inter, i momenti salienti
La prima occasione della partita, lato Juventus, si presenta appena al 3′, con Nico Gonzales: da quel momento in poi la partita sarà un botta e risposta di grandi occasioni da ambo le parti.
Al 12′ l’Inter risponde con il tiro di Barella, cui seguono i tiri di Taremi, sostituto in campo di Thuram, e di Dumfries.
La Juventus risponde con un’altra incursione di Gonzales e con un tiro velenoso di Conceiçao, parato con maestria da Sommer. Al 33′ si presenta anche Kolo Muani, il cui tiro viene leggermente deviato e determina un calcio d’angolo.
Il primo tempo si è chiuso con le grandi occasioni mancate da Lautaro e, nuovamente, Dumfries.
Nei primi 10 minuti del secondo tempo il numero 12 bianconero Veiga ha tentato la via del gol, trovando però la parata di Sommer.
Un’ammonizione per Conceiçao e molteplici cambi da ambo le parti, per tentare di sbloccare l’empasse dello 0-0.
Ci riprovano Dumfries e Koopmeiners di testa, finché al 74′ Conceiçao non realizza il gol che decide la partita, su assist del sempre prezioso Kolo Muani. Il portoghese verrà poi rimpiazzato all’81’ da Kenan Yildiz.
Non bastano i due cambi effettuati da Simone Inzaghi all’80’: l’Inter non riuscirà a trovare la via del gol fino alla fine, malgrado i 4 minuti di recupero e malgrado due conclusioni pericolose di Thuram. Nel recupero Kolo Muani sfiora il secondo gol.
A seguito di questa sfida, l’Inter conserva il secondo posto, mentre la Juventus diventa quarta a pari punti con la Lazio (46) ma in vantaggio per la differenza reti realizzate e subite (per i bianconeri è di 21, per i biancocelesti 13).
La zona Champions c’è; per il sogno scudetto, forse, bisognerà attendere.
Serie A
Napoli, tempi di recupero lunghi per Juan Jesus

Con Alessandro Buongiorno ancora fuori campo, il focus si sposta su Juan Jesus, anch’esso out per un bel po’ di tempo.
Il comunicato del club partenopeo riporta la notizia su Juan Jesus. Due giorni dopo la gara, il difensore brasiliano ha sostenuto gli esami strumentali che hanno evidenziato “una lesione distrattiva del muscolo semimembranoso della coscia destra”. Il difensore centrale ha già iniziato l’iter riabilitativo.

JUAN JESUS E RAFA MARIN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, le condizioni di Juan Jesus
Il bollettino medico riporta le condizioni attuali del difensore centrale. Nel corso del match contro l’Empoli, Juan Jesus ha accusato un risentimento muscolare. Da lì le indagini mediche hanno rilevato attraverso un esame strumentale una lesione distrattiva del muscolo semimembranoso della coscia destra. Il difensore sembrerebbe già aver avviato l’iter riabilitativo.
Quanto rimarrà fuori?
Secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, l’infortunio rimediato dall’ex Inter e Roma è simile a quello subito dal compagno di squadra Neres. L’esterno brasiliano è rimasto ai box per circa 49 giorni. Se dovesse confermarsi questa ipotesi la stagione del centrale può definirsi conclusa, visto che il campionato vedrà la sua fine il 25 maggio.
Una brutta notizia per la banda di Conte, che dovrà fare a meno del giocatore per lo sprint finale verso il Tricolore.
Serie A
Roma, Soulè: “Ho imparato tanto da Allegri e sull’esonero di De Rossi…”

Il calciatore della Roma Matias Soulè ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de Il Romanista sul momento che sta vivendo nel club giallorosso
Roma, le parole di Soulè

LA GRINTA DI MATIAS SOULE IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal calciatore della Roma Matias Sòule ai microfoni de Il Romanista sul momento che sta vivendo nel club giallorosso e non solo:
“Ero al Vélez Sarsfield, ma non avevo ancora un contratto, e diverse squadre mi volevano. Tra queste c’erano la Juventus, il Monaco, l’Atletico Madrid. Ma ho subito deciso di venire in Italia, neanche ci ho pensato su”
ALLEGRI
“Allegri alla Roma? Noi sappiamo meno di voi (ride, ndr)! Da Allegri ho imparato tantissimo, poi sono andato al Frosinone per giocare di più, però sono stato un anno con lui. Il mister voleva che giocassimo molto stretti per non far passare la palla e andare poi.
Credo che per lui l’aspetto fondamentale sia quello, poi ti lascia tanta libertà. Penso che i modi di giocare di Allegri e Ranieri siano anche un po’ simili. Anche lui vuole che stiamo chiusi senza far passare la palla, per poi uscire senza rischiare in mezzo. Con me, appena arrivato, si vedeva che sapeva già che mi trovavo in difficoltà.
Mi disse: “Ora che sai bene di essere in difficoltà, l’unica cosa che puoi fare è giocare semplice, che poi piano piano ti verranno anche delle cose migliori. Ora devi essere più concreto”.
PRIMA STAGIONE ALA ROMA
“Io sono arrivato anche per Daniele De Rossi. Lui è andato via dopo solo quattro partite, e lì è stata dura, perché pensavo: “Mi ha portato Daniele, e ora che succederà?”. Ovviamente sono stato male, non ho pensato fosse stata una scelta sbagliata, ho capito che ci sono dei momenti più difficili in cui non si può mollare”
DYBALA
“Troppo importante, vive tanto e sente molto il legame con squadra e tifosi. Mi dice sempre di giocare tranquillo e di fare quello che so fare. Lo prendo sempre come esempio, come giocatore e come persona. Stiamo sempre insieme, beviamo sempre il mate: io, Leandro, Angel e Paulo”.
Serie A
Juventus, accordo fino 2030 per Gatti ma il futuro è incerto

Anche se con altre priorità da soddisfare al momento, la Juventus ha preso nuovi accordi con Federico Gatti per il suo rinnovo, ma il futuro resta nebuloso.
Prima il campo, poi i giocatori, questo è il pensiero che occupa la mente della Juventus in questo momento attuale. Una priorità che riguarda il posizionamento al quarto posto in classifica e la conquista della qualificazione alla Champions League.
Tutte prerogative che se soddisfatte lasceranno alla squadra bianconera di parlare di rinnovi, anche se, in tal senso, la società juventina sta muovendo già i suoi primi passi.
Secondo quanto ripostato oggi da La Gazzetta dello Sport, il primo a usufruire di tale accordo sarebbe il difensore Federico Gatti, che con il suo momentaneo stop a causa di una microfrattura al perone e la sua scadenza del contratto al 2028, teme un responso negativo. A determinarlo, però, è proprio la Juventus, che attende il suo giocatore in campo a metà Maggio, dopo il suo recupero. Un momento importante, nel quale potrebbe arrivare anche il responso finale del rinnovo.
I rinnovi della Juventus per Gatti e McKennie
Quindi, anche se la Juventus non ha concordato ufficialmente tutti i termini con Gatti, un contratto preliminare è già presente sul tavolo bianco nero, il prolungamento della permanenza dell’ex Frosinone fino al 2030. Un mezzo patto, che, si, fa tirare un piccolo respiro di sollievo a tutti i juventini, ma che non assicura affatto quello che sarà il futuro del difensore 26enne.
Infatti, sembrerebbe proprio che alle spalle del calciatore bianco nero ci siano il Newcastle e il Nottingham, pronti entrambi a fare un’offerta di 25-30 milioni di euro. Segnali simili arrivano anche per il giocatore americano Weston McKennie, che con il suo contratto in scadenza nel 2026 sta muovendo le acque per restare al Torino. Una speranza che da flebile è passata ad essere molto forte, in quanto determinato dal suo passaggio da fuori rosa estivo a quasi intoccabile, con 38 gare giocate in stagione.

Weston McKennie in azione ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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