Champions League
Milan-Feyenoord 1-1, Ibrahimovic: “Siamo delusi e arrabbiati, espulsione di Theo severa”

Milan-Feyenoord 1-1, prima del tecnico Conceicao, ai microfoni di Sky ha parlato il Senior Advisor rossonero, Zlatan Ibrahimovic. Qui di seguito le sue parole a margine della partita.
Al termine della sfida tra Milan e Feyenoord, che ha sancito l’eliminazione dei rossoneri dalla Champions League, ha parlato Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese ha risposto alle domande di Sky.
Oltre a un commento sulla partita, lo svedese si è espresso anche sull’episodio che ha segnato il match, ovvero l’espulsione di Theo Hernandez.
Qui di seguito le parti principali dell’intervista.
Sulla partita
“Siamo delusi e arrabbiati. E’ mancata maturità, ma l’arbitro è stato duro: una simulazione in una partita così, almeno dai un avvertimento. Questo episodio ha cambiato la partita. Ora il gruppo deve stare unito, archiviare questa partita e pensare al campionato. Soffriamo questa notte, poi da domani prepariamo il prossimo obiettivo”.
Si poteva fare di più?
“Tanto di più. Dopo le partite si può dire tanto, in partita si potevano fare tante cose. Abbiamo iniziato bene la gara e il secondo tempo, poi abbiamo dovuto giocare con uno in meno“.
Sul primo giallo di Theo Hernandez
“Questa situazioni, quando succedono, non si può dire se siano giuste o no. Theo non fa l’attore, gioca il suo gioco. Prima ammonizione tira la maglia, ma in campo succede”.
Sull’arbitro
“Non siamo arrabbiati con l’arbitro: colpa nostra, non ci sono scuse o lamentele. Dobbiamo guardarci allo specchio e dire cosa sbagliamo, per migliorare e continuare. I rossi sono situazioni che succedono in campo. Con l’Empoli abbiamo preso un rosso ingiusto, ma succede in partita e non lo possiamo controllare. Dobbiamo essere sereni in campo e concentrati”.
Sulla stagione
“Oggi è una delusione uscire dalla Champions. Prima di iniziare il campionato, è ovvio che vuoi vincere. La Supercoppa l’abbiamo vinta e siamo passati in Coppa Italia. Non sempre va come vuoi, non eravamo soddisfatti e abbiamo fatto mosse a gennaio col mercato per cambiare la situazione ma poi non c’è garanzia”.
Champions League
Inter, Inzaghi: “Bayern favorito per la vittoria finale, ma noi daremo tutto per batterli. Su Bologna-Napoli…”

Alla vigilia di Bayern Monaco-Inter, l’allenatore dei nerazzurri, Simone Inzaghi, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico dell’Inter in vista della trasferta in casa del Bayern Monaco, valida per la partita d’andata dei quarti di finale di Champions League.
Inter, le parole di Inzaghi
Dopo il pareggio di Parma, può bastare la motivazione della Champions per affrontare una sfida così complicata?
“Sappiamo bene il cammino che abbiamo fatto, e ovviamente non siamo contenti dell’ultimo risultato. Volevamo vincere, ma nel secondo tempo ci siamo fatti rimontare. Ora però arriva una partita enorme, contro un’avversaria fortissima. Per me il Bayern è tra i principali candidati alla vittoria finale, insieme al Real Madrid. Ma i ragazzi sono consapevoli del percorso che ci ha portati fin qui, e daremo tutto. Dovremo restare compatti per tutta la gara. Io qui ho già giocato, sia con l’Inter che con la Lazio, e so quanto sia uno stadio complicato”.
Dov’è il confine tra il sogno e la paura di non riuscire a vincere?
“Bisogna tenerli sempre concentrati, sono uomini come me. L’Inter ha vinto sei delle ultime nove partite in campionato, ma dopo l’ultimo pareggio è sembrato che fosse tutto da buttare. Avrei potuto dire a Farris di spiegare che quattro cambi su cinque sabato erano obbligati per infortuni, non inventati. Ma non ho detto nulla né a lui né alla società, perché volevo capire cosa sarebbe stato detto nei giorni successivi. E, come spesso accade, si è parlato troppo e a sproposito”.

ALESSANDRO BASTONI SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Quali sono le condizioni di Bastoni, Calhanoglu e Dimarco?
“Bastoni ha buone chance di esserci, Dimarco un po’ meno. Calhanoglu stamattina ha preso una botta, ha dolore, ma credo che possa farcela. Per quanto riguarda Lautaro, avevamo concordato che domenica non avrebbe giocato più di 45 minuti: aveva una lesione, e l’idea era che rientrasse dopo tre settimane, invece è tornato dopo 16 giorni. Sabato l’unico cambio deciso liberamente è stato Arnautovic, il resto è stato forzato. L’ho chiarito adesso. Il punto conquistato a Parma brucia, perché avevamo la partita in mano. C’è delusione, ma ora pensiamo solo a prepararci al meglio per la sfida col Bayern”.
Stasera si gioca Bologna-Napoli: nella vostra testa c’è solo il Bayern?
“Quella di stasera è una sfida tra due squadre che giocano un bel calcio, ma noi non abbiamo il tempo né l’interesse di concentrarci su cose su cui non possiamo avere alcun impatto. Questo è il nostro percorso, ce lo siamo guadagnati con determinazione, e ora dobbiamo focalizzarci solo su ciò che possiamo controllare”.
Due anni fa disse che il Bayern era quasi ingiocabile. Ora sente l’Inter più vicina?
“Assolutamente sì, rispetto a due anni e mezzo fa siamo cresciuti tanto. Il divario a livello di budget resta evidente, ma nelle prime otto partite di questa Champions abbiamo fatto meglio di una grande squadra come il Bayern. Loro giocano un calcio di altissimo livello e hanno un allenatore molto bravo, che sta facendo un ottimo lavoro qui a Monaco”.
Il Bayern punta alla finale in casa, e c’è anche l’ultima stagione di Müller: si aspetta una squadra ancora più aggressiva del solito?
“L’intensità è sempre stata una loro caratteristica. Li ho affrontati tante volte, dal 2020 con la Lazio al 2023 con l’Inter, ed è sempre stata una squadra molto intensa, con grandi giocatori. Come noi, anche loro arrivano con alcune assenze. Noi siamo qui senza cinque giocatori: mancano Asllani, Correa, Zielinski, Taremi e Dumfries. Anche loro non sono al completo. Sarà una partita da giocare da squadra, tutti dovranno dare il proprio contributo, perché ci saranno momenti in cui sarà necessario soffrire insieme”.
In Germania si parla tanto di Müller, che chiuderà la carriera al Bayern. Lo vedrebbe bene all’Inter?
“Parliamo di un campione. Credo sia il giocatore in attività con il maggior numero di titoli vinti, tutti meritati. È il numero uno per intensità, lo stimo tantissimo. L’ho affrontato quattro volte e ogni volta ha saputo metterci in difficoltà: domani sarà la quinta. Sarà sicuramente un sorvegliato speciale, come tanti altri giocatori del Bayern”.
Quanto influirà l’assenza di Musiala sul Bayern?
“Bisognerebbe chiederlo a Kompany. Di sicuro parliamo di un talento straordinario, uno dei più forti in circolazione, quindi per il Bayern è una perdita importante. Ma il fatto che possano comunque scegliere tra giocatori come Gnabry e Müller fa capire il livello della squadra e le difficoltà che ci aspettano”.
Quando avete conquistato la seconda stella, la società fu chiara nel dire che la priorità era il campionato. Ora non è stato detto nulla: cosa cambia?
“Non cambia niente. In questi quattro anni non abbiamo mai fatto calcoli. Abbiamo vinto sei trofei e potevano essere otto, e sono orgoglioso di ciò che abbiamo fatto e di quello che ancora possiamo ottenere. A volte penso che i miei ragazzi meritino più applausi, sono due mesi che affrontiamo tante difficoltà. Ho a disposizione 14-15 giocatori e si parla solo delle assenze del Bayern. Ma anche noi abbiamo cinque giocatori a casa, a Milano. Lo sappiamo, andiamo avanti con consapevolezza, sapendo che domani ci aspetta un ostacolo enorme, ma ci arriviamo con grande fiducia, organizzazione e determinazione”.
Il Bayern perde Musiala e inserisce Müller, fuori Davies e gioca Guerreiro. Quanto è difficile, da italiani, colmare un divario simile?
“È una sfida enorme. Per noi restare competitivi non è stato semplice. In questi anni c’è stato un ridimensionamento del budget, ma l’Inter è rimasta stabilmente ai vertici grazie all’apporto straordinario dei giocatori, e a una dirigenza forte, dalla quale non escludo nessuno: da Zhang a Oaktree. Essere rimasti a questo livello, nonostante tutto, è come aver vinto un altro trofeo. È un motivo di grandissimo orgoglio per me e per tutta la società”.
Champions League
Inter. Sommer: “Domani non dovremo commettere gli errori di Parma. Servirà coraggio”

Alla vigilia di Bayern Monaco-Inter, il portiere dei nerazzurri, Yann Sommer, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del portiere dell’Inter in vista della sfida al Bayern Monaco, in cui il portiere svizzero ha militato da gennaio a giugno del 2023 prima di trasferirsi nella sponda nerazzurra di Milano.
Inter, le parole di Sommer
Conosci molto bene l’ambiente e il calcio tedesco: qual è l’aspetto più delicato da affrontare?
“Domani per noi sarà una gara molto importante, servirà grande coraggio. Loro giocano con un pressing alto e aggressivo, sono una squadra di livello. Per questo sarà fondamentale fare il nostro gioco, come sempre, tenendo il possesso e giocando con coraggio per cercare la vittoria”.
Che sensazioni ti dà tornare a giocare in questo stadio?
“È sempre bello essere qui a Monaco. Sono contento di tornare e affrontare il Bayern con l’Inter in uno stadio così. Mi piace molto, è uno degli stadi che preferisco”.

LA GRINTA DI YANN SOMMER ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Dal punto di vista mentale, cosa ha lasciato il pari di Parma?
“Chiaramente non siamo soddisfatti di quel risultato. Nelle ultime partite ci sono stati momenti in cui abbiamo concesso troppo facilmente occasioni agli avversari. Di solito siamo molto forti mentalmente e compatti nelle distanze. Sono aspetti su cui dovremo essere più attenti domani. Questa è l’Inter, e alcune cose che ci contraddistinguono nell’ultima gara sono venute meno. Dobbiamo tornare su quei livelli, è il nostro obiettivo”.
Urbig prende il posto di Neuer, come capitò a te: pensi che ci si aspetti da lui che diventi il numero uno del futuro?
“Per me è un ottimo portiere. Non l’ho visto in tante partite, ma nelle ultime che ho seguito mi ha colpito per come si comporta, anche nel gioco con i piedi. Non credo abbia bisogno dei miei consigli, gioca in un club enorme come il Bayern e farà sicuramente del suo meglio. Non so cosa gli riserverà il futuro, ma gli auguro davvero il meglio”.
Che ricordi porti con te da questo stadio?
“Qui ho vissuto mesi importanti, pieni di successi. È stato un periodo molto intenso, siamo riusciti a conquistare la Bundesliga. Speravamo di vincere anche altri trofei, ma ho ricordi molto belli del mio periodo qui e non vedo l’ora di rivedere alcuni vecchi compagni”.
Secondo te, dove può essere vulnerabile il Bayern?
“Lo scopriremo. Per noi sarà fondamentale arrivare pronti alla partita. Il mister ha fatto un bel lavoro in riunione, e sappiamo che dobbiamo affrontare la gara con coraggio, qualità nel possesso e compattezza nelle distanze. Sarà una sfida interessante, tra due squadre di alto livello. Vedremo cosa succederà”.
A Parma avete incassato due gol, tanti quanti in tutta la Champions. Come vi spiegate questa differenza di rendimento difensivo tra coppa e campionato?
“Non è mai facile dare una spiegazione precisa. Ma l’obiettivo resta sempre quello: rendere difficile agli avversari creare occasioni. Di solito ci riusciamo, in Champions un po’ meglio che in Serie A. Detto questo, siamo consapevoli che dobbiamo migliorare. Ne parliamo spesso tra di noi e sappiamo che servono grande intensità e attenzione. Ma giocando ogni tre giorni, a volte non è semplice essere sempre al massimo”.
Da Rummenigge a Matthäus, Brehme, poi tu e Pavard: Inter e Bayern sembrano legate da un filo. In cosa si somigliano queste due realtà?
“Non saprei dire con certezza. Credo sia anche un po’ una coincidenza che tanti giocatori siano passati da un club all’altro. Sono due società di altissimo livello nel panorama europeo, quindi è normale che ci siano calciatori che si muovono tra squadre così importanti. Però sì, c’è anche una componente casuale”.
Champions League
Inter, Bisseck: “Non siamo felici degli infortuni del Bayern”

Le parole di Yann Bisseck, difensore dell’Inter, ai microfoni di Kicker in vista della super sfida contro il Bayern Monaco nei quarti di finale di Champions League.
Il primo atto si giocherà domani all’Allianz Arena. Si inizia da tanti infortuni che hanno colpito il Bayern Monaco nelle ultime settimane. La squadra di Kompany vede come sicuri assenti Upameaco, Neuer, Davies e Musiala.

Yann Aurel Ludger Bisseck sorridente ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter, le parole di Bisseck
Assenti i nomi Neuer, Upamecano, Davies, Ito, Pavlovic e Coman. Si inizia dai tanti infortuni che hanno colpito il Bayern Monaco nelle ultime settimane. La squadra di Kompany, ricordiamo, vede come sicuri assenti Neuer, Upamecano, Davies, Ito, Pavlovic e Coman, mentre Kane e Goretzka sembrano recuperati dopo i piccoli fastidi fisici degli ultimi giorni:
“Nessuno qui salta di gioia perché questo o quel giocatore non gioca. Affronteremo la partita con lo stesso entusiasmo e attenzione come se tutti fossero a disposizione. Entri in partita e ti prepari per i giocatori che sono in forma. E alla fine, vuoi vincere ogni partita. Dopotutto, il Bayern ha ancora una squadra molto, molto forte.”
Quindi una proiezione verso il tipo di partita che vedremo domani sera: “Direi che non sarà una partita facile per nessuna delle due squadre, ed è forse per questo che entrambe aspetteranno il momento giusto. Noi stiamo difendendo con grande passione, non vogliamo subire gol. Mai. Nemmeno se siamo già in vantaggio per 3-0. E quando abbiamo la palla, abbiamo giocatori fenomenali a centrocampo e in attacco.”
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