Serie A
Udinese, Ekkelenkamp: “Premier? Preferisco la Serie A. Sneijder e Van der Vaart sono i miei idoli”

Jurgen Ekkelenkamp si racconta a La Gazzetta dello Sport: l’ottimo momento con l’Udinese tra gol, assist e ambizioni future
Jurgen Ekkelenkamp è senza dubbio uno dei nomi più caldi del momento in casa Udinese. Con tre gol e due assist all’attivo, il centrocampista olandese sta dimostrando tutto il suo potenziale, ripagando la fiducia che il club friulano ha riposto in lui. Di recente, Ekkelenkamp ha rilasciato un’intervista ai taccuini de La Gazzetta dello Sport, parlando del suo momento di forma e delle ambizioni future.
Le parole di Ekkelenkamp, all’Udinese per lasciare il segno
Ekkelenkamp MVP #UdineseEmpoli 🙌😍 pic.twitter.com/aRTMpQx4dk
— Udinese Calcio (@Udinese_1896) February 17, 2025
La rinascita con l’Udinese: “In Olanda diciamo che la vita a volte è come il tubetto del ketchup, premi ed esce tutto insieme. È un momento bellissimo. È stato un orgoglio segnare contro il Napoli, ma è stata stupenda la doppietta in casa. Far gol è troppo importante, a me piace stare dentro il campo, accentrarmi e tirare”.
Riguardo l’esultanza: “Se penso ad un’esultanza? Devono aiutarmi i compagni… Magari Solet (ride). È un bel gruppo, sono tutti simpatici. Kingsley Ehizibue, anche lui olandese, è il mio grande fratello. Mi aiuta, è una persona gentile”.
Sul periodo trascorso all’Ajax: “È il club per eccellenza in Olanda. Ne sono sempre stato un tifoso. È una scuola. Ho imparato la tecnica, all’Ajax non c’è un allenamento in cui non si gioca con il pallone. Ho cominciato all’Almere, a casa mia, dove vivono i miei, entrambi impegnati nell’informatica, poi mi hanno preso”.
Il ruolo: “Ho giocato bene con Van Bommel in Belgio, lui mi ha insegnato a fare meglio la fase difensiva a cui lui teneva tanto. Ora gioco dietro la punta nel 4-2-3-1. Ma non ho problemi. Il vantaggio all’Udinese è che gioco libero di trovare la posizione, non sono inchiodato a sinistra”.
Gli idoli da bambino: “Idoli? Wesley Sneijder e Van der Vaart. Quando ero più piccolo giocavo a Fifa con Gullit. Oggi ammiro De Bruyne e Modric. In questa Serie A a me sono piaciuti tanto Neres del Napoli e Calhanoglu dell’Inter. La squadra più forte”.
Premier o Serie A?: “Serie A. Sto benissimo qui. All’Udinese ho un contratto di cinque anni e vorrei rimanere. Anche se nel calcio tutto è possibile”.
Serie A
Milan, Conceicao: “Servivano più minuti di recupero. Ora testa al derby”

L’allenatore del Milan, Sergio Conceicao, ha parlato ai microfoni in conferenza stampa post partita per commentare la sconfitta subita contro il Napoli.
Sergio Conceicao, tecnico del Milan, ha parlato ai microfoni in conferenza stampa per commentare la sconfitta subita contro il Napoli al Maradona per 2-1. Queste le parole.

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Milan, le parole di Conceicao
In seguito le parole del tecnico portoghese:
Rabbia
“In parole non posso dire quello che sento, è una delusione. Mi devo calmare, oggi è successo di tutto. Non trovo scuse, mi sono svegliato con la chiamata del dottore per Loftus e anche Malik, si è allenato due volte dopo la nazionale come Gimenez. Devi cambiare tutto in preparazione della partita. Ci vuole lavoro, la reazione mi è piaciuta. Bisogna capire perché non l’abbiamo fatto nel primo tempo”.
Sul derby di Coppa Italia
“Sì, è una partita importante, la Coppa Italia è un obiettivo del club. L’abbiamo affrontata già due volte, sono belle sfide come oggi. Pensiamo ora al derby”.
Mentalità
“Allenando al massimo ed essere chiaro nelle cose da fare. I giocatori hanno già dimostrato di avere carattere, bisogna continuare a lavorare sull’equilibrio. E’ difficile per tutti in questa posizione di classifica, ma ho un gruppo che ha voglia di cambiare questi risultati. Bisogna cominciare da martedì”.
Su Gimenez
“E’ un giocatore importante. Non so perché il giallo, anche io sono stato ammonito ma si è giocato troppo poco, Servivano più minuti di recupero”.
Serie A
Milan, Conceicao a DAZN: “Abbiamo 3 rigoristi. Pareggio risultato più giusto”

L’allenatore del Milan, Sergio Conceicao, ha commentato così ai microfoni di DAZN la sconfitta subita dai rossoneri contro il Napoli.
Sergio Conceicao, ha parlato ai microfoni di DAZN per commentare la partita e la sconfitta subita dal suo Milan al Maradona contro il Napoli.

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Milan, le parole di Conceicao
In seguito le parole del tecnico portoghese a DAZN:
Sulla partita
“Da quando sono qua, tre mesi più o meno, non ho mai trovato scuse anche se abbiamo giocato ogni tre giorni fino a due settimane fa però oggi è successo davvero di tutto. Il dottore mi ha chiamato per dirmi che Loftus-Cheek doveva essere operato, Thiaw ha avuto problemi intestinali e Leao sentiva un po’ di fatica alla coscia. Dovevamo fare molto di più nel primo tempo, ma alla prima palla hanno fatto questo gol. Noi abbiamo fatto venti minuti non come volevamo noi, in questo momento succedono queste piccole cose ma non mi voglio aggrappare alla sfortuna anche se è stata una giornata nera. La reazione nel secondo tempo è stata molto positiva, il Napoli non ha creato più niente e credo che il risultato giusto sarebbe stato il pareggio”.
Sul rigore
“Ci sono tre giocatori che si allenano per calciarli, Pulisic per dare fiducia a Gimenez che non segna da un po’ glielo ha lasciato e a quel punto non sta a me decidere. Questo però vuol dire che lo spogliatoio è unito, c’è frustrazione perché secondo me non meritavamo questo epilogo”.
Il potenziale dei rossoneri
“Avevamo preparato comunque la partita senza Leao, perché veniva da due partite in nazionale. La squadra ha qualità, dobbiamo trovare equilibrio, non si può pressare senza avere la fiducia giusta per farlo. Loro sono riusciti a uscire troppo facilmente dal nostro pressing nel primo tempo, dopo abbiamo rettificato e lo abbiamo fatto con più coraggio e aggressività con un atteggiamento diverso che è quello che ci vuole nel calcio. Ci è mancato qualcosina ma io ho molta fiducia, l’ambiente è sano non voglio cambiarlo. Mercoledì abbiamo una partita importante”.
Serie A
Napoli, Conte: “Partita importante. Possiamo dare fastidio fino alla fine”

L’allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha parlato in conferenza stampa post partita per commentare la vittoria degli azzurri contro il Milan.
Antonio Conte, tecnico del Napoli, ha parlato ai microfoni in conferenza stampa per commentare la vittoria sofferta contro il Milan per 2-1 al Maradona. Queste le parole del tecnico.

ANTONIO CONTE PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, le parole di Conte
In seguito le parole del tecnico azzurro:
Soddisfazione
“Assolutamente, dicevo alla staff che giorni così li odi, quando ti capitano problemi seri che devi risolvere. Oggi è stata una giornata molto dura e faticosa, ma sono contento perché ho avuto una grande risposta dai ragazzi. Anguissa non doveva partire dall’inizio, abbiamo rischiato anche Neres che non giocava più di un mese e mezzo. Dopo 7-8 mesi i ragazzi hanno assimilato varie situazioni. Poi nel secondo tempo, quando sono mancate le forze a Frank e David, e anche quando è uscito Lobotka è diventata difficile. Anche chi entra, entra in un momento di pressione. Complimenti a chi è entrato perchè non era facile. Mi auguro di recuperare tutti, in questo modo possiamo dare fastidio fino alla fine. Se no qualcosina per strada la possiamo lasciare”.
Segnale importante
“E’ stata una partita importante oggi, ora abbiamo 9 punti di vantaggio sulla quinta oltre a tornare a -3 dall’Inter. La Champions sarebbe una traguardo importantissimo, vedendo le altre rose. Mantenere i tre punti in scia all’Inter è stato molto importante. Se abbiamo tutti a disposizione possiamo dare fastidio con tutte le difficoltà che abbiamo incontrato in questi ultimi 3 mesi. Ci si dimentica che periodo abbiamo affrontato e con chi. Gli alibi non devono esistere ma vanno dati meriti a questi ragazzi. Oggi il primo tempo è stato di livello assoluto, che mi auguro che venga ripetuto per 90′ senza se ci venga l’angoscia”.
I tanti cambi di modulo
“Lo ripeto spesso anche al mio staff, penso che quest’anno come l’anno scorso dove non ho allenato sono stato sul pezzo e studiare tanto. il fatto di stare fermo e avere la mente fredda mi ha ampliato le conoscenze dal punto di vista tattico. Quello di quest’anno non mi è mai accaduto. Già è difficile cambiare sistema di gioco, devo dire grazie all’anno scorso che sono stato fermo. Oggi mi sento molto più forte, tutto quello imparato l’anno scorso l’ho messo in pratica trovando un gruppo di ragazzi fantastici. Ho avuto la fortuna di trovare questo gruppo, le diverse soluzioni tattiche ha ampliato il mio bagaglio di conoscenza”.
Sui giocatori usciti
“Lobotka è uscito per crampi. Anguissa non ce la faceva più, non giocava una partita da tanto, Non dovremmo avere altri infortuni”.
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