Serie A
Inter, come sta Sommer: il report ufficiale

L’Inter, tramite un comunicato diramato sul proprio sito ufficiale, ha reso note le condizioni del portiere svizzero Yann Sommer.
Yann Sommer si è operato nel pomeriggio di oggi, per risolvere la frattura della testa della falange prossimale del pollice che il portiere svizzero si era procurato in allenamento nella giornata di ieri.
Sommer, il comunicato dell’Inter
L’intervento dell’estremo difensore elvetico è perfettamente riuscito, ma il protocollo riabilitativo gli imporrà alcuni giorni di riposo prima di iniziare un percorso di recupero a partire dalla prossima settimana. Sommer salterà sicuramente il Monday Night contro il Genoa di Lunedì in campionato e il quarto di finale di Coppa Italia contro la Lazio, oltre ad essere quasi certamente out per i prossimi due big match del Biscione.
I nerazzurri, infatti, affronteranno prima il Napoli al Maradona e poi il Feyenoord a Rotterdam nell’andata degli ottavi di finale di Champions League. Sommer proverà a recuperare per la gara interna di campionato contro il Monza, anche se la data cerchiata in rosso è il ritorno contro gli olandesi a San Siro. Sino al suo ritorno toccherà a Josep Martinez, arrivato in estate ma che sin qui non ha giocato nemmeno un minuto.
Di seguito il comunicato ufficiale del club meneghino.
“Nel pomeriggio di oggi Yann Sommer è stato sottoposto, presso l’Istituto Humanitas Pio X di Milano, ad intervento chirurgico di riduzione e sintesi della frattura della testa della falange prossimale del pollice della mano destra. L’intervento è perfettamente riuscito. Sommer, dopo un periodo di riposo, concordato con lo staff medico nerazzurro, comincerà la fase riabilitativa nella prossima settimana.”

LA GRINTA DI YANN SOMMER ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Zaccagni sul no alla Juventus: “Io volevo il rinnovo con la Lazio. Presa la scelta più difficile”

Mattia Zaccagni, alla vigilia del match contro la Juventus, è tornato a parlare del retroscena sul no ai bianconeri e le motivazioni del rimanere alla Lazio.
“Meritiamo la Champions perché siamo stati sempre sul pezzo, siamo andati avanti anche nei momenti di difficoltà, non ci siamo mai abbattuti dopo sconfitte pesanti. Penso che la Lazio sia pronta per giocarsi le sue chances”. Così Mattia Zaccagni, esterno offensivo della Lazio, ha parlato ai taccuini del Corriere dello Sport sulla corsa punto su punto e senza esclusione di colpi per la prossima Champions League.

CRISTIANO GIUNTOLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Zaccagni ed il no alla Vecchia Signora
A colpire resta il retroscena di mercato con la Juventus. Giuntoli lo voleva alla Juventus. E domani, sabato 10 maggio all’Olimpico, si ritroveranno contro da avversari. Il giocatore romano ha chiarito i motivi della sua scelta: “Sì, ma volevo il rinnovo (con la Lazio, ndr), perché mi sono sentito subito in una famiglia, mi hanno accolto bene e volevo essere parte di qualcosa che sentivo anche mio. Sono veramente contento della scelta fatta e adesso voglio togliermi tutte le soddisfazioni possibili con questa maglia”.
A proposito della dinamica del rinnovo e il rifiuto delle avance mostrate dalla Juventus, Zaccagni ha precisato: “Non voglio che passi il concetto di aver scelto la cosa più facile, anzi. Forse ho scelto la cosa più difficile, ma lo volevo. Mi sentivo di essere pronto per una responsabilità superiore, non volevo diventare un numero. Ci pensavo anche molti mesi prima di fi rmare. Sono stato sempre chiaro con i miei procuratori. La mia prima scelta era la Lazio. Poi, è chiaro, le cose si fanno in due. Se non fossero avvenute certe dinamiche, mi sarei guardato intorno”.
Serie A
Genoa, Vieira: “Dobbiamo essere uniti nelle difficoltà, non sono un tecnico difensivista”

Il tecnico del Genoa Patrick Vieira ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport sull’esperienza che sta vivendo nel club rossoblù
Genoa, le parole di Vieira
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Genoa Patrick Vieira ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport sull’esperienza che sta vivendo nel club ligure e non solo:
“È bastata una settimana di lavoro. L’atteggiamento del gruppo mi è piaciuto moltissimo. E lì mi sono detto: “Ho fatto la scelta giusta”. Ho cercato subito di capire bene la situazione semplificando la gestione tecnica e tattica, per fare punti e ottenere il massimo dalla squadra.
Perciò sono passato dal 5-3-2 al 4-3-3, allo scopo di creare fiducia attraverso il gioco. La stabilità era il primo passo, insieme a un’identità ben precisa. A quel punto ho iniziato a credere nella possibilità di rimanere in A. Murgita ed Ecker hanno introdotto il mio staff e il sottoscritto nella conoscenza dei giocatori e siamo partiti”.
Un risultato doppiamente meritorio considerando il gran numero di infortunati in stagione.
“E, aggiungo, tutti in attacco, ecco perché ho dovuto avanzare un terzino come Zanoli e mettere Miretti a sinistra, entrambi bravissimi, o Thorsby fra le linee e Pinamonti chiamato a un lavoro importante in chiave difensiva.
Però ci sono mancati Ekuban, Ekhator, Vitinha, Messias, Malinovskyi… Perciò ho puntato molto sull’aspetto difensivo: lì abbiamo avuto poche defezioni”.
Eppure di lei dicevano: Vieira difensivista…
“Io dovevo pensare al modo di salvare la squadra. Non facevamo tanti gol, ma bisognava chiedersi perché. Togliete Leao e Gimenez al Milan, o tutti i giocatori offensivi dell’Inter, e cambia tutto.
Da qui nasce l’orgoglio per la mia squadra. Tutti vorremmo essere come il City o il Barcellona, però dobbiamo analizzare bene la squadra. Il ruolo di un tecnico è tirare fuori il massimo, rispettando il DNA del Genoa, diverso da quello del Barcellona”.
Cosa intende?
“Semplice: qui devi giocare con intensità, e se sbagli un pallone, stai certo che la gente continuerà a sostenerti. Perché piacciono Masini, Frendrup, Vasquez? Perché giocano con il cuore. Chi verrà al Genoa in futuro deve avere questo DNA.
Su tutto il resto, poi, si può lavorare. Ovvio, mi piacerebbe segnare sempre quattro gol a partita, ma qui è diverso. Il mio DNA è identico a quello del club, mai in passato avevo trovato un’identità così simile con la mia squadra come è accaduto stavolta.
Qui uso il “noi”, non l’“io”. E, ripeto, quando sento dire che segniamo poco, bisogna ricordarsi che ci siamo salvati, ma non era così scontato. Sempre uniti, anche nelle difficoltà”.
Serie A
Milan, per Bologna Conceição non fa sconti: niente turnover

Milan, niente turnover in vista della Coppa Italia: il tecnico rossonero vuole il massimo anche in campionato. Gimenez e Thiaw insidiano Jovic e Gabbia, out Leao e Fofana.
Milan-Bologna, in programma domani 9 maggio, sarà l’anticipo della finale di Coppa Italia del 14 maggio. Un doppio incrocio che accende i riflettori sul finale di stagione, ma Sergio Conceição non vuole cali di concentrazione. Il tecnico rossonero ha scelto di non ricorrere al turnover, forte dei cinque giorni di distanza tra le due sfide.
Milan, tutti i ballottaggi
Come riporta Sky Sport, restano solo due ballottaggi nella testa dell’allenatore portoghese: in difesa Malick Thiaw insidia Matteo Gabbia, ma quest’ultimo resta favorito per affiancare Tomori e Pavlovic nel terzetto arretrato. In attacco, Santiago Gimenez si gioca una maglia con Luka Jovic, titolare contro il Genoa; il messicano, però, non parte dal 1’ in Serie A da metà marzo.

RAFAEL LEAO IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Assenti due pedine importanti: Rafael Leao, squalificato, e Fofana, alle prese con un infortunio alla caviglia, ma recuperabile per la finale. Al loro posto spazio a Joao Felix e Loftus-Cheek. Sulle fasce del 3-4-2-1 ci saranno Alex Jimenez e Theo Hernandez, con Reijnders a completare il centrocampo. In avanti, confermatissimo Christian Pulisic.
Probabile formazione (3-4-2-1):
Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Jimenez, Reijnders, Loftus-Cheek, Theo Hernandez; Pulisic, Joao Felix; Jovic.
All. Conceição
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