Serie A
Monza, una sconfitta che sa di retrocessione

Il Monza perde anche contro il Torino in una partita che sa quasi di verdetto sul campionato brianzolo: per la retrocessione manca solo l’aritmetica.
Il Monza cade ancora, questa volta in casa contro il Torino, incassando l’undicesima sconfitta nelle ultime tredici partite di campionato. Gli unici squilli della squadra brianzola restano il pareggio contro il Lecce e la sorprendente vittoria di metà gennaio contro la Fiorentina.
Eppure, nonostante la classifica sempre più drammatica, i brianzoli hanno mostrato un atteggiamento positivo, affrontando la gara nel modo corretto: come fosse un’ultima spiaggia.

Fans of AC Monza during the Serie A match between AC Monza and US Sassuolo Calcio at Stadio Brianteo on January 22, 2023 in Monza, Italy. – Credit: Luca Amedeo Bizzarri/LiveMedia
Monza, un buon atteggiamento non basta
Sul piano del gioco, il Monza ha evidenziato sprazzi di bel gioco, con buone trame e un discreto possesso palla, ma in avanti sono mancati cinismo e qualità per finalizzare. Al Torino è bastato davvero poco per portare a casa i tre punti.
Il primo gol è nato da un errore di Bianco a centrocampo, con la difesa incapace di contrastare il cross di Lazaro e l’inserimento vincente di Elmas. Il secondo gol, invece, è stato un regalo clamoroso di Palacios, che ha permesso a Casadei di chiudere la partita con il 2-0.
Dopo il primo gol, la reazione dei brianzoli è stata apprezzabile. La squadra ha continuato a giocare e cercare il pareggio senza lasciarsi abbattere dallo svantaggio. Il secondo gol, però, ha definitivamente spezzato le gambe agli uomini di Nesta, lasciando trasparire un senso di rassegnazione percepibile anche nello sguardo dell’allenatore a fine gara.
Se è vero che Nesta non è esente da colpe, è altrettanto vero che le difficoltà del Monza vanno oltre la guida tecnica. Anche con la breve parentesi di Bocchetti in panchina, i problemi strutturali della squadra non sono stati risolti. Gli errori individuali, la mancanza di qualità in attacco e una rosa non all’altezza della Serie A hanno portato i brianzoli a questo punto critico.
Un calendario che sa di condanna
Con solo 11 partite rimanenti e un distacco di 9 punti dalla zona salvezza (occupata attualmente dal Parma), la situazione del Monza appare ormai compromessa. Se sulla carta i punti a disposizione sono ancora 33, il calendario non è affatto benevolo.
Oltre agli scontri diretti contro Venezia, Empoli e Cagliari, i biancorossi dovranno vedersela anche con Inter, Juventus, Napoli, Atalanta e Milan.
Una strada in salita che somiglia sempre più a un countdown verso l’aritmetica retrocessione.
Serie A
Torino-Udinese 2-0, Adams trascina i granata I 5° di fila senza punti per Runjaic

Il Torino torna a vincere all’Olimpico Grande Torino e lo fa battendo 2-0 l’Udinese di Runjaic, ormai alla 5° sconfitta consecutiva. Decisivi Adams e Dembele.
I granata conquistano una vittoria rincuorante dopo i recenti risultati negativi e regalano al proprio pubblic 3 punti. L’Udinese cade ancora per la 5° volta di fila.
Torino-Udinese 2-0, nel segno di Che Adams
Match inzialmente molto equilibrato fra due squadre già certe della salvezza da diverse giornate. La squadra di Vanoli però risulta più aggressiva e verso fine primo tempo sale in cattedra Adams. Lo scozzese torna al gol dopo 6 partite e sblocca un match abbastanza complicato.

CHE ADAMS SODDISFATTO FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Un tempo a testa a livello di occasioni e gestione della palla col Toro che nella ripresa va in affanno e rischia più volte di subire il gol dell’1-1. Man mano che passa il tempo però aumenta la consapevolezza di Thauvin e compagni che il pallone non entrerà.
A 5 minuti dalla fine allora ci pensa Dembele al 1° gol in campionato con la maglia del Torino. I granata salgono a 43 punti a +3 proprio dai bianconeri che incassano la 5° sconfitta consecutiva.
Serie A
Parma-Juventus 1-0, Tudor: “No schemi, si vince con la cattiveria..”

Al termine di Parma-Juventus il tecnico bianconero Igor Tudor ha parlato ai microfoni dei giornalisti presenti analizzando la partita. Ecco le sue parole.
Juventus, le parole di Tudor post Parma
Di seguito le parole che Igor Tudor ha rilasciato al termine di Parma-Juventus, finita sul risultato di 1-0, ai giornalisti presenti all’Ennio Tardini di Parma.
MANCATO TUTTO – “E’ mancato un po’ di tutto, nella ripresa abbiamo spinto tanto ma poco pericolosi. Nel primo tempo loro meglio sulle seconde palle, più agonismo anche per le caratteristiche. Poi preso gol con un cross da 40 metri. Siamo dispiaciuti, i ragazzi anche. Si va avanti, niente. Ci sono ancora 5 gare, no? Tanti punti in ballo e si gioca in 4 giorni”.
IL RINVIO – “Ha inciso? Abbiamo avuto questo problema, ma non è una scusa. Ci adattiamo e andiamo avanti. Il Parma sta andando forte da quel punto di vista, il calcio è semplice, buttano la palla, c’è agonismo, han fatto gol. Se finiva 1-1… Per quello che abbiamo fatto nella ripresa, il gol era meritato. Non siamo stati decisivi. E’ mancato qualcosa. Il gol. Non posso dire che loro hanno fatto qualcosa in più, è una sconfitta e va accettata. Si va avanti”.
I 2 DAVANTI – “La valutazione? Si poteva fare di più, chiaramente. La palla negli ultimi metri va messa dentro, se non lo si fa come oggi poi si rischia anche di perdere. Hanno buttato palla là e han fatto un grande gol. Noi ne abbiamo messi 20 e non abbiamo fatto niente. Questo ci manca, la cattiveria, andare in area, anche negli angoli: serve il piglio di fare gol, non solo di partecipare, andiamo per andare. Si deve lavorare lì, si deve crescere, con cattiveria, di battagliare, di andare lì a fare gol. L’ho detto ai ragazzi: non si vince con schemi, combinazioni. Si vince con quello ma soprattutto con altro”.
VLAHOVIC – “Ha avuto un piccolo fastidio ed è uscito”
YILDIZ E CONCEICAO – “Nella ripresa tutta spinta nostra, siamo passati davanti la loro area quasi sempre, non l’abbiamo messa dentro. Se non la metti dentro poi è inutile stare là. Ci è mancata concretezza, la pericolosità dei giocatori. Non solo dei 3, ma di tutti. Se non la metti dentro, puoi stare lì 8 ore. Ci hanno provato, hanno qualità importanti e non è bastato”.

IGOR TUDOR CARICA KENAN YILDIZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Cagliari-Fiorentina 1-2: cronaca e classifica aggiornata

Cagliari-Fiorentina termina 1a2: colpo esterno della Viola, in rimonta, che le permette di credere ancora in un posto per l’Europa.
La squadra di Raffaele Palladino, dopo essere andata in svantaggio a Cagliari, la ribalta grazie a Robin Gosens e Lucas Beltran e -complice anche gli altri risultati- si porta a 4 punti dal quarto posto.

LA GRINTA DI LUCAS BELTRAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Cagliari-Fiorentina: la cronaca
Dopo il rinvio di 48 ore, a causa della dipartita del Santo Padre, alla Unipol Domus si gioca Cagliari-Fiorentina. Partita che parte subito fortissimo, con i sardi che ci provano subito con un cross di Luvumbo, ma De Gea respinge con i pugni. Non passa neanche un minuto ed il Cagliari passa con Piccoli, che mette dentro a porta vuota dopo un tiro rimpallato contro un difensore.
La squadra di Nicola continua a martellare la Viola, e al 12esimo minuto Nadir Zortea, dopo una grande azione calcia e solamente il palo gli nega la gioia del gol e del raddoppio per i Sardi.
La Fiorentina ci prova ma non con azioni concrete. Solo al 27esimo si rende pericolosa con una bella azione di Albert Gudmundsson, che si fa strada verso il portiere poi spara sulla destra ma Elia Caprile anticipa la traiettoria e para in bello stile. Dodo conquista il rimpallo arrivato fuori area e tenta la conclusione ma il tiro viene fermato da uno dei difensori.
Quattro minuti più tardi il Cagliari lamenta un rigore su Nicolas Viola, ma l’arbitro è irremovibile e non concede nulla.
E come nella maggior parte delle partite pochi minuti dopo la Fiorentina impatta la partita con Robin Gosens al minuto 36: Rolando Mandragora mostra una grande visione di gioco e passa proprio all’esterno Viola, che con grande freddezza trasforma all’angolino basso di destra. E’ 1:1.
Come se non bastasse “piove sul bagnato” per Davide Nicola, costretto a ricorrere al cambio per l’infortunio di Jerry Mina, sostituito da Josè Maria Palomino.
Sul tramonto del primo tempo, esattamente al 44esimo, in seguito ad un intervento di Mario Pongracic l’arbitro Marinelli assegna il rigore. Dopo la revisione al VAR, però, l’arbitro torna indietro sulla sua decisione e annulla il tiro dal dischetto, nell’incredulità della squadra rossoblù.
Termina così la prima frazione.
La seconda frazione inizia subito con un’emozione: al 48esimo Dodo calcia in area un pallone col contagiri per Lucas Beltran, che vola alto e di testa colpisce da centro area indirizzando sotto la traversa. Niente da fare per Elia Caprile. 1:2 Fiorentina.
Azioni poco incisive dopo il gol della Viola, fino al minuto 75′ quando il solito David De Gea si rende protagonista: l’estremo difensore si tuffa come un gatto per respingere il tiro di prima dalla lunga distanza diretto verso l’angolino basso di destra. Sfortunato Razvan Marin, a trovare sulla sua strada un portierone così.
In seguito la partita si trascinerà fino alla fine con azioni di poco conto. Neanche la girandola di cambi scuote il match. L’unica occasione nel recupero (94′) importante capita sempre sponda Fiorentina con Zaniolo, che aggancia un preciso passaggio e solo davanti al portiere lascia partire il tiro sverso la destra. Elia Caprile è attento però e in tuffo riesce a respingere.
Ci prova con la forza della disperazione la squadra sarda, senza esito positivo. Alla Unipol Domus Cagliari-Fiorentina finisce 1-2.
Cambia la classifica
Cambia quindi la classifica, alla luce anche degli altri risultati, sia per la lotta Europea sia per non retrocedere.
Con questa vittoria la Fiorentina sale a 56 punti, ottava in classifica. Il treno Champions, dunque, si riassume così: Bologna 60, Juventus 59 (sconfitta a Parma), Lazio 59, Roma 57e poi la Viola.
Anche il discorso retrocessione si fa sempre più ingarbugliato: Verona 32, Parma 31, Cagliari 30, Lecce 26, Venezia ed Empoli 25 e il Monza fanalino di coda a 15.
Sempre più entusiasmante questo finale di campionato, come non si vedeva da molto tempo. Chi la spunterà?
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