Serie A
Lazio, Baroni: “Non siamo una squadra che può gestire le partite. Su Marusic…”

Il tecnico della Lazio, Marco Baroni, ha parlato a margine della vittoria (2-1) dei biancocelesti a San Siro contro il Milan.
La Lazio sfata il tabù a San Siro. All’ultimo respiro, un rigore di Pedro (fallo di Maignan su Isaksen) manda all’Inferno il Diavolo. Rossoneri (ancora) sconfitti e contestati, Baroni quarto aspettando la Juventus.
Lazio, le parole di Baroni
Marco Baroni ha parlato ai microfoni di DAZN nel post-gara. Di seguito le sue parole.
Approccio
“L’approccio è stato buono. Dobbiamo lavorare per diventare una grande squadra, sia in allenamento, sia in partita. C’era bisogno di personalità in questa sfida, abbiamo fatto venti tiri e siamo una squadra pulita. Dobbiamo crescere nella maturità, abbiamo meritato questa vittoria. Abbiamo commesso un errore di valutazione nel conservare la partita sulla superiorità numerica”.
Espulsione
“La crescita passa anche attraverso queste situazioni. Avevamo speso tanto, nel primo tempo devi fare più di un gol visto il numero di occasioni che abbiamo avuto. La squadra non deve avere una testa conservativa, ma propositiva. Oggi sono contento perché la vittoria ci serviva”.
“Quando all’inizio dicevo che la squadra andava lanciata, intendevo questo. Isaksen ha delle individualità importanti, sta crescendo nella testa e sta diventando un giocatore determinante. Prima faceva delle buone cose, oggi ha fatto un lavoro egregio così come Zaccagni. Nel primo tempo, il Milan ha trovato delle difficoltà grazie all’atteggiamento importante della Lazio”.
Rigore
“Quando si calcia un rigore, si sa che si può commettere un errore. Pedro è giusto che si prenda quel pallone: è un ragazzo straordinario, quando si allena, quando gioca. In allenamento non sbaglia mai, mentre mi ha detto spesso che non deve sbagliarlo in uno scenario importante. Ecco, oggi ha avuto la prova della sua forza, ho sempre creduto in lui”.
Poi in conferenza stampa.
Partita
“Noi siamo una squadra che gioca, pulita, che cerca di giocare. Abbiamo fatto 21 tiri. Siamo andati in campo con grande personalità. Nella prestazione del Milan c’è tanta Lazio: li abbiamo messi veramente in difficoltà, sia nella profondità che col palleggio. Sono contento. Per alzare il livello ci servono queste prestazioni, queste squadre forti, questi palcoscenici”.
Obiettivo?
“Siamo una bella squadra, che fa buon calcio, ma dobbiamo diventare una grande squadra. Abbiamo margini di miglioramento incredibile. Gliel’ho detto nell’intervallo: devono volerlo, sentirlo, trovando in queste partite fiducia e convinzione”.
Marusic
“Ha una grossa escoriazione sul ginocchio, conto che sia solo una botta”.
Classifica
“Finita la partita ho detto ai ragazzi che dobbiamo pensare gara dopo gara, non guardare chi sta avanti o dietro. Ma lavorare per diventare una squadra grande. Tutto il resto ci fa perdere energie. Arriviamo nel momento decisivo della stagione. Guardare agli altri ti porta via energia e a questa squadra questo non serve”.
Castellanos
“Noi lavoriamo, tanto e forte. Poi è chiaro: Castellanos è il nostro centravanti, chiaro che manca. Ma non voglio che chi lo sostituisca faccia il Castellanos. Abbiamo sempre portato tanti uomini al gol. E questo è un valore che la squadra deve mantenere”.
Pedro
“Per Pedro posso solo dire una cosa: immenso. Ma non solo come calciatore: non ci vuole Marco Baroni per scoprirlo. Ci dà tanto e ci aiuta a far crescere i compagni. Forse andrò controcorrente, ma non ero stupito che arrivassero tante squadre a lottare per l’Europa. Ma noi la corsa più bella la dobbiamo fare su noi stessi”.

L’URLO ESULTANZA DI MARCO BARONI A FINE GARA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Napoli, accadde oggi: Fatal Bologna, addio Champions

Oggi, 13 anni fa, il Napoli faceva visita al Bologna per la 37a giornata della Serie A 2011/12. L’incontro si rivelerà decisivo per la lotta Champions.
Ai Partenopei guidati da Mazzarri servono assolutamente i tre punti, per rimanere in corsa per la lotta Champions. Ad ospitarli il Bologna di Stefano Pioli, ormai salvo, che sta facendo un ottimo finale di campionato.
Gli azzurri hanno perso tanti punti per strada in partite che si potevano e dovevano vincere, soprattutto in casa. La partita del Dall’Ara può essere l’ultima chiamata per la Champions.
Bologna-Napoli, 6 maggio 2012
Gli ospiti partono forte e sfiorano due volte il gol, prima con Hamsik, poi con Cannavaro che prende la traversa. Nonostante l’avvio in attacco però, è il Bologna a passare in vantaggio con Diamanti (17′) su assist di Acquafresca.
I Partenopei continuano ad attaccare ma sprecano troppo: e se anche Cavani sbaglia così tanto allora non è proprio giornata. Nella ripresa, Mazzarri fa entrare Lavezzi dalla panchina ma la musica non cambia, anzi.
I rossoblù trovano il raddoppio con Rubin (63′) che taglia definitivamente le gambe agli ospiti. Nel finale, gli animi si scaldano e Dzemaili e Morleo vengono entrambi espulsi: la partita dunque termina in 10 contro 10.
Una brutta batosta per la banda Mazzarri, che ha da recriminare i troppi gol sbagliati nel primo tempo. E le vittorie di Udinese e Lazio sembrano ormai condannare i Partenopei all’Europa League.
Una vittoria all’ultima giornata con il Siena potrebbe non bastare: bisogna anche sperare in una sconfitta a Catania dell’Udinese.
Serie A
Juventus, il punto sugli infortunati in vista della Lazio

Dopo il pari con il Bologna, la Juventus si prepara alla sfida Champions in casa della Lazio: Tudor spera di recuperare qualche pedina.
Dopo il prezioso pareggio strappato al Dall’Ara contro il Bologna, la Juventus si prepara a un’altra sfida cruciale nella corsa al quarto posto. Sabato sera i bianconeri affronteranno la Lazio di Baroni allo stadio Olimpico, in uno scontro diretto che può pesare tantissimo nella volata finale verso la Champions League.
Tudor, che dovrà fare a meno dello squalificato Yildiz, spera però di recuperare qualche elemento chiave per affrontare al meglio i biancocelesti.

DUSAN VLAHOVIC FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, Vlahovic verso il recupero: chance da titolare
Le notizie più confortanti arrivano da Dusan Vlahovic, fermato da un sovraccarico muscolare poco prima del match con il Bologna. Le sue condizioni sembrano in netto miglioramento. Salvo ricadute, sarà a disposizione contro la Lazio e potrebbe contendere una maglia da titolare a Kolo Muani.
Più incerta, invece, la situazione di Teun Koopmeiners: il centrocampista olandese è alle prese con un’infiammazione al tendine d’Achille che lo tiene fermo da due settimane. Le sue possibilità di recupero per sabato sono prossime al 50%, come riportato da Tuttosport.

FEDERICO GATTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Gatti e Kelly ancora ai box: rientro rinviato
Ancora assenti invece Federico Gatti e Lloyd Kelly. Il difensore italiano, fuori dall’esordio di Tudor contro il Genoa per la frattura al perone, ha ripreso a correre da poco, ma punta al rientro nella sfida con l’Udinese. Lo staff tecnico non vuole accelerare i tempi, anche in ottica Mondiale per club.
Situazione simile per Kelly, alle prese con una lesione muscolare di lieve entità: nei prossimi giorni verrà sottoposto a nuovi esami per capire meglio i tempi di recupero.
Alla luce di queste situazioni, Igor Tudor sarà costretto anche all’Olimpico a fare di necessità virtù. L’allenatore croato dovrà affidarsi ancora una volta alla compattezza del gruppo.
Contro la Lazio non ci sarà solo in palio una rivincita personale, ma soprattutto tre punti che potrebbero rivelarsi decisivi per blindare un posto nella prossima Champions League.
Serie A
0 Trofei, Kane passa il testimone a un calciatore di Serie A

La vittoria aritmetica della Bundesliga ha finalmente liberato Harry Kane dalla maledizione del No Trophy. Questo titolo passa ora a un giocatore di Serie A.
In termini di valore monetario raggiunto negli anni e importanza mediatica, c’è calciatore che, oggi calca i campi del calcio italiano, e ancora pecca del primo trofeo in carriera. Non gioca in una big.
Ancora zero trofei: Kane e il caso Dele Alli
Grazie al pareggio fra Bayer Leverkusen e Friburgo, i bavaresi si sono laureati campioni di Germania senza aver vinto il proprio match di giornata ma tanto è bastato per far scattare la festa tra i componenti della rosa.
Uno su tutti però ha potuto festeggiare la conquista di un trofeo, e si tratta di Harry Kane: attaccante inglese classe 1993 ex Tottenham che, proprio con la maglia degli Spurs, si è guadagnato il titolo di Campione senza titoli vista la sua straordinaria capacità realizzativa, che lo rende attualmente uno degli attaccanti più forti del mondo.

LONDON, ENGLAND – AUGUST 5, 2017: Dele Alli of Tottenham pictured prior to the friendly game between Tottenham Hotspur and Juventus Torino at Wembley Stadium. Copyright: Cosmin Iftode/Picstaff
Questo sortilegio però si è spezzato dopo l’ultima giornata di Bundesliga, che ha consegnato il titolo nelle mani del suo Bayern Monaco. Il testimone dunque è passato di mano e Transfermarkt ha stilato una classifica dei giocatori più preziosi che negli anni non hanno mai vinto nulla.
L’occhio salta subito al primo posto dove si posiziona Dele Alli, centrocampista ora di proprietà del Como, che durante la sua permanenza proprio al Tottenham, ha raggiunto un Valore di Mercato di circa 100 milioni di euro. Con gli Spurs ha collezionato 269 presenze, condite da 67 gol e 59 assist. Inoltre ha anche disputato una finale di Champions League, quella del 2019 persa contro il Liverpool, mancando l’appuntamento con la coppa.
Oggi si ritrova insieme a Cesc Fabregas in una delle squadre col progetto più ambizioso di tutte in Italia e probabilmente anche in Europa. Rientrato dall’infortunio contro il Milan ed espulso proprio in quella partita, l’allenatore lariano non l’ha più impiegato.
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