Nella formazione che scenderà in campo venerdì, Italiano è pronto a dare fiducia a Niccolò Cambiaghi nel tridente dietro la punta, e uno tra De Silvestri e Davide Calabria, ex dell’incontro, sulla fascia destra difensiva.
Serie A
Castro, inizia il ballottaggio tra Spalletti e Scaloni

L’attaccante Santiago Castro si ritrova conteso tra le parti della Nazionale Argentina e italiana, dopo un resoconto di campionato eccellente con il Bologna.
Santiago Castro, dopo il saluto del compagno Joshua Zirkzee per il Manchester United, ha preso in mano le redini della difesa del Bologna, guidando la sua squadra verso la realizzazione di una splendida stagione calcistica .
Con un’ottimo traguardo alle spalle, che lo innalza a protagonista del club bolognese e vincitore dello scontro con Dallinga per il posto d’onore, il calciatore classe 2004 sta per diventare, con tutta probabilità, un gioiello della corona del mercato calcistico.
Un talento unico, che verrà conteso nella prossima sessione di trattative, ma che al momento presenta davanti ai suoi occhi una questione molto più importante, la scelta della squadra Nazionale.
Infatti l’accattante Castro, di nascita argentina, viene conteso dai due rispettivi CT della Nazionale Argentina e Italiana, Lionel Scaloni e Luciano Spalletti.
Una lotta sanguinosa per Castro
Dunque, come trascritto da TycSports, il nostro allenatore compatriota sembrerebbe indubbiamente interessato a Castro, quale possibile attaccante della Nazionale azzurra, in quanto sia facilmente adattabile alle caratteristiche di gioco di Spalletti, sia per la sua malleabilità dentro e fuori il campo.
Un attaccante con il fiuto per le tattiche a pochi metri dalla porta, la variabilità di gioco, un buon possesso palla che si articola con un’ottima qualità di palleggi.
Tutte caratteristiche eccezionali per il ct Spalletti, che è totalmente intenzionato a rubare Castro sotto gli occhi del suo avversario argentino.

L’URLO DI LUCIANO SPALLETTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Tuttavia la Nazionale Albiceleste ha agito preventivamente, convocando il giovane attaccante alle gare di qualificazione contro l’Uruguay e il Brasile per i Mondiali 2026.
Una tattica perfetta, guidata anche dall’eccezionale annata di Santiago nel Bologna e dalle sue singole ed eccellenti prestazioni fisiche.
A dar man forte alla mossa strategica dell’Argentina è anche il profondo desiderio di Castro di indossare nuovamente la maglia bianco-azzurra, in quanto da sempre suo sogno nel cassetto.
Infatti dichiara: “Il mio sogno? Sono consapevole che il livello della Nazionale è altissimo e so che dovrò lavorare sodo per meritarmi una convocazione. Ma il mio sogno è quello di indossare la maglia dell’Argentina”
Una brama che però non spaventa Spalletti poichè, com’è successo nel caso di Retegui al tempo di Mancini, può cambiare rapidamente, da un momento a un altro.

MATEO RETEGUI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Certo, anche se le possibilità che Castro entri nella Nazionale azzurra si stanno abbassando, il ct Luciano Spalletti sta continuando a muovere le fila, dichiarando, con sua grande gioia e fermento tra i tifosi italiani, che l’attaccante ventenne è in possesso, da pochi giorni, anche del passaporto italiano.
Un vantaggio non da poco, che va a favore della Nazionale italiana per la convocazione del giocatore, grazie anche al sostegno delle regole vigenti per il cambio. Infatti, oltre alla regolarità di passaporto per la Nazione appartenente, va ricordato che un calciatore può scegliere di cambiare la maglia nazionale con cui giocare solamente se, al momento dell’ultima disputa ufficiale con la squadra precedente, l’atleta non ha più di 21 anni.
Una prerogativa essenziale, che si unisce alle altre due, altrettanto fondamentali, di:
. aver presenziato in un contesto internazionale per un massimo di tre partite (tra gare ufficiali e ufficiose)
. aver sostenuto l’ultima competizione internazionale almeno di tre anni prima dalla richiesta.
Tutte regole che Castro rispetta perfettamente con l’Argentina, in quanto ha giocato con la loro maglia nel periodo dell’Under 16, 20 e 23.
Serie A
Bologna, ripresa verso il Milan: Ndoye e Holm in dubbio per San Siro

Il Bologna ha ripreso gli allenamenti a Casteldebole per preparare la sfida di venerdì contro il Milan. Restano in dubbio Emil Holm e Dan Ndoye per la gara di San Siro.
Archiviata la gara contro la Juventus, il Bologna inizia la preparazione verso la sfida contro il Milan, antipasto di quel che sarà la finale di Coppa Italia in programma mercoledì 14 maggio. L’1-1 del Dall’Ara contro i bianconeri ha lasciato le distanze in classifica invariate tra le due squadre, aumentando l’incertezza sulla corsa al 4° posto, più aperta che mai. Quando mancano 3 giornate al termine del campionato, ci sono ben 4 squadre divise da un solo punto ed è difficile fare previsioni. Il prossimo turno di Serie A prevede ben 3 scontri diretti. I rossoblù saranno impegnati venerdì sera a San Siro contro il Milan.
Se i rossoneri possono permettersi di ruotare diversi giocatori per preservare i titolari in vista della finale di Coppa Italia, gli emiliani devono ottenere dei punti per continuare a sperare nella Champions League. Quest’oggi la squadra di Vincenzo Italiano si è ritrovata al centro sportivo di Casteldebole per preparare la prima sfida contro i rossoneri. Come riportato dal report ufficiale dell’allenamento condiviso dal sito del club, la rosa è stata divisa in due gruppi: seduta in palestra per i più impiegati domenica, partitella a metà campo per gli altri.

Dan Assane Ndoye pensieroso ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bologna, le condizioni di Ndoye e Holm
Come riportato dal Bologna, Emil Holm e Dan Ndoye hanno proseguito il lavoro differenziato. I due giocatori rossoblù hanno svolto una seduta a parte per recuperare dai rispettivi infortuni. Difficilmente verranno rischiati dal primo minuto da Italiano nella gara di venerdì. L’obiettivo è quello di recuperarli a pieno regime i vista della finale di Coppa Italia. Avendo ancora 3 giorni prima della sfida di San Siro, è possibile che possano ancora recuperare per la panchina.
Serie A
Fiorentina, Zaniolo: il riscatto è sempre più lontano

Zaniolo-Fiorentina: cifra del riscatto troppo alta e minimo di partite che dopo Roma sembra sempre più improbabile da raggiungere. Riscatto sempre più lontano.
Roma, da chance a condanna. La pesante sconfitta subita domenica contro la Roma, oltre che aver allontanato i sogni di Champions League, e alla luce dei punti in classifica, anche la posizione valida per un posto in Europa, Ma non è tutto: la gara dell’Olimpico potrebbe aver segnato la fine dell’avventura in viola di Nicolò Zaniolo. L’ex romanista, schierato titolare nella partita di ieri, non ha saputo ripagare la fiducia dell’allenatore, offrendo una prestazione opaca, culminata con un’espulsione per proteste dopo la sostituzione.
Il futuro di Zaniolo
Nell’edizione odierna della Repubblica, è stato esposto il problema relativo alla permanenza in viola di Zaniolo, che sembra sempre più lontana dopo la prestazione di domenica sera.
Dopo Roma, di quel trequartista brillante capace di trascinare i giallorossi alla conquista del primo trofeo continentale della loro storia, si sono perse le tracce.
Dalla deludente esperienza in Inghilterra, passando per il trasferimento in Turchia — di certo non la prospettiva ideale per un giovane di 23 anni pagato 30 milioni appena l’estate precedente — fino al ritorno in patria, il percorso di Nicolò Zaniolo è stato un continuo rincorrere sé stesso. Nemmeno un allenatore esperto in “rinascite” come Gasperini è riuscito a invertire la rotta e restituire slancio a un talento che, mai come oggi, sembra aver smarrito la propria strada e aver bisogno di un nuovo inizio.
Gli indizi sono due. Dopo la partita di ieri sera, appare sempre più improbabile che Zaniolo riesca a raggiungere la soglia del 60% delle presenze — con almeno 30 minuti giocati — necessarie per far scattare l’obbligo di riscatto, fissato a 19 milioni di euro. Una cifra che, alla luce del rendimento offerto finora, somiglia più a un’utopia che a una reale possibilità.
Ed ecco il secondo punto: la valutazione concordata al momento del suo arrivo a Firenze si rivela oggi decisamente sproporzionata rispetto al contributo fornito. Un fattore che pesa inevitabilmente sul futuro del giocatore e che, nonostante i soli 25 anni, sembra destinarlo a un ritorno in Turchia, proprio lì dove aveva avuto inizio questo tortuoso percorso.

ANDREA COLPANI IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus, dubbio Koopmeiners con la Lazio

La Juventus, archiviata la sfida con il Bologna, si concentra al prossimo impegno con la Lazio: in dubbio Koopmeiners per la sfida contro i biancocelesti.
La Juventus, dopo il pareggio contro il Bologna, guarda ora alla prossima sfida contro la Lazio: per Tudor ci sono problemi di formazione, Koopmeiners è in dubbio, Cambiaso sicuro assente, mentre Douglas Luiz potrebbe essere utilizzato dal primo minuto.

Teun Koopmeiners invita tutti alla calma ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, dopo Bologna si pensa alla Lazio: in dubbio Koopmeiners, Tudor potrebbe sostituirlo con Douglas Luiz
Archiviata la sfida con il Bologna, la Juventus si sta concentrando sul prossimo impegno con la Lazio, fondamentale per le chance Champions League dei bianconeri, visto che si trova pari punti con i biancocelesti. Sicuramente bisogna essere più concreti in zona gol, perché contro i rossoblù di Italiano ci sono state molte occasioni, ma solo una volta si è concretizzato a rete. Quindi diventa importante il reparto offensivo, che però potrebbe avere una possibile defezione, quelle di Teun Koopmeiners, in forte dubbio per la sfida contro la squadra di Marco Baroni.
L’olandese soffre ancora il dolore per l’infiammazione al tendine d’Achille che rischia ancora di tenerlo fuori da giochi. Oggi infatti si è allenato a parte insieme a Vlahovic, il tecnico Igor Tudor spera di averlo almeno in panchina contro i biancocelesti. Come possibile sostituto, il tecnico croato pensa a Douglas Luiz, ma non è detto che anche lui parta dell’undici titolare.
Tudor potrebbe optare per un modulo 3-4-2-1 con Conceiçao pronto a sfruttare gli spazi e Nico Gonzalez sul versante opposto, ricordando che in avanti non ci sarà anche Yildiz squalificato. Come punta giocherà Kolo Muani. Comunque il problema delle assenze è uno dei maggiori problemi di questa stagione altalenante dei bianconeri, come anche contro il Bologna si è visto.
Vedremo quali saranno le scelte di Tudor in questi giorni, sia per chi avrà a disposizione sia per il modulo d’adottare in questa decisiva sfida per il quarto posto che vale la Champions League.
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