Ligue 1
PSG-Marsiglia, Rabiot risponde agli insulti e al Presidente

Il centrocampista del Marsiglia, Adrien Rabiot, è tornato al Parco dei Principi da avversario e l’accoglienza non è stata delle migliori. L’ex Juve ha replicato.
In una delle partite più calde del campionato francese, c’è stato un giocatore preso di mira più di tutti anche a causa del passato nel club parigino.
PSG-Marsiglia, le parole di Rabiot su Instagram
Rabiot è passato ai rivali da svincolato negli scorsi mesi e già allora era stato criticato, così come la madre, dai tifosi del Paris, e accusato di essere un traditore. Il ritorno al Parco dei Principi da avversario dunque è stato macchiato da striscioni e cori verso lui e appunto Veronique.
“Lealtà per gli uomini, tradimento per le p*****e. Tale la madre, tale il figlio” recitava uno degli striscioni esposti dai tifosi di casa. Questo più di tutti ha scatenato la rabbia del giocatore che ha risposto sui social con queste parole:
“Insultare una madre e un padre defunto… Tutto ha un prezzo, un giorno. Nasser, puoi avere tutti i soldi del mondo, e anche di più, ma la classe non si può comprare”.
Dunque anche la risposta al Presidente del Paris Saint Germain, accusato di aver permesso l’ingresso di tali drappi e scritte. Ora si attendono provvedimenti da parte di club e lega nei confronti di questi gesti.
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Rabiot, il vero motivo dietro gli insulti dei tifosi del PSG

Adrien Rabiot, vecchio pupillo del PSG, oggi all’Olympique Marsiglia, è stato bersaglio di insulti durante il ‘Classique’ di Ligue 1. Ecco le possibili ragioni dietro questo sfogo.
Domenica sera, in occasione della sfida tra Paris Saint-Germain e Olympique Marsiglia, il Parco dei Principi si è trasformato in un’arena di insulti contro Adrien Rabiot e sua madre Veronique. Un episodio che ha sollevato interrogativi sul motivo di tale astio verso un giocatore che, pur avendo avuto un passato turbolento con il club parigino, non veste la maglia del PSG da ormai 5 anni.
Adrien Rabiot, un passato segnato da tensioni
Non è una novità il fatto che Adrien Rabiot abbia avuto una storia complessa con il Paris Saint-Germain. Arrivato nel settore giovanile del club nel 2010 a soli 15 anni, ha avuto una rapida ascesa sotto la guida di Carlo Ancelotti, che nel 2012 gli diede fiducia facendolo esordire in Champions League contro la Dinamo Zagabria. Dopo un prestito al Tolosa nel 2013, divenne una pedina fondamentale per il PSG sotto Laurent Blanc. Tuttavia, i primi screzi con la dirigenza emersero già nel 2014, quando si rifiutò di rinnovare il contratto in scadenza. Il club lo mise fuori rosa per diversi mesi, salvo poi trovare un accordo per il rinnovo fino al 2019.
Nonostante la sua importanza in campo, il rapporto tra Rabiot e il PSG rimase conflittuale. Il centrocampista lamentava un ruolo troppo arretrato, desiderando maggiore libertà offensiva. Nel 2018 avvenne poi la rottura definitiva poiché il rifiuto di figurare tra le riserve per i Mondiali in Russia segnò un punto di non ritorno.
A dicembre dello stesso anno, annunciò la volontà di non rinnovare il contratto, provocando la reazione dura del club, che lo escluse dalla rosa. Il caso si aggravò ulteriormente nel marzo 2019, quando Rabiot fu sospeso per aver messo ‘mi piace’ a un post social di Patrice Evra che ironizzava sull’eliminazione del PSG dalla Champions League. Senza più scendere in campo, lasciò Parigi a parametro 0 nel luglio 2019 per approdare alla Juventus.
A Torino, Rabiot ha ritrovato continuità e fiducia, diventando uno dei pilastri del centrocampo bianconero. Con la Juventus ha conquistato trofei e si è imposto come giocatore di livello internazionale, dimostrando la sua versatilità e capacità di adattarsi a diversi sistemi di gioco. Dopo 4 stagioni con la Vecchia Signora, nell’estate del 2023 ha accettato la sfida di tornare in Francia, firmando con l’Olympique Marsiglia. Un trasferimento che lo ha riportato in Ligue 1, ma anche al centro di un clima ostile.
Perché gli insulti?
Nonostante il tempo trascorso, i tifosi del PSG sembrano non aver dimenticato le tensioni del passato. La scelta di Rabiot di unirsi al Marsiglia, acerrimo rivale dei parigini, ha ulteriormente esacerbato il malumore nei suoi confronti. Per i sostenitori del PSG, Rabiot è un ‘traditore’ non solo per la sua gestione contrattuale, ma anche per le dichiarazioni fatte negli anni, spesso critiche verso il club che lo ha lanciato nel grande calcio.
L’attacco verbale di domenica ha coinvolto anche sua madre, Veronique Rabiot, storica agente del giocatore, spesso ritenuta la regista delle scelte più controverse della carriera del figlio. La sua influenza nelle trattative e i duri scontri con la dirigenza parigina hanno lasciato un segno indelebile nella memoria dei tifosi del PSG, che la vedono come una figura ingombrante e divisiva.
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PSG: rinviata la partita col Nantes per la Champions

La squadra di Al-Khelaifi, il PSG, ha ricevuto dalla Federazione lo spostamento della partita di campionato col Nantes per i quarti di finale di Champions.
Luis Enrique e co. hanno ricevuto, da parte del Nantes, la possibilità di spostare la partita contro il club della Loira. Tutto questo per preparare al meglio la doppia sfida Champions contro l’Aston Villa.
PSG: il Nantes accetta, ma Kita ha fatto una richiesta
Il match contro il Nantes, programmato per il 13 aprile, è stato posticipato al 22 per consentire ai parigini di preparare al meglio il doppio scontro Champions. Gli uomini di Luis Enrique infatti, dovranno affrontare l’Aston Villa il 9 aprile in casa ed il 15 in Inghilterra.
La squadra della Loira, però, non era entusiasta di questo cambiamento di calendario. Les Canaris del presidente Kita credevano che lo slittamento avrebbe potuto danneggiare la lotta salvezza in cui sono attualmente invischiati. Ma il presidente alla fine ha ceduto, chiedendo però una “ricompensa”.
Warren Kita ha chiesto espressamente di essere presente all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, magari a tifare proprio il PSG. Il presidente del Nantes ha rivolto l’appello al suo omologo dei parigini, Al-Khelaifi, affinchè gli riservi un biglietto per la finale. Ovviamente se il Psg riescirà a qualificarsi per la finale.
All’Equipe l’imprenditore franco-polacco ha dichiarato: “Se il PSG dovesse qualificarsi per le semifinali, sarà un po’ grazie a noi. Gli auguro il meglio, anche se non credo che ne abbia bisogno per avere successo. Se arriva in finale, spero che mi inviti. Più in generale, è stata una buona decisione del consiglio di amministrazione aiutare i nostri club che competono in Europa. Non ci avvantaggia, ma se può aiutare il PSG…”.
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PSG-Marsiglia, le ultimissime sulle formazioni

Psg-Marsiglia, queste le ultimissime sulle formazioni in vista del big match sentitissimo tra il Marsiglia di De Zerbi e il Psg di Luis Enrique, forte del passaggio del turno in Champions. C’è Dembelè dal 1′.
PSG-Marsiglia, le probabili formazioni:
PSG (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, Pacho, Nuno Mendes; Joao Neves, Vitinha, Zaire-Emery; Barcola, Doué, Dembélé. All. Luis Enrique.
Marsiglia (3-4-2-1): Rulli; Rongier, Balerdi, Kondogbia; Henrique, Bennacer, Hojbjerg, Merlin; Rabiot, Greenwood; Gouiri.
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