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Lazio, Patric: il veterano stackanovista

La Lazio di questa stagione deve tanto a Baroni quanto ai veterani che all’interno dello spogliatoio guidano giovani e nuovi arrivati. Patric ne è l’esempio.
Lo spagnolo vanta un’esperienza ultra decennale nel club biancoceleste ed è diventato pian piano uno degli elementi imprescindibili sia in campo che fuori.
Lazio, Patric cuore biancoceleste: una storia lunga quasi 10 anni
Cresciuto nelle giovanili del Barcellona e approdato nella Capitale il 1° luglio 2015, Patricio Gabarrón Gil (detto Patric) ha conquistato un posto nel cuore di tutti i tifosi biancocelesti.
Nel suo palmarès ci sono Coppa Italia (vinta contro la Roma) e 2 Supercoppe Italiane. Col passare degli anni ha ricoperto diversi ruoli all’interno del reparto difensivo ma principalmente è stato impiegato terzino destro (88 presenze) e difensore centrale (161 presenze) tra Barcellona B e Lazio.

LA DELUSIONE DI IVAN PROVEDEL, ALESSIO ROMAGNOLI E PATRIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
In Italia sono 228 le volte in cui è sceso in campo per l’Aquila, con la quale ha anche collezionato 6 gol e 6 assist. Il suo impiego non è stato del tutto costante ma in questi hanno ha collezionato ben 15.586 minuti, che equivalgono a circa 1.731 a stagione. Ogni allenatore succedutosi sulla panchina della Lazio ha riconosciuto le sue qualità, ponendolo quasi sempre al centro del progetto.
Oggi a 31 anni e con un contratto in essere fino al 2027 lo spagnolo non ha nessuna voglia di fermarsi, anzi continuerà a dare il suo contributo alla causa per portare il club che lo ha lanciato tra i professionisti verso nuovi traguardi.
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Mancini e la sua esperienza infelice in Arabia Saudita

Roberto Mancini è considerato il favorito per sostituire Thiago Motta alla Juventus. L’ex tecnico dell’Italia viene da un’esperienza negativa con l’Arabia Saudita.
Vi abbiamo raccontato che nelle ultime ore sta prendendo sempre più piede l’opportunità che Roberto Mancini diventi il nuovo allenatore della Juventus, in caso di esonero di Thiago Motta.
L’ex commissario tecnico dell’Italia è un profilo gradito alla dirigenza bianconera, e sarebbe pronto a rilanciarsi in un grande club in Serie A dopo le esperienze fatte con le Nazionali. Dopo aver lasciato l’Italia, con la vittoria dell’ Europeo 2021 e la fallita qualificazione al Mondiale 2022 in Qatar, Mancini è diventato il nuovo tecnico dell’Arabia Saudita.
La Federazione saudita aveva convinto Mancini a sposare il progetto ambizioso, verso i mondiali a Riad del 2034 facendogli firmare un ricchissimo contratto di tre anni per un totale di 90 milioni di euro.

CHORZOW, POLAND – OCTOBER 14, 2018: UEFA Nations League 2019: Poland – Italy o/p Roberto Mancini
L’esperienza di Mancini in Arabia Saudita
Roberto Mancini era stato scelto dall’Arabia Saudita per far proseguire la crescita del movimento calcistico arabo verso il grande obiettivo del Mondiale in casa. Aspettative, però, non rispettate: la sua avventura si è rivelata un flop totale, tanto da durare appena 14 mesi e terminare in una separazione con un paio d’anni d’anticipo. L’ultima partita come commissario tecnico è stata uno 0-0 contro il Bahrein il 15 ottobre 2024.
In totale, sono state 18 le partite di Mancini come tecnico dell’Arabia Saudita, con un rullino di: 7 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte. Oltre alla prematura eliminazione agli ottavi di finale in Coppa d’Asia contro la Corea del Sud, la formazione saudita stava faticando anche nella fase di qualificazione per i prossimi Mondiali, a cui i sauditi rischiano di non partecipare: attualmente sono quarti nel girone C, con 10 punti di ritardo dalla capolista Giappone (ufficialmente primo paese non ospitante a partecipare al Mondiale 2026), in compagnia della Cina e del Bahrein.
Adesso, Roberto Mancini ha una grande voglia di rimettersi in gioco alla guida di un club. L’ultima esperienza alla guida di una squadra è quella allo Zenit di San Pietroburgo nel 2018. Chissà che la Juventus non decida di puntarci per il futuro.
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Juventus, Roberto Mancini prende quota: ripartire dal 4-3-3

In queste ultime ore, prende sempre più quota la figura di Roberto Mancini come possibile sostituto di Thiago Motta sulla panchina della Juventus.
Il futuro di Thiago Motta alla Juventus è sempre di più appeso ad un filo. Le ultime due sconfitte rovinose in campionato contro Atalanta e Fiorentina, sembrano aver fatto completamente naufragare il progetto triennale che voleva costruire Cristiano Giuntoli con il tecnico ex Bologna. Con un piazzamento nelle prime 4 in Serie A e la contestuale qualificazione in Champions League assolutamente vitale e da non farsi sfuggire, la dirigenza bianconera è sempre più convinta di esonerare Motta, sfruttando la sosta delle Nazionali.
Nelle ultime ore, l’ipotesi che sta prendendo sempre più quota alla Continassa è quella che vede Roberto Mancini guidare la Vecchia Signora. L’ex commissario tecnico dell’Italia, con cui si è laureato campione nel Europeo del 2021, ha lasciato la panchina in Arabia Saudita ed è pronto a tornare alla guida di un club. I bianconeri potrebbero essere un’opzione importante per rilanciarsi in Italia.
Juventus, come cambierebbe con Mancini: 4-3-3 con Yildiz e Vlahovic di nuovo in campo
Ecco che iniziano a circolare le prime ipotesi di formazione che potrebbe adoperare Roberto Mancini sulla panchina della Juventus. La Gazzetta dello Sport, nell’edizione odierna, ha schierato il possibile 11 bianconero dell’ex ct azzurro con un 4-3-3: modulo che si sposa con le caratteristiche della rosa e particolarmente amato da Mancini. Nel tridente d’attacco, tornerebbero titolari sia Kenan Yildiz che Dusan Vlahovic: il 10 e il 9 bianconero accantonati nelle ultime uscite da Motta. Il terzo posto lì davanti se lo contenderanno Randal Kolo Muani, come esterno d’attacco e Francisco Conceiçao.
In mezzo al campo quelli che si sposano meglio con le caratteristiche richieste da Mancini sono Manuel Locatelli, che il tecnico conosce bene e ha già allenato in Nazionale, Khephren Thuram e Teun Koopmeiners. L’olandese ex Atalanta tornerebbe a fare la mezz’ala con compiti d’inserimento e non più il sotto punta come lo vedeva Thiago Motta. La linea difensiva a quattro potrebbe rivedere Pierre Kalulu nel ruolo di terzino destro e Andrea Cambiaso a sinistra. Al centro Federico Gatti e uno tra Renato Veiga e Lloyd Kelly, non più schierato sulla fascia.
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Serie A, rigori a favore: domina la viola, sorpresa Parma

Dall’avvento del VAR il numero rigori concessi è aumentato e anche in questa stagione la classifica parla chiaro. C’è la Fiorentina in testa.
Le tante critiche mosse verso l’AIA e il livello degli arbitri in Italia hanno messo ancor più sotto pressione i direttori di gara. Qui vedremo la classifica dei rigori fischiati a favore di ciascuna squadra.
Rigori a favore in Serie A: Parma come Inter e Milan
In prima posizione c’è la Fiorentina di Palladino che in questa stagione ha beneficiato di ben 8 calci di rigore, di cui 6 trasformati e 2 falliti. Il penalty ha sempre aiutato i viola che hanno steso per esempio la Lazio al Franchi grazie alla doppietta di Gudmundsson dagli 11 metri.
Al secondo posto ci sono 5 squadre a pari merito: Inter, Milan, Parma, Roma e Bologna. Tra queste l’unica a non aver mai fallito un rigore è la squadra di Ranieri, che vanta uno score di 7/7. Seguono i crociati, nerazzurri e felsinei a 6/7 mentre il club rossonero ne ha già falliti 3.

IL RIGORE FALLITO DA ROMELU LUKAKU ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Terzo posto per Atalanta e Lazio che condividono il numero di penalty assegnati a favore (6) ma non quello dei tentativi trasformati: 4 per gli orobici e 5 per i biancocelesti.
Seguono poi Napoli, Venezia e Juventus a 5 ma solo i bianconeri hanno dimostrato una grande freddezza dagli 11 metri (nonostante l’eliminazione dalla Coppa Italia proprio alla lotteria dei rigori).
Chiude la classifica l’Hellas Verona con soli 2 calci di rigori concessi, con altrettante trasformazioni da parte della banda di Zanetti.
Di seguito la classifica completa con rigori a favore – trasformati – falliti – percentuale di realizzazione.
1 ACF Fiorentina 8 6 2 75,0 %
2 AC Milan 7 4 3 57,1 %
3 Bologna FC 7 6 1 85,7 %
4 Inter 7 6 1 85,7 %
5 Parma Calcio 7 6 1 85,7 %
6 AS Roma 7 7 0 100,0 %
7 Atalanta BC 6 4 2 66,7 %
8 SS Lazio 6 5 1 83,3 %
9 SSC Napoli 5 4 1 80,0 %
10 Venezia FC 5 4 1 80,0 %
11 Juventus FC 5 5 0 100,0 %
12 Udinese Calcio 4 2 2 50,0 %
13 US Lecce 3 2 1 66,7 %
14 Empoli FC 3 2 1 66,7 %
15 Cagliari Calcio 3 3 0 100,0 %
16 AC Monza 3 3 0 100,0 %
17 Como 1907 2 0 2 0,0 %
18 Genoa CFC 2 0 2 0,0 %
19 Torino FC 2 1 1 50,0 %
20 Hellas Verona 2 2 0 100,0 %
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