Mondiali
Romania-Bosnia Erzegovina: probabili formazioni e dove vederla

Tra le partite valide come prima giornata del girone H delle qualificazioni europee ai Mondiali del 2026 c’è Romania-Bosnia Erzegovina.
Tra le partite valide come prima giornata del girone H delle qualificazioni europee ai Mondiali del 2026 c’è Romania-Bosnia Erzegovina: i rumeni devono confermare quanto di buono hanno fatto all’Europeo in Germania ed in Nations League, i bosniaci si affidano ancora alla vecchia guardia con un anno avaro di soddisfazioni.

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Qui Romania
La Romania è tra le nazionali in ascesa a livello europeo, visto ciò di buono che ha fatto all’Europeo in Germania e in Nations League, dove è stata promossa nella Lega B vincendo tutte le 6 partite del girone. In panchina c’è una vecchia volpe, Mircea Lucescu, ex Reggiana, Brescia ed Inter, che punta alla qualificazione al Mondiale che manca dal 1998, quando in squadra c’erano Hagi e Popescu.
Il CT dei rumeni schiererà un 4-3-3 con difesa composta da Ratiu, Rus, Burca e Bancu; centrocampo formato da R. Marin, M. Marin e Stanciu; tridente offensivo formato da Man, Dragus e Hagi, quest’ultimo figlio d’arte del grande Gheorghe.
Qui Bosnia Erzegovina
La Bosnia Erzegovina viene da una Nations League difficile, con ultimo posto nel girone dopo Germania, Olanda e Ungheria, il che non ha un sapore amaro visto le formazioni e poi era la Lega A, il massimo livello delle competizione. Quindi dal punto di vista del livello sicuramente migliore rispetto agli avversari rumeni. Il CT Barbarez, alla sua prima esperienza in panchina allenando la Nazionale del suo paese, si affida ancora alla vecchia guardia, vale a dire Edin Dzeko, Kolasinac e Vasilj, ma ha comunque selezionato tanti giovanissimi, visto che il calcio bosniaco è sempre una grande fucina di talenti.
Per questa partita, il CT dei bosniaci schiererà un 4-3-3 con difesa composta da Dedic, Bicakcic, Kolasinac e Muharemovic; centrocampo composto da Tahirovic, Sunjic e Burnic; tridente offensivo composto da Gigovic, Dzeko e Demirovic.
Romania-Bosnia Erzegovina probabili formazioni
Romania (4-3-3): Nita; Ratiu, Rus, Burca, Bancu; R. Marin, M. Marin, Stanciu; Man, Dragus, Hagi. Ct: M. Lucescu
Bosnia-Erzegovina (4-3-3): Vasilj; Dedic, Bicakcic, Kolasinac, Muharemovic; Tahirovic, Sunjic, Burnic; Gigovic, Dzeko, Demirovic. Ct: Barbarez.
Romania-Bosnia Erzegovina dove vederla
La partita Romania-Bosnia Erzegovina, valida per la prima giornata del gruppo H delle qualificazioni europee ai Mondiali del 2026 che si giocherà domani alle ore 20 e 45, sarà visibile in diretta streaming su UEFA.tv.
Mondiali
Nigeria: qualificazione ai Mondiali a rischio

Qualificazione ai Mondiali 2026 in salita per la Nigeria che, facendosi raggiunger dallo Zimbabwe al 91esimo, rischia grosso.
Le Super Eagles sono state raggiunte dallo Zimbabwe al 91′: la rete di Chirewa ha rimescolato le carte per una delle nazionali storicamente più importanti del Continente che, ora, rischia di saltare l’appuntamento più importante.

L’URLO DI VICTOR OSIMHEN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Harakiri Nigeria
Osimhen e compagni sono solo quarti nel gruppo C delle qualificazioni alla Coppa del Mondo di Usa, Messico e Canada. Il Sudafrica ha abbandonato la compagnia arrivando a 13 punti. Nel resto del girone invece regna l’equilibrio. Ruanda e Benin (8 punti), la stessa Nigeria (7) e il Lesotho (6) inseguono, con leggermente attardato proprio lo Zimbabwe a 4.
A quattro turni dalla fine i nigeriani se la dovranno vedere con Ruanda, Sudafrica, Lesotho e Benin. E, cosa più importante, non possono commettere passi falsi. Questo perché solo la prima classificata avrà la certezza di partecipare ai Mondiali.
Dai 9 gironi infatti arriveranno le prime 9 qualificate, le vincenti dei rispettivi gruppi, e quindi le 4 migliori seconde parteciperanno agli spareggi: semifinale e finale da cui uscirà una squadra che parteciperà infine al Torneo Play-Off Fifa.
Una rosa da fare invidia
Il ruolino di marcia della Nigeria è zoppicante: 1 vittoria sul Ghana e 1 sconfitta con il Benin, condite da 4 pareggi nonostante una rosa di livello e un Osimhen scintillante. Il bomber del Napoli, in prestito al Galatasaray, ha segnato tre reti nelle ultime due partite (Ruanda e Zimbabwe). Il suo contributo insomma non sta mancando.
Eppure le Super Eagles rischiano e non poco. Il ct Eric Sekou Chelle ha a disposizione giocatori di alto livello come Ola Aina, protagonista della super stagione del Nottingham Forrest, il bomber Boniface e il suo compagno di squadra Tella. A questi si aggiungono il milanista Chukwueze e l’atalantino Lookman, fresco pallone d’Oro africano. I due della Serie A e l’ex capocannoniere sono stati schierati tutti titolari nelle due recenti sfide.
Un sogno chiamato Mondiale
Non andare ai Mondiali sarebbe un’altra delusione per questa generazione, che già aveva fallito la qualificazione nel 2022 nello spareggio con il Ghana. Non accadeva dal 2006, e ora rischia di capitare di nuovo. Per non parlare poi della Coppa d’Africa. Nell’edizione del 2021 la Nigeria è uscita nonostante una buona prima fase. Nel 2023 ha perso la finale con la Costa d’Avorio. L’ultimo successo resta quello del 2013.
“Dopo la delusione del 2022, siamo disperati: non possiamo permettere che accada di nuovo. Non voglio finire la mia carriera con il rimpianto di non aver mai giocato un Mondiale. Dobbiamo correggere gli errori del passato, dimostrare il nostro valore per il Paese e per il nuovo allenatore. Abbiamo una generazione talentuosa, ma possiamo confermarlo solo partecipando ai Mondiali”, aveva detto Osimhen a Bbc Africa. Un sogno questo che rischia di trasformarsi in un incubo.
Mondiali
Brasile, una crisi che preoccupa: i verdeoro non fanno più paura?

Brasile, la disfatta del Maracanã contro l’Argentina conferma il declino di una squadra che non incanta più.
Il Brasile non è più la squadra leggendaria che dominava il calcio mondiale. La sconfitta per 4-1 contro l’Argentina, campione del mondo in carica, ha messo a nudo tutti i limiti di una nazionale che fatica a trovare una nuova identità. I pentacampioni, protagonisti di un’epoca d’oro tra il 1958 e il 2002, sono ormai un lontano ricordo, sostituiti da un gruppo di giocatori più pubblicizzati che realmente impattanti.
Brasile, una disfatta senza appelli
La partita è stata a senso unico. Dopo appena 12 minuti l’Argentina era già avanti 2-0, al 37’ il risultato era 3-0. Un’umiliazione storica, con i brasiliani incapaci di reagire. Raphinha, che alla vigilia aveva promesso battaglia, è stato deriso dagli avversari, mentre Paredes ha ricordato a Rodrygo che loro hanno appena vinto un Mondiale. Il portiere argentino Martínez ha persino palleggiato a fine partita, simbolo di una superiorità schiacciante.
Ciò nonostante, il Brasile, salvo sorprese, andrà ai Mondiali 2026, ma la qualificazione non cancella i problemi. Negli ultimi anni, la Seleção ha collezionato delusioni: eliminazioni precoci ai Mondiali, un solo trionfo in Copa America dal 2007 e una continua difficoltà nel creare un’identità di squadra. Dopo il fallimento della lunga corte ad Ancelotti, la panchina è passata a Dorival, ma i risultati non sono migliorati.
Una generazione senza stelle
Il Brasile soffre la mancanza di veri fuoriclasse. Se il trio Raphinha-Vinicius-Rodrygo regge l’attacco, il centrocampo è più fisico che tecnico e la difesa appare fragile. Dietro ai veterani Marquinhos e Gabriel, il ricambio latita. Le fasce sono un punto debole e il talento emergente fatica ad esplodere. Neymar, tra infortuni e inattività, non è più il leader che servirebbe.

Neymar
Mondiali
Argentina, Messi si complimenta dopo la vittoria con l’Uruguay

Lionel Messi ha espresso la sua dedizione alla Nazionale argentina, sottolineando l’importanza del calcio come linguaggio universale.
Messi e la sua connessione con l’Argentina
In un recente messaggio, Lionel Messi ha condiviso il suo profondo legame con la Nazionale argentina, sottolineando quanto sia importante per lui rappresentare il suo paese, sia dentro che fuori dal campo. Il campione ha dichiarato: “Dentro, fuori, ovunque sia con questa Nazionale. Sempre parlando attraverso il calcio”. Queste parole evidenziano non solo il suo impegno costante, ma anche la sua visione del calcio come un mezzo di comunicazione potente e universale.
Un messaggio di congratulazioni
Messi ha voluto anche congratularsi con la squadra per l’ottima prestazione mostrata nella vittoria contro l’Uruguay. Il suo tributo non solo celebra il risultato positivo, ma sottolinea anche l’importanza del lavoro di squadra e della determinazione. Questo messaggio di supporto arriva in un momento in cui la Nazionale argentina continua a dimostrare il suo valore sul palcoscenico internazionale.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨🇦🇷 Leo Messi: “Inside, outside, wherever it may be with this National Team. Always SPEAKING through football”.
“Congratulations on the great match you played last night and also on the win against Uruguay”. pic.twitter.com/Qvo07Fx36d
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) March 26, 2025
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