Serie A
Serie A, corsa salvezza: sgomitano tutte, ma chi retrocede?

Siamo arrivati ormai alla 30° giornata di questa Serie A e il discorso salvezza è ancora tutto da scoprire. Contando gli estremi Monza e Como, lottano 8 squadre
In questa stagione come mai, il discorso salvezza si allarga a coinvolgere così tante squadre quando mancano solamente 9 giornate. I punti in palio sono ancora tanti (27) e le candidate per retrocedere si devono ancora affrontare tra di loro in numerosi scontri diretti che mancano.
È difficile dunque fare i conti in questo momento, ma si possono sicuramente analizzare i momenti e gli stati di forma di come sono arrivate a questa sosta le squadre e poi ipotizzare come approcceranno al rush finale di questo campionato.
Serie A, il treno per non retrocedere: i capofila, Como-Hellas Verona
Analizzando la classifica in ordine decrescente, troviamo a 29 punti a pari merito il Como di Fabregas ed il Verona di Zanetti, escludendo ovviamente il Genoa da questa corsa visti i suoi 35 punti.
I comaschi sono saliti quest’anno nel campionato di massima serie e hanno dimostrato con un grande mercato e con un progetto in crescita, di essere una società ambiziosa che alla questione salvezza non vuole neanche pensarci. Da qui alla fine la squadra di Fabregas dovrà affrontare ad eccezione dell’Inter all’ultima giornata, solamente squadre della colonna di destra della classifica e non dovrebbero avere problemi nel chiudere questo discorso il prima possibile.
L’Hellas Verona invece, ha dimostrato di essere una squadra grintosa e decisa nel raggiungere i propri obiettivi. Da qui alla fine è attesa da 5 scontri diretti, in cui dovrà blindare la distanza che ha ottenuto fino a questo momento.
Il treno per non retrocedere, il vagone centrale: Cagliari, Parma, Lecce
Un pochino più dentro questo discorso ci sono sicuramente il Cagliari (26 pt.), il Parma (25 pt.) e il Lecce (25 pt.). Partendo dalla squadra di Nicola, ha dimostrato in questa seconda metà di campionato di avere le idee chiare e di avere anche una rosa adatta per rimanere nella massima serie. Il calendario pone i sardi davanti a 5 scontri diretti da qui al termine della stagione, essenziali per portare a casa la salvezza.
Il nuovo Parma di Chivu invece, ha fatto intravedere qualche buona cosa che però dev’essere correlata anche al guadagno di punti. Se riesce dunque a tenere questo ritmo fino al termine, i crociati non avranno i problemi a salvarsi, ma devono fare i conti con un calendiario che prevede 3 scontri diretti e 6 partite con le big del campionato.
Infine il Lecce, è quella che in questo momento più di tutte sembra aver perso la sua strada, ma ha una rosa e un ambiente che la spingono per rimanere aggrappata al treno della Serie A. Anche nel suo caso, le squadre da affrontare da qui alla fine sono di alto livello, ad eccezione di 3 scontri diretti che devono essere sfruttati al meglio.
Il treno per non retrocedere, la coda: Empoli, Venezia, Monza
Gli ultimi 3 posti, ovvero quelli che scottano maggiormente, sono momentaneamente occupati da Empoli (22 pt.), Venezia (20 pt.) e Monza (15 pt.).
I toscani sono stati protagonisti di un grandissimo avvio di stagione, ma di una seconda parte di campionato terrificante, con 3 punti guadagnati in 14 partite. La squadra di D’Aversa però ha dimostrato di avere qualità e avere le capacità per tornare a far bene, ma deve cominciare a farlo già dalla prossima partita di Serie A. Il calendario li pone di fronte a 5 scontri diretti, di cui 4 da disputare in casa, che devono assolutamente dare un boost alla stagione dell’Empoli.
Il Venezia sembra aver trovato la quadra e nelle ultime 4 partite ha guadagnato 4 punti contro Lazio, Atalanta, Como e Napoli. Manca il gol alla squadra di Di Francesco per arrivare alla vittoria e di conseguenza al raggiungimento di punti importanti. Da qui alla fine dovrà affrontare 4 partite con squadre in lotta per la salvezza.
Infine il Monza, deve sperare in un miracolo sportivo, anche se il tempo e i punti a disposizione ci sono, la grinta e la volontà dell’allenatore c’è, ma ora bisogna portare risultati concreti sul campo. Da qui alla fine ci saranno 4 scontri diretti per sperare in un qualcosa di grande.
Serie A
Roma, senza Europa prossimi due addii

In caso di mancata qualificazione alla prossima stagione di competizioni europee, la Roma si starebbe preparando a lasciar andar via due giocatori. chi sono?
Dopo un inizio di stagione a dir poco disastroso, la Roma sembrava destinata a una stagione povera di soddisfazioni, ormai rassegnata all’idea di non riuscire a conquistare un posto in alcuna competizione europea. Ma dopo il secondo cambio in panchina, a salvare le sorti di una stagione che sembrava compromessa è arrivato l’uomo dei miracoli: Sir Claudio Ranieri. Colui che, dopo aver risollevato nel giro di un solo anno le sorti di una Fiorentina retrocessa in Serie B, e dopo essere stato artefice di una delle stagioni più memorabili della storia sportiva recente – e non solo – con la vittoria della Premier League ottenuta con il Leicester nel 2016, dopo le innumerevoli imprese è riuscito anche a riportare la nave alla calma dopo la tempesta.
Ranieri mai domo: dopo aver adempiuto, come solo lui avrebbe saputo fare, alle richieste della dirigenza risollevando le sorti della stagione giallorossa, è riuscito anche a trasformare una squadra considerata senza capo né coda – nonostante le ingenti spese e il grande talento tra le sue fila – in una delle formazioni più in forma, se non la più in forma, in tutta Europa.
Roma, i possibili addii
Secondo La Gazzetta dello Sport i nome che sarebbero pronti a fare le valigie e salutare la capitale in caso di mancata qualificazione europea sarebbero quelli di: Mile Svilar e Evan N’Dicka.
La situazione del portiere portoghese, così come quella del difensore arrivato dall’Eintracht Francoforte, ha un aspetto piuttosto particolare: infatti, nonostante l’alto livello mostrato nei loro club precedenti e le ottime prestazioni offerte, i due giocatori sono costati 0 euro alle casse del club capitolino.
Essendo arrivati a parametro zero, al momento rappresentano le cessioni migliori in ottica di bilancio, soprattutto considerando la situazione contabile dei giallorossi che, seppur in miglioramento, non risulta ancora pienamente risanata. Il portiere ex Benfica al momento percepisce ” solamente” 900mila ero di stipendio, e starebbe puntando tramite il suo agente attualmente in sede di negoziazione per il rinnovo contrattuale, di migliorare la propria condizione economica in virtù di un accordo ben più remunerativa che si avvicinerebbe ai 2 milioni di euro netti a stagione.
La Roma, però, non ha di certo il coltello dalla parte del manico: infatti, mentre sul difensore ivoriano si sono fatte avanti squadre di Premier League (Nottingham Forest e Arsenal) , per Svilar si intensificano le voci che lo vedrebbero il prossimo anno al Bayern Monaco o, in alternativa, come l’ennesimo giocatore sotto contratto del Chelsea.

LA GRINTA DI EVAN NDICKA CHE STACCA DI TESTA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus, Tudor: spunta una clausola per la separazione

Il nuovo allenatore della Juventus, Igor Tudor, ha firmato un contratto che lo legherà alla Vecchia Signora, ma spunta una clausola per la separazione.
Igor Tudor alla Juventus almeno fino…alla Champions League. L’allenatore croato ha firmato un contratto da 500mila euro, che prevede il rinnovo automatico in caso di qualificazione alla prossima Coppa dei Campioni.
Tudor: la situazione
Quella della Champions sembra essere la scelta preferita, anche perchè per la Juve la qualificazione è una necessità. Tudor, l’allenatore della Vecchia Signora anche per il Mondiale per Club. Tuttavia, senza Champions e con il Mondiale per Club che si svolgerà da metà giugno a metà luglio, ci sarebbe da prendere una decisione prima del suo inizio.
In ogni caso, con la qualificazione alla Champions, il rinnovo automatico potrebbe non bastare a far rimanere l’ex allenatore del Verona sulla panchina della Juventus anche nella prossima stagione.
Anzi: il contratto prevede una clausola che consente alla società bianconera di risolvere l’accordo pur se prolungato automaticamente, con il pagamento di una penale. Il modo di tutelarsi, perché la sensazione continua a essere che a Torino vogliano avere le mani libere in vista della prossima scelta: dopo che è deragliata l’avventura targata Motta, non si potrà sbagliare.
Serie A
Vendita San Siro: aperta inchiesta dalla procura di Milano

La Procura di Milano ha aperto un fascicolo di indagine per Milan e Inter sulla vendita dell’attuale Giuseppe Meazza e dei terreni adiacenti.
Milan e Inter hanno avviato quello che, nella mente dei dirigenti dei due club e delle due proprietà, sarà il percorso definitivo per il nuovo stadio di proprietà. Le due Dirigenze hanno infatti depositato al Comune di Milano la proposta di acquisto dell’area del Giuseppe Meazza e i terreni adiacenti con il progetto che prevede la costruzione del nuovo impianto. Tuttavia, nella giornata di ieri, tuttavia, la Procura di Milano ha aperto un fascicolo di indagine sulla vendita.
Le indagini sulla vendita
Cosa riguarda l’indagine?. In primis le cifre della vendita dei terreni e dello stadio messa nero su bianco dal Comune. Un atto dovuto ed esplorativo che fa seguito ad un esposto da parte di Luigi Corbani, ex-vicesindaco della città di Milano e attuale presidente del comitato “Si Meazza”.
L’obiettivo di questo esposto è quello di far verificare la cifra di vendita per possibili “danni erariali”. L’indagine è coordinata dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano e dal procuratore Marcello Viola. Questa inchiesta mira a verificare che San Siro non venga venduto a meno di quanto valga, evitando così di creare una perdita di entrate per Palazzo Marino.
Come conferma Calcio e Finanza, poi, Luigi Corbani presenterà un nuovo esposto anche alla Corte dei Cont. L’obiettivo di questo esposto è fare luce sulla valutazione fatta dall’Agenzia delle Entrate per la vendita dello Stadio e spingere verso l’apertura di un bando pubblico da parte del Comune.
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