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Parma-Juventus 0-1: le pagelle dei crociati!
Il campionato del Parma si apre con una sconfitta, ma l’avversario è di quelli tosti, infatti sono i campioni in carica della Juve a portare a casa i 3 punti, in una partita equilibrata e sudata per i bianconeri. Annullato anche un gol per fuorigioco a Ronaldo, gli ospiti partono subito forte, con un Douglas Costa in formato Formula 1. La difesa del Parma regge, ma al 21′, un fortunato Chiellini trova il gol, che però non fa crollare le speranze dei crociati, che al contrario reagiscono e creano diverse occasioni da gol. Ciò però non basta, e alla fine, i gialloblù, escono a testa alta e fra gli applausi di un Tardini stracolmo di tifosi.
Le pagelle del Parma
Sepe 6: salva il Parma un paio di volte, poteva far meglio in occasione del gol, infatti la sua uscita è un po’ imprecisa, e manda la palla sui piedi di un avversario;
Gagliolo 5,5: soffre tantissimo la velocità di Douglas Costa, che quando lo punta lo manda quasi sempre in tilt. Nonostante ciò, difende con la grinta e ne esce anche lui a testa alta;
Iacoponi 6,5: forse il migliore dei suoi. Ottime chiusure e molta sicurezza. Considerati gli avversari, fa una ottima figura, così come per tutto l’anno passato, in cui ha dimostrato di meritarsi la Serie A. Higuain a causa sua é oscurato;
Bruno Alves 6: anche per il capitano, partita sufficiente. Difende con ordine e spesso si prende la responsabilità di impostare l’azione;
Laurini 6: nonostante le poche partite in maglia crociata, sembra già essersi ambientato bene. Nel pre-campionato era parso inadeguato, ma con la prestazione di oggi dimostra di poter giocare da titolare. Spinge tanto ma sbaglia diversi cross. In fase difensiva si comporta egregiamente, non soffrendo più di tanto le sgroppate di Ronaldo e Alex Sandro.
Brugman 6,5: per lui il compito non era affatto facile: impostare in presenza di certi avversari non è mai facile, ma lui fa un buon lavoro. Sbaglia qualche passaggio, ma è spesso pressato da più di un giocatore. Anche in fase difensiva aiuta tanto, facendo ottimo filtro fra difesa e centrocampo. Dimostra di avere una grande personalità e degli ottimi piedi. Anche lui può solo che migliorare, considerando che questa è solo la seconda partita ufficiale in maglia gialloblù;
Barillà 6: solita grande corsa e infinita grinta per Antonino. Mette sotto pressione ogni avversario che gli si presenta davanti, ed è fondamentale in fase difensiva. Sbaglia qualche passaggio di troppo, e questa è l’unica nota dolente della sua gara;
Hernani 5,5: sfiora il gol su punizione, e questa è l’unica scintilla della sua gara. Bene in fase difensiva, ma spinge poco e sembra non aver ancora acquisto grande personalità;
Dal 77′ Grassi s/v;
Dal 85′ Karamoh s/v;
Gervinho 6: qualche buono spunto, ma oggi la freccia non è decisiva. Eccessivamente egoista in qualche occasione, cerca di creare pericoli, ma è ben disinnescato dalla difesa Juventina;
Inglese 5,5: cerca di inventarsi qualche occasione, ma è ancora fuori forma. Viene spesso superato in velocità e non conclude bene. Col tempo ritroverà la forma migliore;
Kulusevski 5: il peggiore dei suoi. Corre tanto ma è ancora molto acerbo. Non vince mai un duello e con la palla fra i piedi é confusionario. Dalla sua ha la giovane età, che gli permetterà di migliorare, soprattutto in partite più semplici;
Dal 57′ Siligardi 6: entra bene in gara, grazie alle sue solite ottime aperture a cercare il lato opposto.
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Convocati Brasile: la decisione su Danilo
In vista delle prossime qualificazioni per i Mondiali 2026, il Brasile si prepara ad affrontare Uruguay e Venezuela a metà novembre, quando il campionato si fermerà per la sosta internazionale.
Il commissario tecnico Dorival Junior ha preso alcune decisioni rilevanti riguardo alla rosa, in particolare per quanto riguarda i giocatori provenienti dalla Serie A.
Douglas Luiz assente per infortunio
Il centrocampista della Juventus, Douglas Luiz, non sarà presente tra i convocati. Il giocatore sta ancora recuperando da un fastidio muscolare che lo ha già escluso dalle recenti partite contro Inter e Parma, e il suo rientro contro l’Udinese è ancora incerto.
Questa assenza rappresenta una perdita significativa per il Brasile, poiché Douglas Luiz è uno degli elementi di spicco nel centrocampo verdeoro.
Danilo unico rappresentante della Serie A
Nonostante l’assenza di Douglas Luiz, ci sarà comunque un rappresentante del campionato italiano nella selezione brasiliana: il difensore Danilo. Anche lui in forza alla Juventus, è stato confermato da Dorival Junior tra i convocati per le sfide cruciali contro Uruguay e Venezuela.
La fiducia del CT nel difensore testimonia l’importanza di Danilo per la squadra, soprattutto per la sua esperienza e versatilità in difesa.
Impegni cruciali per il Brasile
Le due partite di novembre sono fondamentali per il Brasile nel cammino verso la qualificazione ai Mondiali 2026. I verdeoro dovranno affrontare un Uruguay in forma, storicamente un avversario ostico, e un Venezuela che ha dimostrato grande crescita e organizzazione nelle ultime competizioni.
Questi incontri rappresentano un’opportunità per consolidare la posizione del Brasile in classifica e proseguire con fiducia il percorso verso la qualificazione.
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San Siro, Sala: “È arrivata la valutazione dell’Agenzia delle Entrate”
La valutazione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate sullo stadio di San Siro e le aree circostanti, elemento chiave nel progetto di un nuovo impianto per Inter e Milan, è finalmente arrivata.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha confermato la novità, pur mantenendo riservata la cifra stabilita, spiegando che gli uffici comunali stanno analizzando la valutazione ricevuta.
Sala ha chiarito che l’amministrazione ha compiuto tutti i passi richiesti dai club, compresa l’organizzazione di un tavolo di lavoro con la Soprintendenza e il mandato all’Agenzia delle Entrate per la stima, incarico avviato ad agosto.
Ora il Comune attende un passo formale da parte di Inter e Milan: una manifestazione di interesse ufficiale per San Siro e le aree attigue. Solo con questo impegno, ha sottolineato Sala, il Comune sarà disposto a proseguire il lavoro su un progetto che da tempo cattura l’attenzione del pubblico e dei media.
Il sindaco ha anche sottolineato come la questione di San Siro non rappresenti una priorità assoluta per la città, ma che l’interesse generale e le aspettative della cittadinanza richiedano una gestione attenta.
Le parole del sindaco:
“!Noi abbiamo fatto quello che le società ci hanno chiesto di fare abbiamo promosso un tavolo che mi pare sia stato fruttuoso con la Soprintendenza e dato incarico formale all’Agenzia delle entrate a inizio agosto.
Ora noi non abbiamo altro da fare in questo momento. Se i club, attraverso formale manifestazione di interesse verso San Siro e le aree, si fanno avanti allora continueremo a lavorare. I
o mi auguro che Inter e Milan a questo punto, avendo fatto dei passi in avanti molto decisi, facciano una manifestazione d’interesse. Ma fino ad allora non abbiamo altro da fare».
Abbiamo impiegato anche molto tempo dei nostri uffici per questa questione che per me non è la primaria a Milano ma certamente è delicata, riscuote tanto interesse dell’opinione pubblica e dei media e quindi per questo va gestita”.
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Sneijder:”anche a me hanno rubato il Pallone d’Oro nel 2010″
In seguito alla grande polemica sull’assegnazione del Pallone d’Oro a Rodri, ha parlato anche Sneijder che si è sentito preso in causa dopo l’episodio del 2010.
L’assegnazione del Pallone d’Oro a Rodri ha portato a grandi lamentele da parte di Vinicius Jr. Un vero proprio polverone di polemiche alzato ed alimentato più dell’attaccante brasiliano stesso che dalla stampa. Il giocatore del Real era sicuro di ricevere il premio e per questo la sua delusione è stata ancora più grande.
Una situazione simile si era verificata nell’anno del triplete dell‘Inter, dove Wesley Sneijder era il principale candidato per vincere il tanto blasonato premio. Alla fine della giostra lo conquistò Leo messi e l’olandese si posizionò addirittura quarto, dietro anche a Xavi ed Iniesta.
Le parole di Sneijder
Dopo anni è tornato a parlare di questa sua sventura con filosofia ed il sorriso sul volto: “Mi hanno rubato il Pallone d’Oro nel 2010. Ma onestamente: sono felice che la gente ne parli ancora nel 2024, 14 anni dopo. La gente me lo dice: ‘Wesley, quell’anno ti hanno derubato’. Immagina se avessi vinto il Pallone d’Oro e la gente avesse detto: ‘Lo ha preso a qualcuno’. I premi individuali sono belli. Ma i successi con la squadra come sollevare il trofeo della Champions League sono stati per me più preziosi che ottenere il Pallone d’Oro”.
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