Serie A
Roma, rivoluzione in difesa: N’Dicka extravalutato

Ci sono delle “piccole” rivoluzioni in casa Roma, cambiamenti essenziali per la sua difesa che riguardano la proposta di acquisto di N’Dicka per 30 milioni.
Arrivano nuovi scossoni di assestamento all’interno della Roma, che sta rivalutando il suo reparto difensivo alla ricerca di stabilità e sicurezze. E forse ce l’ha fatta.
Partendo, infatti, dal recupero definitivo di Gianluca Mancini, noto punto di rifermento della squadra, la società giallorossa si è potuta soffermare a guardare il giocatore francese Evan N’Dicka e la sua strabiliante crescita.
Un percorso ben strutturato, che viene valutato al momento attuale, dalla Roma, per un ammontare di 30 milioni di euro. Una cifra importante, ma che porterebbe il giovane difensore romanista ad essere venduto facilmente, soprattutto in Premier League.
Accordo di certo favorevole alla società capitolina, ma che non deve comunque stravolgere l’equilibrio precario, appena stabilito, nel reparto difensivo da Mr. Ranieri.

MATS HUMMELS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Alternative per la Roma
Come riportato sul Messaggero di oggi, la Roma ha già trovato, nonostante la scelta quasi sicura di N’Dicka, una valida alternativa in Leonardo Balerdi, giocatore argentino classe ’99, che sta sbaragliando la concorrenza e sta primeggiando nell’Olympique Marsiglia.
Pertanto, la società giallorossa aveva già preso informazioni, lo scorso Gennaio, dalla squadra francese di Roberto De Zerbi, con una risposta tutto fuorché gaudente per la richiesta del suo calciatore.
Difatti, l’Olympique Marsiglia è molto reticente a cedere il proprio difensore, soprattutto se non per una cifra pari o superiore ai 20 milioni. Così facendo la questione rimane ancora in sospeso. Ora come ora, a centrare l’attenzione della Roma è la situazione di Mats Hummels, messo sempre più ai margini verso un destino già segnato.
Un possibile baratro per il centrale tedesco 36enne, dopo essersi preso un cartellino rosso nella partita contro l’Athletic in Europa League. Una sanzione gravosa, anzi letale, che ha compromesso il match e la qualificazione ai quarti per la Roma.
Quello che per ora è certo nella squadra capitolina è il ruolo fondamentale di Celik, che sta brillando come centrale giallorosso e che conquisterà definitivamente, al suo rientro post sosta, una maglia da titolare con il suo nome stampato sopra.
Serie A
Serie A, chi va più in offside? Kean doppia tutti!

Chi sono i calciatori di Serie A che finiscono più spesso oltre l’ultimo difensore? Le statistiche stagionali vedono Moise Kean nettamente “in testa” alla classifica.
Arrivati a ridosso della 30esima giornata di Serie A, in programma questo weekend, si può tracciare un quadro chiaro delle tendenze di gioco delle varie squadre, attraverso le analisi statistiche.
Una di queste è sicuramente l’analisi del fuorigioco, l’infrazione commessa tendenzialmente dalle squadre più propositive, e più concentrate sull’attacco alla profondità. A primeggiare in questa classifica è l‘Inter, andata 73 volte in fuorigioco nel campionato, con una media di 2,5 segnalazioni degli assistenti arbitrali a partita. A seguire c’è la Fiorentina con 66 “bandierine alte”; Completa il podio la Roma, a quota 54. Andiamo a vedere anche i calciatori primatisti in questa speciale classifica: quelli che più volte sono finiti in fuorigioco in questa stagione.
Serie A, i primatisti del fuorigioco: la classifica
In questa classifica troviamo soprattutto attaccanti, e giocatori delle grandi squadre della nostra Serie A. È abbastanza intuitivo capire il perché: più attacchi più probabilità avrai di finire in offside. Risalta subito all’occhio il numero di fuorigioco accumulati dall’attaccante della Fiorentina, Moise Kean, 46: oltre il 70% di quelli sbandierati ai toscani, e quasi il doppio rispetto al secondo in classifica. Di seguito l’elenco completo:
- Moise Kean (46 volte in fuorigioco)
- Ademola Lookman (24 volte in fuorigioco)
- Artem Dovbyk (21 volte in fuorigioco)
- Lautaro Martinez (19 volte in fuorigioco)
- Patrick Cutrone (18 volte in fuorigioco)
- Roberto Piccoli (18 volte in fuorigioco)
- Romelu Lukaku (17 volte in fuorigioco)
Serie A
Inter, tre sorrisi per Inzaghi: Darmian torna in gruppo, ma non e’ il solo

Inter, si avvicina l’impegno di campionato contro l’Udinese. Simone Inzaghi recupera tre pedine.
E’ormai agli sgoccioli il conto alla rovescia per il ritorno della serie A. L’Inter si prepara alla prossima fatica dopo lo stop per le nazionali.
I nerazzurri, primi con tre punti di vantaggio sul Napoli, saranno attesi dall’impegno casalingo contro l’Udinese.
Una tappa da non fallire per mantenere le distanze sui partenopei, nonché per affermare la volontà di tenere ancora a lungo la testa della classifica.
Contro i friulani non ci saranno gli infortunati Lautaro e Dumfries, oltre allo squalificato Bastoni.
In compenso, alla Pinetina si respira un’aria positiva per tre buone notizie arrivare nelle scorse ore.
E’ tornato a disposizione nella giornata di ieri, infatti, Matteo Darmian, oltre a Stefan De Vrij e Nicola Zalewski, i quali torneranno oggi in gruppo.
Serie A
Juventus, la curiosa statistica dopo il cambio di allenatore

L’arrivo di Ivan Tudor sulla panchina della Juventus al posto di Thiago Motta rimanda a una serie di esoneri degli anni ’60, in cui è coinvolto anche il Milan.
La Juventus ha esonerato Thiago Motta. Arrivato con alte aspettative e con numerosi investimenti sul mercato, l’ex tecnico del Bologna ha deluso le aspettative: quinto in Serie A con 52 punti in 29 partite, fuori ai play-off di Champions League contro il PSV e ai quarti di Coppa Italia con l’Empoli. Al suo posto arriva Igor Tudor, reduce dall’esperienza alla Lazio nel finale della scorsa stagione.
Cambi in panchina per Milan e Juventus: non accadeva dagli anni ’60
La Juventus non è l’unica big ad aver cambiato allenatore in questa stagione. A dicembre infatti è toccato al Milan, che ha esonerato Paulo Fonseca per sostituirlo con Sergio Conceicao. L’ex tecnico del Porto aveva iniziato alla grande con la vittoria della Supercoppa, battendo in finale l’Inter, ma da lì il rendimento non è stato tanto migliore del suo predecessore, anzi è arrivata l’eliminazione nel play-off di Champions per mano del Feyenoord.
Le ultime 2 vittorie in rimonta contro Lecce e Como danno ancora un po’ di speranza ai rossoneri per arrivare tra le prime 4: sono 6 i punti di distacco dalla zona Champions. I tifosi della Juventus si augurano che il cambio in panchina risulti più remunerativo rispetto a quanto accaduto al Milan. I bianconeri sono solo a -1 dal quarto posto e non hanno un calendario proibitivo da qui a fine campionato.
Ma è proprio il cambio in panchina il fattore che lega la Juventus e il Milan. E’ la seconda volta, dopo il 1963/64, in cui entrambe le squadre esonerano l’allenatore nella stessa stagione: all’epoca la Vecchia Signora sostituì Amaral con Monzeglio, che a sua volta lasciò il posto poi a Rabitti, mentre nel Diavolo Liedholm subentrò a Carniglia. Lo riporta Opta Paolo.
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