Serie A
Milan, Leonardo: “Mancano i leader Milanisti. Come si può mandare via Maldini?”

L’ex allenatore-dirigente del Milan Leonardo è stato intervistato in esclusiva da QS dove ha approfondito il momento negativo della squadra e della società.
A seguire l’intervista completa
Milan, le parole di Leonardo
LA RICERCA DEI GIOVANI TALENTI
“Lo dico da papà a papà, non è facile dare consigli giusti per far crescere bene un giovanissimo calciatore del 2012 o del 2014, perché ogni bambino è fatto in un determinato modo. C’è chi ha bisogno di una spinta o un incoraggiamento in più, altri invece di una affettuosa “sgridata”, ma di base l’obiettivo di tutti è giocare. La strada da percorrere è lunga ed è una cosa naturale, noi adulti non possiamo costringere il bambino e mettergli ansia se non ha voglia. Anche perché, vi assicuro, oggi chi ha talento non passa inosservato, gli “scout“ sono dappertutto. Di più: loro non guardano solo chi fa gol, ma osservano le potenzialità generali dei ragazzi”
NON SI GIOCA PIU’
“Un bambino non potrà mai essere costante, quindi evitiamo di mettergli pressione. La verità è che prima, anche in strada, giocavamo 8 ore al giorno mentre adesso si gioca meno”
SAN SIRO
“Giocare a San Siro ti crea ansia, è una sollecitazione non facile da reggere. Ma da allenatore o dirigente tocca a me capire come il calciatore possa liberarsene. E comunque la pressione non c’è solo a San Siro ma da tutte le parti. Ci sono addirittura giocatori che preferiscono partire dalla panchina per essere più tranquilli”
ALLENARE IL MILAN
“Certe situazioni le ho vissute, anche se l’allenatore l’ho fatto poco. Ho cominciato col Milan in un momento particolare: Kakà era stato venduto, Maldini aveva smesso. Insomma, parecchie novità. Iniziai l’annata senza vincere per 5-6 partite. Tutti mi invitavano a non condividere con i calciatori scelte o sistemi di gioco e io invece andavo in palestra e dicevo… “giochiamo in modo spericolato e rischiamo“. In realtà i difensori non volevano (sorride, ndr) ma col tempo digerirono l’idea”.
4-2-FANTASIA
“Vero, fu un azzardo, ma in tanti dicevano che il “4-2-fantasia“ era bello e divertente. Tutto cominciò nella terza partita di Champions a Madrid, avevamo schierato una squadra molto sbilanciata in avanti e vincemmo 3-2. Mai successo al Bernabeu…”
MALDINI
“Serve più milanismo? Ma c’era, si chiamava Paolo Maldini e da dirigente ha vinto uno scudetto ed è arrivato in semifinale di Champions. Poi è stato mandato via, e con lui un grande pezzo di passione. Oggi se ne sono accorti tutti, il Milan è vuoto, senz’anima. Ma sono cicli, passerà. Anche perché credo che in società abbiano capito di aver sbagliato”.
I MITI
“Ho avuto la fortuna di giocare col Flamengo che ha vinto tutto e ho esordito in quella squadra. Zico era il simbolo, il campione a cui mi sono ispirato. Perché Zico aveva umiltà e tutti lo ammiravano. Ho giocato col San Paolo, affrontando pure il Milan. In panchina c’era un mito come Telê Santana, e poi cento partite vinte di fila. In quella squadra avevamo solo belle certezze”.
I MONDIALI
“Nel 1994 feci l’esordio con la Russia ma fui espulso ai quarti di finale e nessuno si aspettava che vincessimo. Il ritorno in patria sembrava un carnevale senza fine. Nel 1998 in Francia arrivammo in finale dopo che Ronaldo era stato male all’ora di pranzo. E perdemmo 3-0”.
Serie A
Atalanta: Paixao per il dopo Lookman

Atalanta-Paixao: Tony D’Amico segna bene: Dopo il Napoli, anche i bergamaschi si interessano al classe ’00 del Feyenoord. I dettagli:
Non sono state le parole di Gasperini, pronunciate dopo il rigore contro il Brugge e rivolte al nigeriano, a scatenare il domino di voci di mercato che vedrebbero Ademola Lookman lontano da Bergamo a giugno. Già l’estate scorsa, le insistenti voci di un possibile interessamento del PSG nei suoi confronti avevano di fatto portato l’esterno, ex Lipsia e Fulham, ad allenarsi con poca convinzione o addirittura a disertare alcune sedute, in pieno stile Koopmeiners, nel tentativo di forzare la mano della dirigenza della Dea per una possibile cessione.
Alla fine, non se ne fece nulla, e ad oggi Lookman rimane uno dei punti fermi dell’Atalanta, oltre a essere uno dei giocatori più pregiati della Serie A, anche grazie al Pallone d’Oro africano. Tuttavia, è difficile immaginare che, di fronte a un’offerta importante, la dirigenza guidata da Tony D’Amico non prenda in considerazione la sua cessione. Questo nonostante il fatto che l’Atalanta, sul campo, si sia guadagnata il diritto di essere considerata una grande squadra, una destinazione ambita e non solo una tappa di passaggio per giocatori che fremono per essere rilanciati.
Paixao e l’interesse dell’Atalanta
Il mattatore delle notti di Champions rossonere, nonché il giocatore più in forma dei Rotterdammers, ha siglato il 3-2 in campionato contro il GA Eagles, raggiungendo così la doppia cifra in Eredivisie. Questo gol è arrivato subito dopo la tripletta realizzata contro il Twente, confermando il suo straordinario stato di forma.
Come al solito, Igor Paixão non stupisce più. I milanisti lo hanno imparato a conoscere bene, loro malgrado, e ora il talento brasiliano del Feyenoord sembra destinato a un futuro in Serie A. Napoli e Atalanta sono pronte a sfidarsi sul mercato a suon di offerte per accaparrarsi il giovane esterno, che non a caso veste le maglia numero 14 nel campionato olandese.
Serie A
Ciro Ferrara: “Conte potrebbe piacere a molti, ma sono convinto che rimarrà a Napoli e sul futuro…”

Ciro Ferrara conferma: Antonio Conte rimarrà sulla panchina del Napoli per la prossima stagione, nonostante l’interesse di altri club.
Antonio Conte e il Napoli: un sodalizio destinato a continuare
Ciro Ferrara, ex difensore e figura emblematica del calcio italiano, ha recentemente rilasciato dichiarazioni importanti riguardo il futuro di Antonio Conte. Nonostante le voci di mercato che vedrebbero Conte come possibile obiettivo di numerosi club, Ferrara ha espresso la sua sicurezza nel fatto che l’allenatore rimarrà al Napoli anche nella prossima stagione. Secondo Ferrara, è normale che un tecnico del calibro di Conte attiri l’attenzione, ma il legame con Napoli sembra destinato a rafforzarsi.
La conferma di Ferrara arriva in un periodo cruciale per i partenopei. La squadra sta cercando di consolidare il proprio status tra le grandi del calcio italiano, e la continuità tecnica rappresentata da Conte potrebbe essere un fattore chiave. L’allenatore è noto per la sua capacità di costruire squadre vincenti, e la sua permanenza potrebbe garantire al Napoli nuove opportunità di successo.
Il ruolo di Antonio Conte nel futuro del Napoli
Antonio Conte ha dimostrato di avere una visione chiara per il futuro del Napoli, e la sua filosofia di gioco ha già iniziato a lasciare il segno. La sua permanenza potrebbe significare la continuazione di un progetto ambizioso, volto a riportare il club ai vertici del calcio italiano ed europeo. L’interesse di altri club non sembra influenzare la sua decisione di restare, segnale di una fiducia reciproca tra l’allenatore e la società.
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Fonte: l’account X di Schira
Ciro #Ferrara sicuro: “Il futuro di Antonio #Conte? È abbastanza normale che possa piacere a tanti, ma dico che resterà a #Napoli: allenerà il Napoli anche nella prossima stagione”. #calciomercato pic.twitter.com/cbpFYjtz6s
— Nicolò Schira (@NicoSchira) March 31, 2025
Serie A
Lazio, i convocati di Baroni per la sfida al Torino: out Nuno Tavares

La Lazio ha diramato la lista dei giocatori convocati da Marco Baroni per la sfida contro il Torino, in programma questa sera alle ore 20:45.
Tra poche ore la Lazio affronterà il Torino in una partita che si preannuncia cruciale per le ambizioni Champions dei biancocelesti. Viste le vittorie di Bologna, Juventus e Roma nei giorni precedenti, la squadra capitolina ha bisogno dei 3 punti per lanciare un segnale alle avversarie e tornare a -2 dal quarto posto.

MARCO BARONI E MATIAS VECINO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, la lista dei convocati
Di seguito i gicoatori convocati da Baroni:
Portieri: Furlanetto, Mandas, Provedel;
Difensori: Gigot, Gila, Hysaj, Lazzari, Marusic, Pellegrini, Provstgaard, Romagnoli;
Centrocampisti: Basic, Belahyane, Dele-Bashiru, Guendouzi, Rovella;
Attaccanti: Dia, Isaksen, Noslin, Tchaouna, Pedro, Zaccagni.
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