Asse Napoli-Udinese caldissimo: grande interesse per Oumar Solet. Il centrale francese piace molto anche ad Antonio Conte. Ecco i dettagli:

Nonostante il dato che premia la retroguardia partenopea come la meno battuta del campionato, la dirigenza guidata da Manna sarebbe alla ricerca di un nuovo innesto in grado di integrarsi perfettamente nel solido sistema difensivo della squadra allenata da Antonio Conte. Tra i nomi in cima alla lista c’è Oumar Solet, arrivato a parametro zero a gennaio alla corte dei Pozzo, che sta contribuendo in modo significativo alla rinascita dell’Udinese. Dopo anni difficili e il rischio retrocessione, i friulani si trovano attualmente al decimo posto in campionato, e gran parte del merito, almeno per quanto riguarda il mantenimento della posizione -dato che il francese è arrivato nella squadra solamente quattro mesi fa-  va senza ombra di dubbio anche ad Oumar Solet.

Il problema riguarda la cifra richiesta dalla dirigenza dell’Udinese, che, in virtù delle straordinarie prestazioni offerte dal centrale ex Salisburgo – dove faceva coppia con Pavlovic – continua a lievitare di milione in milione ogni volta che scende in campo. Tuttavia, le ottime prestazioni di Solet non sono l’unico fattore a influire sull’aumento del prezzo: pesa anche il crescente interesse da parte di altre squadre di Serie A, tra cui spicca l’Inter, che dopo l’interesse registrato nei confronti di Luis Henrique,  starebbe cercando papabili nuovi nomi da inserire nella sua squadra a partire dalla finestra di mercato istituita in vista del Mondiale Per Club.

ANTONIO CONTE PERPLESSO GUARDA IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

L’Inter vuole chiudere il colpo Luis Henrique dal Marsiglia. L’esterno brasiliano è il primo obiettivo dei nerazzurri per l’estate, si cerca l’intesa con il club francese.

Il nome di Luis Henrique è in cima alla lista dei desideri dell’Inter. La dirigenza nerazzurra è al lavoro per regalare al tecnico Simone Inzaghi un esterno dalle caratteristiche ben precise: bravo nell’uno contro uno, che possa “spaccare” le difese avversarie, e che permetterebbe ai nerazzurri di avere un’arma offensiva in più a gara in corso. Tutte skills che possiede l’esterno brasiliano dell’ Olympique Marsiglia.

Il classe 2001, arrivato nel club francese nel 2020, ha sempre giocato alto a sinistra in un tridente pe rientrare sul piede forte, ma in questa stagione, con l’arrivo di De Zerbi sulla panchina dei Transalpini, si è riscoperto in grado di fare l’esterno di un centrocampo a 4. Spesso l’ex tecnico del Brighton lo ha impiegato largo a destra in un 3-4-2-1, con ottimi risultati: in 15 presenze da laterale a tutta fascia in Ligue 1, Luis Henrique ha realizzato 3 gol e servito 2 assist.

Le sue ottime prestazioni e la sua duttilità hanno convinto sia Piero Ausilio che Simone Inzaghi: dopo aver fallito l’esperimento con Tajon Buchanan, il brasiliano può essere il tassello giusto che manca nella rosa dell’Inter attuale. Non sarà facile strapparlo dall’OM e battere la concorrenza straniera, ma i nerazzurri sono al lavoro per riuscire a portarlo a Milano.

SIMONE INZAGHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Inter, il piano per Luis Henrique: l’obiettivo è chiudere per il Mondiale per Club

l’Inter è in contatto da settimane con il Marsiglia per cercare di arrivare ad un’intesa per Luis Henrique. Come riportato da Gianluca Di Marzio, l’obiettivo dei nerazzurri è quello di chiudere entro fine maggio, in modo tale da poterlo avere a disposizione al Mondiale per Club, nella finestra di mercato di giugno. Il club nerazzurro vuole giocare d’anticipo, visto che si è mossa prima rispetto agli altri club che seguono il giocatore, tra cui i prossimi rivali in Champions League, il Bayern Monaco.

Secondo il noto esperto di mercato, per il momento tra i due club c’è ancora distanza sulla valutazione: L’Inter valuta Luis Henrique tra i 22 e i 25 milioni, mentre l’OM tra i 30 e i 35. La strategia è chiara: trovare l’accordo economico con l’entourage del giocatore, strappandone il sì, e poi definire l’intesa con il Marsiglia, sfruttando l’ottimo rapporto che c’è tra i due club. Qualche contropartita tecnica, non ancora individuata, potrebbe servire per diminuire l’attuale gap di valutazioni.

Fiorentina-Genoa: Dopo una faticosa prima parte di campionato, sembrerebbe deciso il futuro di Gudmundsson. Ecco i dettagli sull’ormai imminente riscatto.

La Gazzetta dello Sport oggi fa il punto sul riscatto di Albert Gudmundsson, un’operazione che renderebbe definitivo il suo approdo alla Fiorentina. Nonostante il grande talento mostrato al Genoa, dove divenne un vero e proprio idolo della Gradinata Nord, il numero 10 viola aveva inizialmente incontrato non poche difficoltà con la nuova maglia, tra infortuni e scelte tecniche. L’ex rossoblù, infatti, ha disputato finora soltanto 18 partite con la Fiorentina.

Tuttavia, Gudmundsson, contrariamente a quanto si diceva all’inizio, è riuscito a scrollarsi di dosso l’etichetta di spes vana, affermandosi come una delle più piacevoli sorprese della straordinaria stagione viola.

Pur avendo giocato appena 18 partite in Serie A, l’islandese è secondo solo al capocannoniere della squadra – e secondo dell’intero campionato – Moise Kean per percentuale di gol per 90 minuti (xG P90). Il margine tra i due è minimo: 0.64 per Kean contro 0.58 per Gudmundsson, appena 6 punti percentili di differenza. Per rendere l’idea del divario, al terzo posto tra gli attaccanti viola c’è Beltrán, che con un xG P90 di 0.23 si trova ben 35 centesimi sotto lo stesso Gudmundsson. 

Palladino