Serie A
Milan, dato horror sui rigori: nessuno così male da 70 anni

Flop nei top-5 in Europa per il Milan, non accadeva da 70 anni. L’episodio risale alla giornata di ieri, il Milan cade al Maradona contro il Napoli (2-1).
Non è la prima volta che il dischetto tradisce il Milan. Durante la gara di ieri sera, al 69 minuto della sfida contro la squadra di Antonio Conte, Santiago Gimenez ha fallito un rigore guadagnato da Theo Hernandez. Cambiano i rigoristi, ma non cambia la sostanza: gli 11 metri sono un incubo per il Diavolo.
Milan, la maledizione dei rigori continua a Napoli
Una partita complicata si è consumata ieri sera per il Diavolo contro il Napoli. L’errore di Gimenez ha aggravato una situazione già complicata per la sua squadra. Quattro rigori sbagliati su otto battuti in stagione. Già i rossoneri avevano fallito due penality nella sfida contro la Fiorentina e un altro contro il Torino.
Emerge una gestione incerta sulle gerarchie tra i tiratori. A Napoli era stato Pulisic a prendere il pallone, rispettando il ruolo di rigorista, ma Leao ha deciso di cedere il pallone a Gimenez: che non segnava da una settimana. Non succedeva dal 1955 ai rossoneri di sbagliare 4 rigori con quattro giocatori diversi.
Serie A
Napoli, Conte: “Stiamo tenendo vivo il campionato facendo qualcosa di inaspettato”

L’allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha commentato nella conferenza stampa post partita la vittoria ottenuta contro l’Empoli per 3-0.
Antonio Conte, tecnico del Napoli, ha parlato in conferenza stampa al termine della vittoria per 3-o ottenuta contro l’Empoli. Un successo molto importante per i partenopei, che restano a soli tre punti dalla vetta della classifica occupata dall’Inter. Di seguito le sue dichiarazioni.
Napoli, il commento di Conte al termine della gara contro l’Empoli
Calo nei secondi tempi.
“Quando si perde si tende a invocare un modulo, quando si vince se ne chiede un altro. Prima si parlava del ritorno al 4-3-3, poi dopo Bologna si è chiesto spazio per Raspadori e soluzioni diverse. Ma io non mi lascio condizionare. Guardo come si allena la squadra, valuto il lavoro quotidiano. I problemi non erano nei primi o nei secondi tempi, ma in alcune dinamiche mentali: spesso, dopo il vantaggio, ci abbassavamo troppo per istinto, e l’avversario prendeva campo. Può sembrare un calo fisico, ma è più una questione psicologica. Oggi all’intervallo ho detto ai ragazzi di considerare la partita sullo 0-0 e andare a vincerla. La risposta è stata eccellente. La prestazione è stata di livello altissimo, e credo che anche il pubblico lo abbia apprezzato. Quanto all’Empoli, faccio fatica a vederli in zona retrocessione: sono ben messi in campo e ti mettono in difficoltà se non li affronti con attenzione”.
Sui singoli e la forza del collettivo.
“Lukaku e McTominay hanno inciso, ma questa vittoria è figlia del lavoro di tutti: da Mazzocchi a Juan Jesus, da Billing a Ngonge, fino a Raspadori e chiunque sia entrato senza far rimpiangere i titolari. È il successo di un gruppo che ha sempre risposto presente, e che ora inizia a raccogliere i frutti del proprio impegno. Penso a Rafa Marin: è stato chiamato in un momento delicato e ha fatto benissimo. E mi aspetto che da qui alla fine, i giocatori con più esperienza e carisma facciano la differenza e si prendano le loro responsabilità. Romelu, così come Scott, mi hanno dato risposte importanti. Stiamo facendo qualcosa di bello, forse inaspettato. E lo dico con ironia: dovreste ringraziarci, stiamo tenendo vivo il campionato, altrimenti i titoli di giornale sarebbero già finiti”.
Su Juan Jesus e Rafa Marin.
“Juan mi ha detto di aver avvertito un fastidio muscolare, non era molto ottimista. Domani vedremo come sta Buongiorno, che rientrerà in gruppo e valuteremo le sue condizioni. In ogni caso, abbiamo Rafa Marin, che in questi mesi ha lavorato sodo, in silenzio, senza mai lamentarsi. Se dovesse partire titolare, non avrei alcun dubbio sulla sua affidabilità. Questa è una rosa cresciuta tanto, sotto ogni punto di vista”.
Serie A
Napoli, Mazzocchi: “Mentalmente siamo forti. Scudetto sogno sempre più reale”

Pasquale Mazzocchi, difensore del Napoli, ha commentato ai microfoni di Dazn la gara vinta 3-0 contro l’Empoli al termine della partita.
Vittoria importante ottenuta dal Napoli contro l’Empoli nel posticipo del lunedì del 32° turno di Serie A. Un successo che permette agli azzurri di rimanere in scia dell‘Inter, distante 3 punti. Pasquale Mazzocchi, titolare al posto dello squalificato Di Lorenzo, ha parlato al termine della gara ai microfoni di Dazn. Di seguito le sue dichiarazioni.
Napoli, le parole di Mazzocchi
Atteggiamento di Conte.
“Il mister si è fatto sentire un po’ di più rispetto alle altre volte, ma è normale. Sono le ultime partite, è normale che ci sia un po’ di tensione in più. Ogni volta che ci chiama, quando siamo in campo, poi ti fanno stare sicuramente più attenti durante la partita”.
Applausi all’uscita in campo.
“Essere applauditi dalla propria gente dà una soddisfazione enorme. Chi più di te lo può sapere, è normale che quando giochi davanti alla tua gente è sempre diverso rispetto agli altri compagni. Il mio dovere è cercare di dare sempre il massimo quando sono in campo e penso che stasera sia andata bene”.
Aspettative.
“Sicuramente con il passare del campionato ci sono state partite dove purtroppo abbiamo preso il gol all’ultimo momento e lì c’è stato un po’ d’umore giù, però poi secondo me siamo una squadra forte anche mentalmente, il mister ci ha preparato anche a questo e non ci resta che lottare fino alla fine, dobbiamo provarci, dobbiamo stargli addosso, adesso ci troviamo qua e sarebbe un peccato mollare proprio adesso, quindi ce la metteremo tutta da qui alla fine”.
Scudetto.
“Diciamo che sarebbe un sogno veramente molto grande, ovviamente io da ragazzino non sognavo tutto questo, perché era troppo lontano per poterlo toccare con le mani, però adesso mi rendo conto che sta diventando qualcosa sempre di più reale, però noi dobbiamo rimanere sempre con i piedi per terra e cercare di dare fastidio all’Inter fino alla fine, questo è il nostro compito”.
Serie A
Napoli, Politano: “Saranno 6 battaglie. Pensiamo a noi, non all’Inter”

Matteo Politano, esterno destro del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Dazn al termine della vittoria contro l’Empoli, che riporta gli azzurri a -3 dall’Inter.
Matteo Politano, protagonista della larga vittoria del Napoli ottenuta al Maradona contro l’Empoli, ha commentato il successo degli azzurri al termine della gara con i cronisti presenti a bordocampo. L’esterno destro azzurro non nasconde quale sono le ambizioni della squadra in queste ultime 6 gare di campionato che restano. Di seguito le sue dichiarazioni.
Napoli, le parole di Politano al termine della gara
La partita.
“Sapevamo dell’importanza di questa partita. Dobbiamo pensare a noi stessi, provando a divertici. Mancano sei partite, guardiamo a noi e poi vedremo l’Inter cosa farà. Tutti, anche i nuovi, sono consapevoli dell’atmosfera che c’è qui, dell’importanza di queste partite”.
Scudetto.
“Si sogna tanto, ma dobbiamo pensare a fare tre punti sabato. Saranno sei battaglie, sei finali. Poi vedremo“.
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