Esteri
Real Madrid-Real Sociedad, le ultimissime sulle formazioni

Real Madrid-Real Sociedad, queste le ultimissime per la semifinale della gara tra i Blancos e il Real Sociedad. Turnover per Ancelotti, che schiera Lunin, Garcia e Arda Guler dal 1′.
Real Madrid-Real Sociedad, le probabili formazioni:
REAL MADRID (4-3-3): Lunin; Vasquez, Tchouameni, Rudiger, Fran Garcia; Camavinga, Ceballos, Bellingham; Arda Guler, Vinicius Junior, Endrick. All. Ancelotti.
REAL SOCIEDAD (4-3-3): Remiro; Aramburu, Zubeldia, Aritz, Munoz; Zubimendi, Olasagasti, Gomez; Barrenetxea, Oyarzabal, Kubo. All. Alguacil
Premier League
Championship, Burnley prepara la festa: c’è un record

In Championship il Burnley, ex squadra di Vincent Kompany, prepara l’ennesimo ritorno in Premier League. Mancano pochissimi punti alla promozione.
I Turfites hanno praticamente dominato il campionato cadetto inglese, facendon della difesa il proprio punto forte. C’è un dato clamoroso che testimonia l’ottimo lavoro di Scott Parker.
Championship, il Burnley vicino a un record storico
Il club inglese attualmente occupa la seconda posizione in classifica con 91 punti, frutto di 25 vittorie, 16 pareggi e 2 sole sconfitte. Tra i giocatori più rappresentativi di questa grande cavalcata ci sono Josh Brownhill, centrocampista con 14 gol segnati e Zian Flemming, altro centrocampista con 10 reti all’attivo.

Anass Zaroury #19 celebrates after he scores a goal to make it 2-0 during the Sky Bet Championship match Burnley vs Blackburn Rovers at Turf Moor, Burnley, United Kingdom, 13th November 2022
(Photo by Steve Flynn/News Images)
Quello che però salta all’occhio guardando la tabella della Championship è il dato che riguarda i gol subiti dal Burnley. Sono infatti solo 14 le reti incassate in 43 partite. Con poche giornate rimaste alla conclusione della stagione i Turfites rischiano di far registrare l’ennesimo record.
Entro la fine del campionato sicuramente la squadra del Lancashire proverà a stupire ancora tutta l’Inghilterra e non solo.
Premier League
Virgil van Dijk su Trent: “Giocatore eccezionale, futuro incerto”

Virgil van Dijk si esprime sul futuro di Trent Alexander-Arnold: incertezza tra le fila del Liverpool sul destino del giovane talento.
L’incertezza sul futuro di Trent Alexander-Arnold
Virgil van Dijk, pilastro della difesa del Liverpool, ha recentemente condiviso i suoi pensieri riguardo al futuro del compagno di squadra Trent Alexander-Arnold. Durante un’intervista, van Dijk ha elogiato il giovane terzino, definendolo un “giocatore fantastico” sin dal suo arrivo al club. L’olandese ha sottolineato l’impatto positivo che Alexander-Arnold ha avuto sulla squadra, riconoscendo che sarà sempre ricordato per i suoi contributi significativi, qualora decidesse di lasciare il club.
L’incertezza avvolge il destino di Alexander-Arnold, poiché, secondo van Dijk, il gruppo non ha ancora chiara la direzione che prenderà il giovane talento. Questa situazione lascia i tifosi del Liverpool in attesa di ulteriori sviluppi, sperando che il calciatore possa continuare a indossare la maglia dei Reds.

MADRID, SPAIN – JUNE 1, 2019: Trent Alexander-Arnold of Liverpool pictured during the 2018/19 UEFA Champions League Final between Tottenham Hotspur (England) and Liverpool FC (England) at Wanda Metropolitano.
Trent Alexander-Arnold #66 of Liverpool during the UEFA Champions League match Liverpool vs Rangers at Anfield, Liverpool, United Kingdom, 4th October 2022
(Photo by James Heaton/News Images)
Le parole di van Dijk e l’attesa dei tifosi
Le dichiarazioni di van Dijk hanno inevitabilmente alimentato le speculazioni sul mercato trasferimenti, con molti club pronti a fare mosse qualora Alexander-Arnold decidesse di cambiare squadra. L’incertezza crea un’atmosfera di attesa tra i tifosi, che sono consapevoli del valore inestimabile del giocatore per il Liverpool. La speranza è che la situazione si risolva a favore del club, mantenendo uno dei suoi gioielli più preziosi a disposizione di Jürgen Klopp.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨 Virgil van Dijk on Trent’s future: “Since l’ve joined the club, he has been a fantastic, fantastic player and there’s a lot of good things that he will always be remembered for if he decides to leave”.
“But at this point we don’t know as a group what’s going to happen”. pic.twitter.com/YGu72743E6
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) April 21, 2025
Ligue 1
Ligue 1, la TOP 11 delle migliori “sorprese”

Non sarà il campionato più competitivo del mondo, ma la Ligue 1 è ormai nota per sfornare nuovi giovani talenti ogni stagione.
La Ligue 1 è la “fabbrica del talento” per antonomasia. Una fucina sterminata di talento per definizione, dalla cui canna fumante ogni anno vengono lanciati giocatori in grado di lasciare il segno nella propria epoca.
Oggi, infatti, non vedremo i migliori giocatori o quelli che hanno performato meglio. Oggi analizzeremo insieme le migliori sorprese, i giovani da tenere d’occhio e i “personaggi secondari. Quelli che altresì verrebbero fagocitati dai big della Ligue 1: capaci di catalizzare su di sé l’interezza dei riflettori.
Ligue 1, quali sono state le “rivelazioni” della stagione?
Portieri
Non si può parlare di sorpresa per Yehvann Diouf. L’estremo difensore del Reims (ora anche capitano) è da anni una certezza per la Ligue 1 e per Les Rouges et Blancs. Non più giovanissimo (25 anni), con le sue parate è riuscito a tenere la barca dritta anche quando sembrava che quest’ultima fosse destinata ad affondare.
Non ci si aspettava su questi livelli invece Donovan Léon. L’esperto estremo difensore (32enne) è stata una delle chiavi della solidità difensiva dell’Auxerre, che nella prima parte di stagione è arrivata ad accarezzare velleità europee grazie ad una sorprendente organizzazione di squadra. Les Ajaïstes sono state senz’altro la neopromossa più convincente, non essendo mai state realmente invischiate nella lotta per non retrocedere.
E’ stata la stagione della consacrazione per Đorđe Petrović, portiere serbo dello Strasburgo ma in prestito dal Chelsea. Di lui si parlava un gran bene già lo scorso anno Londra e, sebbene il prestito in Alsazia sia stato fruttifero, probabilmente Maresca si sta mangiando le mani per averlo lasciato andare. Anche (e soprattutto) alla luce delle deludenti prestazioni di Sanchez. In estate i Blues cercheranno sicuramente un nuovo estremo difensore, ma chissà che non lo abbiano già trovato: a 25 anni Petrovic è finalmente pronto per il grande salto?
Difensori
La squadra di Rosenior potrebbe essere menzionata in blocco, vista la stagione straordinaria che stanno facendo. Molti giocatori sono arrivati in Alsazia in prestito, ma nel mercato faraonico condotto dalla nuova proprietà (la stessa del Chelsea) figurano anche colpi straordinari. Uno su tutti Mamadou Sarr, giocatore di cui si parlava un gran bene già dai tempi delle giovanili del Lione: uno dei migliori vivai di tutta Europa.
Complice anche la precaria situazione finanziaria del club, che in realtà non ha mai dato l’impressione di voler realmente puntare su di lui, lo Strasburgo riesce a portarselo a casa per circa 10 milioni di euro. Una stagione da titolare in Alsazia è sufficiente per attirare l’attenzione dei principali club europei. Probabilmente in estate andrà via (è già promesso sposo del Chelsea), ma la sua valutazione è come minimo raddoppiata.
Un altro di cui si parla bene da tanto tempo, sin da quando militava nell’Academy del Leeds, è Charlie Cresswell. Complice la retrocessione in Championship e il mancato ritorno immediato in Premier League, il Tolosa riesce a strapparlo ai Whites per poco meno di 5 milioni di euro. Il gigante inglese è divenuto sin da subito il leader della difesa dei Les Violets, confermando la bontà dell’investimento fatto nei suoi confronti.
Ha confermato solo in parte, anche causa infortuni, ciò che si era detto su di lui, ma Nathan Zézé rimane un prospetto di altissimo livello. Il classe 2005 (cercato in passato anche dall’Inter) è stato fuori quasi tre mesi per infortunio, ma la maggiore solidità difensiva del Nantes con lui in campo è evidente. La sua presenza in questa lista è più che altro un attestato di fiducia, nei confronti di un ragazzo che certamente si farà.
Centrocampisti
Habib Diarra e Andrey Santos (in prestito dal Chelsea) dello Strasburgo hanno fatto una stagione strepitosa, ma non posso inserirli tutti. A proposito di giovani centrocampisti talentuosi, il Lille quest’anno ne ha messi in mostra due. Il primo è Mukau, arrivato in estate da semi-sconosciuto fra lo scetticismo generale e ricordato in Italia per essere stato il mietitore del Bologna in Champions League, e il secondo è Bouaddi.
Sicuramente il secondo (17 anni appena compiuti) è il più talentuoso dei due. Il ragazzo è ancora grezzo (e ci mancherebbe), ma da minore gioca con la calma di un veterano e con la classe di un predestinato. E’ un prodotto del vivaio, così come Djaoui Cissé: ma di quello del Rennes. Centrocampista gigantesco del 2004 (ha appena compiuto 21 anni), è stata un’intuizione di Habib Beye: terzo allenatore stagionale dei bretoni.
In una stagione travagliata per Les Rouges et Noir, con l’incubo retrocessione sfiorato a più riprese dopo l’ennesimo smantellamento estivo, l’allenatore senegalese ha regalato ai bretoni un finale di stagione tranquillo e un’altra gemma da aggiungere alla sua collezione. Un altro giovane molto interessante, anche se con caratteristiche completamente diverse, è Louis Leroux, classe 2006 e prodotto del centro di formazione del Nantes. Merita una menzione anche Ekwah, equilibratore del St. Etienne in prestito dal Sunderland.
Attaccanti
Impossibile non partire citando Lucas Stassin e Mika Biereth. Il gioiellino del St. Etienne ha iniziato la stagione in perenne ballottaggio con Ibrahim Sissoko, ma da quando si è preso il posto da titolare non si è più fermato. 12 gol nelle ultime 17 partite, compresa la doppietta con la quale ha steso il Lione nell’ultimo derby del Rodano. Si è preso il cuore di tifosi e probabilmente anche quello degli osservatori di qualche big europea.
Impressionante anche il ruolino di marcia del centravanti danese, arrivato a Montecarlo a Gennaio dallo Sturm Graz. Club in cui aveva fatto benissimo e che negli ultimi anni ha regalato al calcio europeo molti giovani interessanti, tanto che in patria viene considerato “il nuovo Hojlund“. Titolare da subito, anche per gli infortuni di Balogun, non ha deluso. 12 gol e 3 assist in 16 partite con il Monaco, di cui tre triplette.
Menzione d’onore per Emegha, altro gioiello fuoriuscito dal centro di formazione dello Sturm Graz. 13 gol in campionato (uno in più dei suoi colleghi sopracitati), ma con il vantaggio di essere stato titolare sin dall’inizio della stagione. Se si eccettua un periodo di stop forzato di due mesi, a causa di un infortunio al ginocchio.
Fantasisti
Sempre nel St. Etienne gioca colui che veniva considerato il miglior giocatore dei verdi prima dell’esplosione di Stassin, ovvero Davitashvili. Compagno di nazionale di Kvaratskhelia, con cui ha giocato agli Europei. 7 gol e 7 assist sono un bottino niente male se giochi in una neopromossa che lotta per non retrocedere.
Sempre a proposito di neopromosse, impossibile non menzionare il duo di fantasisti dell’Auxerre. 8 gol e 8 assist per Gaëtan Perrin e il suo magico sinistro, mentre sulla fascia opposta gioca l’ex Sassuolo e Napoli Hamed Junior Traoré. Probabilmente il miglior giocatore della squadra di Roux, con 10 gol e 2 assist all’attivo. E’ in prestito dal Bournemouth, in estate sarà uomo mercato se Iraola non vorrà tenerlo con sé.
Lo Strasburgo ha regalato al calcio europeo altri gioielli. L’ex Chelsea Diego Moreira, fantasista dal talento straordinario ma anarchico e indisciplinato. Rosenior è riuscito nell’impresa di trasformarlo in un esterno a tutto campo, che fa quasi il terzino in fase di non possesso: un miracolo conoscendo la sua attitudine.
Il franco-congolese Bakwa e e lo svedese Nanasi, un altro degli investimenti importanti fatti dagli alsaziani in estate in fase di mercato. Quest’ultimo era stato forse il miglior giocatore dello Strasburgo nella prima parte di stagione, salvo poi avere un calo di rendimento e finire con il perdere il posto nel finale di campionato.
Una sorpresa non è, visto che il suo immenso talento era già chiarissimo in Bretagna e proprio questo convinse la scorsa estate il PSG a spendere 60 milioni per assicurarsi il suo cartellino. Tuttavia, sul fatto che Désiré Doué potesse reggere il peso di una maglia così pesante (fino a diventarne un titolare aggiunto) a meno di 20 anni c’era già molti più dubbi. Un impatto straordinario sull’ambiente parigino, soprattutto da Gennaio.
La TOP 11 delle “sorprese” della Ligue 1
Ligue 1, la TOP 11 delle “sorprese” (3-4-1-2): Petrovic; Zézé, Cresswell, M.Sarr; D.Moreira, Bouaddi, D. Cissé, D.Doué; H.J. Traoré; Stassin, Biereth.
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